INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE AMBIENTALE SU WEB

    Descrizione 1
    Data aggiornamento scheda
    Autori

    Simona Benedetti

    Abstract
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    Abstract

    A luglio 2024 si evidenzia che l’offerta di strumenti d’informazione e comunicazione ambientale su web da parte delle istituzioni monitorate è stabile rispetto al 2023 (la media registrata è 31 punti a fronte di un valore massimo dell’indicatore di 48 punti). Il monitoraggio rileva una performance stabile (punteggio medio: 37) sia per i siti degli enti di ricerca (CNR, CREA, ENEA, INGV, INFN, Istat) e MASE; sia per i siti del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA), 29 punti.

    Descrizione

    L’indicatore descrive la risposta da parte delle principali istituzioni che operano nel settore ambientale alla domanda d’informazione e comunicazione ambientale. Rileva la presenza sui siti web analizzati dei seguenti servizi e sezioni: Notizie, Pubblicazioni, Banche dati, Moduli on-line, Normativa ambientale, Link utili, Bollettini, Social media, Numero di tweet, Numero di post, Facebook, Youtube, LinkedIn, Numero di video Youtube, Area stampa, Open data, APP, Sito mobile, Notizie SMS, Newsletter, Meteo, Numero verde, Contatti, Riviste on-line.

    Scopo

    Valutare l’offerta d’informazione e comunicazione ambientale su web della rete del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA), di alcuni dei principali enti di ricerca e del MASE per accrescere la conoscenza e diffusione delle informazioni in materia ambientale.

    Rilevanza
    È di portata nazionale oppure applicabile a temi ambientali a livello regionale ma di significato nazionale
    È in grado di descrivere il trend senza necessariamente fornire una valutazione dello stesso
    È semplice, facile da interpretare
    Fornisce un quadro rappresentativo delle condizioni ambientali, delle pressioni sull’ambiente o delle risposte della società, anche in relazione agli obiettivi di specifiche normative
    Misurabilità
    Adeguatamente documentati e di fonte nota
    Aggiornati a intervalli regolari e con procedure affidabili
    Facilmente disponibili o resi disponibili a fronte di un ragionevole rapporto costi/benefici
    Un’ “adeguata” copertura spaziale
    Un’ “idonea” copertura temporale
    Solidità
    È ben fondato in termini tecnici e scientifici
    Presenta attendibilità e affidabilità dei metodi di misura e raccolta dati
    Comparabilità nel tempo
    Comparabilità nello spazio
    Principali riferimenti normativi e obiettivi

    La normativa vigente in materia ha l’obiettivo di rendere accessibile al pubblico l’informazione ambientale e d’impegnare la Pubblica Amministrazione (PA) a divulgare i dati di cui dispone favorendo il coinvolgimento e la partecipazione attiva dei cittadini. 

    • Circolare 61/2013, Disposizioni del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito con modificazioni dalla L. 17 dicembre 2012, n. 221 in tema di accessibilità dei siti web e servizi informatici. Obblighi delle pubbliche Amministrazioni 
    • Regolamento (CE) n. 1367/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 6 settembre 2006 sull’applicazione alle istituzioni e agli organi comunitari delle disposizioni della convenzione di Århus sull’accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico ai processi decisionali e l’accesso alla giustizia in materia ambientale (G.U.U.E. 25.9.2006, n. L 264) 
    • Decisione del consiglio 2005/370/CE del 17 febbraio 2005 relativa alla conclusione, a nome della Comunità europea, della convenzione sull'accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico ai processi decisionali e l'accesso alla giustizia in materia ambientale (G.U.U.E. 17.5.2005, n. L 124) 
    • Direttiva 2003/35/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 maggio 2003, che prevede la partecipazione del pubblico nell'elaborazione di taluni piani e programmi in materia ambientale e modifica le direttive del Consiglio 85/337/CEE e 96/61/CE relativamente alla partecipazione del pubblico e all'accesso alla giustizia (G.U.C.E. 25 giugno 2003, n. L 156) 
    • Direttiva 2003/4/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 gennaio 2003 concernente l'accesso del pubblico all'informazione ambientale e che abroga la direttiva 90/313/CEE del Consiglio (G.U.U.E 14.2.2003, n. L 41/26) 
    • Direttiva 2002/58/CE, 12 luglio 2002, del Parlamento europeo e del Consiglio relativa al trattamento dei dati personali e alla tutela della vita privata nel settore delle comunicazioni elettroniche (direttiva relativa alla vita privata e alle comunicazioni elettroniche) (G.U.U.E 31 luglio 2002, n. L 201) 
    • Regolamento (CE) 30 maggio 2001 n. 1049/2001 "Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all’accesso del pubblico ai documenti del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione" (G.U.C.E. 31 maggio 2001, n. L. 145. Entrato in vigore il 3 giugno 2001) 
    • Regolamento (CE) n. 45/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2000, concernente la tutela delle persone fisiche in relazione al trattamento dei dati personali da parte delle istituzioni e degli organismi comunitari, nonché la libera circolazione di tali dati (G.U.U.E. 12.1.2001, n. L 008)
    • Convenzione di Aarhus del 25 giugno 1998, sull’accesso all’informazione, la partecipazione del pubblico al processo decisionale e l’accesso alla giustizia in materia ambientale 
    • Direttiva 95/46/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 ottobre 1995, relativa alla tutela delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati 
    • Decreto legislativo del 14 marzo 2013, n. 33 "Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni" 
    • Decreto legislativo 235/2010. Nuovo CAD, Codice dell’Amministrazione Digitale - 30 dicembre 2010 Modifiche ed integrazioni al Codice dell’Amministrazione Digitale (Decreto legislativo 82/2005) 
    • Delibera del 26 luglio 2010, Linee guida per i siti web della P.A. Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione 
    • Direttiva 8/09 del Ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione. Riduzione dei siti web delle P.A. e per il miglioramento della qualità dei servizi e delle informazioni on line al cittadino 
    • Decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 195 "Attuazione della direttiva 2003/4/CE sull'accesso del pubblico all'informazione ambientale" (G.U. 23 settembre 2005, n. 222 - Ripubblicazione del testo nella G.U. 13 Ottobre 2005, n. 239) 
    • Decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 “Codice dell'amministrazione digitale” (G.U. 16.5.2005, n. 112 – S. O. n. 93) 
    • Decreto del Presidente della Repubblica 1° marzo 2005, n. 75 “Regolamento di attuazione della legge 9 gennaio 2004, n. 4, per favorire l'accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici" (G.U. 3 maggio 2005, n. 101) 
    • Decreto legislativo 28 febbraio 2005, n. 42 “Istituzione del sistema pubblico di connettività e della rete internazionale della Pubblica Amministrazione, a norma dell'articolo 10, della legge 29 luglio 2003, n. 229” (G.U. 30 marzo 2005, n. 73) 
    • Legge 9 gennaio 2004, n. 4 “Disposizioni per favorire l'accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici” (G.U. 17 gennaio 2004, n. 13) 
    • Legge 16 marzo 2001, n. 108 "Ratifica ed esecuzione della Convenzione sull'accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico ai processi decisionali e l'accesso alla giustizia in materia ambientale, con due allegati, fatta ad Aarhus il 25 giugno 1998" (G.U. 11 aprile 2001, n. 85 – S.O. n. 80) 
    • Legge 7 giugno 2000, n.150 "Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle Pubbliche Amministrazioni" (G.U. 13 giugno 2000, n. 136)
    DPSIR
    Risposta
    Tipologia indicatore
    Descrittivo (tipo A)
    Riferimenti bibliografici
    • Censis, U.C.S.I, 2020. 16° Rapporto Censis U.C.S.I sulla comunicazione “I media e la costruzione dell'identità”. Franco Angeli, Milano
    • SNPA, Rapporto Ambiente, edizione 2018
    • Censis, U.C.S.I, 2013. 12° Rapporto Censis U.C.S.I sulla comunicazione “L’economia della disintermediazione digitale”. Franco Angeli, Milano
    • Censis, 2013. 49° Rapporto sulla situazione sociale del Paese/2013 (Capitolo Comunicazione e media pag. 407-464). Franco Angeli, Milano 
    • Codice dell’Amministrazione Digitale, D.Lgs. 7 marzo 2005, n. 82 e successive modifiche ed integrazioni introdotte dal decreto legislativo 30 dicembre 2010, n. 235
    • COM(2006) 194 del 3 maggio 2006 “Libro verde della Commissione, sull’Iniziativa europea per la trasparenza” (Non pubblicato nella Gazzetta ufficiale) 
    • COM(2006) 35 dell’1.2.2006 - Commissione delle Comunità europee “Libro bianco su una politica europea di comunicazione” 
    • COM(2005) 229 dell’1.6.2005 - Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni “Una società europea dell’informazione per la crescita e l’occupazione” 
    • COM/2002/0263 - Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni - eEurope 2005: una società dell'informazione per tutti - Piano d'azione da presentare per il Consiglio europeo di Siviglia 21 e 22 giugno 2002 
    • COM (2001) 529(01) - Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni - eEurope 2002: accessibilità e contenuto dei siti Internet delle amministrazioni pubbliche 
    • COM(2001) 428/2 del 5.8.2001 - Commissione delle Comunità europee “Libro bianco sulla Governance europea” 
    • COM(1999) 687 dell'8 dicembre 1999 - Comunicazione, relativa ad un'iniziativa della Commissione in occasione del Consiglio europeo straordinario di Lisbona del 23 e 24 marzo 2000: eEurope - Una società dell'informazione per tutti 
    • DigitPA, Formez, 2010, Linee guida per i siti web della PA. Ernst & Young, 2016, Italia Smart – Rapporto Smart City Index 
    • ISPRA, anni vari, Annuario dei dati ambientali 
    • ISPRA, anni vari, Qualità dell’ambiente urbano, (XI, XII, XIII Rapporto) 
    • ISPRA, 2015, La comunicazione ambientale sui siti web dei comuni italiani
    • ISPRA, 2018, Dati sull’ambiente 
    • ISPRA, 2018, Ricapitolando... l’ambiente 
    • ISPRA, 2020, 2021, Annuario in cifre 
    • ISPRA, 2023, Ambiente in Italia: uno sguardo d’insieme
    • Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione, 2011 Linee Guida per i siti web della PA
    • SNPA, Le attività di comunicazione e informazione delle Agenzie ambientali, Settembre 2015 
    • Vademecum Open data, Come rendere aperti i dati delle pubbliche amministrazioni. Versione beta 
    • Vademecum Pubblica Amministrazione e Social Media 2011
    Limitazioni

    Basso livello di dettaglio dell’informazione fornita.

    Ulteriori azioni

    Estensione della rilevazione ai siti di altre istituzioni locali/nazionali con competenze ambientali/territoriali.

    Frequenza di rilevazione dei dati
    Annuale
    Fonte dei dati
    ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale)
    Accessibilità dei dati di base

    Analisi dei siti web del SNPA (ISPRA-ARPA/APPA), del MASE e di alcuni enti di ricerca (CNR, CREA, ENEA, INGV, INFN, Istat).

    Copertura spaziale

    Nazionale, regionale

    Copertura temporale

    2020-2024 (31 luglio)

    Descrizione della metodologia di elaborazione

    Sono state individuate le principali tipologie di servizi e sezioni (22 tipologie) relative all'informazione e alla comunicazione ambientale offerte dai siti web del SNPA, del MASE e di alcuni dei principali enti di ricerca. Sono state scartate le variabili considerate ormai "superate" o presenti sui siti oggetto dell’indagine per obbligo di legge, come ad esempio la Pec. Per alcune tipologie è stata verificata la presenza/assenza all'interno del sito, in caso di presenza è stato attribuito un punteggio pari a 1, per altre tipologie di strumenti o servizi oltre alla presenza ne è stata valutata la quantità (ad es.: n. di news; n. di tweet).

    1. Pubblicazioni e documentazione ambientale: il valore 1 rileva la presenza di un’etichetta sufficientemente esplicativa, come ad esempio Documentazione, Report, Pubblicazioni o Allegati, in homepage, o in una sezione tematica: a) Zero pubblicazioni: 0; b) Da 1 a 10 documenti: 1; c) Da 10 a 20 documenti: 2; d) Oltre i 20 documenti: 3. Max 4.
    2. Normativa ambientale: il valore 1 rileva la presenza di etichetta sufficientemente esplicativa riferita alla normativa in homepage oppure in una sezione tematica: a) Zero provvedimenti: 0; b) Da 1 a 10 provvedimenti: 1; d) Da 10 a 20 provvedimenti: 2; f) Oltre i 20 provvedimenti: 3. Max 4.
    3. Notizie ambientali: il valore 1 rileva la presenza di un’etichetta sufficientemente esplicativa nell’homepage, o in una sezione tematica del sito. Per il conteggio delle notizie si considerano quelle pubblicate nell’ultima settimana: a) Zero notizie: 0; b) Da 1 a 5 notizie: 1; c) Da 5 a 10 notizie: 2; d) Oltre le 10 notizie: 3 Max 4.
    4. Link utili: il valore 1 rileva la presenza di un’etichetta esplicativa in homepage o in una sezione tematica del sito: a) 0 link: 0; b) da 1 a 5 link: 1; c) Da 5 a 10 link: 2; d) oltre 10 link: 3; Max 4.
    5. Contatti: presenza di un link in homepage: (o delle informazioni sui contatti) 1.
    6. Banche dati: il valore 1 rileva la presenza di un’etichetta sufficientemente esplicativa, come ad esempio: Banche dati o Dati ambientali o Database in homepage o in una sezione tematica: a) Zero banche dati: 0; b) Da 1 a 5 banche dati: 1; c) Da 5 a 10 banche dati: 2; d) Oltre le 10 banche dati: 3 Max 4.
    7. Newsletter: il valore 1 rileva la presenza di newsletter, ultimo numero non precedente a 3 mesi dalla data del monitoraggio.
    8. Moduli on-line: il valore 1 rileva la presenza di moduli in vario formato (pdf, word, ecc.) editabili on-line o off-line, riferiti a procedure ambientali.
    9. Meteo: il valore 1 rileva la presenza di un collegamento a bollettino meteo attraverso link dall’homepage.
    10. Numero verde: il valore 1 rileva la presenza di un numero verde per il cittadino.
    11. Area stampa: il valore 1 rileva la presenza di un’etichetta che indirizzi ad una sezione del sito dedicata ai giornalisti: a) Rassegna stampa: 1; b) Comunicati stampa: 1 max 3.
    12. Youtube o altra piattaforma video: il valore 1 rileva la presenza di un canale video istituzionale su web Youtube 13.
    13. Numero di video pubblicati sul canale Youtube negli ultimi 6 mesi dal monitoraggio: 0 video valore: 0; da 1 a 5 video: valore: 1; da 5 a 10 video: 2; da 10 a 20 video: 3; oltre i 20 video: 4 Max 4.
    14. Versione mobile: il valore 1 rileva la presenza di una versione del sito navigabile da smartphone.
    15. Bollettini: bollettini periodici di dati ambientali: 1.
    16. Social network: il valore 1 rileva la presenza un’etichetta che rimanda ai social network sulla home page del sito Facebook, Twitter, Instagram, LinkedIn.
    17. Numero di post Facebook nella settimana precedente alla data del monitoraggio: 0 post: valore: 0; da 1 a 3 post: valore 1; da 3 a 5 post valore 2; oltre i 5 post: valore 3, max 3.
    18. Numero di tweet nella settimana precedente alla data del monitoraggio: 0 tweet valore 0; da 1 a 5 tweet: valore: 1; da 5 a 10 tweet: valore: 2; oltre i 10 tweet: valore 3, max 3.
    19. Notizie SMS: il valore 1 rileva la presenza del servizio di invio di notizie via sms o di un canale Telegram, (servizio di messaggistica).
    20. Applicazioni (APP): il valore 1 rileva la presenza di APP per smartphone e tablet. Il monitoraggio avviene sul sito istituzionale e sul Play Store 21.
    21. Open data: il valore 1 rileva la presenza di open data.
    22. Riviste on-line: il valore 1 rileva la presenza di una rivista on-line istituzionale, ultimo numero non precedente a 6 mesi dalla data del monitoraggio. 

    Pertanto, il punteggio massimo raggiungibile è 48.

    Periodicità di aggiornamento
    Annuale
    Qualità dell'informazione

    L'indicatore descrive le risposte della società alla domanda d’informazione e comunicazione ambientale attraverso i siti web analizzati. La rilevazione dei dati è effettuata annualmente dall’ISPRA in modo da garantire la comparabilità nel tempo e nello spazio e una facile interpretazione. Presenta una buona copertura spaziale e un’idonea copertura temporale. L’indicatore è attendibile e affidabile in quanto la raccolta dei dati è effettuata secondo una metodologia consolidata negli anni.

    Stato
    Medio
    Trend
    Positivo
    Valutazione/descrizione dello stato

    Sono 16 i siti web che hanno ottenuto un punteggio pari o superiore alla media complessiva di 31. Il sito istituzionale più ricco di strumenti e contenuti web è quello dell’INGV (42 punti), secondo posto per i siti web Istat e ISPRA, 41 punti. Terzo posto per il sito dell’ENEA (38). In coda alla classifica ARTA Abruzzo con 15 punti (Figura 1). 

    Valutazione/descrizione del trend

    Rispetto al periodo 2020-2024, dopo la crescita iniziale, la media complessiva dei punteggi ottenuti dai siti web analizzati si mantiene costante. Presentano lo stesso trend gli enti di ricerca-MASE e il SNPA. Soltanto l’ISPRA, in crescita fino al 2022 e poi stabile, perde 1 punto nell’ultimo anno (Figura 2).

    Commenti

    Il monitoraggio effettuato a luglio 2024 ha evidenziato una situazione disomogenea rispetto ai due sottogruppi di istituzioni del campione (Figura 1). Il punteggio medio ottenuto dai siti web degli enti di ricerca (CNR, CREA, ENEA, INGV, INFN, Istat) e del MASE (37 punti) è più alto rispetto alla media complessiva (31 punti) e al punteggio medio ottenuto dai siti web del SNPA (29 punti). Nel calcolo di quest’ultimo valore sono stati inseriti anche quelli relativi al sito dell’ISPRA che, sebbene sia un ente di ricerca, è parte integrante del SNPA. Il sito web dell’INGV fa registrare il miglior punteggio (42 punti). Il sito dell’ARPA Sicilia, con 5 punti in più rispetto al 2023, evidenzia la performance migliore. Buona anche la performance dei siti di INFN (+4 punti) e APPA Bolzano (+3 punti). Si segnalano i punteggi negativi dell’ARPA Liguria e del MASE che perdono rispettivamente 7 e 4 punti (Tabella 1). Per quanto riguarda la ricchezza dell’offerta informativa dei siti web (Figura 3), espressa dal numero di notizie, pubblicazioni, link utili, norme e banche dati, i siti più ricchi di contenuti si confermano quelli dell’ISPRA e dell’ARPAE Emilia-Romagna (20 punti). In tutti i siti sono presenti pubblicazioni, moduli on-line per la richiesta di servizi ambientali, notizie, banche dati e almeno un indirizzo e-mail per poter contattare l’Ente (Figura 4). In merito alle notizie, il dato tiene in considerazione anche l’aggiornamento, in quanto sono conteggiate solo quelle pubblicate entro sette giorni dalla data del monitoraggio. I social network sono utilizzati da 26 Istituzioni, dato stabile rispetto al 2023. Il dettaglio sull’impiego dei principali social media (Instagram, Facebook, Youtube e Twitter) mostra che Youtube e Twitter sono i più utilizzati, presenti nell’90% e nell’80% del campione, con un trend stabile rispetto al 2023 per Twitter e in crescita (+6 punti percentuali) per Youtube (Figura 5). Dallo scorso anno, è entrato a far parte del monitoraggio LinkedIn, il social network dedicato ai rapporti professionali che permette di creare dei profili specifici indicando esperienze di lavoro, studi, premi ricevuti e pubblicazioni. Il monitoraggio del 2024 ha evidenziato un incremento del suo utilizzo di 7 punti percentuali. Tutti gli enti di ricerca e il MASE utilizzano Facebook, Twitter, Instagram e Youtube mentre, per quanto riguarda il SNPA, l’87% degli enti che lo costituiscono ha un canale Youtube, il 74% ha un profilo Twitter, il 52% un profilo Facebook (+4 punti percentuali) e il 39% un profilo Instagram (+9 punti percentuali). LinkedIn è molto più utilizzato dagli enti di ricerca e MASE (86%) rispetto al SNPA (48%) (Tabella 4). Per quanto riguarda il grado di utilizzo dei social media, sono stati presi in considerazione il numero dei video pubblicati sul canale Youtube negli ultimi sei mesi e il numero di post Facebook e i tweet pubblicati nella settimana precedente alla data del monitoraggio. Sono sette i siti che ottengono il punteggio massimo (10 punti), cinque sono enti di ricerca: Istat, INGV, INFN, ENEA e CREA; due appartengono al SNPA: ISPRA e ARPA Friuli-Venezia Giulia (Figura 6). I canali Youtube più seguiti (Tabella 5) sono quelli dell’INGV, ISPRA e INFN. Al primo posto per popolarità si posiziona l’INGV che con il canale Youtube principale insieme ai canali tematici (ambiente, terremoti e vulcani) totalizza il numero più elevato di iscritti (28.184). Tra le agenzie ambientali, l’ARPA Umbria si conferma la più seguita (4.010 iscritti). Il profilo Facebook con il maggior numero di likes è quello dell’INGV con quasi 352.000 likes (Tabella 6). Oltre al profilo Facebook principale, l’ente ha attivi dei profili tematici (terremoti, vulcani e ambiente). Al secondo posto il MASE (quasi 137.000 likes) seguito dall’INFN (oltre 54.710 likes). Sempre dell’INGV sono le pagine Facebook che hanno visto aumentare maggiormente il numero dei likes in un anno (quasi 46.000), seguono ARPA Sardegna e INFN (oltre 5.200 per entrambi i profili). Tra le Agenzie ambientali l’ARPA Liguria si conferma l’Agenzia con il profilo Facebook più seguito. Per quanto riguarda i follower Twitter (Tabella 7), l’INGV è ancora al primo posto con 63.728 followers; il dato è stato ottenuto sommando i follower dei quattro canali Twitter dell’ente, dedicati rispettivamente ai terremoti, ai vulcani, all’ambiente e alla comunicazione. Stabile al secondo posto il canale Twitter del MASE. Tra le Agenzie regionali, l’ARPA Piemonte è la prima nella classifica dei followers (16.459). Nonostante non sia tra le variabili osservate, si rileva che tra i canali social inizia a diffondersi l’utilizzo di Telegram, applicazione di messaggistica istantanea gratuita, che permette di chattare con i propri contatti anche attraverso l’impiego di un nickname; quindi, senza che necessariamente ci siano scambi di numeri di telefono. L’APP, inoltre, consente di organizzare dei gruppi pubblici e privati e di usufruire di varie funzionalità, tra cui i canali e i bot. I bot sono delle chat istantanee e automatiche che interagiscono con le richieste digitate dall’utente seguendo specifici e predeterminati comandi. Ad oggi, utilizzano Telegram ARPA Campania, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Piemonte, Veneto, MASE, Istat e INGV. Un’ultima analisi riguarda lo strumento più innovativo: le applicazioni per smartphone (Tabella 8). Rispetto al 2023, il numero di APP messe a disposizione passa da 40 a 50. Si aggiungono ben tre APP solo per il monitoraggio della qualità dell’aria. Le tipologie più diffuse sono quelle per il controllo delle condizioni meteo, della balneabilità e dei pollini. 

    Allegati
    Titolo

    Tabella 1: Punteggi ottenuti dai siti web analizzati

    Fonte

    ISPRA

    Titolo

    Tabella 2: Offerta di contenuti informativi

    Fonte

    ISPRA

    Titolo

    Tabella 3: Utilizzo di strumenti di comunicazione e informazione

    Fonte

    ISPRA

    Titolo

    Tabella 4: Presenze dei social media sui siti monitorati (confronto Enti di ricerca-MASE/SNPA)

    Fonte

    ISPRA

    Titolo

    Tabella 5: Numero di iscritti Youtube

    Fonte

    ISPRA

    Titolo

    Tabella 6: Numero di likes Facebook

    Fonte

    ISPRA

    Titolo

    Tabella 7: Numero di follower Twitter

    Fonte

    ISPRA

    Titolo

    Tabella 8: Tipologia di APP presenti sui siti monitorati

    Fonte

    ISPRA

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    Figura 1: Punteggio ottenuto dai siti web analizzati (2024)

    Fonte

    ISPRA

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    Figura 2: Confronto tra i punteggi ottenuti dai siti web analizzati

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    ISPRA

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    Figura 3: Offerta di contenuti informativi (2024)

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    ISPRA

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    Figura 4: Grado di utilizzo degli strumenti d'informazione e comunicazione (2024)

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    Figura 5: Percentuale di utilizzo dei social media

    Fonte

    ISPRA

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    Figura 6: Grado di utilizzo dei social media (2024)

    Fonte

    ISPRA