Descrizione 1
Patrizia Borrello, Emanuela Spada
Ostreopsis cf. ovata è una microalga bentonica potenzialmente tossica, ad oggi presente nella maggior parte delle regioni costiere italiane con fioriture che possono dare luogo a fenomeni di intossicazione umana e a effetti tossici su organismi marini bentonici (stati di sofferenza o mortalità). La continua espansione lungo le coste italiane di Ostreopsis cf. ovata, delle sue fioriture e delle problematiche sanitarie, ambientali ed economiche ad essa associate, ha portato a istituire un programma di monitoraggio di sorveglianza della microalga a partire dal 2007. Tale attività viene eseguita annualmente nella stagione estiva dalle Agenzie Regionali per l’Ambiente (ARPA). I dati finora forniti dalle ARPA, raccolti ed elaborati da ISPRA hanno chiarito la distribuzione e l’andamento delle fioriture a livello nazionale e regionale. Ad oggi la microalga è stata riscontrata almeno una volta nelle campagne di monitoraggio finora effettuate in 12 regioni costiere su 15. Nel 2022, l'Ostreopsis cf. ovata è presente in 11 regioni costiere ovvero in 134/203 stazioni (66%), mentre risulta assente in tutti i campioni prelevati lungo le coste dell'Emilia-Romagna, Molise e Veneto.
L'indicatore misura l'andamento della concentrazione e distribuzione di Ostreopsis cf. ovata lungo le aree marino-costiere italiane e contribuisce alla valutazione ambientale delle acque di balneazione effettuata mediante la redazione dei "Profili delle acque di balneazione" (DM 30/3/2010, All. E). È altresì associabile al potenziale rischio tossico e nocivo sulle biocenosi marine bentoniche e sull'uomo. L’Allegato C del DM 30/3/2010 utilizzato fino alla stagione balneare 2018 riporta una soglia di allerta, corrispondente a una concentrazione nella colonna d'acqua pari a 10.000 cell./L (cellule per litro), oltre la quale (soglia di emergenza) è prevista l'adozione di misure di tutela. Dalla stagione balneare 2019 sono stati adottati i nuovi valori di riferimento di allerta o emergenza a tutela della salute umana riportati nelle linee guida ISS (Rapporto ISTISAN 14/19) ai sensi del DM 19/4/2018.Ostreopsis ovata è un dinoflagellato potenzialmente tossico rilevato in Italia a partire dal 1989, con abbondanze molto elevate (fioriture), soprattutto nel comparto bentonico. Le fioriture possono comportare casi di sofferenza o mortalità di organismi marini bentonici con conseguente peggioramento qualitativo dell'acqua. Esse si manifestano durante la stagione estiva e autunnale, spesso con la concomitante presenza di pellicole mucillaginose di colore bruno-rossastro a ricoprire diffusamente fondi e substrati duri e presenza di flocculi sospesi nella colonna d'acqua. Le condizioni che sembrano favorire lo sviluppo e le fioriture sono: bassa profondità dell'acqua, presenza di substrati rocciosi e/o macroalghe, scarso idrodinamismo dovuto alla morfologia naturale della costa o alla presenza di pennelli e barriere artificiali per il contenimento dell'erosione costiera, condizioni meteo-marine di grande stabilità, temperature delle acque superiori a 25 °C correlabile ai cambiamenti climatici in atto.
Valutare la presenza della microalga, l'andamento spazio-temporale della sua proliferazione e il potenziale rischio all'ambiente marino bentonico, all'uomo e alle acque di balneazione.
Direttiva Programma Alghe Tossiche del Ministro dell'ambiente (GAB/2006/6741/B01); Direttiva 2006/7/CE; D.Lgs. 152/2006; D.Lgs. 116/2008; DM 30 marzo 2010; DM 19 aprile 2018; Direttiva 2008/56/EC; D.Lgs. 190/2010; Accordo RA.MO.GE (Francia, Principato di Monaco, Italia).
A partire dal 2006, a seguito della Direttiva Programma Alghe Tossiche del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, ISPRA ha attivato con le ARPA costiere la linea di lavoro "Fioriture algali di Ostreopsis ovata lungo le coste italiane" al fine di individuare elementi per una strategia comune nazionale di campionamento, analisi, monitoraggio, sorveglianza, informazione, comunicazione e gestione del fenomeno "alghe tossiche". Parallelamente, il Ministero della salute ha predisposto le linee guida per la "Gestione del rischio associato alle fioriture di Ostreopsis ovata nelle coste italiane" (maggio 2007). Poiché uno degli scopi della Direttiva 2006/7/CE è di preservare, proteggere e migliorare la qualità dell'ambiente e di proteggere la salute umana integrando la Direttiva 2000/60/CE, come pure nel suo recepimento italiano, le attività su Ostreopsis sono risultate utili per le valutazioni ambientali. A questo scopo le fioriture sono da indicare nell'Allegato E "Profili delle acque di balneazione" del DM 30 marzo 2010 che riporta nell’art. 3 così come modificato dal DM 19 aprile 2018 (art. 3 comma c) l’adozione dei protocolli operativi ISPRA nelle attività di sorveglianza e monitoraggio e i nuovi valori di riferimento riportati nelle linee guida ISS (Rapporto ISTISAN 14/19) ai sensi del citato DM 19/4/2018.
In particolare, la fase di allerta prevede densità in colonna d’acqua di 10.000-30.000 cell/L, sufficiente idrodinamismo e temperature sfavorevoli alla fioritura o densità di 30.000-100.000 cell./L e condizioni meteo sfavorevoli a formazione di aerosol e spruzzi; mentre, in la fase di emergenza comporta “Densità in colonna d’acqua >30.000 cell./L e condizioni meteo-marine favorevoli alla formazione di aerosol e spruzzi d’acqua” o “Densità in colonna d’acqua >100.000 cell./L, indipendentemente dalle condizioni meteoclimatiche”.
L'indicatore, inoltre, è stato utilizzato per la Valutazione Iniziale ai sensi della Marine Strategy Framework Directive (2008/56/EC recepita con il D.Lgs. 190/2010). L'Accordo RA.MO.GE, con il GdL GIZC-Ostreopsis ovata, ha permesso dal 2010, a studiosi e autorità sanitarie italiane, francesi e monegasche di confrontarsi sui piani di sorveglianza nazionali, sui metodi di gestione della fioritura.
Descrizione 2
ISPRA Rapporti: 127/2010,148/2011, 173/2012, 188/2013, 211/2014, 232/2015, 253/2016, 275/2017, 298/2018, 325/2019, 336/2020, 357/2021, 379/2022.
Report SNPA 21/2021, Rapporto sugli indicatori di impatto dei cambiamenti climatici.
ISPRA, Quaderni Ricerca Marina n. 5, 2012
Linee guida ISS (Rapporto ISTISAN 14/19)
Climate change and harmful benthic microalgae. Patricia A. Tester, R. Wayne Litaker, Elisa Berdalet. Harmful Algae, Vol, 91, 2020 https://doi.org/10.1016/j.hal.2019.101655 https://www.researchgate.net/publication
Phytoplankton communities in the northwestern Adriatic Sea Interdecadal variability over a 30 years period 1988-2016 and relationships with meteoclimatic drivers. Cecilia Totti, Tiziana Romagnoli, Stefano Accoroni, Alessandro Coluccelli, Marco Pellegrini, Alessandra Campanelli, Federica Grilli, Mauro Marini. Journal of Marine Systems, 2019 https://doi.org/10.1016/j.jmarsys.2019.01.007 http://www.ramoge.org
Mancanza di un valore soglia di riferimento ambientale.
Studio quantitativo degli effetti sul benthos. Determinazione di un valore di concentrazione soglia ambientale.
Qualificazione dati
Utilizzati i dati delle ARPA costiere forniti a ISPRA nell'ambito della linea di attività: "Fioriture algali di Ostreopsis ovata lungo le coste italiane" (Dir. Programma alghe tossiche n. GAB/2006/6741/B01) inviati sottoforma di relazioni e tabelle excel tramite posta elettronica o pec ISPRA e caricati su SINTAI con specifico format.
Regioni costiere
2010-2022
Qualificazione indicatore
Le abbondanze vengono espresse come cell./L, cell./g fw o cell./cm2 rispettivamente per campioni prelevati in colonna d'acqua, su macroalga o su substrato duro. Tutte le matrici concorrono a indicare il dato di presenza di Ostreopsis ovata nella stazione di prelievo, considerando come positività la presenza di Ostreopsis almeno una volta nella campagna di monitoraggio. La concentrazione in cell./L è confrontata con i nuovi valori di riferimento sanitario riportati nelle linee guida ISS (Rapporto ISTISAN 14/19) ai sensi del DM 19/4/2018. In particolare, la fase emergenza è raggiunta con densità >30.000 cell/L e condizioni meteo-marine favorevoli alla formazione di aerosol e spruzzi d’acqua. Il confronto spazio-temporale delle abbondanze mostra l'andamento delle fioriture a livello regionale, interregionale e nazionale nell'anno di riferimento e negli anni precedenti. Inoltre, la presenza di Ostreopsis espressa anche come percentuale dei siti positivi viene riportata a livello regionale e nazionale nell'anno in corso e nel periodo di osservazione.
Il monitoraggio 2022, effettuato in 15 regioni costiere, ha permesso di valutare l'andamento spazio-temporale dell'indicatore per singolo punto di campionamento. In 5 regioni si è verificato il superamento sia delle 30.000 cell./L sia delle 100.000 cell./L. Il primo è considerato un valore di allerta e il secondo un valore di emergenza in base alle linee guida del Ministero della salute. Nel 2022 non sono stati osservati episodi di sofferenza a carico organismi marini ma soltanto in Sardegna sporadiche presenze di schiuma in acqua, patine gelatinose marrone-rossastre a rivestire gli scogli e su alcuni organismi marini, alterazioni della colorazione del fondale e presenza di flocculi in colonna d'acqua nel Lazio e una rete mucillaginosa presente sulle macroalghe nel Friuli-Venezia Giulia durante il picco della fioritura. Nel 2022 si assiste a una lievissima flessione dei siti con presenza della microalga 66% (134 siti) a fronte del 67,3% (138 siti) nel 2021, che descrivono la distribuzione spaziale dell'indicatore. Non è al momento possibile valutare lo stato ambientale solo sulla base della presenza della microalga, in quanto manca un valore di riferimento ambientale che rappresenti un rischio per la salute degli organismi marino-bentonici.
Si attribuisce un trend negativo poiché l'andamento nei 13 anni considerati non mostra una netta inversione di tendenza. Infatti, dal 2010 si rileva un incremento nel tempo, di circa 16 punti percentuali, dei siti con presenza di Ostreopsis ovata (2010: 48%, 2022: 66%) (Figura 2 e Tabella 17). Si osservano, inoltre, variazioni minime del numero dei siti con presenza della microalga nel periodo 2010-2015 e maggiori tra il 2016 e il 2022. Il valore massimo, pari al 71%, si registra nel 2020.
Dati
Tabella 2: Presenza di Ostreopsis ovata lungo le coste della regione Abruzzo
Elaborazione ISPRA su dati ARTA Abruzzo
Presenza di Ostreopsis ovata lungo le coste della regione Basilicata
Elaborazione ISPRA su dati ARPA Basilicata
/ monitoraggio non effettuato
Presenza di Ostreopsis ovata lungo le coste della regione Calabria
Elaborazione ISPRA su dati ARPA Calabria
/ monitoraggio non effettuato
Presenza di Ostreopsis ovata lungo le coste della regione Campania
Elaborazione ISPRA su dati ARPA Campania
/ monitoraggio non effettuato
Presenza di Ostreopsis ovata lungo le coste della regione Emilia Romagna
Elaborazione ISPRA su dati ARPA Emilia Romagna
Presenza di Ostreopsis ovata lungo le coste della regione Friuli Venezia Giulia
Elaborazione ISPRA su dati ARPA Friuli Venezia Giulia
Presenza di Ostreopsis ovata lungo le coste della regione Lazio
Elaborazione ISPRA su dati ARPA Lazio
/ monitoraggio non effettuato
Presenza di Ostreopsis ovata lungo le coste della regione Liguria
Elaborazione ISPRA su dati ARPA Liguria
/ Monitoraggio non effettuato
Presenza di Ostreopsis ovata lungo le coste della regione Marche
Elaborazione ISPRA su dati ARPA Marche
/ monitoraggio non effettuato
Presenza di Ostreopsis ovata lungo le coste della regione Toscana
Elaborazione ISPRA su dati ARPA Toscana
Presenza di Ostreopsis ovata lungo le coste della regione Puglia
Elaborazione ISPRA su dati ARPA Puglia
Presenza di Ostreopsis ovata lungo le coste della regione Sardegna
Elaborazione ISPRA su dati ARPA Sardegna
/ monitoraggio non effettuato
Presenza di Ostreopsis ovata lungo le coste della regione Sicilia
Elaborazione ISPRA su dati ARPA Sicilia
/ monitoraggio non effettuato
Presenza di Ostreopsis ovata lungo le coste della regione Toscana
Elaborazione ISPRA su dati ARPA Toscana
/ monitoraggio non effettuato
Presenza di Ostreopsis ovata lungo le coste della regione Veneto
Elaborazione ISPRA su dati ARPA Veneto
Tabella 16: Percentuale dei siti con presenza di Ostreopsis cf. ovata a livello regionale
Elaborazione ISPRA su dati ARPA
* monitoraggio non effettuato
Tabella 1: Presenza di Ostreopsis cf. ovata lungo le coste italiane (2022)
Elaborazione ISPRA su dati delle ARPA costiere
Nel 2022, le attività di monitoraggio della microalga bentonica potenzialmente tossica Ostreopsis cf. ovata, sono state effettuate lungo le coste di 15 regioni (Tabella 1 e Figura 1). Le indagini sono state condotte dalle Agenzie Regionali per l’Ambiente (ARPA) sia ai fini delle attività di controllo delle acque destinate alla balneazione in adempimento alla normativa vigente (DM 30/3/2010, D.M. 19 aprile 2018 e D.Lgs. 116/08 e ss.mm.ii), sia nell’ambito di progetti ARPA/Regione, oppure come attività rientranti nel monitoraggio delle specie potenzialmente tossiche nelle acque destinate alla molluschicoltura (coste del Friuli-Venezia Giulia).
Sono state individuate e monitorate 203 stazioni di campionamento che presentano caratteristiche idromorfologiche idonee allo sviluppo della microalga (presenza di macroalghe, substrati rocciosi, acque poco profonde e dal moderato idrodinamismo, scogliere naturali e barriere frangiflutto o pennelli) o che hanno fatto registrare negli anni precedenti presenza e/o fioriture della microalga.
Il monitoraggio è stato eseguito generalmente nel periodo giugno - settembre 2022, anticipato a maggio in Emilia-Romagna e posticipato in alcuni casi a ottobre (Campania, Marche e Veneto). La frequenza del campionamento quindicinale e mensile è stata intensificata nei casi di superamento dei valori di riferimento (30.000 cell./L, 100.000 cell./L), come indicato nelle fasi di emergenza descritte nei piani di sorveglianza rispettivamente delle Linee guida del Ministero della salute contenute nel DM 30/3/2010 e DM 19/4/2018 e nel Rapporto ISTISAN 14/19.
Sono stati prelevati campioni di acqua, macroalghe, secondo metodologie condivise, e di organismi marini eduli (ricci e mitili) in Campania nelle fasi di allerta/emergenza, per la ricerca e quantificazione della tossina. Sono stati, inoltre, rilevati i parametri chimico-fisici dell'acqua e registrati su apposita scheda di campo, informazioni sul sito di campionamento, eventuali segnali di manifesta fioritura microalgale o stati di sofferenza a carico di organismi marini (ricci, mitili, stelle marine, pesci, macroalghe, ecc.). Nel 2022 l'Ostreopsis cf. ovata è stata riscontrata in 12 regioni costiere, mentre risulta assente in tutti i campioni prelevati lungo le coste del Veneto, Emilia-Romagna e Molise (Tabelle da 2 a 16) ed è presente almeno una volta in 134/203 stazioni (66%, considerando tutte le tipologie di matrici campionate (Tabella 1 e Figura 1). Questo vuol dire che i siti in cui si rileva la presenza della microalga essendo "a potenziale rischio di proliferazione algale tossica" sono da segnalare nel profilo ambientale delle acque di balneazione da sorvegliare attraverso il monitoraggio (DM 30/3/2010 e 19/4/2018). Inoltre, il valore di riferimento sanitario di allerta pari a 30.000 cell./L è stato superato almeno una volta in 19 siti di monitoraggio (calcolo effettuato solo sulla matrice acqua, Figura 1) e il valore sanitario di emergenza di 100.000 cell./L è stato superato almeno una volta in 5 siti.