ESPORTAZIONE DEI RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI E PERICOLOSI

    Descrizione 1
    Data aggiornamento scheda
    Autori

    Gabriella Aragona, Lucia Muto

    Abstract
    Immagine
    Abstract

    L'indicatore misura le quantità di rifiuti speciali che vengono destinate all'estero ai fini del recupero e dello smaltimento. Nel 2021, la quantità totale di rifiuti speciali esportata è pari a 3,9 milioni di tonnellate, 2,6 milioni di tonnellate sono rifiuti non pericolosi (67% del totale) e 1,3 milione di tonnellate sono rifiuti pericolosi (33% del totale). I maggiori quantitativi di rifiuti sono destinati alla Germania e all'Austria, rispettivamente 831 mila tonnellate e 493 mila tonnellate.

    Descrizione

    L'indicatore misura le quantità di rifiuti speciali che vengono destinate all'estero ai fini del recupero e dello smaltimento, specificando i Paesi di destinazione e la tipologia del rifiuto.

    Scopo

    Analizzare quali tipologie di rifiuti vengono destinate all'estero ai fini del recupero e dello smaltimento.

    Rilevanza
    È di portata nazionale oppure applicabile a temi ambientali a livello regionale ma di significato nazionale
    È in grado di descrivere il trend senza necessariamente fornire una valutazione dello stesso
    È semplice, facile da interpretare
    Fornisce un quadro rappresentativo delle condizioni ambientali, delle pressioni sull’ambiente o delle risposte della società, anche in relazione agli obiettivi di specifiche normative
    Fornisce una base per confronti a livello internazionale
    Misurabilità
    Adeguatamente documentati e di fonte nota
    Aggiornati a intervalli regolari e con procedure affidabili
    Facilmente disponibili o resi disponibili a fronte di un ragionevole rapporto costi/benefici
    Un’ “adeguata” copertura spaziale
    Un’ “idonea” copertura temporale
    Solidità
    È basato su standard nazionali/internazionali e sul consenso nazionale/internazionale circa la sua validità
    È ben fondato in termini tecnici e scientifici
    Presenta attendibilità e affidabilità dei metodi di misura e raccolta dati
    Comparabilità nel tempo
    Comparabilità nello spazio
    Principali riferimenti normativi e obiettivi

    • Convenzione di Basilea del 22/03/1989 sul controllo dei movimenti transfrontalieri di rifiuti pericolosi e del loro smaltimento e successivi emendamenti; • Decisione OCSE C(2001)107 sul controllo dei movimenti transfrontalieri di rifiuti destinati al recupero; • Regolamento 1013/2006/CE e s.m.i. che disciplina la spedizione dei rifiuti tra Stati membri della Comunità, anche attraverso Paesi terzi; • Regolamento 1418/2007/CE e s.m.i. relativo all’esportazione di alcuni rifiuti destinati al recupero, verso alcuni paesi ai quali non si applica la Decisione dell’OCSE. Non esistono obiettivi fissati dalla normativa.

    DPSIR
    Pressione
    Risposta
    Tipologia indicatore
    Descrittivo (tipo A)
    Riferimenti bibliografici

    Rapporto Rifiuti Speciali Edizione 2023

    Frequenza di rilevazione dei dati
    Annuale
    Fonte dei dati
    ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale)
    Accessibilità dei dati di base

    ISPRA, Banca dati MUD, non accessibile al pubblico

    Copertura spaziale

    Nazionale, Regionale

    Copertura temporale

    2010-2021

    Descrizione della metodologia di elaborazione

    Le quantità sono analizzate per singolo codice EER (Elenco Europeo Rifiuti), per regione di provenienza e per Paese di destinazione.

    Periodicità di aggiornamento
    Annuale
    Qualità dell'informazione

    L’indicatore fornisce informazioni sulle tipologie di rifiuti che non sono gestiti sul territorio nazionale. I dati sono raccolti con modalità comuni a livello regionale e validati secondo metodologie condivise, sono dunque comparabili nel tempo e nello spazio.

    Stato
    Medio
    Trend
    Positivo
    Valutazione/descrizione dello stato

    La quantità totale di rifiuti speciali esportata nel 2021 è pari a 3,9 milioni di tonnellate, di cui il 67% è costituito da rifiuti non pericolosi e il restante 33% da rifiuti pericolosi; si registra un aumento del 7,6% rispetto al 2020 (Tabella 1). Analizzando la quantità esportata sul totale prodotto (165,0 milioni di tonnellate) si denota un peso poco significativo, pari al solo 2,4%; mentre considerando la quantità esportata di rifiuti speciali pericolosi sul totale dei pericolosi prodotti (10,7 milioni di tonnellate) il valore sale al 12,1%.

    Valutazione/descrizione del trend

    Nel periodo 2010-2021 il quantitativo totale esportato di rifiuti speciali aumenta del 2,6% (Tabella 1). Tale andamento può considerarsi positivo se relazionato alla produzione che nello stesso periodo aumenta del 19,6%. Nel 2010 l'esportazione rappresentava il 2,8% della produzione (137,1 milioni di tonnellate), mentre nel 2021 si registra una lieve diminuzione di tale percentuale, che si porta al 2,4%.

    Commenti

    La quantità totale di rifiuti speciali esportata nel 2021 è pari a 3,9 milioni di tonnellate (Tabella 1). Come mostrano la Tabella 2 e la Figura 1, i maggiori quantitativi di rifiuti sono destinati alla Germania e all'Austria. In Germania sono esportate 831 mila tonnellate di rifiuti speciali (il 21,3% del totale esportato), costituite prevalentemente da rifiuti pericolosi (582 mila tonnellate). In Austria sono esportate 493 mila tonnellate di rifiuti, di cui circa 127 mila tonnellate pericolosi (Tabella 2). La Lombardia esporta le maggiori quantità di rifiuti speciali, circa 1,2 milioni di tonnellate, costituite per il 50,6% da rifiuti non pericolosi; segue il Veneto, con circa 577 mila tonnellate, costituite per il 72,4% da rifiuti non pericolosi (Tabella 3). Come rappresentato in Figura 2, il quantitativo maggiormente esportato, pari al 65,7% del totale dei rifiuti non pericolosi, è costituito dai “rifiuti prodotti da impianti di trattamento dei rifiuti”, seguito con il 14,7% da “rifiuti prodotti da processi termici” e con il 6,6% dai “rifiuti non specificati altrimenti nell’elenco”. I “rifiuti delle operazioni di costruzione e demolizione” costituiscono il 4,6% del totale dei rifiuti non pericolosi esportati e sono per la quasi totalità rifiuti metallici. Relativamente ai rifiuti pericolosi esportati: il 61,4% sono “rifiuti prodotti da impianti di trattamento dei rifiuti”, il 26% sono “rifiuti delle operazioni di costruzione e demolizione” e il 5,2% sono “rifiuti non specificati altrimenti nell'elenco” (Figura 3).

    Allegati
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    Tabella 1: Rifiuti esportati dall'Italia

    Fonte

    ISPRA

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    Figura 1: Rifiuti speciali esportati per Paese di destinazione, 2021

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    ISPRA

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    Figura 2: Rifiuti speciali non pericolosi esportati per capitolo dell’elenco europeo dei rifiuti (2021)

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    ISPRA

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    Figura 3: Rifiuti speciali pericolosi esportati per capitolo dell’elenco europeo dei rifiuti (2021)

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    ISPRA

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    Tabella 2: Rifiuti speciali esportati per Paese di destinazione

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    ISPRA

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    Tabella 3: Rifiuti speciali esportati per regione di provenienza, 2021

    Fonte

    ISPRA