SPESA PRIMARIA PER LA PROTEZIONE DELL'AMBIENTE, USO E GESTIONE DELLE RISORSE NATURALI IN RIFERIMENTO ALLA BIODIVERSITA'

    Descrizione 1
    Data aggiornamento scheda
    Autori

    Finocchiaro Giovanni, Daria Gorozhankina

    Abstract
    Immagine
    Abstract

    Nel 2021 rispetto al 2020, le risorse destinate alla spesa primaria per l’ambiente nel suo complesso sono aumentate del 43%, ma l’incidenza dei tre settori considerati (CEPA 6 Protezione della biodiversità e del paesaggio; CRUMA 11 Uso e gestione delle foreste e 12 Uso e gestione della flora e della fauna selvatiche) sul totale della spesa primaria per l’ambiente spendibile è diminuita, passando dal 9,4% al 9,1%.

    Descrizione

    L'indicatore evidenzia la spesa primaria (ovvero depurata dalla componente degli interessi passivi, dei redditi da capitale e del rimborso delle passività finanziarie) sostenuta dalle Amministrazioni centrali dello Stato per attività inerenti alla protezione della biodiversità e del paesaggio, dell'uso sostenibile delle risorse naturali. In particolare, l'indicatore prende in considerazione la spesa primaria relativa ai seguenti settori ambientali: 6. Protezione della biodiversità e del paesaggio (di cui alla classificazione delle spese per la "protezione dell'ambiente" CEPA - Classification of Environmental Protection Activities and expenditures); 11. Uso e gestione delle foreste e 12. Uso e gestione della flora e della fauna selvatiche (di cui alla classificazione delle spese per l'"uso e gestione delle risorse naturali" CRUMA - Classification of Resource Use and Management Activities and expenditures).
    L'indicatore evidenzia inoltre la quota parte di spesa primaria dedicata ai settori sopra indicati (CEPA 6; CRUMA 11 e 12) rispetto alla spesa totale nazionale di tutto il settore ambientale, nonché il coefficiente di realizzazione della spesa che esprime la capacità di spesa delle risorse utilizzabili dall'Amministrazione durante l'esercizio, ottenuto tramite il rapporto tra il totale dei pagamenti, in conto competenza e in conto residui, e la massa spendibile.

    Scopo

    Rappresentare lo sforzo economico dell'Italia per la protezione e l'uso sostenibile del patrimonio naturale.

    Rilevanza
    È di portata nazionale oppure applicabile a temi ambientali a livello regionale ma di significato nazionale
    È in grado di descrivere il trend senza necessariamente fornire una valutazione dello stesso
    È semplice, facile da interpretare
    Fornisce un quadro rappresentativo delle condizioni ambientali, delle pressioni sull’ambiente o delle risposte della società, anche in relazione agli obiettivi di specifiche normative
    Fornisce una base per confronti a livello internazionale
    Misurabilità
    Adeguatamente documentati e di fonte nota
    Aggiornati a intervalli regolari e con procedure affidabili
    Facilmente disponibili o resi disponibili a fronte di un ragionevole rapporto costi/benefici
    Un’ “adeguata” copertura spaziale
    Un’ “idonea” copertura temporale
    Solidità
    È basato su standard nazionali/internazionali e sul consenso nazionale/internazionale circa la sua validità
    È ben fondato in termini tecnici e scientifici
    Presenta attendibilità e affidabilità dei metodi di misura e raccolta dati
    Comparabilità nel tempo
    Comparabilità nello spazio
    Principali riferimenti normativi e obiettivi

    Come riferimento normativo si segnala il comma 6 dell’articolo 36 della legge n. 196 del 31 dicembre 2009 ''Legge di contabilità e finanza pubblica'', ma non sussistono obiettivi da raggiungere per l'indicatore in questione.

    DPSIR
    Risposta
    Tipologia indicatore
    Descrittivo (tipo A)
    Riferimenti bibliografici

    MEF- Rendiconto generale della Amministrazione dello Stato per gli esercizi finanziari (vari anni) - Relazione illustrativa.

    Limitazioni

    L'informazione fornita non è disaggregabile secondo categorie di maggior dettaglio e non consente di risalire alle caratteristiche specifiche delle attività finanziate.

    Ulteriori azioni

    Disaggregare le sottocategorie di spesa primaria dedicata ai settori su indicati (CEPA 6; CRUMA 11 e 12); distinguere tra spesa per la protezione della biodiversità e spesa per la protezione del paesaggio.

    Frequenza di rilevazione dei dati
    Annuale
    Fonte dei dati
    Ragioneria dello Stato
    Copertura spaziale

    Nazionale

    Copertura temporale

    2010-2021

    Descrizione della metodologia di elaborazione

    Semplici operazioni di calcolo.

    Periodicità di aggiornamento
    Annuale
    Qualità dell'informazione

    L'indicatore ha fatto parte degli indicatori per il monitoraggio della precedente Strategia nazionale della Biodiversità, ma rimane assolutamente rilevante e rappresenta, tuttora, anche un ottimo proxy per l’indicatore SDG 11.4.1 “Spesa totale pro capite per la conservazione, tutela di tutti i beni del  patrimonio culturale e naturale, per fonte di finanziamento (pubblico, privato), per tipologia di patrimonio (culturale, naturale) e livello  di governo (nazionale, regionale e locale / comunale)”. L'autorevolezza della fonte dei dati e la metodologia utilizzata garantiscono un'elevata accuratezza e comparabilità nel tempo e nello spazio.

    Stato
    Medio
    Trend
    Negativo
    Valutazione/descrizione dello stato

    Tra il 2020 e 2021 le risorse destinate alla spesa primaria per l’ambiente nel suo complesso sono cresciute del 43,1 % (passando da 8.994.141.824 a 12.867.147.739), comprese le spese per l’Uso e gestione delle foreste (51,36%) e la Protezione della biodiversità e del paesaggio (40,3%) (Tabella 1). 

    Mostra invece un decremento (-14,7%), solo nella spesa in conto capitale e non nel totale, il settore 12-Uso e gestione della flora e della fauna selvatiche (Tabella 1).

    Nel 2021, il settore 6-Protezione della biodiversità e del paesaggio ha registrato un coefficiente di realizzazione pari all’87,8% (+6,6 punti percentuali rispetto al 2020); il settore 11-Uso e gestione delle foreste presenta il valore più basso, pari al 65% (-9,2 punti percentuali rispetto al 2020), mentre nel settore 12-Uso e gestione della flora e della fauna selvatiche si rileva un coefficiente del 90,9% (+2,3 punti percentuali rispetto al 2020) (Figura 2).

    Questi valori si spiegano con un forte aumento dei finanziamenti per l’ambiente e nel contempo con un leggero aumento della spesa per i settori 6 e 12. 

    Valutazione/descrizione del trend

    La spesa primaria per l’ambiente nel suo complesso è cresciuta, tra il 2010 e il 2021, del 55,5%. Si segnala altresì che l’incidenza dei tre settori considerati sul totale della spesa primaria per l’ambiente (massa spendibile a consuntivo) è diminuita, nello stesso periodo, passando dal 23,9% al 9,1%.   
    In termini di coefficienti di realizzazione della spesa, il totale della spesa primaria per l’ambiente registra una lieve diminuzione rispetto al 2010 (54,9% vs 56,2% nel 2010), (Figura 2). I valori del coefficiente della realizzazione del CEPA 6 sono cresciuti (+21,8%) insieme al CRUMA 12 (+16,3%) e Uso e gestione delle risorse forestali (3,9%).

    Commenti

    Nel 2021, tra i settori ambientali presi in considerazione nell'indicatore (CEPA 6-Protezione della biodiversità e del paesaggio; CRUMA 11-Uso e gestione delle foreste; CRUMA 12-Uso e gestione della flora e della fauna selvatiche), il primo si conferma essere quello cui è destinata la maggior parte delle risorse. Infatti, tra spese correnti e spese in conto capitale la spesa primaria per la Protezione della biodiversità e del paesaggio ammonta quasi 880.902.000 euro di massa spendibile a consuntivo (Tabella 1); tale importo è in aumento (+27,9%) rispetto al 2010. Il settore Uso e gestione forestale e Uso e gestione della flora e della fauna selvatiche, sempre rispetto al 2010, vedono incrementate le proprie risorse spendibili, soprattutto per le spese correnti (+239% e 86,1% rispettivamente).  Ai tre settori nel complesso sono destinati oltre un miliardo di euro (1.170.618.794€) pari al 9,1% della spesa primaria per l’ambiente spendibile per il 2021 (Tabella 1).
    Nel 2021, il confronto dei settori considerati con la spesa ambientale complessiva (Figura 1) dimostra che al settore Protezione della biodiversità e del paesaggio è dedicato il 6,8% della massa spendibile a consuntivo, al settore Uso e gestione della flora e della fauna selvatiche l’1,2% e al settore Uso e gestione delle foreste l’1%.

    Allegati
    Titolo

    Tabella 1: Spesa primaria[1] per l'ambiente (massa spendibile[2] a consuntivo) per i settori ambientali inerenti direttamente la protezione della biodiversità e l’uso sostenibile delle risorse naturali. Esercizio 2021

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati Ragioneria dello Stato - Ecorendiconto dello Stato - Esercizi 2010-2022

    Note

    [1] Spesa primaria : spesa finale, data dalla somma delle spese correnti (Titolo I) e delle spese in conto capitale (Titolo II), al netto degli interessi passivi; [2] Massa spendibile: Esprime l’insieme delle risorse finanziarie utilizzabili dall’amministrazione durante l’esercizio. Si calcola come la somma degli stanziamenti definitivi di competenza (costituiti dalla somma degli stanziamenti iniziali di competenza e dalle variazioni intervenute nel corso dell’esercizio) e dei residui iniziali accertati. 

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    Titolo

    Figura 1: Ripartizione percentuale della spesa primaria per l'ambiente (massa spendibile a consuntivo) per settore ambientale

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati Ragioneria dello Stato - Rendiconto Generale dello Stato - Ecorendiconto dello Stato - Esercizio 2022

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    Titolo

    Figura 2: Coefficiente di realizzazione della spesa primaria per l'ambiente per i tre settori ambientali inerenti direttamente la protezione della biodiversità e l’uso sostenibile delle risorse naturali e per la spesa primaria totale

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati Ragioneria dello Stato - Ecorendiconto dello Stato - Esercizi 2010-2022

    Note

    Coefficiente di realizzazione della spesa totale =spese correnti + spese in conto capitale