REGISTRO PRTR: NUMERO DI STABILIMENTI E ATTIVITÀ PRTR (GIÀ REGISTRO INES: NUMERO DI STABILIMENTI E ATTIVITÀ IPPC)

    Descrizione 1
    Data aggiornamento scheda
    Autori

    Andrea Gagna

    Abstract
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    Abstract

    EPRTR (European Pollutant Release and Transfer Register) è il Registro integrato che l’UE ha realizzato sulla base di quanto previsto dal Regolamento CE 166/2006, allo scopo di mettere a disposizione del pubblico l’informazione relativa agli impatti sull’ambiente derivanti dagli stabilimenti industriali che soddisfano i criteri stabiliti nella normativa. Le sorgenti industriali da cui originano la maggior parte delle emissioni in aria e acqua sono 4.127 nel 2020, di cui 3.148 ubicati al Nord, 523 al Centro, 450 nel Meridione e 6 in mare. Il numero di attività PRTR dichiarate è pari a 5.086. In generale il numero di attività PRTR totali risulta sempre maggiore del numero di dichiarazioni pervenute, in quanto in uno stesso stabilimento dichiarante possono essere svolte una o più attività PRTR.

    Descrizione

    L’indicatore rappresenta l’insieme delle sorgenti industriali da cui originano la maggior parte delle emissioni in aria e acqua. Il numero e la tipologia delle attività PRTR dichiarate consente di identificare le principali attività e processi industriali sorgenti di emissioni. La maggioranza degli stabilimenti dichiaranti è ricompresa nelle attività di cui all'allegato VIII alla parte seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. e pertanto l’indicatore è anche rappresentativo del contributo delle cosiddette installazioni soggette ad Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) (ex IPPC). Le informazioni relative al numero di stabilimenti e alle attività PRTR svolte sono raccolte mediante dichiarazione PRTR. La normativa stabilisce, infatti, che gli stabilimenti PRTR aventi emissioni in aria o acqua o nei reflui, anche per un solo inquinante, superiori ai corrispondenti valori soglia o aventi trasferimenti di rifiuti superiori ai corrispondenti valori soglia sono tenuti a presentare una dichiarazione. Il numero delle dichiarazioni pervenute in ISPRA corrisponde al numero degli stabilimenti soggetti all’obbligo di dichiarazione al registro nazionale PRTR (Regolamento CE n.166/2006, DPR 157/2011 e l’art. 30 del D.Lgs. 46/2014). In sintesi i criteri consistono in un sistema di valori soglia riferito a: - una lista di attività (valori soglia associati alla capacità produttiva o di trattamento); - una lista di sostanze da monitorare con riferimento all’aria e all’acqua (valori soglia di emissione specifici per ciascun inquinante e per matrice ambientale); - trasferimento di rifiuti pericolosi e non pericolosi (soglia relativa alla quantità di rifiuti pericolosi trasferita, soglia relativa alla quantità di rifiuti non pericolosi trasferita).

    Scopo

    Quantificare la base dichiarante al registro nazionale PRTR. Descrive la distribuzione sul territorio nazionale degli stabilimenti PRTR e identifica le attività PRTR/IPPC più significative, come le sorgenti delle emissioni o dei trasferimenti di inquinanti e di rifiuti, che a livello nazionale contribuiscono maggiormente alle emissioni e ai trasferimenti originati dai processi industriali.

    Rilevanza
    È di portata nazionale oppure applicabile a temi ambientali a livello regionale ma di significato nazionale
    È in grado di descrivere il trend senza necessariamente fornire una valutazione dello stesso
    È semplice, facile da interpretare
    È sensibile ai cambiamenti che avvengono nell’ambiente e/o delle attività antropiche
    Fornisce un quadro rappresentativo delle condizioni ambientali, delle pressioni sull’ambiente o delle risposte della società, anche in relazione agli obiettivi di specifiche normative
    Fornisce una base per confronti a livello internazionale
    Misurabilità
    Adeguatamente documentati e di fonte nota
    Aggiornati a intervalli regolari e con procedure affidabili
    Un’ “adeguata” copertura spaziale
    Un’ “idonea” copertura temporale
    Solidità
    È basato su standard nazionali/internazionali e sul consenso nazionale/internazionale circa la sua validità
    È ben fondato in termini tecnici e scientifici
    Presenta attendibilità e affidabilità dei metodi di misura e raccolta dati
    Comparabilità nel tempo
    Comparabilità nello spazio
    Principali riferimenti normativi e obiettivi

    Regolamento CE n.126/2006; DPR n.157/2011 e art.30 D.Lgs. 46/2014. La normativa (Regolamento CE n.166/2006, DPR n.157/2011 e l'art. 30 del D.Lgs. 46/2014) tramite la Dichiarazione PRTR, prevede la raccolta annuale, per via telematica, di informazioni relative all'identificazione dei complessi PRTR dichiaranti, all'identificazione delle attività PRTR svolte, alle emissioni in aria, acqua, suolo, al trasferimento di inquinanti nei reflui e al trasferimento di rifiuti. L'aggiornamento del Registro nazionale PRTR è annuale, la normativa prevede inoltre l'accesso al registro stesso da parte del pubblico e la comunicazione delle informazioni alla Commissione europea per l'aggiornamento annuale del Registro integrato europeo EPRTR (European PRTR).

    DPSIR
    Pressione
    Tipologia indicatore
    Descrittivo (tipo A)
    Limitazioni

    Il sistema di raccolta dei dati per il registro PRTR, basato sul processo di autodichiarazione degli stabilimenti e di validazione da parte delle Autorità competenti, offre margini per interventi volti a migliorare ulteriormente la completezza della base di dati. Approfondimenti relativi ad alcune specifiche attività potrebbero comportare delle variazioni nella base dichiarante e negli indicatori a esse collegati. Non si esclude che le stesse operazioni di valutazione della qualità dei dati dichiarati, a cura delle autorità competenti, possano comportare un ulteriore ampliamento della base dichiarante per il Registro PRTR nel corso dei prossimi anni.

    Frequenza di rilevazione dei dati
    Annuale
    Fonte dei dati
    ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale)
    Accessibilità dei dati di base

    Le informazioni relative al numero e tipologia di stabilimenti PRTR sul territorio nazionale e agli impatti da essi originati (emissioni e trasferimenti) sono consultabili liberamente sul sito del registro EPRTR (European Pollutant Release and Transfer Register): https://industry.eea.europa.eu/#/home

    Copertura spaziale

    Nazionale Regionale Provinciale

    Copertura temporale

    2007-2020

    Descrizione della metodologia di elaborazione

    Aggregazioni e disaggregazioni per parametri geografici e codici PRTR.

    Periodicità di aggiornamento
    Annuale
    Qualità dell'informazione

    I dati di base usati per l'elaborazione dell'indicatore derivano dalla Banca dati del Registro nazionale PRTR. Sono dichiarati dalle aziende soggette all'obbligo della dichiarazione PRTR e valutati dalle autorità competenti come previsto dal DPR 157/2011. La valutazione della qualità dei dati dichiarati è in realtà un processo continuo che può comportare l'aggiustamento della base dichiarante e dei dati comunicati anche nel corso degli anni successivi a quello di dichiarazione. L’indicatore è basato su standard nazionali e internazionali, comparabile nel tempo e nello spazio e consente confronti anche di livello internazionale.

    Stato
    Buono
    Trend
    Positivo
    Valutazione/descrizione dello stato

    I cicli annuali di raccolta delle informazioni relative al registro INES hanno permesso, in passato, di costruire una base dati relativa a oltre 700 stabilimenti con riferimento agli anni dal 2002 al 2006. L'evoluzione della normativa europea e nazionale e l'istituzione del registro nazionale PRTR hanno ampliato il numero degli stabilimenti soggetti all’obbligo della dichiarazione PRTR e quindi la base dei dati disponibili. Nel 2020 il numero degli stabilimenti dichiaranti è pari a 4.127 (Tabella 1). Rispetto alle attività svolte dai complessi produttivi si nota che, nel corso degli anni, solo alcune delle 45 categorie PRTR non risultano coperte dai dati del Registro, e, in particolare, le seguenti: • impianti per la fabbricazione dei prodotti a base di carbone e di combustibili solidi non fumogeni; • impianti per la produzione dell'asbesto e per la fabbricazione di prodotti a base di asbesto; • impianti per l'acquacoltura intensiva; • impianti per la costruzione, la verniciatura o sverniciatura delle navi (cantieri navali). Le operazioni di valutazione della qualità dei dati dichiarati e la maggiore diffusione della conoscenza di questo obbligo di legge hanno comportato, oltre a un miglioramento della qualità dei dati comunicati, anche un ulteriore ampliamento della base dichiarante per il Registro PRTR. Nel 2020 le attività PRTR non coperte dal registro corrispondono a quelle elencate in precedenza ad eccezione dall'attività dei cantieri navali dichiarata da uno stabilimento. Riguardo alla produzione di asbesto, in virtù del quadro normativo nazionale di riferimento, non ci si aspetta che esistano stabilimenti industriali italiani che svolgano questa attività. A livello di macroarea geografica, gli stabilimenti dichiaranti PRTR sono 3.148 al Nord, 523 al Centro, 450 al Sud e Isole e 6 in mare (Tabella 1 e Figura 2), mentre, riguardo alla tipologia di attività PRTR, gli stessi sono principalmente distribuiti per il 28% nella gestione dei rifiuti e delle acque reflue (1.144), per il 18% nell'industria dei metalli (747), per il 22% nell'allevamento intensivo (896) e per l'8% nell'industria chimica (329) (Tabella 2 e Figura 3).

    Valutazione/descrizione del trend

    Le informazioni, più recenti, sugli stabilimenti e sulle attività PRTR sono state raccolte con la Dichiarazione PRTR 2020 e sono quindi riferite al 2020. Con riferimento al 2020 la base di dati del registro PRTR è costituita dalle informazioni fornite da oltre 4.000 stabilimenti: il numero di stabilimenti dichiaranti è sempre cresciuto negli anni passando dai 2.438 del 2007 ai 4.127 del 2020 (Figura 1). L'aumento del numero di dichiarazioni nel tempo può essere ascrivibile alla consapevolezza sempre maggiore di questo adempimento di legge tra i soggetti potenzialmente obbligati, derivante anche dalle azioni di sensibilizzazione e diffusione delle informazioni intraprese dall'ISPRA con le Associazioni di categoria e con le Autorità competenti locali. Il numero di attività PRTR dichiarate è pari, nel 2020, a 5.086: anche per queste si evidenzia un continuo incremento a partire dalle 2.469 dichiarate per il 2007 (Tabella 2). In generale il numero di attività PRTR totali risulta sempre maggiore del numero di dichiarazioni pervenute, in quanto in uno stesso stabilimento dichiarante possono essere svolte una o più attività PRTR.

    Commenti

    I successivi cicli di raccolta delle dichiarazioni PRTR forniscono una base dati che continua a crescere di anno in anno, potenzialmente grazie a diversi fattori concorrenti: -la crescita della consapevolezza dei Gestori nei confronti dell'obbligo di legge; -la maggiore comprensione dei criteri di popolamento del registro PRTR alla base dell'obbligo di dichiarazione; -azione delle autorità competenti per la valutazione della qualità dei dati ed effetto dei controlli presso gli impianti con verifica anche di questo adempimento.

    Allegati
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    Titolo

    Figura 1: Stabilimenti dichiaranti al PRTR

    Fonte

    ISPRA, registro nazionale PRTR

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    Titolo

    Figura 2: Stabilimenti dichiaranti per macroarea 2020

    Fonte

    ISPRA, registro nazionale PRTR

    Legenda

    L'etichetta "mare" tiene conto delle piattaforme off-shore che hanno trasmesso la dichiarazione PRTR

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    Figura 3: Distribuzione percentuale degli stabilimenti (2020) per gruppo di attività PRTR principale

    Fonte

    ISPRA, registro nazionale PRTR

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    Tabella 1: Stabilimenti dichiaranti per regione e provincia nel 2020

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    ISPRA, registro nazionale PRTR

    Legenda

    L'etichetta "mare" tiene conto delle piattaforme off-shore che hanno trasmesso la dichiarazione al registro PRTR.

    Titolo

    Tabella 2: Numero di attività svolte negli stabilimenti per codice PRTR, settore e anno di riferimento

    Fonte

    ISPRA, registro nazionale PRTR