Goal 11: Città e comunità sostenibili

Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili.

SPESA PRIMARIA PER LA PROTEZIONE DELL'AMBIENTE, USO E GESTIONE DELLE RISORSE NATURALI IN RIFERIMENTO ALLA BIODIVERSITA'

Immagine
Data aggiornamento scheda:

Nel 2021 rispetto al 2020, le risorse destinate alla spesa primaria per l’ambiente nel suo complesso sono aumentate del 43%, ma l’incidenza dei tre settori considerati (CEPA 6 Protezione della biodiversità e del paesaggio; CRUMA 11 Uso e gestione delle foreste e 12 Uso e gestione della flora e della fauna selvatiche) sul totale della spesa primaria per l’ambiente spendibile è diminuita, passando dal 9,4% al 9,1%.

CONSUMO DI SUOLO IN AREA COSTIERA

Immagine
Data aggiornamento scheda:

L'indicatore quantifica le superfici di suolo consumato entro specifiche distanze dalle linee di costa e l'evoluzione temporale del fenomeno. È ormai artificializzato quasi un quarto del territorio entro i 300 metri, il 19% tra i 300 e i 1.000 metri e l'8,7% tra 1 e 10 km, a fronte di un 6,5% del resto del territorio.

IMPERMEABILIZZAZIONE E CONSUMO DI SUOLO

Immagine
Data aggiornamento scheda:

L'indicatore quantifica il suolo consumato a seguito di una variazione da una copertura non artificiale a una copertura artificiale, secondo il principio del consumo di suolo netto, ovvero al netto delle trasformazioni da suolo consumato a suolo non consumato (in genere ripristino di cantieri e di altre aree che l’anno precedente rientravano nel consumo di suolo reversibile). Il consumo di suolo netto registrato nel corso del 2022 ha riguardato 7.075 ettari di territorio, causando la perdita spesso irreversibile di aree naturali semi-naturali e agricole e dei loro rispettivi servizi ecosistemici.

BENI CULTURALI ESPOSTI A FRANE E ALLUVIONI

Immagine
Data aggiornamento scheda:

L’indicatore fornisce informazioni relative ai beni culturali a rischio idrogeologico sul territorio nazionale. I beni culturali a rischio frane sono 40.256, dei quali 13.243 sono ubicati in aree a pericolosità elevata P3 e molto elevata P4. I beni culturali a rischio alluvioni sono 35.979 nello scenario di pericolosità idraulica media (tempi di ritorno fra 100 e 200 anni) e raggiungono i 53.844 nello scenario di pericolosità idraulica bassa, che è lo scenario massimo atteso.

EVENTI ALLUVIONALI

Immagine
Data aggiornamento scheda:

Il 2022 è stato contraddistinto a scala nazionale da un’anomalia termica positiva associabile alla persistenza di campi anticiclonici di larga scala, quasi sempre a matrice africana, legati a condizioni di blocco atmosferico, che hanno favorito il persistere di valori termici superiori alla norma e di piovosità particolarmente scarsa. Con un’anomalia di precipitazione cumulata media in Italia pari al -22% rispetto alla media 1991-2021, il 2022 si colloca al primo posto tra gli anni meno piovosi dell’intera serie dal 1961. La situazione è stata particolarmente critica al Nord, dove la persistenza di condizioni di blocco atmosferico si è solo attenuata nei mesi di agosto e dicembre, fatto ben documentato dall’assenza di fenomeni alluvionali sia a piccola, sia a grande scala, se si escludono tali mesi (eventi che hanno riguardato le Province Autonome di Trento e Bolzano). Nelle altre regioni, nella seconda metà dell’anno, le precipitazioni hanno ridotto la morsa della siccità e nelle regioni meridionali anche la primavera è risultata meno secca, portando a indici di precipitazione annua meno estremi. Proprio nelle aree del centro-sud Italia, spiccano, per valore dei danni economici e perdita di vite umane, i due eventi alluvionali che hanno interessato le province di Pesaro-Urbino ed Ancona il 15 settembre, nonché l’Isola di Ischia il 26 novembre. Da notare infine che la maggioranza degli eventi censiti ha mostrato caratteri marcatamente impulsivi, con precipitazioni assai concentrate nel tempo e, in molti casi, piuttosto isolate nello spazio.Immagine rimossa.

EVENTI FRANOSI PRINCIPALI

Immagine
Data aggiornamento scheda:

L'indicatore fornisce informazioni sui principali eventi franosi che hanno causato vittime, feriti, evacuati e danni a edifici, beni culturali, infrastrutture lineari di comunicazione primarie e infrastrutture/reti di servizi sul territorio nazionale nell’ultimo anno. I principali eventi di frana, verificatisi nel 2022, sono stati 97 e hanno causato 14 morti, 27 feriti e danni prevalentemente alla rete stradale e a edifici.

INVENTARIO DEI FENOMENI FRANOSI D'ITALIA (IFFI)

Immagine
Data aggiornamento scheda:

L’indicatore fornisce informazioni sul numero e sulla distribuzione delle frane in Italia. Le frane censite, ad oggi, sono 621.764 (periodo di riferimento 1116-2023) e interessano un’area di oltre 24.770 km2, pari all’8,2% del territorio nazionale.

ERUZIONI VULCANICHE

Immagine
Data aggiornamento scheda:

L’indicatore è definito dal numero di eruzioni vulcaniche registrate nel corso dell’anno e che abbiano avuto effetti significativi in termini di interferenza con le attività antropiche. Per quanto concerne l'anno di riferimento (2022), si registra una costante attività eruttiva per l'Etna, attività stromboliana intermittente a Stromboli, mentre si va sempre più esaurendo l'attività di degassazione anomala sull'isola di Vulcano.

EVENTI SISMICI

Immagine
Data aggiornamento scheda:

L'indicatore descrive gli eventi sismici avvenuti nell’anno di riferimento nel territorio italiano, in base alle Magnitudo registrate dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV. Nel 2022 nessun evento sismico ha raggiunto Magnitudo 6. Sono avvenuti 3 terremoti di Magnitudo compresa tra 5,2 e 5,5, tutti in mare, due davanti la costa marchigiana (Mw 5,5 e ML 5,2) e uno nel golfo di Policastro (Mw 5,4). Inoltre, si sono verificati 16 eventi di Magnitudo compresa tra 4 e 4,5. Il terremoto con epicentro a terra di maggiore Magnitudo, pari a Mw 4,3, si è verificato sulla costa ionica, 8 km a est di San Floro, in provincia di Catanzaro. Il numero di terremoti di Magnitudo pari o superiore a 2 avvenuti nel 2022 a terra sul territorio italiano e in mare in prospicienza delle coste italiane è leggermente superiore, ma comunque comparabile, col numero degli analoghi eventi avvenuti nei tre anni precedenti.

QUANTITÀ DI RIFIUTI URBANI SMALTITI IN DISCARICA E NUMERO DI DISCARICHE

Immagine
Data aggiornamento scheda:

Nel 2022, i quantitativi di rifiuti urbani complessivamente smaltiti in discarica ammontano a circa 5,2 milioni di tonnellate, e il numero delle discariche operative è pari a 117 impianti. Si registra una riduzione, rispetto al 2021, delle quantità totali di rifiuti urbani smaltiti in discarica pari al 7,9% (-446 mila tonnellate) e una riduzione del numero degli impianti pari al 3,8% (-9 impianti). 

QUALITÀ DELL' ARIA AMBIENTE: PARTICOLATO (PM10)

Immagine
Data aggiornamento scheda:

L’indicatore si basa sui dati di concentrazione di PM10 in atmosfera misurati nel corso del 2022 nelle stazioni di monitoraggio distribuite sul territorio nazionale, raccolti e archiviati in ISPRA nel database InfoAria, secondo quanto previsto dalla Direttiva 2008/50/CE (e dal decreto legislativo di recepimento D.Lgs. 155/2010) e dalla Decisione 2011/850/EU. Le stazioni di monitoraggio che hanno misurato e comunicato dati di PM10 sono 596. Le serie di dati con copertura temporale sufficiente per la verifica dei valori di riferimento sono 547. Sono stati registrati superamenti sia del valore limite annuale (1 stazione pari allo 0,2% dei casi) sia del valore limite giornaliero (111 stazioni pari al 20% dei casi). Risultano infine superati nella maggior parte delle stazioni di monitoraggio sia il valore di riferimento annuale dell’OMS (93% dei casi), sia quello giornaliero (88% dei casi).

QUALITÀ DELL'ARIA AMBIENTE: BENZO(A)PIRENE NEL PM10

Immagine
Data aggiornamento scheda:

L’indicatore si basa sui dati di concentrazione di benzo(a)pirene in atmosfera, misurati nel corso del 2022 nelle stazioni di monitoraggio distribuite sul territorio nazionale, raccolti e archiviati in ISPRA nel database InfoAria, secondo quanto previsto dalla Direttiva 2008/50/CE (e dal decreto legislativo di recepimento D.Lgs. 155/2010) e dalla Decisione 2011/850/EU. Le stazioni di monitoraggio che hanno misurato e comunicato dati di B(a)P sono 175. Le serie di dati con copertura temporale sufficiente per la verifica dei valori di riferimento sono 152. Sono stati registrati superamenti del valore obiettivo in 16 stazioni, pari al 10,5% dei casi.

QUALITÀ DELL'ARIA AMBIENTE: BIOSSIDO DI AZOTO (NO2)

Immagine
Data aggiornamento scheda:

L’indicatore si basa sui dati di concentrazione di biossido di azoto (NO2) in atmosfera misurati nel corso del 2022 nelle stazioni di monitoraggio distribuite sul territorio nazionale, raccolti e archiviati da ISPRA nel database InfoAria, secondo quanto previsto dalla Direttiva 2008/50/CE (e dal decreto legislativo di recepimento D.Lgs 155/2010) e dalla Decisione 2011/850/EU. Le stazioni di monitoraggio che hanno misurato e comunicato dati di NO2 sono 651. Le serie di dati con copertura temporale sufficiente per la verifica dei valori di rifermento sono 593. Il Valore limite orario è rispettato ovunque: in nessuna stazione si è verificato il superamento di 200 µg/m³, come media oraria, per più di 18 volte. Il valore di riferimento OMS, che non prevede superamenti dei 200 µg/m³, è superato in 12 stazioni (pari al 2,0 % delle stazioni con copertura temporale sufficiente). Il valore limite annuale, pari a 40 µg/m³ come media annua, è superato in 16 stazioni (2,7 %). Il valore di riferimento OMS per gli effetti a lungo termine sulla salute umana, pari a 10 µg/m³ come media annua, è superato in 462 stazioni (77,9 %).

QUALITÀ DELL'ARIA AMBIENTE: OZONO TROPOSFERICO (O3)

Immagine
Data aggiornamento scheda:

L’indicatore si basa sui dati di concentrazione di ozono in atmosfera misurati nel corso del 2022, nelle stazioni di monitoraggio distribuite sul territorio nazionale, raccolti e archiviati in ISPRA nel database InfoAria, secondo quanto previsto dalla Direttiva 2008/50/CE (e dal decreto legislativo di recepimento D.Lgs 155/2010) e dalla Decisione 2011/850/EU. Le stazioni di monitoraggio che hanno misurato e per cui sono stati trasmessi dati di O3 sono 365. Le serie di dati con copertura temporale sufficiente per la verifica dei valori soglia e dell’obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana sono 322. Le stazioni suburbane, rurali e rurali di fondo che rispettano la percentuale minima richiesta per il calcolo dell’obiettivo a lungo termine per la protezione della vegetazione (AOT40v) sono 146. L’obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana (OLT) è stato superato nella quasi totalità delle stazioni: 89,4%. La percentuale di stazioni in cui l’OLT è stato superato per più di 25 giorni è pari al 57,8%. La soglia di informazione per la protezione della salute è stata superata nel 47,5% delle stazioni mentre la soglia di allarme è stata superata in 11 stazioni. Il valore di riferimento OMS, pari a 100 µg/m³ come 99° percentile, è superato in 309 stazioni (pari al 95,9% delle stazioni con copertura temporale sufficiente). L’obiettivo a lungo termine per la protezione della vegetazione (AOT40v) è stato superato nella quasi totalità delle stazioni (94,5%).

QUALITÀ DELL'ARIA AMBIENTE: PARTICOLATO (PM2,5)

Immagine
Data aggiornamento scheda:

L’indicatore si basa sui dati di concentrazione di PM2,5 in atmosfera misurati nel corso del 2022 nelle stazioni di monitoraggio distribuite sul territorio nazionale, raccolti e archiviati in ISPRA nel database InfoAria, secondo quanto previsto dalla Direttiva 2008/50/CE (e dal decreto legislativo di recepimento D.Lgs. 155/2010 e s.m.i.) e dalla Decisione 2011/850/EU. Le stazioni di monitoraggio che hanno misurato e comunicato dati del PM2,5 sono 336. Le serie di dati con copertura temporale sufficiente per la verifica dei valori di rifermento sono 299. Il valore limite annuale del PM2,5 (25 µg/m³) è rispettato nella quasi totalità delle stazioni: sono stati registrati superamenti in quattro stazioni pari all’1,3% dei casi. Risulta tuttavia superato, nella maggior parte delle stazioni di monitoraggio, il valore di riferimento annuale dell’OMS (99,7% dei casi) che nelle linee guida recentemente aggiornate è stato ridotto a 5 µg/m³ (il valore di riferimento precedente era pari a 10 µg/m³).

ESPOSIZIONE DELLA POPOLAZIONE AGLI INQUINANTI ATMOSFERICI OUTDOOR - NO2

Immagine
Data aggiornamento scheda:

Sono state elaborate le stime dell’esposizione media annuale pesata per la popolazione (“Population Weighted Exposure”, PWE) al biossido di azoto (NO2) aggregata a livello comunale, mediante l’uso integrato di misure e modelli statistici. I dati ottenuti, relativi al periodo 2016-2022, permettono il confronto della PWE tra tutti i comuni e di avere un quadro completo dell’esposizione media a livello nazionale.
Nel 2022, l’82% della popolazione è stato esposto a livelli superiori al valore guida dell’OMS (10 µg/m3).
La media nazionale della PWE è stata pari a 12 µg/m³ (range minimo-massimo: 3 – 38 µg/m3).
Nel periodo 2016- 2022, si osserva una tendenza alla riduzione dei livelli di esposizione pari mediamente al 25%, legato principalmente alla riduzione delle emissioni da traffico veicolare.

ESPOSIZIONE DELLA POPOLAZIONE AGLI INQUINANTI ATMOSFERICI OUTDOOR - OZONO

Immagine
Data aggiornamento scheda:

Sono state elaborate le stime dell’esposizione media annuale pesata per la popolazione (“Population Weighted Exposure”, PWE) all’ozono (O3) aggregata a livello comunale, mediante l’uso integrato di misure e modelli statistici. I dati ottenuti, relativi al periodo 2016-2022, permettono il confronto della PWE tra tutti i comuni e di avere un quadro completo dell’esposizione media a livello nazionale.
Nel 2022, il 100% della popolazione è stato esposto a livelli superiori al valore guida dell’OMS (60 µg/m3 come media della distribuzione dei massimi giornalieri delle medie mobili di 8 ore nel periodo che va da aprile a settembre).
La media nazionale della PWE è stata pari a 104 µg/m3 (range minimo-massimo: 64 – 134 µg/m3).
Nel periodo osservato non si rileva una tendenza alla riduzione dei livelli di esposizione.

ESPOSIZIONE DELLA POPOLAZIONE AGLI INQUINANTI ATMOSFERICI OUTDOOR - PM10

Immagine
Data aggiornamento scheda:

Sono state elaborate le stime dell’esposizione media annuale pesata per la popolazione (“Population Weighted Exposure”, PWE) al PM10 aggregata a livello comunale, mediante l’uso integrato di misure e modelli statistici. I dati ottenuti, relativi al periodo 2016-2022, permettono il confronto della PWE tra tutti i comuni e di avere un quadro completo dell’esposizione media a livello nazionale.
Nel 2022, il 97% della popolazione è stato esposto a livelli superiori al valore guida dell’OMS (15 µg/m3).
Nel periodo osservato non si rileva una tendenza alla riduzione dei livelli di esposizione: la media nazionale, nel 2022, assume lo stesso valore del 2016 (21 µg/m3), mentre nel 2017 raggiunge il valore più elevato (23 µg/m3).

ESPOSIZIONE DELLA POPOLAZIONE AGLI INQUINANTI ATMOSFERICI OUTDOOR - PM2.5

Immagine
Data aggiornamento scheda:

Sono state elaborate le stime dell’esposizione media annuale pesata per la popolazione (“Population Weighted Exposure”, PWE) al PM2,5 aggregata a livello comunale, mediante l’uso integrato di misure e modelli statistici. I dati ottenuti, relativi al periodo 2016-2022, permettono il confronto della PWE tra tutti i comuni e di avere un quadro completo dell’esposizione media a livello nazionale.
Nel 2022, il 100% della popolazione è stato esposto a livelli superiori al valore guida dell’OMS (5 µg/m3). La media nazionale della PWE è stata pari a 14 µg/m3 (range minimo-massimo: 6 – 25 µg/m3).
Nel periodo 2016- 2022, la media nazionale passa da 15 µg/m3 del 2016 a 14 µg/m3 del 2022, facendo registrare una riduzione pari al 7%.

POPOLAZIONE ESPOSTA A FRANE

Immagine
Data aggiornamento scheda:

L'indicatore fornisce una stima della popolazione a rischio frane (rischio di danni alla persona: morti, dispersi, feriti, evacuati) su base nazionale, regionale, provinciale e comunale. In Italia la popolazione a rischio frane residente nelle aree a pericolosità PAI elevata e molto elevata (P3+P4) ammonta a 1.303.666 abitanti, pari al 2,2% del totale.

POPOLAZIONE ESPOSTA AD ALLUVIONI

Immagine
Data aggiornamento scheda:

L'indicatore fornisce un quadro della popolazione residente in aree allagabili (popolazione esposta a rischio di alluvioni) su base nazionale, regionale, provinciale e comunale. In Italia, la popolazione residente in aree a pericolosità/probabilità elevata è il 4,1% del totale nazionale (2.431.847 abitanti); quella esposta a pericolosità/probabilità media è l’11,5% (6.818.375 abitanti) mentre la popolazione in aree a pericolosità/probabilità bassa è pari al 20,6% (12.257.427 abitanti).