Descrizione 1
Giovanni Finocchiaro
L'indicatore descrive la dinamica dei prezzi del trasporto (passeggeri e merci), evidenziando l'evoluzione nel tempo di questo importante determinante della domanda di trasporto e della sua ripartizione modale. I prezzi medi nazionali al consumo dei prodotti petroliferi utilizzati per il trasporto, espressi come valori medi annuali, nel periodo 2000-2018 mostrano aumenti considerevoli: 47,7% circa per la benzina, 66,8% circa per il gasolio auto, 24,2% circa per il GPL auto. Anche nel 2018 rispetto all'anno precedente gli aumenti per le tre tipologie di prodotti petroliferi considerati continuano.
I prezzi dei servizi di trasporto, determinati da dinamiche autonome del mercato, sono influenzati anche dall'intervento pubblico attraverso l'imposizione fiscale, l'offerta infrastrutturale, i sussidi, la regolamentazione e la pianificazione territoriale. La loro evoluzione nel tempo influisce sulla domanda di trasporto e sulla ripartizione modale: dato un certo budget per i viaggi, una diminuzione dei prezzi dei trasporti rende possibile viaggiare di più (cosiddetto effetto rebound ) e, se ciò accade solo per alcune modalità di trasporto, come infatti avviene per il trasporto stradale e aereo, queste attraggono una quota maggiore del traffico.. La domanda di trasporto e la ripartizione modale, a loro volta, hanno influenza sull'impatto ambientale del settore dei trasporti. Un'importante componente dei prezzi del trasporto è rappresentata dai prezzi dei carburanti, il cui andamento pesa sulla domanda di carburante e, quindi, di trasporto.
Descrivere la dinamica dei prezzi del trasporto di passeggeri e di merci, evidenziando l'evoluzione nel tempo di questo determinante della domanda di trasporto e della sua ripartizione modale.
Per la normativa relativa alle tasse sui combustibili si veda l'indicatore Fiscalità nei trasporti.
Descrizione 2
Ministero Sviluppo economico - www.sviluppoeconomico.gov.it
ISTAT, Indici dei prezzi al consumo
Unione Petrolifera, Anni vari, Relazione annuale
La determinazione del prezzo effettivo dei trasporti costituisce uno dei modi principali per realizzare l'obiettivo comunitario di rendere i trasporti più sostenibili; i prezzi dei trasporti, infatti, sono spesso scarsamente correlati ai veri costi che essi impongono alla società e non inviano, quindi, ai cittadini i segnali giusti per decidere quanto e come muoversi. Per far sì che ciò avvenga occorre "internalizzare i costi esterni", ossia far sì che siano gli utenti del trasporto a pagare le esternalità negative (impatti ambientali, incidenti, congestione) generate dai loro comportamenti in tema di mobilità. I segnali di prezzo sarebbero ancora più efficaci se il mercato offrisse alternative.
Qualificazione dati
ISTAT- I:Stat
Unione petrolifera: Relazione annuale
Ministero sviluppo economico-Prezzi prodotti petroliferi (https://www.mise.gov.it/index.php/it/mercato-e-consumatori/prezzi/mercati-dei-carburanti/prezzi-industriali-confronto-tra-i-paesi-ue )
Nazionale
2005, 2010-2018
Qualificazione indicatore
Gli indici dei prezzi al consumo sono calcolati da ISTAT utilizzando l'indice a catena del tipo Laspeyres in cui sia il paniere sia il sistema dei pesi vengono aggiornati annualmente. A partire da gennaio 2016 gli indici IPCA, NIC e FOI sono classificati in base alla nuova classificazione ECOICOP (European Classification of Individual Consumption) allegata al nuovo Regolamento quadro europeo degli indici armonizzati dei prezzi al consumo. I prezzi medi annuali nazionali dei prodotti petroliferi sono calcolati dal Ministero dello Sviluppo economico in base ad una metodologia definita a livello comunitario.
Dalla Tabella 1 si evidenzia che, nel 2018, i gruppi di prodotto della divisione trasporti “Spese di esercizio mezzi di trasporto” (3,7%) e “Servizi di trasporto” (2,9%) registrano rispetto all’anno precedente variazioni positive, mentre per il gruppo “Acquisto mezzi di trasporto” la variazione percentuale resta pressoché invariata (0,4%).
I prezzi medi nazionali al consumo dei prodotti petroliferi utilizzati per il trasporto, nel periodo 2000-2018 mostrano aumenti considerevoli: +47,7% per la benzina, +66,8% per il gasolio auto e +24,2% per il GPL auto. Rispetto all’anno precedente, nel 2018 il prezzo medio nazionale al consumo della benzina senza piombo è salito del 4,6%, quello del gasolio per auto del 7,5% e del GPL auto del 6,2%.(Tabella 2). Questi aumenti dei prezzi dei prodotti petroliferi sono riconducibili all’andamento delle quotazioni internazionali del greggio.
Dati
Tabella 1: Indici dei prezzi al consumo NIC per i Trasporti per l'intera collettività (base 2015=100) - medie annue e variazioni percentuali medie annue
Elaborazione ISPRA su dati ISTAT (I.Stat: dati estratti 28 Agosto 2019)
lI NIC misura l'inflazione a livello dell'intero sistema economico, ovvero considera l'Italia come se fosse un'unica grande famiglia di consumatori all'interno della quale le abitudini di spesa sono ovviamente molto differenziate. Esso rappresenta il parametro di riferimento per la realizzazione delle politiche economiche.
Tabella 2: Prezzi al consumo medi annuali nazionali dei prodotti petroliferi utilizzati per i trasporti
Elaborazione ISPRA su dati MSE
I prezzi annuali sono una media pesata con i consumi mensili.
L’ISTAT ha modificato la base di riferimento degli indici dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) che vengono ora espressi nella nuova base anno 2015=100. Nel 2018 l’indice dei prezzi al consumo per i trasporti è pari a 104,8 (+2,7% rispetto all'anno precedente) a fronte di un indice generale di 102,3. Il dettaglio delle classi di prodotto presenta variazioni negative dell’indice dei prezzi solamente per l’acquisto di biciclette (-0,2%), per i servizi di trasporto su rotaia (-1,7%) e di trasporti marittimo e per vie d’acqua interne (-1,7%). Nelle altre classi di prodotti gli incrementi più consistenti si segnalano per carburanti e lubrificanti per mezzi di trasporto privati (+6,4%) e per il trasporto aereo passeggeri (+8,3%). Anche l’indice relativo ad assicurazioni sui mezzi di trasporto registra una variazione positiva pari all’1%.
I prezzi al consumo dei prodotti petroliferi utilizzati per il trasporto, espressi come valori medi annuali del 2018, pari a 1,599 euro /litro (1,529 nel 2017) per la benzina senza piombo, 1,488 euro/ litro (1,384 nel 2017) per il gasolio auto e 0,674 euro/litro (0,634 nel 2017) per il GPL auto, sono risultati superiori rispetto all'anno precedente. Il confronto tra i prezzi dei paesi UE (rilevati il 3 settembre 2018) mostra che l’Italia si trova al quarto posto in Europa (UE 28) per il prezzo al consumo della benzina senza piombo e al secondo posto per il prezzo del gasolio auto (Figure 1 e 2), preceduta nel primo caso dall'Olanda, dalla Danimarca e dalla Grecia e nel secondo dalla Svezia.