MONITORAGGIO STRATEGIA MARINA – RIFIUTI MARINI SPIAGGIATI

    Descrizione 1
    Data aggiornamento scheda
    Autori

    Tomaso Fortibuoni, Francesca Ronchi, Cecilia Silvestri

    Abstract
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    Abstract

    La Strategia Marina (Direttiva 2008/56/CE) rappresenta un importante strumento di governance del sistema mare, promuovendo l’adozione di strategie mirate alla salvaguardia dell’ecosistema marino per il raggiungimento del Buono Stato Ambientale. Il Buono Stato Ambientale è valutato sulla base di 11 temi o descrittori qualitativi e fra questi il descrittore 10 prevede che le proprietà e le quantità di rifiuti marini non provochino danni all’ambiente costiero e marino. L’Italia realizza dal 2015 un esteso programma di monitoraggio dei rifiuti marini, compresi quelli spiaggiati. Nel 2022, la mediana dei rifiuti marini totali spiaggiati sui litorali italiani è risultata di 303 rifiuti ogni 100 m, in leggero aumento rispetto l’anno precedente (nel 2021 si contavano mediamente 273 oggetti ogni 100 m). Si tratta sempre di densità nettamente superiori al valore soglia di 20 rifiuti ogni 100 m stabilito a livello europeo come requisito per il raggiungimento del Buono Stato Ambientale. Come negli anni precedenti, le plastiche monouso sono il rifiuto più comune, rappresentando il 29% del totale. Le informazioni derivanti dal monitoraggio sono essenziali per migliorare la gestione dei rifiuti, valutare l’efficacia del Programma di Misure, e indirizzare politiche specifiche. 

    Descrizione

    La Direttiva 2008/56/CE (recepita dal D.Lgs. 190/2010) adotta misure a tutela dell’ecosistema marino al fine di conseguire e mantenere il Buono Stato Ambientale attraverso 11 temi, o Descrittori. Il Descrittore 10 è riferito ai rifiuti marini e una delle sue declinazioni, il criterio D10C1, pone come obiettivo per gli Stati Membri che la composizione, la quantità e la distribuzione dei rifiuti sul litorale, nello strato superficiale della colonna d'acqua e sul fondo, siano a livelli che non provochino danni all'ambiente costiero e marino. Il monitoraggio dei rifiuti sulle spiagge è realizzato dal Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA) con il coordinamento tecnico e scientifico dell’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale (ISPRA). Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) è l’Autorità competente che garantisce il coordinamento della attività previste nell’ambito dell’applicazione della Strategia Marina. Due volte l’anno (primavera e autunno), le Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente (ARPA) costiere monitorano i rifiuti di dimensioni superiori ai 2,5 cm in aree campione in un totale di 69 spiagge dislocate lungo tutto il litorale italiano.

    L’indicatore rappresenta la densità lineare lungo le coste di diverse tipologie di rifiuto (rifiuti totali, plastiche monouso, rifiuti legati alla pesca e acquacoltura, borse di plastica e rifiuti legati al fumo) espressa in numero di oggetti ogni 100 metri di litorale. Permette di identificare le principali tipologie di rifiuti presenti sulle coste italiane e monitorare nel tempo l’efficacia delle misure adottate per la loro riduzione, nonché di verificare il graduale avvicinamento al valore soglia di 20 rifiuti totali ogni 100 m definito a livello europeo come requisito per il raggiungimento del Buono Stato Ambientale.

    Scopo

    Misurare la densità dei rifiuti sui litorali e identificare le principali tipologie di rifiuto in ogni sottoregione. Monitorare nel tempo l’efficacia dei Programmi di Misure della Strategia Marina e il graduale avvicinamento al valore soglia definito a livello europeo come requisito per il raggiungimento del Buono Stato Ambientale.

    Rilevanza
    È di portata nazionale oppure applicabile a temi ambientali a livello regionale ma di significato nazionale
    È in grado di descrivere il trend senza necessariamente fornire una valutazione dello stesso
    È semplice, facile da interpretare
    È sensibile ai cambiamenti che avvengono nell’ambiente e/o delle attività antropiche
    Fornisce un quadro rappresentativo delle condizioni ambientali, delle pressioni sull’ambiente o delle risposte della società, anche in relazione agli obiettivi di specifiche normative
    Fornisce una base per confronti a livello internazionale
    Ha una soglia o un valore di riferimento con il quale poterlo confrontare
    Misurabilità
    Adeguatamente documentati e di fonte nota
    Aggiornati a intervalli regolari e con procedure affidabili
    Facilmente disponibili o resi disponibili a fronte di un ragionevole rapporto costi/benefici
    Un’ “adeguata” copertura spaziale
    Un’ “idonea” copertura temporale
    Solidità
    È basato su standard nazionali/internazionali e sul consenso nazionale/internazionale circa la sua validità
    È ben fondato in termini tecnici e scientifici
    Presenta attendibilità e affidabilità dei metodi di misura e raccolta dati
    Comparabilità nel tempo
    Comparabilità nello spazio
    Principali riferimenti normativi e obiettivi

    Direttiva 2008/56/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 giugno 2008 che istituisce un quadro per l’azione comunitaria nel campo della politica per l’ambiente marino (direttiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino).


    D.Lgs. 13 ottobre 2010, n. 190 Attuazione della direttiva 2008/56/CE che istituisce un quadro per l'azione comunitaria nel campo della politica per l'ambiente marino.


    Decreto 11 febbraio 2015. Determinazione degli indicatori associati ai traguardi ambientali e dei programmi di monitoraggio, predisposto ai sensi degli articoli 10, comma 1 e 11, comma 1, del D.Lgs. 190/2010.


    Decisione (UE) 2017/848 della Commissione del 17 maggio 2017 che definisce i criteri e le norme metodologiche relativi al buono stato ecologico delle acque marine nonché le specifiche e i metodi standardizzati di monitoraggio e valutazione, e che abroga la decisione 2010/477/UE.


    Decreto 15 febbraio 2019. Aggiornamento della determinazione del buono stato ambientale delle acque marine e definizione dei traguardi ambientali.


    Direttiva (UE) 2019/904 del Parlamento europeo e del Consiglio del 5 giugno 2019 sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente.


    Decreto Legislativo 8 novembre 2021, n. 196 Attuazione della direttiva (UE) 2019/904, del Parlamento europeo e del Consiglio del 5 giugno 2019 sulla riduzione dell'incidenza di determinati prodotti di plastica sull'ambiente.

    Van Loon, W., Hanke, G., Fleet, D., Werner, S., Barry, J., Strand, J., Eriksson, J., Galgani, F., Gräwe, D., Schulz, M., Vlachogianni, T., Press, M., Blidberg, E. and Walvoort, D., A European threshold value and assessment method for macro litter on coastlines, EUR 30347 EN, Publications Office of the European Union, Luxembourg, 2020, ISBN 978-92-76-21444-1 (online), doi:10.2760/54369 (online), JRC121707. 

    Valore soglia di 20 oggetti/100 m indicato a livello europeo come obiettivo per il raggiungimento di un Buono Stato Ambientale delle coste.

    DPSIR
    Pressione
    Tipologia indicatore
    Performance (tipo B)
    Efficacia delle politiche (tipo D)
    Riferimenti bibliografici

    Galgani F., Hanke G., Werner S., Oosterbaan L., Nilsson P., Fleet D., Kinsey S., Thompson R., van Franeker J., Vlachogianni T., Scoullos M., Mira Veiga J., Palatinus A., Matiddi M., Maes T., Korpinen S., Budziak A., Leslie H., Gago J., Liebezeit G. (2013). Monitoring guidance for marine litter in European seas. In: MSFD GES Technical Subgroup on Marine Litter (TSG-ML). 

    Hanke G., Walvoort D., van Loon W., Addamo A. M., Brosich A., Montero M. del Mar C, Jack M. M. E., Vinci M., Giorgetti A. (2019). EU Marine Beach Litter Baselines. JRC Technical Report 2019. https://ec.europa.eu/jrc. 

    Fortibuoni T., Amadesi B., Vlachogianni T. (2021). Composition and abundance of macrolitter along the Italian coastline: The first baseline assessment within the European Marine Strategy Framework Directive. Environmental Pollution, 268, 115886. https://doi.org/10.1016/j.envpol.2020.115886. 

    Van Loon W., Hanke G., Fleet D., Werner S., Barry J., Strand J., Eriksson J., Galgani F., Gräwe D., Schulz M., Vlachogianni T., Press M., Blidberg E., Walvoort D. (2020). A European threshold value and assessment method for macro litter on coastlines, EUR 30347 EN, Publications Office of the European Union, Luxembourg, 2020, ISBN 978-92-76-21444-1 (online), doi:10.2760/54369 (online), JRC121707.

    Frequenza di rilevazione dei dati
    Semestrale
    Fonte dei dati
    SNPA (Sistema Nazionale per la protezione dell’ambiente)
    Accessibilità dei dati di base

    http://www.db-strategiamarina.isprambiente.it/app/#/ 

    https://www.emodnet-chemistry.eu/marinelitter

    Copertura spaziale

    Nazionale

    Copertura temporale

    2015-2022

    Descrizione della metodologia di elaborazione

    Il campionamento dei rifiuti spiaggiati viene effettuato all’interno di un unico transetto rappresentato da un tratto di spiaggia di 100 m, due volte l’anno (primavera e autunno). L’area di campionamento copre l’intera profondità della spiaggia, dalla battigia fino al sistema dunale o alla vegetazione e/o ai manufatti presenti (ad esempio strade). Il transetto viene ripetuto con la massima precisione possibile in ogni campionamento e durante gli anni. Le spiagge monitorate nel 2022 sono state 69 in primavera e 68 in autunno. Tutti gli oggetti di dimensioni superiori a 2,5 cm (lato più lungo) visibili sulla superficie della spiaggia vengono classificati secondo le categorie codificate a livello europeo (Galgani et al. 2013). Le densità sono espresse come mediana del numero di oggetti ogni 100 m di spiaggia. Gli oggetti sono stati raggruppati secondo 4 macro categorie: rifiuti totali; oggetti di plastica monouso (SUP); rifiuti che provengono dalla pesca e dall'acquacoltura (FISH); sacchetti e borse di plastica (BAG); rifiuti legati al fumo (SMOKE).

    Periodicità di aggiornamento
    Annuale
    Qualità dell'informazione

    Il punteggio relativo alla qualità dell’informazione scaturisce dal fatto che l’indicatore è semplice da applicare e interpretare, i dati sono robusti e comparabili dal momento che la metodologia di campionamento e analisi è standardizzata. Inoltre, la copertura spaziale è tale da garantire l’informazione a scala nazionale e quella temporale permette di identificare un trend.

    Stato
    Scarso
    Trend
    Positivo
    Valutazione/descrizione dello stato

    La densità di rifiuti lungo le coste italiane si conferma anche nel 2022 molto alta (mediana di 303 rifiuti ogni 100 m) rispetto al valore soglia stabilito a livello europeo per il conseguimento del Buono Stato Ambientale (20 oggetti/100 m; Van Loon et al. 2020) (Figura 1). 

    Da segnalare la sottoregione Adriatico che si conferma l’area con le maggiori densità di rifiuti totali (mediana di 376/100 m), seguita dal Mediterraneo occidentale (mediana di 266 oggetti/100 m) e Ionio e Mediterraneo centrale (mediana di 207 oggetti/100 m).

    Valutazione/descrizione del trend

    Nel 2022, lungo le coste italiane si è osservato un leggero aumento della densità dei rifiuti totali rispetto al 2021, passando da una mediana di 273 a 303 oggetti/100 m. Resta, comunque, un valore più basso rispetto ai primi anni di monitoraggio (2015-2019), quando la densità superava i 400 oggetti/100 m (Figura 1). Nella sottoregione Adriatico però si è registrata una diminuzione dei rifiuti totali (da 499 a 376 oggetti/100 m), così come delle plastiche monouso (SUP) (da 143 a 101 oggetti/100 m); sono ulteriormente diminuiti anche i rifiuti legati alla pesca e acquacoltura (FISH), da 37 a 24 oggetti/100 m. Non si evidenziano significative variazioni delle borse e sacchetti di plastica (BAG) nelle tre sottoregioni, mentre i rifiuti legati al fumo (SMOKE), principalmente mozziconi di sigaretta, sono leggermente aumentati. L’adozione di misure specifiche per la riduzione di oggetti monouso e per il corretto smaltimento delle reti da pesca dismesse dovrebbe contribuire - sebbene in tempi difficili da stimare - alla diminuzione del numero di oggetti che finiscono lungo le coste e quindi al progressivo avvicinamento all’obiettivo unionale.

    Commenti

    Rispetto al 2021, nel 2022 a livello nazionale si è registrato un leggero aumento della densità di rifiuti totali. Questo aumento ha riguardato la sottoregione Ionio e Mediterraneo centrale, che però resta quella con le minori densità di rifiuti (Figura 2). La plastica monouso (SUP) (Figura 3) rappresenta la macro categoria più abbondante in tutte le sottoregioni, con il 29% del totale dei rifiuti. L’Adriatico è interessato da elevate densità di rifiuti legati alla pesca e acquacoltura (FISH), che presentano una densità mediana di 24 oggetti/100 m contro i 5 oggetti/100 m nel Mediterraneo occidentale e 4 oggetti/100 m nello Ionio e Mediterraneo centrale (Figura 4). I rifiuti legati al fumo (SMOKE) nel 2022 sono risultati più abbondanti in tutte la sottoregioni rispetto l’anno precedente, con lo Ionio e Mediterraneo centrale che conferma le maggiori densità (17 oggetti/100 m) rispetto le altre due sottoregioni, dove sono stati trovati mediamente 15 oggetti/100 m (Mediterraneo occidentale) e 10 oggetti/100 m (Adriatico) (Figura 5). Per quanto riguarda i sacchetti e le borse di plastica (BAG), non si sono osservate sostanziali differenze rispetto al 2021 (Figura 6).

    Allegati
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    Titolo

    Figura 1: Valori mediani delle densità lineari (oggetti/100 m) dei rifiuti totali presenti lungo le coste italiane sulla base dei monitoraggi realizzati nell’ambito della Strategia Marina

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati ARPA

    Legenda

    Mediana del numero di rifiuti totali per 100 m di litorale. Il grafico riporta il valore di densità che corrisponde al Buono Stato Ambientale, come definito a livello europeo

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    Titolo

    Figura 2: Densità lineare (oggetti/100 m) dei rifiuti totali spiaggiati nelle tre sottoregioni in cui sono suddivisi i mari italiani

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati ARPA

    Legenda

    Numero di rifiuti totali per 100 m di litorale

    Note

    Le linee uniscono il valore mediano per ciascun anno e sottoregione, le barre rappresentano lo scarto interquartile

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    Titolo

    Figura 3: Densità lineare (oggetti/100 m) delle plastiche monouso (SUP) nelle tre sottoregioni in cui sono suddivisi i mari italiani

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati ARPA

    Legenda

    Numero di oggetti di plastica monouso (SUP) per 100 m di litorale

    Note

    Le linee uniscono il valore mediano per ciascun anno e sottoregione, le barre rappresentano lo scarto interquartile

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    Figura 4: Densità lineare (oggetti/100 m) dei rifiuti legati alla pesca e all’acquacoltura (FISH) nelle tre sottoregioni in cui sono suddivisi i mari italiani

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati ARPA

    Legenda

    Numero di rifiuti legati alla pesca e acquacoltura (FISH) per 100 m di litorale

    Note

    Le linee uniscono il valore mediano per ciascun anno e sottoregione, le barre rappresentano lo scarto interquartile

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    Figura 5: Densità lineare (oggetti/100 m) dei rifiuti legati al fumo (SMOKE) nelle tre sottoregioni in cui sono suddivisi i mari italiani

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati ARPA

    Legenda

    Numero di rifiuti legati al fumo (SMOKE) per 100 m di litorale

    Note

    Le linee uniscono il valore mediano per ciascun anno e sottoregione, le barre rappresentano lo scarto interquartile

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    Figura 6: Densità lineare (oggetti/100 m) delle borse e sacchetti di plastica (BAG) nelle tre sottoregioni in cui sono suddivisi i mari italiani

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati ARPA

    Legenda

    Numero di borse e sacchetti di plastica, compresi i frammenti (BAG), per 100 m di litorale

    Note

    Le linee uniscono il valore mediano per ciascun anno e sottoregione, le barre rappresentano lo scarto interquartile