TASSO DI RICICLAGGIO DEI RIFIUTI DI IMBALLAGGIO

    Descrizione 1
    Data aggiornamento scheda
    Autori

    Simona Buscemi, Cristina Frizza, Costanza Mariotta, Jessica Tuscano

    Abstract
    Immagine
    Abstract

    La normativa europea prevede ambiziosi obiettivi di riciclaggio al 2025 e al 2030 per i rifiuti di imballaggio che rappresentano uno dei principali flussi monitorati. Il tasso di riciclaggio dei rifiuti di imballaggio, calcolato come rapporto tra la quantità di rifiuti riciclati e la quantità di rifiuti prodotti, monitora i progressi verso un'economia circolare valutando il loro reinserimento nei cicli industriali come materie prime secondarie. Nell’ottica di assicurare condizioni uniformi di misurazione dei nuovi obiettivi basate sull’effettiva quantità dei rifiuti d’imballaggio ritrattati per ottenere nuovi prodotti, materiali o sostanze, sono state definite, a livello europeo, stringenti metodologie di calcolo. Con l’applicazione delle nuove metodologie, gli obiettivi previsti per il 2025, ad oggi, sono già raggiunti per tutte le frazioni di imballaggio, ad eccezione della plastica. Per incrementarne il riciclaggio, tra le linee di azione su cui intervenire vi è lo sviluppo di nuove tecnologie di trattamento, soprattutto per quelle tipologie di rifiuti che sono attualmente difficilmente recuperabili mediante processi di tipo meccanico.

    Descrizione

    L’indicatore misura la percentuale di rifiuti da imballaggio riciclati rispetto ai rifiuti da imballaggio prodotti. Si assume che la produzione annuale di rifiuti di imballaggio sia equivalente all’immesso al consumo di imballaggi nello stesso periodo. Il dato di immesso sul mercato viene ricavato dalla produzione degli imballaggi vuoti sommata alle importazioni di imballaggi, al netto delle esportazioni. Al fine di garantire l’affidabilità, la completezza dei dati e la loro comparabilità, i dati provenienti dalle organizzazioni per l’adempimento della responsabilità estesa del produttore tengono conto, ove pertinente e applicabile, di specifici fattori correttivi.

    Scopo

    Monitorare i progressi verso un'economia circolare nell'area tematica "gestione dei rifiuti". L’economia circolare si basa sull’ottimizzazione delle risorse raggiungibile attraverso strategie di eco-progettazione che garantiscano una maggior durabilità, riutilizzabilità, possibilità di upgrading e riparabilità dei prodotti, un maggior impiego di materiali riciclati e una maggior riciclabilità quando giungono a fine vita, con conseguente riduzione degli impatti ambientali e di rifiuti prodotti. Il tasso di riciclaggio dei rifiuti d’imballaggio monitora direttamente la quantità di materiale reimmesso nell'economia.

    Rilevanza
    È di portata nazionale oppure applicabile a temi ambientali a livello regionale ma di significato nazionale
    È in grado di descrivere il trend senza necessariamente fornire una valutazione dello stesso
    È semplice, facile da interpretare
    È sensibile ai cambiamenti che avvengono nell’ambiente e/o delle attività antropiche
    Fornisce un quadro rappresentativo delle condizioni ambientali, delle pressioni sull’ambiente o delle risposte della società, anche in relazione agli obiettivi di specifiche normative
    Fornisce una base per confronti a livello internazionale
    Ha una soglia o un valore di riferimento con il quale poterlo confrontare
    Misurabilità
    Adeguatamente documentati e di fonte nota
    Aggiornati a intervalli regolari e con procedure affidabili
    Facilmente disponibili o resi disponibili a fronte di un ragionevole rapporto costi/benefici
    Un’ “adeguata” copertura spaziale
    Un’ “idonea” copertura temporale
    Solidità
    È basato su standard nazionali/internazionali e sul consenso nazionale/internazionale circa la sua validità
    È ben fondato in termini tecnici e scientifici
    Presenta attendibilità e affidabilità dei metodi di misura e raccolta dati
    Comparabilità nel tempo
    Comparabilità nello spazio
    Principali riferimenti normativi e obiettivi


    Decisione 2005/270/CE come modificata dalla Decisione di esecuzione 2019/665/UE
    La direttiva 1994/62/CE prevede di armonizzare le misure nazionali in materia di gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio, sia per prevenirne e ridurne l'impatto sull'ambiente assicurando un elevato livello di tutela dell'ambiente, sia per garantire il funzionamento del mercato interno. Le misure previste sono indirizzate, in via prioritaria, a prevenire la produzione di rifiuti di imballaggio, cui segue il riutilizzo degli imballaggi, il riciclaggio e altre forme di recupero dei rifiuti di imballaggio e, quindi, la riduzione dello smaltimento finale, allo scopo di contribuire alla transizione verso un’economia circolare. Nello specifico, la normativa comunitaria ha fissato obiettivi specifici di riciclaggio e recupero dei rifiuti di imballaggio che, con l’entrata in vigore delle direttive facenti parte del “pacchetto economia circolare”, sono stati innalzati. In particolare, la Direttiva 2018/852/UE di modifica della direttiva 1994/62/CE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio, recepita nell’ordinamento nazionale alla parte IV del D.Lgs. n. 152/2006, ha stabilito nuovi ambiziosi obiettivi minimi di riciclaggio, in termini di peso, al 2025 e al 2030.

    Obiettivi minimi di riciclaggio al 2025: Totale rifiuti di imballaggio, in peso: 65%.

    Per materiale specifico, in peso: 50% per la plastica; 25% per il legno; 70% per i metalli ferrosi; 50% per l'alluminio; 70% per il vetro; 75% per la carta e il cartone.

    Obiettivi minimi di riciclaggio al 2030: Totale rifiuti di imballaggio, in peso: 70%.

    Per materiale specifico, in peso: 55% per la plastica; 30% per il legno; 80% per i metalli ferrosi; 60% per l'alluminio; 75% per il vetro; 85% per la carta e il cartone.

    DPSIR
    Risposta
    Tipologia indicatore
    Efficienza (tipo C)
    Riferimenti bibliografici

    ISPRA - Rapporto rifiuti urbani 2023 (ed edizioni precedenti) 

    CONAI - Programma generale di prevenzione e di gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio - Relazione generale consuntiva 2022 

    Consorzi di filiera e sistemi autonomi - Piani specifici di prevenzione

    Frequenza di rilevazione dei dati
    Annuale
    Fonte dei dati
    CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi)
    Consorzi di filiera
    Accessibilità dei dati di base

    Utilizzate le informazioni contenute nella banca dati delle dichiarazioni ambientali annuali (MUD) effettuate dai soggetti obbligati ai sensi della legislazione vigente, e quelle in possesso del CONAI e dei Consorzi di filiera e sistemi autonomi, non accessibili al pubblico.

    Copertura spaziale

    Nazionale

    Copertura temporale

    2011-2022

    Descrizione della metodologia di elaborazione

    I rifiuti di imballaggio sono costituiti da tutti gli imballaggi utilizzati per il contenimento, la protezione, la movimentazione, la consegna e la presentazione delle merci, dalle materie prime ai prodotti finiti, dal produttore all'utente o all’utilizzatore, che sono stati dismessi e diventati rifiuto. Sono suddivisi in imballaggi in carta e cartone, in plastica, in legno, in acciaio, in alluminio e in vetro. L’indicatore è ottenuto dal rapporto tra la quantità di rifiuti d’imballaggio riciclati e la quantità totale dei rifiuti di imballaggio prodotti. Si assume che la produzione annuale di rifiuti di imballaggio sia equivalente all’immesso al consumo di imballaggi nello stesso periodo. Il dato di immesso sul mercato viene ricavato dalla produzione degli imballaggi vuoti sommata alle importazioni di imballaggi, al netto delle esportazioni; tiene conto dei fattori correttivi necessari a garantire l’affidabilità, la completezza dei dati e la loro comparabilità. L’indicatore è espresso in percentuale (%), sia in termini complessivi sia per le singole frazioni merceologiche. A partire dai dati sui rifiuti di imballaggio riciclati nell’anno di riferimento 2020, si applicano integralmente le nuove regole di calcolo, emanate con la decisione di esecuzione (UE) 2019/665 del 17 aprile 2019, di modifica della decisione 2005/270/CE, secondo cui il peso dei rifiuti di imballaggio recuperati o riciclati si riferisce alla quantità di rifiuti di imballaggio immessi in un processo effettivo di recupero o riciclaggio. Ai fini dell’applicazione uniforme delle regole di calcolo e della comparabilità dei dati, è specificato il punto di calcolo per i principali materiali di imballaggio, inteso come il punto di immissione dei rifiuti di imballaggio nell'operazione di riciclaggio con la quale i rifiuti sono ritrattati per ottenere prodotti, materiali o sostanze che non sono rifiuti, oppure il punto in cui i rifiuti cessano di essere rifiuti in seguito a un’operazione preparatoria prima di essere ritrattati. Secondo le previgenti regole di calcolo, invece, erano contabilizzati i quantitativi di rifiuti di imballaggio avviati a riciclaggio. Il tasso di riciclaggio tiene conto anche dei quantitativi di rifiuti ricondizionati e reimmessi al consumo a seguito di attività di ritrattamento.

    Periodicità di aggiornamento
    Annuale
    Qualità dell'informazione

    L'indicatore si presenta attendibile e affidabile nei metodi di misura e raccolta dati, viene aggiornato ogni anno ed è comparabile nello spazio, relativamente alla comparabilità nel tempo i dati sono confrontabili dal 2011 al 2019 secondo la vecchia metodologia di calcolo, dal 2020 ad oggi secondo la nuova metodologia.

    Stato
    Buono
    Trend
    Stabile
    Valutazione/descrizione dello stato

    Gli obiettivi di recupero e riciclaggio per il 2008 stabiliti dalla legislazione europea nonché quelli fissati dalla legislazione nazionale per le singole frazioni merceologiche, sono stati raggiunti e superati con anticipo rispetto al termine stabilito (l’obiettivo di recupero è stato conseguito nel 2004, quello del riciclo nel 2006. Con l’applicazione delle nuove metodologie di calcolo a partire dal 2020, gli obiettivi previsti per il 2025 sono già stati raggiunti per tutte le frazioni di imballaggio, ad eccezione della plastica che comunque è prossima all’obiettivo (48,9% nel 2022 a fronte di un obiettivo del 50%) (Figura 2).

    I rifiuti di imballaggio complessivamente riciclati nel 2022 rappresentano il 71,5% dei quantitativi immessi al mercato, superando di quasi 7 punti percentuali l’obiettivo del 65% al 2025 (Tabella 3 e Figura 2).

    Nel 2021, rispetto agli altri Paesi dell’Unione Europea, l’Italia è ai primi posti come tasso di riciclaggio dei rifiuti d’imballaggio, molto al di sopra della media europea (Figura 3).

    Valutazione/descrizione del trend

    L’andamento del tasso di riciclaggio nell’ultimo triennio (2020-2022) risulta  pressoché stabile passando dal 71,4% del 2020 al 71,5% del 2022(Tabella 3).

    L’immesso al consumo di imballaggi sul mercato nazionale si attesta a circa 14,5 milioni di tonnellate, sostanzialmente stabile rispetto al 2021, anno di ripresa dalla crisi sanitaria da COVID-19 (-0,2%, corrispondente a quasi 30 mila di tonnellate), a fronte di un andamento in aumento degli indicatori socio-economici (prodotto interno lordo, +3,7% e spesa per consumi finali sul territorio economico, +6,1%). Tale dato se confrontato con il 2011 evidenzia un incremento di circa il 25% (Tabella 1 e Figura 1).

    Commenti

    La normativa europea ha introdotto ambiziosi obiettivi di riciclaggio al 2025 e 2030 per i rifiuti di imballaggio che rappresentano uno dei principali flussi monitorati. Nell’ottica di assicurare condizioni uniformi di misurazione dei nuovi obiettivi sull’effettiva quantità dei rifiuti d’imballaggio ritrattati per ottenere nuovi prodotti, materiali o sostanze, sono state definite, a livello europeo, stringenti metodologie di calcolo anche per i rifiuti di imballaggio. Per alcune frazioni merceologiche, il sistema nazionale di rendicontazione era già in linea con le nuove regole di calcolo, mentre per altre, quali la plastica e l’acciaio, la loro applicazione ha comportato una riduzione della percentuale di riciclo, tenuto conto dell’incidenza della nuova valutazione degli scarti sulla percentuale di riciclaggio, nonché gli aspetti legati alla rendicontazione degli imballaggi compositi e alla percentuale di imballaggi nelle ceneri da incenerimento dei rifiuti. Con l’applicazione delle nuove metodologie di calcolo gli obiettivi previsti per il 2025 sono già raggiunti per tutte le frazioni di imballaggio, ad eccezione della plastica (48,9% nel 2022 a fronte di un obiettivo del 50%) nonostante i quantitativi riciclati siano più che raddoppiati rispetto al 2011 (Tabelle 2 e 3 e Figura 2). Per tale frazione è prioritario, quindi, incrementare il riciclaggio. Tra le linee di azione su cui intervenire vi è lo sviluppo di nuove tecnologie di trattamento, soprattutto per quelle tipologie di rifiuti che sono attualmente difficilmente recuperabili mediante processi di tipo meccanico. È, inoltre, necessario ridurre i gap esistenti a livello territoriale e, in tale ambito, importanti misure sono contenute sia nel Programma Nazionale di Gestione dei Rifiuti (PNGR) sia nel Programma Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Anche nell’ambito della definizione di una Strategia nazionale sulle plastiche sarà necessario affrontare la problematica in modo coerente garantendo, da una parte, il controllo della dispersione nell’ambiente e, dall’altra, una maggiore valorizzazione.

    Allegati
    Titolo

    Tabella 1: Immesso al consumo di imballaggi per tipologia di materiale

    Fonte

    CONAI e Consorzi

    Titolo

    Tabella 2: Quantità di rifiuti da imballaggi riciclati per tipologia di materiale

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati CONAI e Consorzi

    Legenda

    *calcolati con la nuova metodologia di calcolo, compresi gli imballaggi in legno ricondizionati e reimmessi al consumo a seguito di attività di ritrattamento

    Titolo

    Tabella 3: Tasso di riciclaggio degli imballaggi per tipologia di materiale

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati CONAI e Consorzi

    Legenda

    *calcolati con la nuova metodologia di calcolo, compresi gli imballaggi in legno ricondizionati e reimmessi al consumo a seguito di attività di ritrattamento

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    Titolo

    Figura 1: Immesso al consumo di imballaggi sul mercato nazionale e quantità di imballaggi riciclati

    Fonte

    CONAI e Consorzi

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    Titolo

    Figura 2: Tasso di riciclaggio degli imballaggi per tipologia di materiale in confronto con obiettivi 2008 e 2025 (2022)

    Fonte

    Elaborazioni ISPRA su dati CONAI e Consorzi

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    Titolo

    Figura 3: Tasso di riciclaggio degli imballaggi a livello europeo (2021)

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati Eurostat