Descrizione 1
Carmela Cascone, Elisa Quaranta (PhD student, University of Helsinki)
L'indicatore analizza la capacità dell'agricoltura nazionale di stimolare la crescita economica, riducendo al tempo stesso le pressioni e gli impatti sull'ambiente. Scopo dell’indicatore è misurare l’eco-efficienza del settore agricolo, cioè la capacità di disaccoppiare (decoupling) i fattori di crescita economica dall’aumento dei fattori di pressione e di impatto. L'evoluzione delle variabili testimonia un buon andamento dell'eco-efficienza dell'agricoltura italiana nel periodo oggetto di analisi (2000-2022). Ciò si evince se si rapporta l’andamento della variabile economica (rappresentata dal valore aggiunto ai prezzi di base), a quello delle pressioni che risultano essere tutte in decrescita (ad eccezione delle aree irrigate) rispetto all’anno di riferimento (2000), anche se non tutte in maniera consistente (uso dell’energia).
L'indicatore analizza la capacità dell'agricoltura nazionale di stimolare la crescita economica, riducendo al tempo stesso le pressioni e gli impatti sull'ambiente, ed è realizzato in linea sia con la Strategia della Commissione Europea per l’uso sostenibile delle risorse naturali (CE, 2005) sia con gli obiettivi del Green Deal europeo (CE, 2019), dell’Agenda 2030 (UN, 2015) e del Kunming-Montreal Global Biodiversity Framework (UN, 2022). La Strategia richiede l’elaborazione di indicatori aggregati, al fine di valutare la capacità delle politiche nazionali di slegare la crescita del PIL (che misura l’attività economica complessiva) da quella della ricchezza e del benessere della società in un contesto europeo. Ciò vale soprattutto per i settori agricolo e della pesca, per i quali l’emanazione delle politiche sono competenza esclusiva della Commissione Europea.
L'indicatore è espresso attraverso un indice che confronta il valore aggiunto ai prezzi di base e l'uso delle risorse rappresentate dalla Superficie Agricola Utilizzata (SAU), dalla superficie agricola irrigata, dai prati e pascoli permanenti, dall'uso di energia, considerando contemporaneamente anche le eventuali pressioni generate quali le emissioni in atmosfera, l'uso di prodotti fitosanitari e fertilizzanti nonché gli impatti sulla biodiversità.
Misurare l’eco-efficienza del settore agricolo, cioè la capacità di disaccoppiare (decoupling) i fattori di crescita economica dall’aumento dei fattori di pressione e di impatto, in linea con quanto richiesto dalla Comunicazione COM(2005) 670 e tra gli obiettivi della Politica Agricola Comune (PAC) 2023-2027, del Green Deal europeo, dell’Agenda 2030 e del Kunming-Montreal Global Biodiversity Framework (K-M GBF).
Delibera CIPE numero 57, del 2 Agosto 2002;
Delibera CIPE numero 108, del 22 dicembre 2017;
Delibera CITE numero 1, del 18 settembre 2023;
COM(2020) 381 final;
CE- COM(2020) 98;
CE-COM(2019) 640;
CE-COM(2005) 670;
Decisione n. 1386/2013/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 20 novembre 2013;
Decisione n. 2022/591/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 6 Aprile 2022;
Regolamento 2220/2020/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 dicembre 2020.
L'utilizzo sostenibile delle risorse naturali, sia nella fase di produzione sia in quella di consumo, è un fattore fondamentale della prosperità nel lungo periodo, a scala nazionale, continentale e mondiale.
Nel 2015, l'Organizzazione delle Nazioni Unite ha adottato gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) presentati nel documento “Transforming our world: the 2030 Agenda for Sustainable Development”; essi rappresentano gli obiettivi globali di sviluppo sostenibile che sostituiscono e implementano i Millenium Development Goals (gli obiettivi di sviluppo del Millennio scaduti alla fine del 2015) e sono validi per il periodo 2015-2030. Tra questi obiettivi vi è anche l’uso sostenibile ed efficiente delle risorse “Proteggere, ristabilire e promuovere l'utilizzo sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire le foreste in modo sostenibile, combattere la desertificazione, bloccare e invertire il degrado del suolo e arrestare la perdita di biodiversità” (Obiettivo 15); “Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione, e promuovere un’agricoltura sostenibile” (Obiettivo 2); “Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie” (Obiettivo 6); “Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo” (Obiettivo 12). Nel 2022 la 15a Conferenza delle Parti (COP 15) della Convenzione delle Nazioni Unite sulla Diversità Biologica (CBD) ha adottato il Quadro Globale per la Biodiversità Kunming-Montreal (Global Biodiversity Framework o K-M GBF) che definisce un percorso ambizioso per raggiungere la visione globale di un mondo che vive in armonia con la natura entro il 2050. Tra gli elementi chiave del Quadro ci sono 4 obiettivi per il 2050 e 23 obiettivi specifici per il 2030 per arrestare e invertire la perdita di biodiversità. Questo Quadro storico, che sostiene il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, rappresenta il primo accordo globale di ampio respiro per garantire la stabilità dei servizi ecosistemici fondamentali per la sicurezza umana, lo sviluppo economico, la tutela della natura, la lotta contro il cambiamento climatico.
A livello comunitario, il Green Deal [COM(2019) 640] rappresenta la nuova strategia di crescita che «trasformerà l’Unione Europea in una società giusta e prospera, con un’economia di mercato moderna ed efficiente sotto il profilo della gestione delle risorse, dove le emissioni nette di gas serra saranno azzerate, e la crescita sarà sganciata dall’utilizzo delle risorse naturali». Il nuovo piano d'azione per l'economia circolare “Per un'Europa più pulita e più competitiva” [COM(2020) 98] contribuisce in modo significativo al conseguimento della neutralità climatica entro il 2050 e alla dissociazione della crescita economica dall'uso delle risorse naturali, garantendo nel contempo la competitività a lungo termine dell'UE senza lasciare indietro nessuno.
L'Ottavo programma generale di azione dell’Unione per l’ambiente fino al 2030 (L 114/12) intende accelerare la transizione verso un'economia climaticamente neutra, efficiente sotto il profilo delle risorse, rigenerativa e che restituisca al pianeta più di quanto prenda. Al fine di valutare i progressi nel conseguire tali obiettivi è stato proposto un nuovo quadro di monitoraggio per valutare in che misura viviamo bene, entro i limiti del pianeta. Le Strategie “Dal produttore al consumatore” [COM(2020) 381] e “Biodiversità per il 2030” [COM(2020) 380] fissano, infine, gli obiettivi da raggiungere nel settore agricolo entro il 2030, quali una superficie agricola dedicata al biologico pari almeno al 25% in UE nonché una riduzione pari al 50% dell’uso complessivo dei pesticidi chimici e dei relativi rischi. Questi strumenti consolidano i percorsi da seguire per attuare una crescita economica che sia disaccoppiata dalle pressioni e dagli impatti ambientali derivanti dall'uso delle risorse naturali già delineati nelle precedenti politiche ambientali quali il Settimo Programma generale di azione dell’Unione in materia di ambiente al 2020, il Pacchetto sull’economia circolare con il relativo Piano d’azione “L'anello mancante - Piano d'azione dell'Unione Europea per l'economia circolare” [COM(2015) 614], la Roadmap to a Resource Efficient Europe [COM(2011) 571] e l’aggiornamento della Strategia sulla Bioeconomia “Una bioeconomia sostenibile per l'Europa: rafforzare il collegamento tra economia, società e ambiente” [COM(2018) 673].
In Italia, la Legge 28 dicembre 2015 n. 221 “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali” introduce misure in materia di tutela della natura e sviluppo sostenibile, valutazioni ambientali, energia, acquisti verdi, gestione dei rifiuti e bonifiche, difesa del suolo e risorse idriche. Inoltre, la Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (SNSvS), approvata con Delibera CIPE 108/2017 e aggiornata al 2022 (Delibera CITE 1/2023), rappresenta il primo passo per declinare a livello nazionale i principi e gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.
Descrizione 2
ISPRA, 2024[a]. Italian Greenhouse Gas Inventory 1990-2022.National Inventory Report 2024. Annual Report for submission under the UN Framework Convention on Climate Change. Rapporto ISPRA 398/2024Disponibile: https://emissioni.sina.isprambiente.it/wp-content/uploads/2024/05/NIR2024-Rapporto-398-2024.pdf
ISPRA, 2024[b].Italian Emission Inventory1990 – 2022 Informative Inventory Report 2024. Annual Report for submission under the UNECE Convention on Long-range Transboundary Air Pollution and European Union National Emission Ceiling Directive. Rapporto ISPRA 400/2024. Roma, Italia. Disponibile: https://emissioni.sina.isprambiente.it/wp-content/uploads/2024/05/IIR2024-Rapporto-400-2024.pdf
ISPRA, 2011. Agricoltura. Emissioni nazionali in atmosfera dal 1990 al 2009. Rapporto Ispra 140/2011. Roma, Italia. Disponibile: http://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/rapporti/agricoltura-emissioni-nazionali-in-atmosfera-dal
ISTAT, 2024. Conti e aggregati economici territoriali 1995-2022 [Valore aggiunto in milioni di euro - valore aggiunto per branca di attività - a prezzi base - valori concatenati con anno di riferimento 2015 - dati grezzi - aggiornamento dicembre 2023]. Disponibile: http://dati.istat.it/index.aspx?queryid=11479#
ISTAT, 2024 Censimento Agricoltura 2020 – aggiornamento Disponibile: https://esploradati.istat.it/databrowser/#/it/censimentoagricoltura ISTAT, 2023. Mezzi di Produzione [Fertilizzanti e Fitosanitari - aggiornamento 2022]. Disponibile: http://dati.istat.it/Index.aspx?QueryId=31590#
ISTAT, 2022. 7° Censimento Generale dell'Agricoltura. Annata agraria 2019-2020
ISTAT, 2021. Struttura delle aziende agricole [Aziende e Superfici per Coltivazione - aggiornamento 2016]. Disponibile: http://dati.istat.it/Index.aspx?QueryId=31590#
ISTAT, 2019. Struttura e caratteristiche delle unità economiche del settore agricolo. Anno 2017
ISTAT, 2017. Indagine sulla struttura e produzione delle aziende agricole. Anno 2016
ISTAT, 2011. 6° Censimento Generale dell'Agricoltura
Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica - MASE, 2023. La situazione energetica nazionale nel 2022. Dipartimento Energia - Direzione Generale Infrastrutture e Sicurezza - DGIS - Disponibile: https://www.mase.gov.it/sites/default/files/Archivio_Energia/LA%20RELAZIONE%20SULLA%20SITUAZIONE%20ENERGETICA%20NAZIONALE%20NEL%202022_MASE%20Luglio%202023.pdf
United Nations, 2022. Kunming-Montreal Global Biodiversity Framework (CBD/COP/DEC/15/4)United Nations, 2015. The Millennium Development Goals Report 2015
United Nations, 2015. Transforming our world: the 2030 Agenda for Sustainable Development. A/RES/70/1
Sarebbe opportuno, per un ulteriore sviluppo dell’indicatore, l’integrazione delle informazioni quantitative sull’evoluzione della superficie agricola con quelle qualitative, per valutare, ad esempio, l’entità della superficie agricola trasformata in forme d’uso a più basso grado di naturalità (infrastrutture, edilizia, ecc.) e il grado di frammentazione del paesaggio agricolo.
Qualificazione dati
ISPRA, Inventario delle emissioni in atmosfera (http://www.sinanet.isprambiente.it/it/sia-ispra/serie-storiche-emissioni)
ISTAT, Indagine sulla struttura e sulle produzioni delle aziende agricole (SPA) (http://dati.istat.it/)
ISTAT, Conti e aggregati economici nazionali annuali (http://dati.istat.it/)
ISTAT, 7° Censimento Generale dell'Agricoltura. Annata agraria 2019-2020 (https://www.istat.it/it/archivio/273753)
ISTAT, Censimento Agricoltura 2020 - aggiornamento (https://esploradati.istat.it/databrowser/#/it/censimentoagricoltura)
Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica - MASE, 2023. La situazione energetica nazionale nel 2022 (https://www.mase.gov.it/sites/default/files/Archivio_Energia/LA%20RELAZIONE%20SULLA%20SITUAZIONE%20ENERGETICA%20NAZIONALE%20NEL%202022_MASE%20Luglio%202023.pdf)
MiSE, Bilancio Energetico Nazionale (https://dgsaie.mise.gov.it/ben.php)
MiTE, Situazione Energetica Nazionale (https://dgsaie.mise.gov.it/situazione-energetica-nazionale)
Rete Rurale Nazionale & Lipu (2024). Farmland Bird Index nazionale e andamenti di popolazione delle specie in Italia nel periodo 2000-2023
SINAB, Dati “Bio in Cifre 2023” (https://www.sinab.it/content/bio-statistiche)
Nazionale
2000-2022
Qualificazione indicatore
L'indicatore confronta il valore aggiunto ai prezzi di base (vale a dire la differenza tra il valore dei beni e servizi conseguiti dal settore agricolo e il valore dei beni e servizi intermedi consumati nel periodo considerato) con l'uso delle risorse, rappresentate dalla Superficie Agricola Utilizzata (SAU), dalla superficie agricola irrigata, dai prati e pascoli permanenti, dall'uso di energia, considerando anche le pressioni ambientali derivanti dalle emissioni in atmosfera e dall'uso di prodotti fitosanitari e fertilizzanti e gli impatti sulla biodiversità. L'andamento di queste grandezze tra il 2000 e il 2022 è valutato in modo indicizzato, assumendo il valore del 2000 uguale a 100.
Lo stato dell’indicatore non è definito, in quanto si tratta di un numero indice che aggrega diverse componenti atte a descrivere l’efficienza del settore agricolo e quindi finalizzato a evidenziare l’andamento e il disaccoppiamento delle pressioni dalla crescita economica nonché gli impatti sulla biodiversità nel tempo.
L'evoluzione delle variabili testimonia un buon andamento dell'eco-efficienza dell'agricoltura italiana nel periodo 2000-2022, anche se la tendenza al disaccoppiamento non è evidente (Figure 1 e 2). Ciò si evince se si rapporta l’andamento della variabile economica (rappresentata dal valore aggiunto ai prezzi di base) a quello delle pressioni che risultano tutte in decrescita (ad eccezione delle aree irrigate), anche se non tutte in maniera consistente (uso dell’energia).
Il livello di emissioni di gas serra dal settore agricolo subisce un decremento, in particolare, nel 2022 il valore è diminuito di 18 punti percentuali rispetto a quello del 2000. Per quanto riguarda le emissioni acidificanti (che comprendono ammoniaca, ossidi di azoto, ossido di carbonio, composti organici volatili non metanici e ossidi di zolfo), l'apporto del settore agricolo riguarda prevalentemente l'ammoniaca; anche in questo caso si rileva una riduzione a partire dal 2002, complessivamente pari a-31 punti percentuali nel 2022, valore minimo della serie (numero indice pari a 69) (Figura 1). I composti organici volatili non metanici (COVNM) e gli ossidi di azoto sono considerati tra i precursori dell'ozono troposferico. L'apporto del comparto agricolo alla produzione totale nazionale di questi gas è molto limitato; l'andamento evidenzia una diminuzione significativa partire dal 2009, raggiungendo il valore minimo della serie (numero indice pari a 77) sempre nel 2022. Il consumo energetico, che fino al 2019 si era mantenuto al di sopra del valore di riferimento, nel 2022 raggiunge il valore minimo (6 punti percentuali in meno rispetto al 2000).
Il consumo di fertilizzanti (Figura 2), che dal 2005 si mantiene al di sotto del valore di riferimento, raggiunge il valore minimo (un valore indice pari a 34) nel 2022, sebbene negli ultimi due anni presentasse un trend in aumento. La quantità di sostanze o principi attivi contenuti nei prodotti fitosanitari distribuiti dal 2009 si mantiene al di sotto dei valori di riferimento del 2000 (37 punti percentuali in meno nel 2021). Ciò a fronte di una SAU in diminuzione nel 2020 rispetto al 2000 (-6 punti percentuali), raggiungendo il valore di 12,432 milioni di ettari nell’ultimo censimento ISTAT. Bisogna notare che, nell'ambito della SAU, la componente irrigata, dopo aver raggiunto il valore minimo nel 2010 (2 punti in meno rispetto al 2000) e registrato un forte aumento nel 2013 (20 punti in più rispetto al 2010), nel 2016 si riduce in maniera consistente (14 punti rispetto al 2013) mentre nel 2020 aumenta di un punto rispetto al 2016, il che corrisponde a un maggiore utilizzo della risorsa idrica in agricoltura.
La componente rappresentata dai prati permanenti e pascoli raggiunge il valore minimo (3,069 milioni di ettari) nel 2020. La superficie coltivata a biologico, nonostante un andamento altalenante fino al 2008, registra una continua crescita fino a raddoppiare a partire dal 2020 (con un aumento di 226 punti percentuali nel 2022 rispetto al 2000). Nel 2022, inoltre, la superficie biologica italiana è aumentata del 7,5% rispetto all’anno precedente (ovvero oltre 163 mila ettari, raggiungendo, al 31 dicembre 2022, 2.349.880 ettari). Considerando l’obiettivo della Commissione Europea, definito nelle Strategie “Dal produttore al consumatore” e “Biodiversità per il 2030”, di avere, entro il 2030, almeno il 25% di superficie agricola dedicata al biologico in UE, l’Italia contribuisce in maniera significativa a tale obiettivo, raggiungendo, nel 2022, il 19% di superficie agricola biologica rispetto alla SAU totale (ISTAT, 7° Censimento Generale dell'Agricoltura). I valori assunti dal Farmland Bird Index nazionale nel periodo 2000-2022 mostrano una progressiva riduzione delle popolazioni delle specie di avifauna tipiche delle aree agricole. Nel 2022 si arriva a un valore del numero indice con base 2000 pari a 69, dunque con una preoccupante perdita netta (31 punti percentuali in meno rispetto a 2020).
Nel complesso si denotano aspetti tipici di un'agricoltura che tende a ridurre il suo carattere fortemente intensivo anche se non in maniera uniforme nel tempo e su tutto il territorio nazionale. L'aumento dell’eco-efficienza verificatosi nel lungo periodo è sicuramente legato ai provvedimenti legislativi ed economici, europei e nazionali, tra cui quelli relativi all'agricoltura biologica e alla tutela della biodiversità. Purtroppo, il miglioramento delle pratiche agronomiche verificatosi nell’ultimo decennio non riesce ancora a garantire un livello di qualità ambientale tale da preservare e mantenere in buono stato tutti gli elementi della biodiversità agricola. La situazione degli ultimi anni va ulteriormente valutata ma l’andamento della componente economica, associato alla contemporanea diminuzione di quasi tutte le pressioni, testimonia un buon andamento globale.