INVESTIMENTI PER LA PROTEZIONE DELL'AMBIENTE

    Descrizione 1
    Data aggiornamento scheda
    Autori

    Nicolò G. Tria

    Abstract
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    Abstract

    Dopo le diminuzioni, che proseguivano dal 2017, nel 2021 gli investimenti in capitale fisso (tecnologie) per la protezione dell’ambiente effettuati dalle imprese industriali registrano un aumento importante, pari all’81,0%, passando da 806 M€ a 1.454 M€, segnando un nuovo massimo locale. L’aumento è trainato, soprattutto, dall’industria della fornitura di energia elettrica e gas (+135,5%) e dall’industria manifatturiera (+103,9%). Le imprese continuano a preferire le tecnologie di fine ciclo (end of pipe) rispetto a quelle integrate, con un rapporto di circa 60:40, ma sono queste ultime ad aver segnato l’aumento più grande, sia rispetto all’anno scorso (+104,3%), sia rispetto al 2016 (+21,0%). Esaminando il periodo 2016-2021, si rileva che le classi di spesa ambientale in cui le imprese industriali hanno investito di più, cumulativamente, sono “CEPA2: Gestione delle acque reflue” (2.140 M€); “CEPA1: Protezione dell’aria e del clima” (1.763 M€) e “CEPA6: Protezione della biodiversità e del paesaggio” (1334 M€). Nello stesso periodo la variazione tendenziale complessiva di settore è del +8,8%, con ampie divergenze, di segno positivo e negativo, tra le sezioni sub-settoriali. 

    Descrizione

    L'indicatore misura la spesa ausiliaria in investimenti, in conto capitale fisso e al lordo degli ammortamenti, per la protezione dell'ambiente, sostenuta dalle imprese industriali. L’unità statistica è la società come produttrice ausiliaria, ossia le unità d’impresa che producono servizi ambientali esclusivamente a proprio uso e consumo, senza cederli a terzi sul mercato.

    Secondo la classificazione ATECO 2007-Aggiornamento 2022, l'industria in senso stretto comprende le sezioni di attività economica 'B' (Estrazione di minerali da cave e miniere), 'C' (Attività manifatturiere), 'D' (Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata) ed 'E' (Fornitura di acqua; gestione reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento). Sono pertanto escluse le imprese di costruzioni.  Questo indicatore si basa sulla classificazione europea NACE Rev.2 che esclude ulteriormente le imprese che svolgono attività relative alle reti fognarie, attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti, recupero dei materiali e attività di risanamento e altri servizi di gestione dei rifiuti (corrispondenti alle divisioni ATECO 37, 38 e 39).

    La classificazione internazionale CEPA2000 (Classification of Environmental Protection Activities and expenditure) costituisce lo standard di riferimento del Regolamento comunitario per le statistiche strutturali e fa parte del sistema Seriee (Système Européen de Rassemblement de l’Information Economique sur l’Environnement), il sistema dedicato alla contabilità satellite delle spese ambientali messo a punto in sede Eurostat.

    Le transazioni del conto satellite delle spese per la protezione dell'ambiente effettuate dalle imprese (i.e. investimenti in conto capitale, no spese in conto corrente) sono presentate, ove rilevante, per singola classe CEPA (o loro raggruppamenti): 1. protezione dell'aria e del clima; 2. gestione delle acque reflue; 3. gestione dei rifiuti; 4. protezione del suolo e delle acque del sottosuolo; 5. abbattimento del rumore e delle vibrazioni; 6. protezione della biodiversità e del paesaggio; 7. protezione dalle radiazioni; 8. ricerca e sviluppo per la protezione dell'ambiente; 9. altre attività di protezione dell'ambiente.

    I valori monetari d’investimento, ove rilevante, sono disaggregati per tipologia tecnologica: a) macchinari e accessori specifici per la protezione dell’ambiente (tecnologie “end of pipe” o di fine ciclo) e in b) attrezzature e impianti a tecnologia più pulita (tecnologie integrate). I primi riguardano investimenti in tecnologie per il controllo e l'abbattimento dell'inquinamento che intervengono dopo che questo è stato generato (a valle); i secondi, al contrario, consistono in investimenti in tecnologie e impianti che prevengono o riducono alla fonte l'inquinamento generato dal processo produttivo (a monte e lungo tutto l'arco produttivo).

    Scopo

    Valutare gli investimenti nella protezione dell'ambiente da parte delle imprese industriali e la loro evoluzione nel tempo. L'informazione risulta determinante nella valutazione del grado di contribuzione del sistema industriale alla salvaguardia ambientale.

    Rilevanza
    È di portata nazionale oppure applicabile a temi ambientali a livello regionale ma di significato nazionale
    È in grado di descrivere il trend senza necessariamente fornire una valutazione dello stesso
    È semplice, facile da interpretare
    Fornisce un quadro rappresentativo delle condizioni ambientali, delle pressioni sull’ambiente o delle risposte della società, anche in relazione agli obiettivi di specifiche normative
    Fornisce una base per confronti a livello internazionale
    Misurabilità
    Adeguatamente documentati e di fonte nota
    Aggiornati a intervalli regolari e con procedure affidabili
    Un’ “adeguata” copertura spaziale
    Un’ “idonea” copertura temporale
    Solidità
    È basato su standard nazionali/internazionali e sul consenso nazionale/internazionale circa la sua validità
    È ben fondato in termini tecnici e scientifici
    Presenta attendibilità e affidabilità dei metodi di misura e raccolta dati
    Comparabilità nel tempo
    Comparabilità nello spazio
    Principali riferimenti normativi e obiettivi

    Il Regolamento comunitario (EC) n.295/2008 per le statistiche strutturali prevede l'obbligo per gli istituti di statistica dei Paesi membri di raccogliere e fornire a Eurostat i dati sugli investimenti in impianti e attrezzature per l'abbattimento dell'inquinamento, distinti tra investimenti di fine ciclo e quelli a tecnologia integrata. I dati diffusi sono conformi ai requisiti stabiliti dal Regolamento Delegato della Commissione (UE) n. 125/2022 (che ha modificato il precedente Reg. 691/2011 sui conti economici e ambientali). Per l’indicatore non sono previsti obiettivi di legge.

    DPSIR
    Risposta
    Tipologia indicatore
    Descrittivo (tipo A)
    Contesto (F)
    Riferimenti bibliografici

    ISTAT, Statistiche Report, Anni vari, Gli investimenti delle imprese industriali per la protezione dell'ambiente. 

    EUROSTAT, Anni vari, Statistics Explained, Environmental protection expenditure accounts. 

    Limitazioni

    Con l'edizione di febbraio 2023, le serie sono state riviste in seguito alla introduzione di innovazioni e miglioramenti di metodi e fonti. Per effetto delle revisioni introdotte le nuove serie sono disponibili a partire dal 2016 e non sono confrontabili con le edizioni precedenti.

    Inoltre, le serie degli investimenti fissi lordi non sono pienamente confrontabili in serie storica in quanto, a partire dal 2017, i dati delle indagini che rappresentano la fonte per le stime sono prodotti secondo una nuova definizione di unità statistica che risponde alla necessità di rendere comparabili i dati a livello comunitario. Fino al 2016: 1 impresa = 1 unità giuridica. Dal 2017: 1 impresa = n. unità giuridiche.

    Cautela interpretativa: un aumento degli investimenti in tecnologie destinate alla protezione dell’ambiente può implicare un miglioramento delle prestazioni ambientali delle imprese industriali e quindi dello stato dell’ambiente (per esempio, abbattimento dell’inquinamento); vice versa una loro riduzione non necessariamente implica un peggioramento netto.

    Ulteriori azioni

    -

    Frequenza di rilevazione dei dati
    Biennale
    Fonte dei dati
    EUROSTAT (Ufficio Statistico delle Comunità Europee)
    ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica)
    Accessibilità dei dati di base
    1. Banca dati I.Stat dati.istat.it alla voce:
    • Conti nazionali/
      • Conti ambientali/
        • Spese per la protezione dell’ambiente/
          • Investimenti, consumi intermedi e produzione ausiliaria delle società come produttori ausiliari per attività economica (Edizione Feb-2024)

     

    Copertura spaziale

    Nazionale

    Copertura temporale

    2016-2021

    Descrizione della metodologia di elaborazione

    I dati di base sono presentati tal quali o a seguito di elaborazioni matematiche minime (per esempio, variazione tendenziale percentuale interannuale).

    Periodicità di aggiornamento
    Annuale
    Qualità dell'informazione

    I dati sono documentati e di qualità nota. Derivano da due distinte indagini statistiche (ISTAT): quella relativa alle "Piccole e medie imprese e sull'esercizio di arti e professioni" (campionaria sulle imprese con meno di 100 addetti) e quella relativa al "Sistema dei conti delle imprese" (a carattere censuario sulle imprese di dimensione superiore). L'indicatore, affidabile, semplice e facile da interpretare, risulta comparabile nel tempo e nello spazio e consente confronti internazionali.

    Stato
    Buono
    Trend
    Stabile
    Valutazione/descrizione dello stato

    Nel 2021, gli investimenti in protezione dell’ambiente delle imprese industriali ammontano complessivamente a 1.454,3 milioni di euro, un aumento enorme (+81,0%) rispetto agli 803,5 milioni dell’anno precedente. Con riferimento alla tipologia tecnologica, l’aumento appare sostenuto maggiormente dagli investimenti in tecnologie integrate, che raddoppiano (+104,3%), ma è significativo anche l’aumento delle tecnologie di fine ciclo (+68,2%) (Tabella 1 e Figura 1). Si conferma comunque la tendenza delle imprese industriali a privilegiare investimenti in tecnologie di fine ciclo (872,5 M€), ossia in dispositivi per il trattamento dell’inquinamento a valle dei processi produttivi, come le tecnologie di abbattimento dei fumi, la depurazione degli scarichi e le bonifiche, rispetto alle tecnologie integrate in grado di rimuovere o ridurre alla fonte l’inquinamento (581,8 M€).

    Più nel dettaglio, esaminando gli investimenti in tecnologie di fine ciclo (Tabella 3 e Figura 4), si rileva che il 30,9% è destinato a “protezione dell’aria e del clima” (269,4 M€); il 24,1% alla “gestione delle acque reflue” (210,2 M€); il 20,6% alla gestione dei rifiuti (179,7 M€). D’altra parte, tra le tecnologie integrate, le imprese industriali continuano a destinare più della metà degli investimenti in conto capitale, il 58,4%, in “protezione della biodiversità e del paesaggio” (339,6 M€); il 13,2% in “gestione dei rifiuti” (77,0 M€); l’11’3% in “protezione dell’aria e del clima” gestione delle acque reflue (65,7 M€) e il 10,8% protezione dell’aria e del clima (30,7 M€) (Tabella 3 e Figura 5).

    Guardando alle diverse sezioni economiche dell’industria, nel 2021, l’industria della fornitura di energia elettrica e gas supera l’industria manifatturiera come prima investitrice in protezione ambientale, con 650,7 M€ (+135,5%) contro i 589,9 M€ (+103,9%) della seconda (Tabella 2 e Figura 6). Solo l’industria della raccolta, trattamento e fornitura di acqua, in controtendenza, ha diminuito sostanzialmente il volume di investimenti (-34,5%) rispetto all’anno precedente.

    Tutte le classi di spesa segnano una variazione positiva rispetto all’anno precedente, anche molto consistenti (Tabella 5 e Figura 2), all’infuori di “CEPA5: abbattimento del rumore e delle vibrazioni” (-10,1%, coerentemente con la tendenza al ribasso di lungo periodo).

    Valutazione/descrizione del trend

    Nel periodo 2016-2021 (Tabella 1 e Figura 1), il periodo minimo su cui i dati della serie storica sono confrontabili, si registra il cambio di segno della variazione tendenziale, che diventa positiva (+8,8%): gli investimenti delle imprese industriali in protezione ambientale superano il vecchio massimo locale (1.336,3 M€ del 2016) e segnano un nuovo massimo locale a 1.454,3 M€. L’aumento più alto è quello delle tecnologie integrate (+21,0%) da 480,8 a 581,8 M€, mentre le tecnologie “end of pipe” recuperano appena il valore di inizio serie (+2,0%), da 855,5 a 872,5 M€.

    L’industria estrattiva (che continua la sua dinamica di crescita), della fornitura di energia elettrica e gas e l’industria manifatturiera (che quest’anno invertono la pendenza e crescono), segnano variazioni tendenziali positive (128,7%, 42,9%, 6,0%, rispettivamente); negativa solo l’industria della raccolta, trattamento e fornitura di acqua (-59,4%) (Tabella 2 e Figura 3). L’industria manifatturiera rimane in testa per volumi cumulati di investimento (2.959,9 M€), di cui la maggior parte in tecnologie di fine ciclo, seguita dalla fornitura di energia elettrica e gas (2.420,5 M€). Il trend è leggermente al rialzo, nonostante il crollo del 2020, grazie al rimbalzo del 2021: +6,0%, passando da 556,3 a 589,9 M€.

    Le classi di spesa ambientale in cui le imprese industriali investono di più, cumulativamente, si confermano, nell’ordine, “CEPA2: Gestione delle acque reflue” (2.139,7 M€); “CEPA1: Protezione dell’aria e del clima” (1.762,9 M€) e “CEPA6: Protezione della biodiversità e del paesaggio” (1.334,2 M€) (Tabella 2 e Figura 8). Le variazioni tendenziali 2016-2021 delle classi di spesa sono di segno misto (Tabella 5 e Figura 2): ad esempio, estremamente positiva “CEPA3: gestione dei rifiuti” (267,9%); significativamente negative “CEPA2: gestione delle acque reflue” (-46,6%) e “CEPA5: abbattimento del rumore e delle vibrazioni” (-66,0%).

    Commenti

    Si propone un focus su alcune divisioni selezionate dell’industria manifatturiera le cui emissioni specifiche e di CO2 sono monitorate da propri indicatori nel tema industria. Le divisioni economiche ATECO 2007 prese in esame per il confronto sono: “17: fabbricazione di carta e prodotti di carta”; “20: fabbricazione di prodotti chimici”; “23: fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi”; “24: metallurgia”; “25: fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature” e “28: fabbricazione di macchinari ed apparecchiature n.c.a.”.

    Le dinamiche tra breve e medio periodo sono miste (Tabella 4 e Figura 7): c’è coerenza di segno tra la variazione tendenziale 2020-2021 e 2016-2021 per l’industria cartaria (141,5% e 23,7%), ma divergenza per la metallurgia (+109,1% e -27,3%) e i prodotti in metallo (+97,1% e -40,4). Purtroppo le serie per le divisioni “fabbricazione di prodotti chimici” e “fabbricazione di prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi”, si interrompono al 2019.

    Allegati
    Titolo

    Tabella 1: Investimenti per la protezione dell'ambiente delle imprese industriali, per tipologia tecnologica

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati ISTAT

    Note
    Sono sommati gli investimenti fissi lordi in macchinari e accessori specifici per la protezione dell'ambiente (tecnologie end of pipe) e in attrezzature e impianti a tecnologia più pulita (tecnologie integrate). Viene presentato il totale di tutte le classi di spesa CEPA (1-9). Le valutazioni monetarie sono a prezzi correnti. Per industria in senso stretto si intende l'industria eccetto costruzioni, gestione delle reti fognarie, attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti. Sono escluse le divisioni 37, 38 e 39 della classificazione ATECO 2007. A partire dall'edizione di febbraio 2023, le serie sono state riviste in seguito alla introduzione di innovazioni e miglioramenti di metodi e fonti. Per effetto delle revisioni introdotte le nuove serie sono disponibili a partire dal 2016 e non sono confrontabili con le edizioni precedenti.
    Titolo

    Tabella 2: Investimenti per la protezione dell'ambiente dell'industria e sue sezioni

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati ISTAT

    Note
    Sono sommati gli investimenti fissi lordi in macchinari e accessori specifici per la protezione dell'ambiente (tecnologie end of pipe) e in attrezzature e impianti a tecnologia più pulita (tecnologie integrate). Viene presentato il totale di tutte le classi di spesa CEPA (1-9). Le valutazioni monetarie sono a prezzi correnti. Dall'industria in senso stretto sono escluse le divisioni 37, 38 e 39 della classificazione ATECO 2007. Con l'edizione di febbraio 2023, le serie sono state riviste in seguito alla introduzione di innovazioni e miglioramenti di metodi e fonti. Per effetto delle revisioni introdotte le nuove serie sono disponibili a partire dal 2016 e non sono confrontabili con le edizioni precedenti.
    Titolo

    Tabella 3: Investimenti per la protezione dell'ambiente dell'industria e sue sezioni, sottosezioni e divisioni, per tipologia tecnologica e classe CEPA

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati ISTAT

    Note
    Sono contabilizzati gli investimenti fissi lordi in macchinari e accessori specifici per la protezione dell'ambiente (tecnologie end of pipe) e in attrezzature e impianti a tecnologia più pulita (tecnologie integrate). Viene fatta la somma di tutte le classi di spesa CEPA (1-9). Le valutazioni monetarie sono a prezzi correnti. Sono escluse le divisioni 37, 38 e 39 della classificazione ATECO 2007. Con l'edizione di febbraio 2023, le serie sono state riviste in seguito alla introduzione di innovazioni e miglioramenti di metodi e fonti. Per effetto delle revisioni introdotte le nuove serie sono disponibili a partire dal 2016 e non sono confrontabili con le edizioni precedenti.
    Titolo

    Tabella 4: Investimenti per la protezione dell'ambiente, divisioni selezionate dell'industria manifatturiera

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati ISTAT

    Legenda
    nd "non disponibile"; na "non applicabile"
    Note
    Sono sommati gli investimenti fissi lordi in macchinari e accessori specifici per la protezione dell'ambiente (tecnologie end of pipe) e in attrezzature e impianti a tecnologia più pulita (tecnologie integrate). Viene presentato il totale di tutte le classi di spesa CEPA (1-9). Le valutazioni monetarie sono a prezzi correnti. Dall'industria in senso stretto sono escluse le divisioni 37, 38 e 39 della classificazione ATECO 2007. Con l'edizione di febbraio 2023, le serie sono state riviste in seguito alla introduzione di innovazioni e miglioramenti di metodi e fonti. Per effetto delle revisioni introdotte le nuove serie sono disponibili a partire dal 2016 e non sono confrontabili con le edizioni precedenti. Per le serie "fabbricazione di prodotti chimici" e "fabbricazione di prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi" i dati disponibili si fermano al 2019 (Edizione febbraio 2022).
    Titolo

    Tabella 5: Investimenti per la protezione dell'ambiente delle imprese industriali, per classe CEPA

    Fonte
    Elaborazione ISPRA su dati ISTAT
    Note
    Sono riportati gli investimenti fissi lordi e acquisizioni meno cessioni di attività non finanziarie non prodotte, che comprendono gli investimenti in macchinari e accessori specifici per la protezione dell'ambiente (tecnologie end of pipe) e in attrezzature e impianti a tecnologia più pulita (tecnologie integrate). Le valutazioni monetarie sono a prezzi correnti. Dall'industria in senso stretto sono escluse le divisioni 37, 38 e 39 della classificazione ATECO 2007
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    Titolo

    Figura 1: Investimenti per la protezione dell'ambiente delle imprese industriali, per tipologia tecnologica (M€, 2016-2021)

    Fonte
    Elaborazione ISPRA su dati ISTAT
    Note
    Sono riportati gli investimenti fissi lordi in macchinari e accessori specifici per la protezione dell'ambiente (tecnologie end of pipe) e in attrezzature e impianti a tecnologia più pulita (tecnologie integrate). Viene fatto il totale di tutte le classi di spesa CEPA (1-9). Le valutazioni monetarie sono a prezzi correnti. Dall'industria in senso stretto sono escluse le divisioni 37, 38 e 39 della classificazione ATECO 2007.
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    Figura 2: Investimenti per la protezione dell'ambiente delle imprese industriali, per classe CEPA (M€, 2016-2021)

    Fonte
    Elaborazione ISPRA su dati ISTAT
    Note
    Sono riportati gli investimenti fissi lordi e acquisizioni meno cessioni di attività non finanziarie non prodotte, che comprendono gli investimenti in macchinari e accessori specifici per la protezione dell'ambiente (tecnologie end of pipe) e in attrezzature e impianti a tecnologia più pulita (tecnologie integrate). Le valutazioni monetarie sono a prezzi correnti. Dall'industria in senso stretto sono escluse le divisioni 37, 38 e 39 della classificazione ATECO 2007.
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    Figura 3: Investimenti per la protezione dell'ambiente per sezione di attività industriale (M€, 2016-2021)

    Fonte
    Elaborazione ISPRA su dati ISTAT
    Note
    Sono riportati gli investimenti fissi lordi e acquisizioni meno cessioni di attività non finanziarie non prodotte, che comprendono gli investimenti in macchinari e accessori specifici per la protezione dell'ambiente (tecnologie end of pipe) e in attrezzature e impianti a tecnologia più pulita (tecnologie integrate). Le valutazioni monetarie sono a prezzi correnti.
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    Figura 4: Composizione degli investimenti in tecnologie di fine ciclo per la protezione dell'ambiente, imprese industriali, per classe CEPA (M€, 2021)

    Fonte
    Elaborazione ISPRA su dati ISTAT
    Note
    Sono contabilizzati gli investimenti fissi lordi in macchinari e accessori specifici per la protezione dell'ambiente (tecnologie end of pipe). Le valutazioni monetarie sono a prezzi correnti. Dall'industria in senso stretto sono escluse le divisioni 37, 38 e 39 della classificazione ATECO 2007
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    Figura 5: Composizione degli investimenti in tecnologie integrate per la protezione dell'ambiente, imprese industriali, per classe CEPA (M€, 2021)

    Fonte
    Elaborazione ISPRA su dati ISTAT
    Note
    Sono contabilizzati gli investimenti fissi lordi in attrezzature e impianti a tecnologia più pulita (tecnologie integrate). Le valutazioni monetarie sono a prezzi correnti. Dall'industria in senso stretto sono escluse le divisioni 37, 38 e 39 della classificazione ATECO 2007
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    Figura 6: Investimenti per la protezione dell'ambiente, divisioni selezionate dell'industria manifatturiera (M€, 2016-2021)

    Fonte
    Elaborazione ISPRA su dati ISTAT
    Legenda
    L'anello interno rappresenta il 2019, l'anello esterno il 2020. 
    Note
    Sono contabilizzati gli investimenti fissi lordi in macchinari e accessori specifici per la protezione dell'ambiente (tecnologie end of pipe) e in attrezzature e impianti a tecnologia più pulita (tecnologie integrate). Viene presentato il totale di tutte le classi di spesa CEPA (1-9). Le valutazioni monetarie sono a prezzi correnti. Per le serie "fabbricazione di prodotti chimici" e "fabbricazione di prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi" i dati disponibili si fermano al 2019 (Edizione febbraio 2022).
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    Titolo

    Figura 7: Investimenti per la protezione delle imprese industriali, per classe CEPA (M€, totale dal 2016 al 2021)

    Fonte
    Elaborazione ISPRA su dati ISTAT
    Note
    Sono riportati gli investimenti fissi lordi e acquisizioni meno cessioni di attività non finanziarie non prodotte, che comprendono gli investimenti in macchinari e accessori specifici per la protezione dell'ambiente (tecnologie end of pipe) e in attrezzature e impianti a tecnologia più pulita (tecnologie integrate). Vengono sommati gli investimenti di tutti gli anni dal 2016 al 2021. Le valutazioni monetarie sono a prezzi correnti. Dall'industria in senso stretto sono escluse le divisioni 37, 38 e 39 della classificazione ATECO 2007