CONSISTENZA E LIVELLO DI MINACCIA DI SPECIE VEGETALI

    Descrizione 1
    Data aggiornamento scheda
    Autori

    Stefania Ercole, Valeria Giacanelli

    Abstract
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    Abstract

    L’Italia ospita un patrimonio floristico di grande rilievo per ricchezza di specie e sottospecie (2.704 licheni, 1.209 briofite e 8.249 entità vascolari) e per valore biogeografico. Secondo i dati aggiornati al gennaio 2022, il 21,1% delle 8.249 entità della flora vascolare italiana (pari a 1.739 entità) è endemica, ovvero esclusiva del nostro territorio, e di queste, 1.164 sono anche esclusive regionali, cioè con areale ristretto a una sola regione. L’indicatore mostra anche lo stato di rischio IUCN della nostra flora per un contingente di 2.430 entità vascolari (che rappresentano il 29,5% della flora vascolare italiana), per le quali sono identificate anche le pressioni prevalenti. Purtroppo, lo stato di conservazione non può essere considerato soddisfacente poiché delle 2.430 entità vascolari valutate dalle Liste Rosse italiane il 2,2% (pari a 54 entità) sono estinte o probabilmente estinte e il 24,3% (590 entità) è a rischio di estinzione. Le pressioni antropiche correlate ai cambiamenti di uso del suolo continuano ad agire sul nostro territorio e rappresentano attualmente uno dei maggiori driver del rischio di estinzione delle specie vegetali. La Lista Rossa della flora vascolare indica tra le pressioni più rilevanti le modifiche dei sistemi naturali (il 39% dei 2.430 taxa valutati sono soggetti a questa forma di pressione), lo sviluppo agricolo (27%) e residenziale (27%) e il disturbo antropico diretto sugli ambienti naturali (20%).

    Descrizione

    L'indicatore rende conto della ricchezza floristica a livello nazionale e regionale, riportando i dati di consistenza numerica delle specie vegetali vascolari e non vascolari italiane. Per la flora vascolare sono riportati anche i dati relativi alle entità endemiche, da tenere in particolare considerazione ai fini conservazionistici. Inoltre, l’indicatore mostra lo stato di rischio IUCN per un consistente set di specie vegetali valutate dalle Liste Rosse italiane (2.430 piante vascolari e 772 non vascolari).

    Scopo

    Descrivere la ricchezza floristica italiana, a scala nazionale e regionale; presentare il grado di rischio di estinzione della nostra flora.

    Rilevanza
    È di portata nazionale oppure applicabile a temi ambientali a livello regionale ma di significato nazionale
    È in grado di descrivere il trend senza necessariamente fornire una valutazione dello stesso
    È semplice, facile da interpretare
    È sensibile ai cambiamenti che avvengono nell’ambiente e/o delle attività antropiche
    Fornisce un quadro rappresentativo delle condizioni ambientali, delle pressioni sull’ambiente o delle risposte della società, anche in relazione agli obiettivi di specifiche normative
    Fornisce una base per confronti a livello internazionale
    Misurabilità
    Adeguatamente documentati e di fonte nota
    Un’ “adeguata” copertura spaziale
    Un’ “idonea” copertura temporale
    Solidità
    È basato su standard nazionali/internazionali e sul consenso nazionale/internazionale circa la sua validità
    È ben fondato in termini tecnici e scientifici
    Presenta attendibilità e affidabilità dei metodi di misura e raccolta dati
    Principali riferimenti normativi e obiettivi

    A livello nazionale non esiste una legislazione di tutela della flora, ma sono state emanate normative in ambito regionale con liste di specie (Alonzi et al., 2007). In ambito internazionale i principali riferimenti sono la Convenzione di Berna e la Direttiva Habitat. La Convenzione di Berna relativa alla conservazione della vita selvatica e dell'ambiente naturale in Europa (19 settembre 1979), ha lo scopo di assicurare la conservazione della flora e della fauna selvatiche e dei loro habitat naturali (Art.1), con particolare riguardo per le specie in pericolo di estinzione e vulnerabili e per le specie endemiche (Art.3). La Direttiva Habitat 92/43/CEE intende contribuire alla salvaguardia della biodiversità mediante la conservazione degli habitat naturali, nonché della flora e della fauna selvatiche nel territorio europeo degli Stati membri (Art.2). A livello comunitario, la Strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030 (Bruxelles, 20.5.2020, COM (2020) 380 final) indica nuovi target in materia di conservazione delle specie, in quanto la Commissione prescrive agli Stati membri di evitare il deterioramento dello stato di conservazione di tutti gli habitat e le specie protetti entro il 2030. Gli Stati membri dovranno inoltre assicurare per almeno il 30 % delle specie e degli habitat il cui attuale stato di conservazione non è soddisfacente, che lo diventi o mostri una netta tendenza positiva.

    DPSIR
    Stato
    Impatto
    Tipologia indicatore
    Descrittivo (tipo A)
    Riferimenti bibliografici

    Alonzi A., Ercole S., Piccini C., 2007 - La protezione delle specie della flora e della fauna selvatica: quadro di riferimento legislativo regionale. Rapporto APAT 75/2006. ISBN 88-448-0233-3 https://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/rapporti/la-protezione-delle-specie-della-flora-e-della Bartolucci F., Peruzzi L., Galasso G., et alii, 2018 - An updated checklist of the vascular flora native to Italy. Plant Biosystems, 152 (2). Bilz M., Kell S.P., Maxted N., Lansdown R.V., 2011 - European Red List of Vascular Plants. Publications Office of the European Union, Luxembourg. Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (eds.) 2005 - An annotated checklist of the Italian vascular flora. Roma, Palombi Editori. Conti F., Manzi A., Pedrotti F., 1992 - Libro Rosso delle Piante d'Italia. MATTM, WWF Italia. Conti F., Manzi A., Pedrotti F., 1997 - Liste Rosse Regionali delle Piante d'Italia. WWF Italia, SBI, Univ. Camerino. Conti et alii, 2007 - Integrazioni alla Checklist della flora vascolare italiana. Natura Vicentina, 10 (2006): 5-74, (Vicenza). EAA, European Environment Agency, 2015 - State of nature in the EU - Results from reporting under the nature directives 2007–2012. EEA Technical report No 2/2015. Ercole S., Giacanelli V., 2014 - Flora. In: Genovesi P., Angelini P., Bianchi E., Dupré E., Ercole S., Giacanelli V., Ronchi F., Stoch F. (eds) - Specie e habitat di interesse comunitario in Italia: distribuzione, stato di conservazione e trend. ISPRA, Serie Rapporti 194/2014. IUCN, 2012a - IUCN Red List categories and criteria: version 3.1. 2nd ed., Gland, Switzerland and Cambridge (UK): IUCN Species Survival Commission, iv+32 pp. IUCN, 2012b. Unified Classification of Direct Threats: Version 3.2. IUCN, 2013 a - Guidelines for using the IUCN Red List Categories and Criteria. Version 10. Prepared by the Standards and Petitions Subcommittee. IUCN, 2013 b - Italy’s biodiversity at risk. A call for action. IUCN Brussels, Belgium. Orsenigo S., Montagnani C. et alii, 2018 - Red Listing plants under full national responsibility: extinction risks and threats in the vascular flora endemic to Italy. Biological Conservation 224: 213-222. Peruzzi L., Conti F. & Bartolucci F., 2014 - An inventory of vascular plants endemic to Italy. Phytotaxa 168 (1): 1-75 Pignatti S., 1982 - Flora d'Italia. 3 voll. Edagricole. Bologna. Rossi G. et alii, 2016 - Is legal protection sufficient to ensure plant conservation? The Italian Red List of policy species as a case study. Oryx 50(03): 431-436. Scoppola A., Spampinato G., 2005 - Atlante delle specie a rischio di estinzione (CD-ROM). MATTM, DPN, SBI, Univ. Tuscia, Univ. La Sapienza. http://dryades.units.it/briofite/index.php http://dryades.units.it/floritaly/ http://dryades.units.it/italic/index.php http://www.iucn.it/liste-rosse-italiane.php

    Limitazioni

    I limiti maggiori riguardano la difficoltà di reperire dati omogenei in termini temporali e di set di specie e la non prevedibilità di aggiornamento dei dati, fatta eccezione per le piante vascolari, per le quali a partire dal 2021 è prevista la pubblicazione di un report annuale di sintesi dei dati di consistenza resi disponibili sul portale della Flora d’Italia, che viene aggiornato due volte l’anno.

    Ulteriori azioni

    Implementare una rete nazionale di monitoraggio per accrescere le conoscenze sulla nostra flora e poter aggiornare periodicamente le valutazioni IUCN.

    Frequenza di rilevazione dei dati
    Non definibile
    Fonte dei dati
    Aleffi M., Tacchi R., Poponessi S., 2020 - New Checklist of the Bryophytes of Italy. Cryptogamie, Bryologie 41 (13): 147-195. https://doi.org/10.5252/cryptogamie-bryologie2020v41a13.
    Bartolucci F., Galasso G., Peruzzi L., Conti F., 2021 - Report 2020 on plant biodiversity in Italy: native and alien vascular flora. Natural History Sciences. Atti Soc. it. Sci. nat. Museo civ. Stor. nat. Milano, 8 (1): 41-54, 2021. DOI: 10.4081/nhs.2021.520.
    Cortini Pedrotti, 1992 - Check-list of the Mosses of Italy. Fl. Medit., 2.
    Nimis P.L., Martellos S., 2017 - ITALIC - The Information System on Italian Lichens. Version 5.0. University of Trieste, Dept. of Biology, (http://dryades.units.it/italic).
    Nimis, 1992 - Lista rossa dei licheni d'Italia. In: Conti, Manzi, Pedrotti, 1992. Libro Rosso delle Piante d'Italia. MATTM
    Orsenigo S., Fenu G., Gargano D., Montagnani C., Abeli T., Alessandrini A., Bacchetta G., Bartolucci F., Carta A., Castello M., Cogoni D., Conti F., Domina G., Foggi B., Gennai M., Gigante D., Iberite M., Peruzzi L., Pinna M.S., Prosser F., Santangelo A., Selvaggi A., Stinca A., Villani M., Wagensommer R. P., Tartaglini N., Duprè E., Blasi C., Rossi G., 2020 - Red list of threatened vascular plants in Italy. Plant Biosystems https://doi.org/10.1080/11263504.2020.1739165
    Rossi G., et.al. , 2013. Lista Rossa della Flora Italiana. 1. Policy Species e altre specie minacciate. Comitato Italiano IUCN e Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
    Accessibilità dei dati di base

    Consultazione di fonti bibliografiche e banche dati online (vedi fonti dei dati e descrizione della metodologia di elaborazione).

    Copertura spaziale

    Nazionale Regionale (20/20)

    Copertura temporale

    1992, 2013, 2014, 2015, 2017, 2018, 2020, 2022 (date delle fonti di riferimento)

    Descrizione della metodologia di elaborazione

    L’indicatore si basa sull’elaborazione di dati provenienti da diverse fonti (checklist e Liste Rosse) aventi date di aggiornamento variabili. Nelle elaborazioni grafiche e tabellari le specie vegetali vengono ripartite nei seguenti gruppi tassonomici: - Licheni; - Briofite: Epatiche e Antocerote, Muschi; - Piante Vascolari. L’indicatore presenta i dati di consistenza numerica della flora italiana, desunti dalle più recenti pubblicazioni per i diversi gruppi tassonomici (Aleffi et al., 2020; Nimis e Martellos, 2017; Bartolucci et al., 2022). Per ciascun gruppo viene indicato il numero di entità, o taxa, comprendendo cioè sia le specie che le sottospecie. Per la sola flora vascolare i dati vengono presentati sia a scala nazionale sia regionale, prendendo in esame anche i livelli di endemismo; per ciascuna regione amministrativa si riportano: - il numero totale di entità (specie + sottospecie) (Bartolucci et al., 2022), che comprende le seguenti categorie: presenti, dubbie, non confermate, estinte o probabilmente estinte (incluse le criptogeniche); - il numero di endemiche italiane e di endemiche esclusive di ciascuna regione (Bartolucci et al., 2022). Come anno di aggiornamento di questi dati viene considerato quello della pubblicazione (2022). I dati relativi all’endemismo fanno riferimento alle entità con distribuzione ristretta al territorio italiano, comprendendo però anche i taxa presenti sia in Italia sia nelle isole di Corsica e Malta, secondo il criterio scelto nel più recente lavoro di sintesi pubblicato (Bartolucci et al., 2022). L’indicatore mostra anche la consistenza della flora a rischio di estinzione, per le piante non vascolari (Cortini Pedrotti e Aleffi, 1992; Nimis, 1992) e vascolari (Orsenigo et al., 2020). Le categorie IUCN (International Union for Conservation of Nature) utilizzate nelle diverse Liste Rosse di riferimento dipendono dalla data di pubblicazione, ovvero dall’aggiornamento dei criteri IUCN utilizzati. Per le briofite (Epatiche e Muschi) e i Licheni il livello di minaccia viene valutato, secondo il criterio scelto da Cortini Pedrotti e Aleffi (1992) e da Nimis (1992), utilizzando quattro categorie: specie estinta (EX extinct); in pericolo (EN endangered); vulnerabile (VU vulnerable); rara (R), categoria aggiunta per le specie note negli ultimi cinquant'anni per meno di cinque località. I dati relativi al livello di minaccia delle piante vascolari (Orsenigo et al., 2020) seguono le linee guida IUCN più recenti (IUCN, 2012a) e sono classificati con le categorie della versione 3.1 che sono: specie estinta (EX extinct), estinta in natura (EW extinct in the wild), probabilmente estinta (CR(PE)), gravemente minacciata (CR critically endangered), minacciata (EN endangered), vulnerabile (VU vulnerable), quasi a rischio (NT near threatened), a minor rischio (LC least concern), dati insufficienti (DD data deficient), non valutata (NE not evaluated). A queste si aggiunge, nell’ambito di valutazioni a scala regionale, la categoria specie estinta a livello sub-globale (RE regionally extinct). I dati relativi alle pressioni (Orsenigo et al., 2020) si riferiscono alle categorie codificate dalla IUCN nella versione 3.2 (IUCN, 2012b).

    Periodicità di aggiornamento
    Annuale
    Qualità dell'informazione

    Le informazioni utilizzate per il popolamento dell'indicatore rappresentano dati fondamentali per valutare la ricchezza floristica a livello nazionale e regionale e il grado di rischio a cui è sottoposta la flora italiana. I dati utilizzati per popolare l’indicatore coprono l’intero territorio nazionale, sono basati su standard internazionali (IUCN) e derivano da fonti scientificamente affidabili. Le date di aggiornamento variano per i diversi gruppi tassonomici in funzione dei progressi delle conoscenze e della pubblicazione di checklist e liste rosse.

    Stato
    Scarso
    Trend
    Negativo
    Valutazione/descrizione dello stato

    Lo stato di conservazione della flora italiana deve considerarsi scarso alla luce delle percentuali di specie a rischio di estinzione e di quelle già estinte: delle 2.430 entità vascolari valutate dalla Lista Rossa italiana il 24,3% (pari a 590 specie) è a rischio di estinzione (VU+EN+CR), mentre sono estinte o probabilmente estinte il 2,2% (pari a 54 specie).

    Valutazione/descrizione del trend

    Il trend è negativo poiché l’andamento non va nella direzione auspicabile: le percentuali di specie vegetali a rischio aumentano in Italia e i dati relativi alle estinzioni sono preoccupanti. Le pressioni antropiche correlate ai cambiamenti di uso del suolo continuano ad agire sul territorio italiano e rappresentano attualmente uno dei maggiori driver del rischio di estinzione delle specie vegetali. La recente Lista Rossa della flora vascolare mostra che le pressioni più rilevanti sono le modifiche dei sistemi naturali (il 39% dei 2.430 taxa valutati sono soggetti a questa forma di pressione), lo sviluppo agricolo (27%) e residenziale (27%) e il disturbo antropico diretto sugli ambienti naturali (20%).

    Commenti

    La flora italiana è tra le più ricche in Europa con 3.913 entità di piante non vascolari, di cui 302 Epatiche e Antocerote, 907 Muschi (Aleffi et al., 2020) e 2.704 Licheni (Nimis e Martellos, 2017), e con 8.249 entità di piante vascolari (Bartolucci et al., 2022) (Figura 1). Si segnala, inoltre, un continuo aggiornamento delle conoscenze dovuto ad approfondimenti tassonomici e all’esplorazione sempre più capillare del territorio (Portale della Flora d’Italia http://dryades.units.it/floritaly/). Tali aggiornamenti, pubblicati per la flora vascolare in un report annuale a partire dal 2021, permettono di aggiornare la consistenza di questo gruppo annualmente. A livello regionale in ben 8 regioni su 20 il numero di entità di piante vascolari supera le 3.000 specie e sottospecie (Figura 2, Tabella 1). I dati in Tabella 1, aggiornati a gennaio 2022, forniscono un’indicazione non solo della ricchezza floristica, ma anche della vulnerabilità a significative perdite di biodiversità, infatti le ultime due colonne danno conto della scomparsa di numerose specie dai territori regionali avvenuta negli ultimi decenni (entità non più ritrovate e entità estinte o probabilmente estinte). La flora vascolare endemica italiana è costituita da 1.739 entità (pari al 21,1% della flora vascolare totale) tra specie e sottospecie esclusive del nostro territorio o presenti in Italia, Corsica e Malta. Il 67% delle endemiche sono anche esclusive regionali (Bartolucci et al., 2022) (Tabella 2). Il numero di entità vascolari endemiche presenti in ciascuna regione (ripartito in endemiche ed endemiche esclusive) permette di apprezzare la rilevanza biogeografica delle flore regionali, tra le quali spiccano (Figura 3 e Tabella 2) quelle di Sicilia (425 endemiche di cui 304 esclusive regionali), Sardegna (317 endemiche di cui 262 esclusive), Calabria (300 endemiche di cui 65 esclusive) e Abruzzo (299 endemiche di cui 71 esclusive). Sono rilevanti per la componente endemica anche altre regioni dell’Italia peninsulare (Basilicata, Toscana, Lazio, Campania, Puglia, Marche), mentre non emergono in queste elaborazioni le regioni alpine, nonostante la rilevanza fitogeografica, poiché le entità vegetali distribuite sui rilievi alpini che valicano il confine italiano non vengono considerate endemiche italiane, essendo condivise con altri Paesi. La valutazione IUCN dello stato di rischio di estinzione per la flora italiana ad oggi è stata realizzata per 772 licheni e briofite (su un totale di 3.913 entità note) e per 2.430 piante vascolari (su un totale di 8.249 entità note) (Tabella 3; Figura 4). Le Liste Rosse delle piante non vascolari risalgono agli anni ‘90 (Cortini Pedrotti e Aleffi, 1992; Nimis, 1992) in cui si utilizzavano metodologie e criteri IUCN attualmente sostituiti dai nuovi standard (IUCN, 2012a), applicati alla redazione delle più recenti Liste Rosse (Orsenigo et al., 2018, 2020). Nell’ultimo decennio le attività di red listing si sono concentrate su alcuni set di specie vegetali italiane di interesse conservazionistico, in particolare: le policy species, le entità endemiche italiane (in base a Peruzzi et al., 2014), le entità di interesse conservazionistico tipiche di habitat a rischio (quali habitat costieri e umidi) e che hanno avuto un declino documentato negli ultimi 30 anni e, infine, le entità valutate EX, EW, o CR nelle precedenti Liste Rosse (Conti et al., 1992, 1997). Ad oggi sono state valutate 2.430 entità vascolari (Orsenigo et al., 2020), che rappresentano il 29,5% della flora vascolare italiana. I risultati di queste valutazioni non sono affatto positivi (Figura 4): 54 entità (pari al 2,2% delle 2.430 entità valutate) sono estinte o probabilmente estinte (EX+EW+CR(PE)), 590 entità (24,3%) sono a rischio di estinzione (VU+EN+CR), mentre non è stato possibile valutare per mancanza di dati 404 entità, pari al 16,6% (Orsenigo et al., 2020). Questa situazione di grave minaccia alla biodiversità vegetale in Italia è imputabile a cause note, tra le quali spiccano le pratiche agricole, il consumo di suolo, la costruzione di infrastrutture residenziali e per il trasporto, oltre a disturbo e frammentazione degli ecosistemi. La recente Lista Rossa della flora vascolare (Orsenigo et al., 2020) mostra che le pressioni più comuni che minacciano le specie vegetali italiane sono le modifiche dei sistemi naturali (il 39% dei 2.430 taxa valutati sono soggetti a questa forma di pressione), lo sviluppo agricolo (27%) e residenziale (27%) e il disturbo antropico diretto sugli ambienti naturali (20%) (Figura 5). Più pressioni derivanti dalle attività antropiche spesso agiscono in contemporanea (Orsenigo et al., 2020) e solo il 20% delle specie (484) non sono soggette a forme di disturbo, ma si tratta per lo più di specie che vivono in ambienti montani. Risultano invece a più forte rischio le specie di ambienti costieri e di zone di pianura. Al momento i cambiamenti climatici e le specie aliene invasive non sembrano essere tra le pressioni principali per la flora italiana (Figura 5), ma ciò potrebbe dipendere dall’attuale mancanza di metodologie di valutazione e quantificazione di questi impatti.

    Allegati
    Fonte

    Tabella 1: Numero di entità (specie + sottospecie) di piante vascolari totali sul territorio italiano e in ciascuna Regione (agg. genn. 2022).

    Legenda

    Elaborazione ISPRA su dati tratti da: Bartolucci et al., 2022 - Report 2021 on plant biodiversity in Italy: native and alien vascular flora. Atti Soc. it. Sci. nat. Museo civ. Stor. nat. Milano, 9(2).

    Fonte

    Tabella 2: Piante vascolari endemiche italiane. Numero totale e numero di esclusive di ciascun territorio regionale (agg. genn. 2022)

    Legenda

    Bartolucci et al., 2022 - Report 2021 on plant biodiversity in Italy: native and alien vascular flora. Atti Soc. it. Sci. nat. Museo civ. Stor. nat. Milano, 9(2). Portale della Flora d’Italia. http:/dryades.units.it/floritaly

    Titolo

    Tabella 3: Livello di minaccia IUCN della flora italiana (agg.: licheni 1992; briofite 1992, piante vascolari 2020)

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati tratti da:
    Cortini Pedrotti, Aleffi, 1992 - Lista rossa delle briofite d’Italia. In: Conti, Manzi, Pedrotti, 1992. Libro Rosso delle Piante d’Italia. MATTM, WWF Italia;
    Nimis, 1992 - Lista rossa dei licheni d’Italia. In: Conti, Manzi, Pedrotti, 1992. Libro Rosso delle Piante d’Italia. MATTM; WWF Italia;
    Orsenigo et al. 2020 - Red list of threatened vascular plants in Italy. Plant Biosystems 155 (2): 310-335

    Legenda

    I 3 numeri per le cat CR, EN e VU per le piante vascolari sono stati dedotti dalle percentuali perché la fonte non fornisce i numeri, ma solo le percentuali.

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    Titolo

    Figura 1: Numero di entità vegetali (specie + sottospecie) segnalate dalle checklist nazionali, divise per gruppo sistematico.

    Fonte

    Elaborazioni ISPRA su dati tratti da: Aleffi, Tacchi, Poponessi, 2020 - New Checklist of the Bryophytes of Italy. Cryptogamie, Bryologie 41(13); Nimis, Martellos, 2017 - ITALIC - The Information System on Italian Lichens. Version 5.0. University of Trieste, Dept. of Biology; Bartolucci et al., 2022 - Report 2021 on plant biodiversity in Italy: native and alien vascular flora. Atti Soc. it. Sci. nat. Museo civ. Stor. nat. Milano, 9(2)

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    Titolo

    Figura 2: Numero di entità di flora vascolare (specie + sottospecie) in ciascuna regione italiana (agg. genn. 2022)

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati tratti da: Bartolucci et al., 2022 - Report 2021 on plant biodiversity in Italy: native and alien vascular flora. Atti Soc. it. Sci. nat. Museo civ. Stor. nat. Milano, 9(2).

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    Titolo

    Figura 3: Numero di specie vascolari endemiche italiane presenti in ciascuna regione, suddiviso in esclusive e non esclusive del territorio regionale (agg. genn. 2022)

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati tratti da: Bartolucci et al., 2022 - Report 2021 on plant biodiversity in Italy: native and alien vascular flora. Atti Soc. it. Sci. nat. Museo civ. Stor. nat. Milano, 9(2). Portale della Flora d’Italia. http:/dryades.units.it/floritaly (cons. genn. 2022)

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    Titolo

    Figura 4: Livello di minaccia della flora vascolare italiana: ripartizione percentuale nelle categorie IUCN di rischio di estinzione delle 2.430 piante vascolari valutate (agg. 2020)

    Fonte

    Fonte: Orsenigo et al. 2020. Red list of threatened vascular plants in Italy. Plant Biosystems

    Legenda

    EX: specie estinta a livello sub-globale (regionally extinct), EW: specie estinta in natura (extinct in the wild), CR(PE): specie probabilmente estinta, CR: gravemente minacciata (critically endangered), EN: minacciata (endangered),VU: vulnerabile

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    Titolo

    Figura 5: Ripartizione percentuale delle principali pressioni per la flora vascolare italiana (2.430 taxa vascolari valutati, agg. 2020)

    Fonte

    Orsenigo et al. 2020. Red list of threatened vascular plants in Italy. Plant Biosystems