Descrizione 1
Maria Camilla Mignuoli, Massimo Peleggi, Silvana Salvati (ISPRA), Valentina Galanti - Sogesid/MASE, Angiolo Martinelli - MASE
In attuazione della Direttiva 91/676/CEE (Direttiva Nitrati), il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, all’articolo 92, comma 7, prevede che le regioni adottino e attuino i programmi d'azione (PdA) obbligatori per la tutela e il risanamento delle acque dall'inquinamento causato da nitrati di origine agricola nelle zone designate come vulnerabili ai nitrati (ZVN). Il comma 8-bis del citato articolo 92 prevede che le regioni riesaminino e, se del caso, rivedano i programmi d'azione obbligatori almeno ogni quattro anni. I PdA, insieme alle ulteriori misure intraprese in ottemperanza alla Direttiva Nitrati (per esempio, designazione delle zone vulnerabili), costituiscono misure di base dei programmi di misure dei Piani di Tutela delle Acque (art. 121 del D.Lgs. 152/2006) e dei Piani di Gestione dei Bacini Idrografici (art. 117 del D.Lgs. 152/2006) e, come tali, contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi della Direttiva Quadro Acque 2000/60/CE.
Tutte le regioni in cui risultano designate zone vulnerabili ai nitrati da almeno un anno hanno adottato il relativo Programma d’Azione.
L’indicatore consente di monitorare lo stato di avanzamento dei Programmi d'Azione (PdA) delle regioni sul cui territorio insistono zone designate come vulnerabili ai nitrati (ZVN). Tali PdA sono obbligatori per la tutela e il risanamento delle acque dall'inquinamento causato da nitrati di origine agricola e vanno definiti entro un anno dalla designazione delle ZVN.
Fornire indicazioni sullo stato di avanzamento dei PdA al fine di monitorare il livello di implementazione sul territorio nazionale delle misure atte a ridurre l'inquinamento delle acque causato, direttamente o indirettamente, dai nitrati di origine agricola e a prevenire qualsiasi ulteriore inquinamento di questo tipo.
• Direttiva 91/676/CEE del Consiglio, del 12 dicembre 1991, relativa alla protezione delle acque dell'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole.
• Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 - "Norme in materia ambientale" - Parte Terza.
• Decreto 25 febbraio 2016 "Criteri e norme tecniche generali per la disciplina regionale dell'utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento e delle acque reflue, nonché per la produzione e l'utilizzazione agronomica del digestato."
L’obiettivo strategico dei PdA consiste nella protezione e nel risanamento delle zone vulnerabili ai nitrati.
A livello operativo può essere declinato come segue:
• limitazione dell’applicazione al suolo dei fertilizzanti azotati basata sull’equilibrio tra il fabbisogno prevedibile di azoto delle colture e l’apporto alle colture di azoto proveniente dal suolo e dalla fertilizzazione;
• promozione di strategie di gestione integrata degli effluenti zootecnici al fine di ristabilire un equilibrio sostenibile e sinergico tra l’agricoltura e l’ambiente.
Descrizione 2
Siti istituzionali delle regioni e delle province autonome censimento aggiornato dal MASE (Tabella 1).
La serie storica disponibile copre quattro annualità (2019, 2021, 2022 e 2023).
Nessuna
Qualificazione dati
Siti istituzionali delle regioni e delle province autonome.
Nazionale, Regionale/Provinciale
settembre 2019 - ottobre 2023
Qualificazione indicatore
L'ISPRA supporta il MASE nell'ambito delle attività volte al monitoraggio dell'attuazione della Direttiva Nitrati (91/676/CEE). In tale contesto sono monitorate anche le misure intraprese dalle regioni/province autonome, alle quali compete l'attuazione della direttiva in parola sul proprio territorio, e che comprendono le designazioni delle ZVN e l'adozione nelle stesse dei PdA. La metodologia di elaborazione dell'indicatore consiste nel determinare il numero aggiornato di PdA adottati e confrontarlo con il numero di regioni/province autonome sul cui territorio insistono ZVN. Va precisato che le regioni/province autonome, ai sensi dell'articolo 92, comma 7, del D.Lgs. n. 152/2006, hanno un anno di tempo per la definizione dei programmi d'azione da attuare nelle ZVN a partire dalla data di designazione di queste ultime. Ne consegue che la mancata definizione di PdA in ZVN designate da meno di un anno non viene presa in considerazione ai fini dell’elaborazione dell’indicatore.
Tutte le regioni in cui risultano designate zone vulnerabili ai nitrati da almeno un anno hanno adottato il relativo Programma d’Azione, evidenziando dunque uno stato positivo in quanto in linea con gli obblighi previsti dall’articolo 5, paragrafo 1, della Direttiva 91/676/CEE. Ciò comporta che tutte le aziende agricole e altre tipologie di insediamenti produttivi affini (Decreto MiPAAF del 25 febbraio 2016) ubicate in ZVN siano soggette alle misure dei Programmi d’Azione regionali. La copertura territoriale dei PdA adottati riguarda tutte le ZVN designate da almeno un anno (19 PdA per altrettante regioni/province autonome con ZVN).
Come per la rilevazione di settembre 2022 il numero di PdA adottati, pari a 19 e riportati in Tabella 1, risulta uguale al numero di regioni/province con ZVN designate da almeno un anno. La situazione denota, pertanto, un trend stabile.
Dati
Tabella 1: Atti di adozione PdA nitrati per regione (storico, riesame e info aggiornate a ottobre 2023)
Elaborazione MASE su informazioni regioni/siti web regionali
I PdA adottati (Tabella 1) coprono tutte le ZVN designate sul territorio nazionale (Figura 1). Rispetto ad ottobre 2023, sono stati aggiornati, o sono in fase di conclusione del relativo iter amministrativo di adozione, i programmi d’azione già in vigore, da parte di: Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Puglia, provincia autonoma di Trento, Sardegna, Umbria e Veneto. Tali aggiornamenti hanno permesso di rafforzare il quadro normativo in vigore nelle ZVN con misure aggiuntive e azioni consolidate allo scopo di accelerare il raggiungimento degli obiettivi della Direttiva nitrati. Un’ulteriore misura di potenziamento dello stato di attuazione della direttiva sul territorio nazionale ha riguardato l’estensione delle ZVN da parte delle regioni Umbria e Piemonte.
Si evidenzia che con il Decreto MiPAAF del 25 febbraio 2016 sono stati aggiornati i criteri e le norme tecniche, risalenti al Decreto MiPAF 7 aprile 2006, per la disciplina regionale dell’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento e di altre matrici organiche. Il Titolo V, del citato Decreto MiPAAF, “Utilizzazione agronomica in zone vulnerabili da nitrati”, che potrebbe definirsi come “programma d’azione nazionale”, stabilisce i requisiti minimi che le regioni/province autonome devono rispettare nella predisposizione dei PdA.
Tutte le regioni, riportate in Tabella 1, in cui risultano designate le zone vulnerabili ai nitrati hanno recepito (o avviato le procedure per recepire) la disciplina di cui al citato DM del 2016.