INDICE DI COPERTURA VEGETALE MONTANA (MOUNTAIN GREEN COVER INDEX)

    Descrizione 1
    Data aggiornamento scheda
    Autori

    Marco D'Antona , Paolo De Fioravante, Marco Di Legino, Michele Munafò

    Abstract
    Immagine
    Abstract

    L’indice valuta la percentuale di copertura vegetale in aree montane, definite in accordo con le sei classi altimetriche con quote superiori a 300 m s.l.m. proposte dalla FAO nel 2015 (UNEP- WCMC). Il dato è espresso in termini di superficie vegetale montana totale e con riferimento alla distinzione tra superfici naturali e superfici agricole.
    Dall’analisi emerge una significativa presenza di aree vegetate soprattutto nelle classi 5 e 6, ossia tra 300 e 1.500 m s.l.m. I cambiamenti riscontrati sono per la maggior parte associabili a una riduzione delle aree vegetate, mentre si registrano degli aumenti nelle fasce a quota maggiore, con un massimo di poco più di 1.800 ettari in Veneto e di 1.121 ettari in Lombardia. Significativi anche gli aumenti di copertura vegetale montana nelle Marche, mentre incrementi marginali interessano Molise, Liguria, Friuli-Venezia Giulia, Basilicata, Emilia-Romagna, Toscana e Umbria.

    Descrizione

    L’indice permette di ottenere informazioni sulla copertura vegetale che occupa le aree montane del territorio nazionale. I risultati vengono presentati con riferimento alla definizione di area montana basata sulle sei classi altimetriche proposte dall’UNEP- WCMC (Kapos et al. 2000):
    Classe 1 - Elevazione > 4.500 m s.l.m.
    Classe 2 - Elevazione compresa tra 3.500 e 4.500 m s.l.m.
    Classe 3 - Elevazione compresa tra 2.500 e 3.500 m s.l.m.
    Classe 4 - Elevazione compresa tra 1.500 e 2.500 m s.l.m. e pendenza > 2°
    Classe 5 - Elevazione compresa tra 1.000 e 1.500 m s.l.m. e pendenza > 5° o local elevation range (LER) su un raggio di 7 km per quote superiori a 300 m
    Classe 6 - Elevazione compresa tra 300 e 1.000 m s.l.m. e LER su un raggio di 7 km per quote superiori a 300 m
    Per la descrizione della copertura del suolo sono state considerate come dato di input le carte per il 2012 e il 2022 ottenute a partire dall’integrazione di CORINE Land Cover e Carta Nazionale del consumo di suolo di ISPRA-SNPA. L’indice di copertura vegetale montana valuta, in accordo con la definizione fornita per l’indicatore 15.4.2 (Mountain Green Cover Index) degli obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals -SDGs), la presenza nelle zone di montagna di vegetazione intesa come l’insieme di foreste, arbusteti, prati e aree agricole. L’informazione è stata anche disaggregata rispetto alle aree agricole e a quelle coperte da vegetazione naturale. Il sistema di classificazione adottato per l’individuazione della copertura vegetale consiste in una versione semplificata del System of Environmental and Economic Accounting (UN-SEEA) della Commissione Statistica delle Nazioni Unite. Tale versione sostituisce il sistema di classificazione in sei classi proposto dall’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) e adottato precedentemente.

    In particolare, vengono considerate le seguenti classi per l’individuazione delle aree vegetate montane:

    Classe 1 – Aree agricole

    Classe 2 – Prati stabili
    Classe 3 – Aree a copertura arborea
    Classe 4 – Aree a copertura arbustiva
    Classe 5 – Aree umide a copertura erbacea o arbustiva

    Vengono, invece, classificate come aree non vegetate le seguenti classi:
    Classe 6 – Superfici artificiali

    Classe 7 – Aree naturali con vegetazione rada
    Classe 8 – Suolo nudo
    Classe 9 – Ghiacci e nevi perenni
    Classe 10 – Acque interne

    Scopo

    Contribuire all’analisi delle dinamiche evolutive che caratterizzano le aree naturali montane. 

    Rilevanza
    È di portata nazionale oppure applicabile a temi ambientali a livello regionale ma di significato nazionale
    È in grado di descrivere il trend senza necessariamente fornire una valutazione dello stesso
    È sensibile ai cambiamenti che avvengono nell’ambiente e/o delle attività antropiche
    Fornisce un quadro rappresentativo delle condizioni ambientali, delle pressioni sull’ambiente o delle risposte della società, anche in relazione agli obiettivi di specifiche normative
    Fornisce una base per confronti a livello internazionale
    Misurabilità
    Adeguatamente documentati e di fonte nota
    Un’ “adeguata” copertura spaziale
    Un’ “idonea” copertura temporale
    Solidità
    È basato su standard nazionali/internazionali e sul consenso nazionale/internazionale circa la sua validità
    È ben fondato in termini tecnici e scientifici
    Presenta attendibilità e affidabilità dei metodi di misura e raccolta dati
    Comparabilità nel tempo
    Comparabilità nello spazio
    Principali riferimenti normativi e obiettivi

    L'indicatore non ha specifici riferimenti normativi, ma analizzando la conservazione degli ambienti montani si possono monitorare i progressi verso il target 15.4 degli obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals –SDGs).

    DPSIR
    Stato
    Tipologia indicatore
    Descrittivo (tipo A)
    Riferimenti bibliografici

    Kapos, V., J. Rhind, M. Edwards, M.F. Price and C. Ravilious, 2000: Developing a map of the world’s mountain forests. In: Forests in Sustainable Mountain Development: A State-of-Knowledge Report for 2000, M.F. Price and N. Butt(eds.), CAB International, Wallingford: 4–9. Available at https://www.researchgate.net/publication/306151877_Developing_a_map_of_the_world's_mountain_forests_Forests_in_sustainable_mountain_development_a_state_of_knowledge_report_for_2000
    Munafò, M. (a cura di), 2021. Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici. Edizione 2021. Report SNPA 22/21
    Tarquini S., Isola I., Favalli M., Battistini A. (2007) TINITALY, a digital elevation model of Italy with a 10 meters cell size (Version 1.0) [Data set]. Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). https://doi.org/10.13127/TINITALY/1.0.
    SDG indicator metadata- https://unstats.un.org/sdgs/metadata/files/Metadata-15-04-02.pdf

    Limitazioni

    Come evidenziato nella descrizione della metodologia di elaborazione, l’indicatore è stato calcolato con riferimento alla carta di copertura del suolo relativa all’anno 2012 e 2022, prodotta da ISPRA sulla base dell’integrazione tra dati Copernicus CORINE Land Cover e Carta Nazionale del Consumo di Suolo. La revisione della serie storica cui è sottoposta annualmente la Carta Nazionale del Consumo di Suolo rende i risultati del tutto comparabili all’interno del presente rilascio e non perfettamente sovrapponibili con quelli precedentemente rilasciati.

    Ulteriori azioni

    -

    Frequenza di rilevazione dei dati
    Non definibile
    Fonte dei dati
    CORINE Land Cover 2012-2018
    INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia)
    ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale)
    Copertura spaziale

    Nazionale, Regionale (20/20)

    Copertura temporale

    2012, 2022

    Descrizione della metodologia di elaborazione

    L’indice è calcolato a partire dalla Carta Nazionale del Consumo di Suolo per il 2012 e il 2022 e dal CORINE Land Cover per gli anni 2012 e 2018. Si è considerata esclusivamente la porzione di territorio con caratteristiche altimetriche tali da rispettare la definizione di area montana fornita da UNEP- WCMC (sei classi altimetriche, con quote superiori a 300 m s.l.m.). Nei territori montani così definiti è stata valutata l’estensione delle aree vegetate, definite come l’insieme di:

    Classe 1 – Aree agricole

    Classe 2 – Prati stabili
    Classe 3 – Aree a copertura arborea
    Classe 4 – Aree a copertura arbustiva
    Classe 5 – Aree umide a copertura erbacea o arbustiva. 

    Il calcolo, eseguito con strumenti GIS, è stato condotto separando i due contributi legati a superfici agricole e superfici coperte da vegetazione naturale.
    Il dato è stato calcolato a scala nazionale, disaggregato a scala regionale e restituito in termini di percentuale di territorio montano con copertura vegetale.
    È stata poi osservata la variazione della copertura vegetale montana nel periodo 2012-2022.

    Periodicità di aggiornamento
    Annuale
    Qualità dell'informazione

    I dati presentano una copertura omogenea dell’intero territorio nazionale e per un periodo di tempo tale da consentire di fornire un’informazione piuttosto soddisfacente.

    Stato
    Buono
    Trend
    Negativo
    Valutazione/descrizione dello stato

    Con riferimento alle sei fasce altimetriche definite dall’UNEP- WCMC emerge una prevalenza delle aree vegetate nella classe 5 (Tabella 1, Figura 1); la vegetazione interessa una porzione importante di territorio anche nella fascia 4 (tra 1.500 e 2.500 m s.l.m.), dove l’indice supera i tre quarti della superficie totale delle aree montane in 18 delle 19 regioni in cui è presente la fascia (fa eccezione la Sicilia, che si ferma al 62%). Nelle tre classi relative alle quote più elevate (e presenti quasi esclusivamente nelle regioni alpine) la vegetazione tende a scomparire, lasciando il posto ad affioramenti rocciosi e ghiacciai.
    Dal punto di vista della composizione del territorio, si riscontra la prevalenza delle aree naturali nelle regioni dell’arco alpino, mentre in molte regioni del Sud le aree agricole costituiscono circa un terzo delle aree naturali. Analizzando più nel dettaglio le diverse fasce di quota (Figura 1, Figura 2), le aree non vegetate interessano la totalità delle aree montane in classe 1 e 2 e quasi il 90% della fascia 3. Le superfici vegetate naturali prevalgono nelle fasce a quota minore (4 e 5, ossia tra 1000 e 2.500 m s.l.m.), mentre l’agricolo è presente in modo importante nella fascia 6 (tra 300 e 1.000 m s.l.m.) e in modo marginale in fascia 4 e 5, mentre è assente nelle tre fasce con quota maggiore.

    Valutazione/descrizione del trend

    Le fasce a quota più bassa sono anche quelle più dinamiche (Tabella 3), dal momento che la maggior parte dei cambiamenti riconducibili al nuovo consumo di suolo si concentra al di sotto dei 1.500 m s.l.m. Dal punto di vista della tipologia dei cambiamenti, questi sono per la maggior parte associabili a una riduzione delle aree vegetate, mentre si registrano degli aumenti nelle Marche (complessivamente la copertura vegetale montana della regione nelle fasce 4, 5 e 6 aumenta di oltre 1.700 ettari tra il 2012 e il 2022) e nella fascia 4 per il Veneto, con oltre 1.800 ettari. Incrementi marginali interessano Molise, Liguria, Friuli-Venezia Giulia, Basilicata, Emilia-Romagna, Toscana e Umbria (Tabella 3).

    Commenti

    L’informazione relativa alle sei classi altimetriche mette in evidenza come la porzione di territorio vegetato a uso agricolo prevalga nettamente nelle zone pianeggianti e sub-pianeggianti rispetto a quelle con quota e pendenza maggiori (Figura 1, Figura 2).
    Le classi altimetriche 1 e 2 (quote più elevate) sono presenti solo nelle regioni dell'arco alpino (Piemonte e Valle d'Aosta per la fascia 1, cui si aggiungono Lombardia e Trentino-Alto Adige per la fascia 2) e mostrano valori del MGCI per il 2022 sempre pari a zero, per via della prevalenza in queste aree di rocce nude e ghiacciai (Figura 1, Tabella 1). La classe 3 è presente in 8 regioni, con valori massimi in Piemonte e Valle d’Aosta, mentre la classe 4 è presente in tutte le regioni, ad eccezione della Puglia. Sempre con riferimento alla classe 4, se si esclude la Sicilia, in tutte restanti 18 regioni viene superato il 75% di superficie occupato da vegetazione (Tabella 1).
    Le aree naturali con quota compresa tra 300 e 1.500 m s.l.m. (classi 5 e 6) sono presenti in tutte le regioni con valori di MGCI al 2022 che arrivano anche al 99% della superficie di fascia (Puglia, Tabella 1).
    Le variazioni della superficie montana occupata da aree verdi interessano complessivamente 54.859 ettari a livello nazionale, dei quali 48.965 ettari in diminuzione delle aree verdi montane e i restanti in aumento. Poco meno di un terzo degli aumenti di vegetazione montana si concentrano nella fascia 4 del Veneto, mentre nelle Marche ricadono poco meno del 30% degli aumenti, distribuiti tra fascia 4 (+791 ha), fascia 5 (+678 ha) e fascia 6 (+247).

    Gli aumenti in fascia 3 (in particolare in Lombardia e Veneto) sono quelli più significativi in termini di variazione percentuale rispetto al 2012 per via della ridotta estensione iniziale della classe (Tabella 3). 

    Quasi un quinto delle diminuzioni di vegetazione montana si concentrano nella fascia 6 della Sicilia (-10.618 ha), mentre in Piemonte la contrazione interessa oltre 15.000 ettari, dei quali 7.756 in fascia 4 e 5.594 in fascia 6. Significativo anche il valore relativo alla fascia 6 della Campania e della Sardegna, dove la vegetazione montana diminuisce di 4.240 ha e 6.902 ha rispettivamente. Se si esclude il Trentino-Alto Adige (-1.060 ettari in fascia 4) e la Puglia (-1.302 ha in fascia 6) tutte le riduzioni relative alle restanti fasce di ciascuna regione sono inferiori ai 1.000 ettari (Tabella 3). Le riduzioni in termini di percentuale rispetto al 2012 si mantengono sotto l’1% in tutte le regioni per le fasce 5 e 6, mentre il valore più elevato riguarda la fascia 3 della Sicilia, ma è attribuibile a una ridotta estensione iniziale della classe. 

    Allegati
    Titolo

    Tabella 1: Indice di copertura vegetale montana, con riferimento alle sei classi altimetriche UNEP- WCMC (2022)

    Fonte

    Elaborazioni ISPRA su cartografia ISPRA-SNPA

    Legenda

    MGCI: Indice di copertura vegetale montana 

    Titolo

    Tabella 2: Indice di copertura vegetale montana, con riferimento alle sei classi altimetriche UNEP- WCMC (2012)

    Fonte

    Elaborazioni ISPRA su cartografia ISPRA-SNPA

    Legenda

    MGCI: Indice di copertura vegetale montana 

    Titolo

    Tabella 3: Variazione delle aree verdi montane, con riferimento alle sei classi altimetriche UNEP- WCMC (2012-2022)

    Fonte

    Elaborazioni ISPRA su cartografia ISPRA-SNPA

    Thumbnail
    Titolo

    Figura 1: Composizione delle aree montane, con riferimento alle sei classi altimetriche UNEP- WCMC (2022)

    Fonte

     Elaborazioni ISPRA su cartografia ISPRA-SNPA

    Thumbnail
    Titolo

    Figura 2: Indice di copertura vegetale montana su aree montane UNEP-WCMC (2022)

    Fonte

    Elaborazioni ISPRA su cartografia ISPRA-SNPA