AFFINITA' TERMICA MEDIA DELLE CATTURE DELLA PESCA COMMERCIALE

    Descrizione 1
    Data aggiornamento scheda
    Autori

    Tomaso Fortibuoni, Saša Raicevich

    Abstract
    Immagine
    Abstract

    Il riscaldamento degli oceani sta determinando uno spostamento geografico e batimetrico delle specie marine più sensibili alla temperatura. Nelle zone temperate, come il Mediterraneo, questo fenomeno si traduce in un’espansione verso Nord delle specie ad affinità calda. Cambia quindi la composizione delle comunità marine e, di conseguenza, delle catture della pesca. Questo fenomeno è descritto da un indicatore noto nella letteratura scientifica come “Mean Temperature of the Catch (MTC)”, che rappresenta l’affinità termica media delle catture della pesca commerciale. Nel Mar Adriatico (Divisione FAO 37.2.1), l’affinità termica media delle catture delle flotte italiane è aumentata da 19,2 °C (media 1987-1996) a 20,1 °C (media 2012-2021), con una crescita annua significativa di 0,03 °C (Mann-Kendall test); nel Mar Ionio – Mediterraneo centrale (Divisione FAO 37.2.2) è aumentata da 20,3 a 22,2 °C, con un aumento annuo significativo di 0,07 °C (Mann-Kendall test); nel Mar di Sardegna – Mediterraneo occidentale (Divisione FAO 37.1.3) da 20,5 a 22,4 °C, con un aumento annuo significativo di 0,07 °C (Mann-Kendall test).

    Descrizione

    Le specie marine a sangue freddo, come le specie ittiche sfruttate dalla pesca, sono caratterizzate da una temperatura preferenziale legata alle proprie caratteristiche fisiologiche. Ogni specie presenta quindi una distribuzione geografica compatibile con le proprie esigenze termiche. Questo indicatore, noto come MTC (Mean Temperature of the Catch), si calcola come media delle temperature preferenziali delle specie che compongono le catture commerciali della pesca in un determinato anno, pesate per la quantità di pescato di ciascuna specie in quello stesso anno. Un aumento nel tempo dell’indicatore corrisponde quindi ad un aumento relativo delle specie ad affinità calda rispetto le specie ad affinità fredda nelle catture della pesca. Le temperature preferenziali delle specie utilizzate per il calcolo dell’indicatore sono prese dal lavoro di Cheung et al. (2013), mentre le catture commerciali sono riferite alle statistiche ufficiali della pesca prodotte dalla FAO-GFCM.

    Scopo

    Descrivere nel tempo l’impatto del fenomeno conosciuto come meridionalizzazione delle comunità marine, ovvero l’aumento relativo delle specie ad affinità calda rispetto quelle ad affinità fredda conseguente a un riscaldamento dei mari, sulla pesca commerciale.

    Rilevanza
    È di portata nazionale oppure applicabile a temi ambientali a livello regionale ma di significato nazionale
    È in grado di descrivere il trend senza necessariamente fornire una valutazione dello stesso
    È semplice, facile da interpretare
    È sensibile ai cambiamenti che avvengono nell’ambiente e/o delle attività antropiche
    Fornisce una base per confronti a livello internazionale
    Misurabilità
    Adeguatamente documentati e di fonte nota
    Aggiornati a intervalli regolari e con procedure affidabili
    Facilmente disponibili o resi disponibili a fronte di un ragionevole rapporto costi/benefici
    Un’ “adeguata” copertura spaziale
    Un’ “idonea” copertura temporale
    Solidità
    È basato su standard nazionali/internazionali e sul consenso nazionale/internazionale circa la sua validità
    È ben fondato in termini tecnici e scientifici
    Presenta attendibilità e affidabilità dei metodi di misura e raccolta dati
    Comparabilità nel tempo
    Comparabilità nello spazio
    Principali riferimenti normativi e obiettivi

    Nessuno

    DPSIR
    Stato
    Impatto
    Tipologia indicatore
    Descrittivo (tipo A)
    Riferimenti bibliografici

    Ben Rais Lasram, F., Guilhaumon, F., Albouy, C., Somot, S., Thuiller, W., & Mouillot, D. (2010). The Mediterranean Sea as a ‘cul-de-sac’ for endemic fishes facing climate change. Global Change Biology, 16(12), 3233–3245. 

    Cheung W.W.L., Watson R., and Pauly, D. 2013. Signature of ocean warming in global fisheries catch. Nature, 497: 365–368. Cheung, W.W.L., and Pauly, D. 2016. Explaining Ocean Warming: Causes, scale, effects and consequences. IUCN, International Union for Conservation of Nature. 289–302 pp. https://portals.iucn.org/library/node/46254. 

    Fortibuoni T., Aldighieri F., Giovanardi O., Pranovi F., and Zucchetta M. 2015. Climate impact on Italian fisheries (Mediterranean Sea). Regional Environmental Change, 15: 931–937. 

    Leitão F., Maharaj R.R., Vieira V.M.N.C.S., Teodósio A., and Cheung, W.W.L. 2018. The effect of regional sea surface temperature rise on fisheries along the Portuguese Iberian Atlantic coast. Aquatic Conservation: Marine and Freshwater Ecosystems, 28: 1351–1359. 

    Tsikliras A.C., and Stergiou K.I. 2014. Mean temperature of the catch increases quickly in the Mediterranean Sea. Marine Ecology Progress Series, 515: 281–284.

    Limitazioni

    I dati di cattura e temperatura preferenziale sono disponibili solo per un numero ridotto di specie di interesse commerciale, ovvero una ventina di specie nel periodo considerato. Le statistiche della pesca pubblicate dalla FAO-GFCM sono aggregate a livello di Divisione (Mar Adriatico, Mar Ionio, Mar di Sardegna), non è quindi possibile studiare eventuali cambiamenti dell’indicatore a scala locale.

    Ulteriori azioni

    L’utilizzo di dati fishery independent (provenienti quindi da monitoraggi scientifici e non dalla pesca commerciale) permetterebbe di considerare nella stima dell’indicatore anche specie di basso valore commerciale ma sensibili alla temperatura, e le specie aliene.

    Frequenza di rilevazione dei dati
    Annuale
    Fonte dei dati
    GFCM (General Fisheries Commission for the Mediterranean)
    Accessibilità dei dati di base

    http://www.fao.org/gfcm/data/capture-production/en/

    Copertura spaziale

    Nazionale

    Copertura temporale

    1987-2021

    Descrizione della metodologia di elaborazione

    L’indicatore MTC si calcola come media pesata delle temperature preferenziali delle specie che compongono lo sbarcato in un determinato anno, dove i pesi sono le catture commerciali delle varie specie in quell’anno. Le temperature preferenziali utilizzate per il calcolo dell’indicatore derivano dallo studio di Cheung et al. (2013), mentre le catture della pesca provengono dalle statistiche ufficiali pubblicate dalla FAO-GFCM.

    Periodicità di aggiornamento
    Annuale
    Qualità dell'informazione

    L’indicatore permette di rappresentare su tutto il territorio nazionale il cambiamento della composizione delle catture commerciali della pesca in risposta al riscaldamento del mare. I dati di cattura provengono da un’unica fonte (FAO-GFCM) per tutta la serie storica e sono comparabili nel tempo e nello spazio in quanto il pool di specie considerate è rimasto il medesimo. La risoluzione spaziale dell’indicatore è bassa, poiché i dati di cattura sono riportati per macro-aree (Divisioni FAO, parzialmente corrispondenti agli ambiti nazionali delle sottoregioni della Strategia Marina, Mediterraneo occidentale, Ionio e Mediterraneo centrale, Adriatico) e non per singolo porto. Questo non permette di descrivere eventuali dinamiche locali.

    Stato
    Non definibile
    Trend
    Negativo
    Valutazione/descrizione dello stato

    L’aumento progressivo del rapporto tra le catture commerciali delle specie ad affinità calda rispetto quelle ad affinità fredda, dovute all'incremento delle temperature medie del mare, indica che i cambiamenti climatici stanno avendo un effetto sulle comunità alieutiche sfruttate dalle flotte italiane.

    Valutazione/descrizione del trend

    L’indicatore aumenta significativamente in tutte e tre le divisioni FAO in cui sono suddivisi i mari italiani, come conseguenza di un aumento delle catture commerciali delle specie ad affinità calda rispetto le specie ad affinità fredda. Ne consegue un trend negativo in termini di stato delle risorse alieutiche, la cui composizione sta cambiando come probabile conseguenza del riscaldamento dei mari. Nel Mar di Sardegna e Ionio si è registrato un aumento della temperatura media delle catture di quasi 2 °C da inizio (1987-1996) a fine (2012-2021) serie storica, a un tasso di circa 0,07 °C l’anno. Nel Mar Adriatico, l’aumento dal primo periodo della serie storica ad oggi è stato di quasi 1 °C, con un incremento annuo di 0,03 °C.

    Commenti

    La Figura 1 mostra come nei mari italiani sia in corso un processo di meridionalizzazione, ovvero un aumento degli organismi marini termofili ad affinità subtropicale tipici delle coste meridionali del mar Mediterraneo che tendono ad ampliare o spostare il proprio areale verso regioni più temperate dove in precedenza erano assenti o poco frequenti/molto rari. Questo fenomeno si riflette sulle catture della pesca commerciale, con un aumento relativo delle catture delle specie ad affinità calda rispetto le specie ad affinità fredda, e un conseguente aumento dell’indicatore MTC.

    Si evidenzia come l’aumento annuo dell’MTC in Adriatico sia quasi la metà rispetto le altre due aree. Questo minore incremento potrebbe essere determinato dal fatto che l’Adriatico è il bacino più settentrionale e più freddo del Mediterraneo, ed entro certi limiti di aumento della temperatura del mare si ipotizza possa fungere da rifugio per le specie ad affinità fredda (Ben Rais Lasram et al. 2010). Tale ipotesi, secondo la quale entro il 2050 l’Adriatico potrebbe fungere da “cul-de-sac” per le specie ad affinità fredda (Ben Rais Lasram et al. 2010), potrà essere validata solo con un’estensione temporale della serie di dati e ulteriori analisi.

    Allegati
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    Titolo

    Figura 1: Andamento del Mean Temperature of the Catch (MTC) per le catture della pesca commerciale delle flotte italiane nelle tre divisioni FAO

    Fonte

    FAO-GFCM. 2023. Fishery and Aquaculture Statistics. GFCM capture production 1970-2021 (FishStatJ). In: FAO Fisheries and Aquaculture Division [online]. Rome. Updated 2023. www.fao.org/fishery/en/statistics/software/fishstatj

    Cheung, W., Watson, R. & Pauly, D. Signature of ocean warming in global fisheries catch. Nature 497, 365–368 (2013). https://doi.org/10.1038/nature12156