TEMPERATURA DELL'ARIA

    Descrizione 1
    Data aggiornamento scheda
    Autori

    Barbara Lastoria

    Abstract
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    Abstract

    L'indicatore fornisce una rappresentazione dell'andamento delle temperature medie mensili registrate in città capoluogo di provincia/regione nel corso del 2021, confrontato con quello delle temperature medie mensili calcolato per le stesse località sul trentennio 1961-1990. Nel corso del 2021 si è registrato un aumento generalizzato delle temperature medie mensili rispetto al periodo di riferimento, con superamenti dei valori di riferimento mediamente per 8 mesi e in particolare nei mesi estivi e invernali. Sono soprattutto le città del Nord quelle in cui gli incrementi di temperatura assumono valori significativi in specie nei mesi di febbraio e dicembre. Va rilevato che nei mesi di aprile e di ottobre i valori di temperatura, nella gran parte dei capoluoghi, sono stati mediamente più bassi rispetto al periodo di riferimento.

    Descrizione

    È un indicatore di stato che misura la temperatura dell'aria. La misura della temperatura viene eseguita dalle strutture regionali subentrate agli Uffici periferici del Servizio Idrografico e Mareografico Nazionale (SIMN) secondo standard e procedure normate dalla World Meteorological Organization (WMO) e recepite dal SIMN nel quaderno "Norme tecniche per la raccolta e l'elaborazione dei dati idrometeorologici – parte I" conforme alle norme del WMO.

    Scopo

    La determinazione dell'andamento delle temperature dell'aria costituisce un primo passo per la valutazione del volume di acqua restituito per evapotraspirazione, componente fondamentale nell'equazione di bilancio idrologico. La conoscenza delle temperature dell'aria è necessaria per valutare i cambiamenti climatici e i fenomeni indotti (livello dei mari, siccità, desertificazione).

    Rilevanza
    È di portata nazionale oppure applicabile a temi ambientali a livello regionale ma di significato nazionale
    È in grado di descrivere il trend senza necessariamente fornire una valutazione dello stesso
    È semplice, facile da interpretare
    È sensibile ai cambiamenti che avvengono nell’ambiente e/o delle attività antropiche
    Fornisce una base per confronti a livello internazionale
    Misurabilità
    Adeguatamente documentati e di fonte nota
    Aggiornati a intervalli regolari e con procedure affidabili
    Facilmente disponibili o resi disponibili a fronte di un ragionevole rapporto costi/benefici
    Un’ “adeguata” copertura spaziale
    Un’ “idonea” copertura temporale
    Solidità
    È basato su standard nazionali/internazionali e sul consenso nazionale/internazionale circa la sua validità
    È ben fondato in termini tecnici e scientifici
    Presenta attendibilità e affidabilità dei metodi di misura e raccolta dati
    Comparabilità nel tempo
    Comparabilità nello spazio
    Principali riferimenti normativi e obiettivi

    La normativa vigente non fissa obiettivi ambientali specifici.

    DPSIR
    Stato
    Tipologia indicatore
    Descrittivo (tipo A)
    Riferimenti bibliografici
    • WMO (2008) No. 168: Guide to Hydrological Practices Volume I: Hydrology, From Measurement to Hydrological Information.
    • Servizio Idrografico e Mareografico Nazionale, Roma 1997 - Norme tecniche per la raccolta e l’elaborazione dei dati idrometeorologici. 
    • Servizio Idrografico e Mareografico Nazionale - Pubblicazione n. 17, Roma 1970 Servizio Idrografico e Mareografico Nazionale - Annali Idrologici.
    Limitazioni

    Nessuna limitazione

    Ulteriori azioni

    Nessuna ulteriore azione

    Frequenza di rilevazione dei dati
    Continua
    Fonte dei dati
    ARPA/APPA (Agenzie Regionali e delle Province Autonome per la Protezione dell'Ambiente)
    Centri Funzionali di Protezione Civile
    ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale)
    Accessibilità dei dati di base

    I dati di temperatura rientrano tra i dati meteo-idrologici e sono pertanto pubblicati dalle strutture regionali e provinciali a cui, in base all'art. 92 del D.Lgs. n. 112 del 31 marzo 1998, sono stati trasferiti funzioni e compiti degli uffici periferici del Servizio Idrografico e Mareografico Nazionale (SIMN, ora confluito in ISPRA) del Dipartimento per i Servizi Tecnici Nazionali. Nella maggior parte dei casi il dato di temperatura medio mensile proviene dalle ARPA/APPA o dai Centri Funzionali di Protezione Civile che li pubblicano sui relativi siti all’interno di pagine tematiche destinate al monitoraggio meteo-idrologico. Parte di tali dati sono inoltre pubblicati dalla piattaforma SCIA (Sistema nazionale per la raccolta, l'elaborazione e la diffusione di dati Climatici di Interesse Ambientale - http://www.scia.isprambiente.it/) di ISPRA.

    Copertura spaziale

    Capoluoghi di provincia

    Copertura temporale

    1961-1990, 2021

    Descrizione della metodologia di elaborazione

    L'indicatore risulta dalle rilevazioni che vengono eseguite secondo gli standard e le procedure normate dalla World Meteorological Organization (WMO).

    Periodicità di aggiornamento
    Annuale
    Qualità dell'informazione

    I dati utilizzati per la costruzione dell'indicatore hanno caratteristiche di adeguata documentabilità e qualità nota. Sono rilevati in continuo e pubblicati a intervalli regolari previa procedura di validazione del dato a cura dell’ente detentore dello stesso. La reperibilità del dato è piuttosto agevole essendo affidata alla pubblicazione su web in pagine tematiche il cui raggiungimento è intuitivo (si veda “Accessibilità dei dati di base”). Le serie delle temperature utilizzate per il confronto con le temperature medie mensili dell’anno analizzato hanno una lunghezza di almeno 30 anni, per cui il dato possiede una buona copertura temporale. L’indicatore fornisce elementi informativi alla scala spaziale di capoluogo di provincia, pertanto la copertura spaziale è limitata e puntuale e non offre un quadro dettagliato di livello nazionale. L’indicatore presenta caratteristiche di comparabilità nel tempo e nello spazio che rendono agevoli confronti sull'andamento delle temperature nelle varie città capoluogo ed è sensibile ai cambiamenti che avvengono nell'ambiente anche in conseguenza delle attività antropiche.

    Stato
    Scarso
    Trend
    Negativo
    Valutazione/descrizione dello stato

    Nel corso del 2021 si è registrato un aumento generalizzato delle temperature medie mensili rispetto al periodo di riferimento, con superamenti dei valori di riferimento mediamente per 8 mesi e in particolare nei mesi estivi e invernali (Figure 1a, 1b e 1c). I mesi di febbraio e di giugno si sono distinti per il fatto che tutte le città considerate hanno segnato superamenti delle temperature medie di riferimento. In particolare nel mese di febbraio gli aumenti di temperatura sono stati in media del 50%, con incrementi più marcati nelle città del Nord e minori al Sud e Isole nelle quali gli aumenti si sono mantenuti al di sotto del 10% per tutto l'anno (Figura 1c). In contrasto con tale condizione va rilevato che nei mesi di aprile e di ottobre i valori di temperatura, nella gran parte dei capoluoghi, sono stati mediamente più bassi rispetto al periodo di riferimento.

    Valutazione/descrizione del trend

    L’indicatore conferma la persistenza di un generale aumento delle temperature, con un andamento mediamente paragonabile a quello dell'anno precedente.

    Commenti

    L'aumento delle temperature medie mensili rispetto al trentennio di riferimento nel 2021 è in linea con quanto riscontrato nell'anno precedente. Sono soprattutto le città del Nord quelle in cui gli incrementi di temperatura, che comunque riguardano in maniera pressoché generalizzata gran parte del territorio nazionale, assumono valori significativi. Ciò si verifica in particolare nei mesi di febbraio e dicembre (Figura 1a) nei quali i capoluoghi del Nord segnano in media incrementi rispettivamente dell'ordine del 70% e del 60%. In termini di persistenza, si segnala che sono 7 i capoluoghi, distribuiti su tutto il territorio ad eccezione delle isole, in cui per non meno di 10 mesi le temperature medie mensili si pongono al di sopra dei valori di riferimento. A differenza del 2020, in cui i mesi di giugno e ottobre si sono caratterizzarsi per quelli in cui le temperature di buona parte delle città capoluogo hanno presentato temperature più basse del trentennio di riferimento, con percentuali medie rispettivamente del 5% e del 6%, nel 2021 ottobre resta fra i mesi in cui le temperature di gran parte dei capoluoghi sono inferiori ai valori medi di riferimento, mentre giugno è il mese in cui tutti i capoluoghi hanno registrato temperature mediamente superiori del 12% rispetto ai valori di riferimento. Sono tuttavia i mesi invernali quelli in cui si sono verificati i maggiori incrementi di temperatura nel 2021, in specie per i capoluoghi del Centro-Nord.

    Allegati
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    Figura 1a: Confronto tra l’andamento delle temperature medie mensili del 2021 e quelle relative al trentennio 1961-1990 per le stazioni di misura rappresentate in Figura 2.

    Fonte

    ISPRA, ARPA/APPA, Centri Funzionali Regionali di Protezione Civile

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    Titolo

    Figura 1b: Confronto tra l’andamento delle temperature medie mensili del 2021 e quelle relative al trentennio 1961-1990 per le stazioni di misura rappresentate in Figura 2.

    Fonte

    ISPRA, ARPA/APPA, Centri Funzionali Regionali di Protezione Civile

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    Figura 1c: Confronto tra l’andamento delle temperature medie mensili del 2021 e quelle relative al trentennio 1961-1990 per le stazioni di misura rappresentate in Figura 2.

    Fonte

    ISPRA, ARPA/APPA, Centri Funzionali Regionali di Protezione Civile

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    Titolo

    Figura 2: Mappa delle stazioni termometriche considerate

    Fonte

    ISPRA, ARPA/APPA, Centri Funzionali Regionali di Protezione Civile