STATO DI SALUTE DELLE POPOLAZIONI DI UCCELLI MIGRATORI

    Descrizione 1
    Data aggiornamento scheda
    Autori

    Jacopo G. Cecere, Simona Imperio

    Abstract
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    Abstract

    L'indicatore fornisce un quadro dello stato di salute delle popolazioni di uccelli passeriformi migratori comuni in Europa attraverso una valutazione della resilienza delle specie migratrici al cambiamento climatico. L’aumento delle temperature primaverili dovute al riscaldamento globale comporta un anticipo stagionale dell’attività vegetativa e quindi del picco di presenza di insetti. Di conseguenza, se i migratori non anticipano in ugual misura l’arrivo ai siti riproduttivi non trovano abbondanza di prede nel momento in cui devono alimentare i pulcini. Un mancato anticipo della data di migrazione si traduce quindi in una bassa resilienza delle popolazioni migratrici ai cambiamenti climatici, con effetti negativi sulla loro sopravvivenza. Viene quindi analizzatala la variazione temporale della data di arrivo dei passeriformi migratori presso i siti di sosta utilizzati dopo l’attraversamento del Sahara e del Mar Mediterraneo durante il viaggio primaverile dall’Africa verso i siti riproduttivi europei. Sulla base dell’analisi della data di migrazione di 10 specie di uccelli contattate in 26 stazioni di inanellamento aderenti al Progetto Piccole Isole di ISPRA nel periodo 1988-2022 (35 anni), si rileva che il 50% delle specie prese in considerazione mostra un anticipo della data di migrazione troppo lento (di circa 1 giorno ogni 7+ anni) per essere definito sufficiente a contrastare gli effetti del cambiamento climatico.

    Descrizione

    L'indicatore è basato sui dati raccolti nell’ambito del Progetto Piccole Isole, coordinato da ISPRA e attivo in maniera continuativa dal 1988 allo scopo di studiare e monitorare la fenologia di migrazione degli uccelli passeriformi che trascorrono l’inverno a sud del Sahara, mediante la tecnica dell'inanellamento. Il Progetto Piccole Isole prevede l’applicazione di protocolli standardizzati di inanellamento degli uccelli presso siti strategici per la sosta dei passeriformi durante la migrazione primaverile (piccole isole ma anche siti costieri), dal 16 aprile al 15 maggio di ciascun anno.  L'indicatore considera 10 specie di passeriformi: Codirosso comune, Usignolo, Stiaccino, Balia nera, Cannaiola comune, Forapaglie, Canapino maggiore, Beccafico, Luì verde e Rigogolo. Per ogni specie è stata analizzata la variazione temporale della data mediana di passaggio nei siti di campionamento nel corso del periodo compreso tra il 1988 e il 2022, tenendo conto di possibili variazioni sito-specifiche nel passaggio dei migratori presso le 26 stazioni che nel corso degli anni hanno aderito al progetto.

    Scopo

    Valutare la resilienza dei piccoli uccelli migratori ai cambiamenti climatici, attraverso l’analisi delle variazioni nella data di migrazione primaverile di 10 specie di uccelli.

    Rilevanza
    È di portata nazionale oppure applicabile a temi ambientali a livello regionale ma di significato nazionale
    È in grado di descrivere il trend senza necessariamente fornire una valutazione dello stesso
    È sensibile ai cambiamenti che avvengono nell’ambiente e/o delle attività antropiche
    Fornisce un quadro rappresentativo delle condizioni ambientali, delle pressioni sull’ambiente o delle risposte della società, anche in relazione agli obiettivi di specifiche normative
    Fornisce una base per confronti a livello internazionale
    Misurabilità
    Adeguatamente documentati e di fonte nota
    Aggiornati a intervalli regolari e con procedure affidabili
    Un’ “adeguata” copertura spaziale
    Un’ “idonea” copertura temporale
    Solidità
    È basato su standard nazionali/internazionali e sul consenso nazionale/internazionale circa la sua validità
    È ben fondato in termini tecnici e scientifici
    Comparabilità nel tempo
    Comparabilità nello spazio
    Principali riferimenti normativi e obiettivi

    Direttiva Uccelli (2009/147/CE). Obiettivo: mantenere le specie di uccelli in uno stato di conservazione soddisfacente. 

    Convenzione di Bonn – CMS – Convenzione sulle Specie Migratrici appartenenti alla fauna selvatica. Obiettivo: garantire alle specie migratrici un buon stato di conservazione. 

    Legge 157/92 – Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio. Obiettivo: mantenere le specie di uccelli in uno stato di conservazione soddisfacente.

    DPSIR
    Stato
    Impatto
    Tipologia indicatore
    Descrittivo (tipo A)
    Riferimenti bibliografici

    Both, C., & Visser, M. E. (2001). Adjustment to climate change is constrained by arrival date in a long-distance migrant bird. Nature, 411(6835), 296-298. 

    Jonzén, N., Lindén, A., Ergon, T., Knudsen, E., Vik, J. O., Rubolini, D., ... & Stervander, M. (2006). Rapid advance of spring arrival dates in long-distance migratory birds. Science, 312(5782), 1959-1961. 

    Møller, A. P., Rubolini, D., & Lehikoinen, E. (2008). Populations of migratory bird species that did not show a phenological response to climate change are declining. Proceedings of the National Academy of Sciences, 105(42), 16195-16200.

    Limitazioni

    Il periodo di campionamento (16 aprile – 15 maggio) copre in maniera esaustiva il periodo di migrazione per una buona parte delle specie (tra cui le 10 analizzate) ma non per tutte quelle campionate nel corso del Progetto Piccole Isole.

    Ulteriori azioni

    Non sono previste.

    Frequenza di rilevazione dei dati
    Annuale
    Fonte dei dati
    ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale)
    Accessibilità dei dati di base

    Banca dati inanellamento uccelli, gestita dalla Sezione Inanellamento Uccelli di ISPRA [si veda il visualizzatore cartografico del network nazionale della biodiversità ISPRA per la consultazione dei dati: http://geoviewer.nnb.isprambiente.it/mapreacter/#/]

    Copertura spaziale

    Nazionale

    Copertura temporale

    1988-2022

    Descrizione della metodologia di elaborazione

    L'indicatore è attualmente calcolato su 10 specie di passeriformi: Codirosso comune, Usignolo, Stiaccino, Balia nera, Cannaiola comune, Forapaglie, Canapino maggiore, Beccafico, Luì verde e Rigogolo. Per ogni specie è stata calcolata la mediana delle date di cattura (dunque di passaggio e migrazione) per ciascun anno in ognuno dei siti di inanellamento aderenti al Progetto Piccole Isole. È stato quindi costruito un modello lineare per ciascuna specie con la mediana della data di cattura per ciascun anno e sito inclusa come variabile dipendente e l'anno incluso come variabile indipendente. La data di mediana è stata calcolata solo per i casi in cui sono stati catturati in un sito almeno 4 individui in una stagione (16 aprile – 15 maggio); normalmente il numero di uccelli catturati per stazione e stagione è di ordini di grandezza superiore a 4. Infine, il sito di cattura è stato inserito come fattore random nel modello in modo da tenere conto di possibili effetti intrinseci al sito, quale la localizzazione geografica (es: gli uccelli provenienti dall'Africa raggiungono i siti situati a basse latitudini prima rispetto a quelli ad altitudini più elevate) e l'interessamento di ciascun sito da parte di popolazioni diverse, quindi con fenologia diversa, della stessa specie. 

    Periodicità di aggiornamento
    Annuale
    Qualità dell'informazione

    L’indicatore è di portata nazionale con adeguata copertura spaziale. In dettaglio, le 26 stazioni di inanellamento considerate, distribuite principalmente sulle piccole isole italiane ma anche lungo la costa, sono rappresentative del fenomeno oggetto dell’indicatore. L’arco temporale analizzato (35 anni) permette di fornire un quadro rappresentativo della sensibilità al cambiamento climatico per le specie analizzate. L’indicatore viene aggiornato annualmente sulla base dei dati raccolti ogni primavera presso le stazioni aderenti al Progetto Piccole Isole di ISPRA. È basato su protocolli standardizzati che hanno avuto consenso internazionale nell’ambito della comunità scientifica. La standardizzazione dei protocolli, inoltre, elimina possibili bias, permettendo un confronto robusto dei pattern annuali, e quindi l’identificazione di eventuali trend.

    Stato
    Medio
    Trend
    Negativo
    Valutazione/descrizione dello stato

    L’indicatore mostra un quadro apparentemente sfavorevole per il 50% delle specie migratrici analizzate, che non anticipa la data di migrazione primaverile in maniera sensibile, mostrando quindi un basso grado di resilienza al cambiamento climatico.

    Valutazione/descrizione del trend

    Il trend è negativo in quanto il 50% delle specie prese in considerazione (5 su 10) mostra un anticipo della data di migrazione ben inferiore a 1 giorno ogni 7 anni, valore soglia al di sopra del quale un anticipo della migrazione si può definire troppo lento per contrastare gli effetti negativi scaturiti dal riscaldamento globale. Nel dettaglio: la Balia nera mostra un anticipo della data mediana di migrazione di 1 giorno ogni 10,3 anni, Usignolo 1 giorno/8,4 anni, Canapino maggiore 1 giorno/10,5 anni, Beccafico 1 giorno/7,5 anni, mentre la Cannaiola comune non mostra una variazione della data nei 35 anni analizzati. 

    Viceversa, un anticipo maggiore di 1 giorno ogni 7 anni può essere considerato favorevole per una specie, in quanto probabilmente sufficiente a contrastare gli inconvenienti scaturiti dall'aumento delle temperature primaverili, al netto di altri fattori di minaccia (ad esempio modificazione degli habitat). Questa situazione più favorevole è stata riscontrata per Codirosso, Forapaglie, Luì verde, Rigogolo, Stiaccino, che mostrano rispettivamente un anticipo della data mediana di migrazione di 1 giorno ogni 4,5 – 5,3 – 6,0 – 6,3 –  5,5 anni. 

    Commenti

    La resilienza ai cambiamenti climatici è un fattore che incide in maniera diretta e indiretta sullo stato di conservazione delle specie di uccelli migratori. La relazione tra la variazione temporale della data di migrazione e lo stato di conservazione in Europa degli uccelli migratori è stata dimostrata in diversi lavori scientifici: le specie che non si sono adattate al riscaldamento globale anticipando in maniera significativa la data di migrazione, versano ora in cattivo stato di conservazione. 

    L’analisi per le 10 specie considerate mostra un anticipo biologicamente significativo della data di migrazione primaverile per il Codirosso, il Forapaglie, il Luì verde, il Rigogolo e lo Stiaccino; specie queste che sembrano manifestare un certo grado di resilienza al riscaldamento globale. Al contrario, Cannaiola comune, Usignolo, Canapino maggiore, Beccafico e Balia nera presentano un anticipo della data di migrazione primaverile nullo o troppo lento (1 giorno ogni 7+ anni), non rispondendo probabilmente in maniera adeguata ai cambiamenti ambientali che scaturiscono dall’aumento delle temperature primaverili (Figura 1). 

    Allegati
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    Titolo

    Andamento della data mediana di passaggio presso le stazioni di inanellamento del Progetto Piccole Isole nel periodo 1988-2022 del Codirosso comune durante la migrazione primaverile

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    Titolo

    Figura 1: Andamento della data mediana di passaggio presso le stazioni di inanellamento del Progetto Piccole Isole nel periodo 1988-2022 di 10 specie di passeriformi migratori trans-Sahariani comuni in Europa durante la migrazione primaverile.

    Fonte

    ISPRA

    Legenda

    Nell'asse delle ordinate, il valore 100 corrisponde al 10 aprile, mentre il valore 140 corrisponde al 20 maggio. Il numero di stazioni di inanellamento attive ciascun anno varia nel corso degli anni (min 2 nel 1989, max 15 nel 2012) e non tutte contattano ogni anno le 10 specie target.