Descrizione 1
Valerio Comerci
L'indicatore descrive gli eventi sismici avvenuti nell’anno di riferimento nel territorio italiano, in base alle Magnitudo registrate dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV. Nel 2022 nessun evento sismico ha raggiunto Magnitudo 6. Sono avvenuti 3 terremoti di Magnitudo compresa tra 5,2 e 5,5, tutti in mare, due davanti la costa marchigiana (Mw 5,5 e ML 5,2) e uno nel golfo di Policastro (Mw 5,4). Inoltre, si sono verificati 16 eventi di Magnitudo compresa tra 4 e 4,5. Il terremoto con epicentro a terra di maggiore Magnitudo, pari a Mw 4,3, si è verificato sulla costa ionica, 8 km a est di San Floro, in provincia di Catanzaro. Il numero di terremoti di Magnitudo pari o superiore a 2 avvenuti nel 2022 a terra sul territorio italiano e in mare in prospicienza delle coste italiane è leggermente superiore, ma comunque comparabile, col numero degli analoghi eventi avvenuti nei tre anni precedenti.
L'indicatore rappresenta gli eventi sismici significativi ai fini del rischio. Viene rappresentata la sismicità sull'intero territorio nazionale e descritti gli eventi di magnitudo maggiore. L’indicatore fornisce una descrizione utile alla definizione della pericolosità sismica in Italia.
Descrivere la pericolosità sismica del territorio italiano sulla base delle Magnitudo registrate. Le informazioni relative all'indicatore sono utili a diffondere le conoscenze sulla pericolosità sismica in Italia, essenziali per una corretta pianificazione territoriale.
Non esistono riferimenti normativi collegati direttamente all'indicatore. Esistono invece norme sia nazionali, sia regionali relative alla classificazione sismica e alle costruzioni in zona sismica (si veda Indicatore Classificazione Sismica e Microzonazione Sismica).
Descrizione 2
- Pignone M., Amato A., 2023. Speciale 2022, un anno di terremoti. https://ingvterremoti.com/2023/01/12/speciale-2022-un-anno-di-terremoti/
- Gruppo Operativo QUEST (2022). Rilievo macrosismico Mw 5.5 costa marchigiana pesarese del 9/11/2022. Rapporto finale del 15/11/2022. Rapporto interno INGV, http://hdl.handle.net/2122/15794
- SIGeA, 2018. Rischio sismico in Italia: analisi e prospettive per una prevenzione efficace in un Paese fragile. Geologia dell'Ambiente. Supplemento al n. 1/2018. ISSN 1591-5352
- Comerci V., 2006, Il Rischio Sismico in Italia. In: Signorino M. & Mauro F. (a cura di), Disastri Naturali. Conoscere per prevenire. ISAT, con la collaborazione del Dipartimento della Protezione Civile, Roma, pp.19-43.
Non ci sono limitazioni.
Nessuna.
Qualificazione dati
Sito INGV - http://terremoti.ingv.it/
Nazionale
2000-2022
Qualificazione indicatore
Sono state riportate su un GIS le informazioni provenienti da: http://terremoti.ingv.it/. Vengono, inoltre, fornite informazioni relative agli eventuali effetti indotti dai terremoti, derivate da rilievi ISPRA o da altre fonti. Per gli effetti indotti sull'ambiente, fare riferimento all'indicatore Effetti ambientali dei terremoti e Fagliazione superficiale.
Nel 2022, nel territorio e nel mare prospiciente le coste dell’Italia si sono verificati 2.058 eventi sismici di magnitudo maggiore o uguale a 2. Considerando anche gli eventi avvenuti in aree limitrofe all’Italia (es. Algeria, Croazia e Albania), i terremoti sono stati 2.235 (Figura 1). Nessuno degli eventi avvenuti in Italia ha raggiunto Magnitudo 6. L’evento più forte ha raggiunto Magnitudo Mw 5,5 e si è verificato il 09/11/2022 davanti la costa marchigiana, dove, lo stesso giorno, è avvenuto anche un terremoto di Magnitudo ML 5,2. Un terremoto nel Golfo di Policastro ha raggiunto Mw 5,4. Inoltre, si sono verificati 16 eventi di Magnitudo compresa tra 4 e 4,5 Il terremoto con epicentro a terra di maggiore Magnitudo, pari a Mw 4,3, si è verificato sulla costa ionica, 8 km a est di San Floro, in provincia di Catanzaro, con ipocentro a 38 km. A parte qualche lesione a tamponature e piccoli distacchi di intonaco causati dall’evento di Mw 5,5 del 09/11, gli altri eventi non hanno procurato danni a cose o persone. Gli unici effetti da rilevare indotti sull’ambiente sono i modesti fenomeni di crollo avvenuti a Lipari e Vulcano a seguito del terremoto del 4 dicembre 2022 nelle isole Eolie, di magnitudo 4,5 (vedi indicatore Effetti ambientali dei terremoti). Come sempre, la distribuzione geografica degli eventi sismici sul territorio nazionale risulta concentrata essenzialmente lungo tutto l'arco appenninico, la Calabria, la Sicilia settentrionale e orientale e, in minor misura, lungo l'arco alpino, in particolare, quello orientale (Figura 1). Si nota ancora la presenza, anche se in misura ridotta rispetto agli scorsi anni, degli aftershock della sequenza sismica del 2016-2017 in Centro Italia. Infine, continuano a manifestarsi eventi a profondità molto elevate di fronte la costa calabra, dovuti al processo di subduzione in atto della crosta oceanica ionica al di sotto dell’arco calabro.
La sismicità nel 2022 in Italia è stata leggermente superiore ma essenzialmente paragonabile a quella degli ultimi tre anni in termini di numero di eventi maggiori o uguali a Magnitudo 2. A differenza dello scorso anno, alcuni eventi hanno raggiunto e superato Magnitudo 5. Inoltre, sono avvenuti 16 terremoti di Magnitudo compresa tra 4 e 4,5, sensibilmente di più che nel 2021 (6), nel 2020 (6) e nel 2019 (11). Il numero di eventi è inferiore rispetto agli anni 2009, 2012 e 2016 in cui si sono verificate sequenze con Magnitudo vicine e superiori a 6 e, invece, è confrontabile con quello degli altri anni. Oltre il 30% della sismicità italiana nel 2022 è costituita da eventi localizzati nell’area della sequenza del 2016 in Centro Italia (Pignone & Amato; 2023), a dimostrazione del perdurare ancora della sequenza stessa.
Dati
Tabella 1: Terremoti di Magnitudo maggiore o uguale a 4 avvenuti nel territorio italiano nel 2022
Da dati INGV (http://terremoti.ingv.it/)
ML = Magnitudo Locale; Mw = Magnitudo Momento
Dei 2.058 eventi di Magnitudo pari o superiore a 2 registrati dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV (Figura 1), gli unici tre eventi che hanno superato Magnitudo 5 sono avvenuti tutti in mare (due davanti la costa marchigiana e uno nel Golfo di Policastro). Solo l’evento del 9/11 di Mw 5,5 ha procurato alcune lesioni a tamponature e qualche distacco di intonaco nella città di Ancona (Gruppo Operativo QUEST, 2022). Il terremoto con epicentro a terra di maggiore Magnitudo, pari a Mw 4,3, avvenuto sulla costa ionica, 8 km a est di San Floro, in provincia di Catanzaro, non ha provocato danni di rilievo a cose o persone, anche per la sua elevata profondità di 38 km. Un evento di Magnitudo Mw 5,5 è stato registrato anche in Bosnia (Figura 1). I terremoti in Italia di Magnitudo maggiore o uguale a 4 sono stati 18 (Tabella 1), numero sensibilmente maggiore rispetto ai 6 avvenuti nel 2020 e nel 2021. Nel complesso le profondità ipocentrali sono state comprese tra 4,7 km e addirittura 416,6 km, anche se la maggior parte ricadono entro i primi 30 km, dove si collocano i terremoti crostali. Il terremoto più profondo, avvenuto nel Mediterraneo meridionale, è dovuto al processo di subduzione della crosta oceanica ionica al di sotto dell’arco calabro. Non essendosi verificati terremoti di Magnitudo 6 e superiore, a cui in genere sono associate lunghe sequenze di repliche, nel 2022, come nel 2021, nel 2020 e nel 2019, il numero di eventi di Magnitudo maggiore o uguale a 2 è inferiore rispetto, ad esempio, al 2016 (Figura 2). Come si può notare, gli anni con il maggior numero di terremoti sono quelli in cui si sono verificati gli eventi parossistici del Molise (2002), L’Aquila (2009), Emilia (2012) e Centro Italia (2016), che sono stati seguiti da numerosi aftershock. Comunque, nel Centro Italia la sequenza si è protratta fino al 2022, tanto che il 30% della sismicità totale nazionale è ancora dovuta alla coda della sequenza del 2016-2017 (Pignone e Amato, 2023). Inoltre, si può osservare che il numero di terremoti nel 2016 è più del doppio rispetto a quelli sia del 2009, sia del 2012 e circa il triplo rispetto a quelli del 2002, dimostrando che il rilascio di energia della sequenza del Centro Italia è stato di gran lunga superiore a quello relativo alle altre sequenze. Infatti, nel 2016, a differenza degli altri tre anni, è avvenuto anche un mainshock di Magnitudo 6,5, preceduto da un altro evento di Magnitudo 6 (sono 4 gli eventi di Magnitudo maggiore o uguale a 5,5; Figura 3). Nel 2022 i 18 eventi di Magnitudo uguale o maggiore a 4 sono stati in numero superiore rispetto ai tre anni precedenti ma comunque non paragonabile agli anni in cui si sono verificate le sequenze più distruttive: nel 2016 ci sono stati 66 eventi di Magnitudo pari o superiore a 4 e nel 2012 55 eventi. Si può notare come gli anni in cui si sono verificati più eventi di Magnitudo maggiore o uguale a 4 sono anche quelli in cui si sono avuti più eventi di Magnitudo maggiore o uguale a 5,5 (4 nel 2016 e 2 nel 2012). Le Figure 2 e 3 mostrano che dal 2002 al 2022, in media in Italia, si è verificato un terremoto distruttivo ogni 4-5 anni circa. Inoltre, guardando al passato, la nostra storia sismica racconta di periodi in cui, purtroppo, si sono verificate delle serie di terremoti distruttivi anche con frequenza annuale, come, ad esempio, la serie di 14 forti terremoti succedutisi dal 1688 al 1706, oppure la serie di 6 forti terremoti avvenuti dal 1915 al 1920 (Comerci, 2006). Per approntare buone politiche di prevenzione è necessario considerare tali caratteristiche sismiche del nostro Paese.