COMUNI CON STABILIMENTI CON PERICOLO DI INCIDENTE RILEVANTE

    Descrizione 1
    Data aggiornamento scheda
    Autori

    Fabrizio Vazzana, Francesca Pepe

    Abstract
    Immagine
    Abstract

    L'indicatore permette di identificare le aree in cui si riscontra una particolare concentrazione di stabilimenti a rischio di incidente rilevante, fornendo informazioni utili per la pianificazione del territorio, in particolare per la destinazione e l'utilizzazione dei suoli. I comuni in cui sono presenti 4 o più stabilimenti RIR (Rischio Incidente Rilevante) sono 32, distribuiti in 12 regioni: in essi è ubicato circa 1/4 degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante presenti in Italia. Le regioni in cui si ritrova il maggior numero di questi comuni sono: la Lombardia (6 comuni) e la Sicilia (5 comuni). Tra i comuni caratterizzati dalla presenza di un numero elevato di stabilimenti si rilevano Ravenna (26 stabilimenti) e Genova (13 stabilimenti), seguite da Trecate (10), Napoli e Venezia (9), Filago (8) e Augusta, Anagni, Catania e Livorno con 7 stabilimenti.

    Descrizione

    L'indicatore riporta l’elenco dei comuni nel cui territorio sono presenti stabilimenti a rischio di incidente rilevante con obbligo di notifica (stabilimenti di soglia inferiore e soglia superiore), nonché il numero degli stabilimenti presenti in ciascun comune. Con questo indicatore si è ristretta l’area dell’analisi prendendo come riferimento una realtà territoriale meno estesa della regione o della provincia ovvero il comune. Dall'analisi dell’indicatore è possibile trarre ulteriori considerazioni sulla mappa dei pericoli di incidenti rilevanti nel nostro Paese. Tale informazione consente, infatti, di evidenziare maggiormente, scendendo al livello di comune, le aree in cui si riscontra una particolare concentrazione di stabilimenti a rischio di incidente rilevante. La presenza di uno stabilimento a rischio di incidente rilevante in un comune condiziona, inoltre, la pianificazione del territorio, e in particolare la destinazione e l’utilizzazione dei suoli. Occorre infatti mantenere opportune distanze di sicurezza tra gli stabilimenti a Rischio di Incidente Rilevante (RIR) e le zone residenziali e commerciali circostanti (articolo 22 del D.Lgs. 105/15).

    Scopo

    Fornire elementi per l'individuazione delle aree a elevata concentrazione di stabilimenti a rischio di incidenti rilevanti presenti sul territorio nazionale.

    Rilevanza
    È di portata nazionale oppure applicabile a temi ambientali a livello regionale ma di significato nazionale
    È in grado di descrivere il trend senza necessariamente fornire una valutazione dello stesso
    È semplice, facile da interpretare
    È sensibile ai cambiamenti che avvengono nell’ambiente e/o delle attività antropiche
    Fornisce un quadro rappresentativo delle condizioni ambientali, delle pressioni sull’ambiente o delle risposte della società, anche in relazione agli obiettivi di specifiche normative
    Fornisce una base per confronti a livello internazionale
    Misurabilità
    Adeguatamente documentati e di fonte nota
    Aggiornati a intervalli regolari e con procedure affidabili
    Facilmente disponibili o resi disponibili a fronte di un ragionevole rapporto costi/benefici
    Un’ “adeguata” copertura spaziale
    Un’ “idonea” copertura temporale
    Solidità
    È basato su standard nazionali/internazionali e sul consenso nazionale/internazionale circa la sua validità
    È ben fondato in termini tecnici e scientifici
    Presenta attendibilità e affidabilità dei metodi di misura e raccolta dati
    Comparabilità nel tempo
    Comparabilità nello spazio
    Principali riferimenti normativi e obiettivi

    Individuazione delle aree a elevata concentrazione di stabilimenti industriali a rischio di incidente rilevante ai sensi dell'artt. 19 e 22 del D.Lgs. 105/2015.

    DPSIR
    Pressione
    Tipologia indicatore
    Descrittivo (tipo A)
    Riferimenti bibliografici

    ISPRA-MASE, Inventario Seveso 

    ISPRA, Annuario dei dati ambientali - Vari anni

    Limitazioni

    Dipende dalla tempestività e dall'esattezza delle informazioni che pervengono all’ISPRA da parte dei gestori, ora sottoposte a un processo di validazione prima dell’approvazione.

    Ulteriori azioni

    nessuna

    Frequenza di rilevazione dei dati
    Continua
    Fonte dei dati
    ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale)
    MASE (Ministero dell'ambiente e della Sicurezza Energetica)
    Accessibilità dei dati di base

    Tutte le informazioni provengono dall’ Inventario nazionale degli stabilimenti suscettibili di causare incidenti rilevanti, previsto dall’ articolo 5, comma 3 del D.Lgs. 105/15. https://www.rischioindustriale.isprambiente.gov.it/seveso-query-105/Default.php

    Copertura spaziale

    Regionale, Provinciale, Comunale

    Copertura temporale

    31 dicembre 2023

    Descrizione della metodologia di elaborazione

    Tutte le informazioni sono tratte dall'Inventario Nazionale degli stabilimenti suscettibili di causare incidenti rilevanti, previsto dall’ articolo 5, comma 3 del D.Lgs. 105/2015. L'inventario permette l'estrazione di un file excel che permette di estrapolare dopo differenti passaggi, i dati necessari per l'aggiornamento dell'indicatore.

    Qualità dell'informazione

    Si tratta di informazioni fornite dai gestori alle Autorità competenti (tra cui il MASE, tramite l’ ISPRA) ai sensi di specifici obblighi previsti dal D.Lgs. 105/15, che prevede sanzioni amministrative e penali in caso di mancata dichiarazione. I dati vengono poi raccolti, validati ed elaborati dall'ISPRA, anche mediante comparazione con le informazioni in possesso delle regioni e Agenzie regionali territorialmente competenti. Le informazioni sono facilmente disponibili e aggiornate a intervalli regolari e presentano una copertura spaziale adeguata. L'indicatore è di portata nazionale e applicabile a temi ambientali a livello regionale e di significato nazionale.

    Stato
    Non definibile
    Trend
    Non definibile
    Valutazione/descrizione dello stato

    I comuni in cui sono presenti 4 o più stabilimenti RIR sono 32, distribuiti in 12 regioni: in essi è ubicato circa 1/4 degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante presenti in Italia. Le regioni in cui si ritrova il maggior numero di questi comuni sono: la Lombardia (6 comuni) e la Sicilia (5 comuni). Tra i comuni caratterizzati dalla presenza di un numero elevato di stabilimenti si rilevano Ravenna (26 stabilimenti) e Genova (13 stabilimenti), seguite da Trecate (10), Napoli e Venezia (9), Filago (8) e Augusta, Anagni, Catania e Livorno con 7 stabilimenti.

    Valutazione/descrizione del trend

    Rispetto al periodo precedente di valutazione (giugno 2023) il numero di comuni con almeno 4 stabilimenti RIR si è mantenuto costante. Quindi non ci sono state significative variazioni del numero e del tipo di industrie sottoposte agli obblighi imposti dalla normativa “Seveso”. Sebbene il numero dei comuni si sia mantenuto costante, si registra un leggero aumento delle attività rispetto al semestre precedente, che passa da 202 a 205.

    Commenti

    La scelta del valore-soglia di 4 stabilimenti è stata fatta per motivi pratici e non prefigura uno specifico orientamento normativo per quanto concerne i criteri di identificazione delle aree ad elevata concentrazione di stabilimenti a rischio di incidente rilevante. I dati a disposizione sono, oltre il nome dei comuni, il numero di stabilimenti per ognuno dei comuni selezionati. Dall’analisi dell’indicatore è possibile trarre ulteriori considerazioni sulla mappa dei pericoli di incidenti rilevanti nel nostro Paese. Tale informazione consente, infatti, di evidenziare maggiormente, scendendo al livello di comune, le aree in cui si riscontra una particolare concentrazione di stabilimenti a rischio di incidente rilevante.(figura 1)

    Allegati
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    Titolo

    Figura 1: Comuni con almeno 4 stabilimenti Seveso

    Titolo

    Tabella 1: Elenco comuni del territorio nazionale in cui ricadono 4 o più stabilimenti soggetti al D.Lgs 105/2015 (agg. 31.12.2023)