Descrizione 1
Alessandra Galosi
L’indicatore è elaborato per un campione ridotto di ghiacciai alpini, e rappresenta la somma algebrica tra la massa di ghiaccio accumulato, derivante dalle precipitazioni nevose, e la massa persa per fusione nel periodo di scioglimento. I dati di bilancio di massa costituiscono un'indicazione fondamentale per valutare lo "stato di salute" dei ghiacciai. Dall’analisi dei dati dal 1995 al 2023 emerge che, per i corpi glaciali considerati a livello complessivo, il bilancio cumulato mostra perdite significative che ammontano da un minimo di quasi 25 metri di acqua equivalente per il ghiacciaio del Basòdino a un massimo di oltre 50 metri per il ghiacciaio di Caresèr, per una perdita di massa media annua pari a oltre un metro di acqua equivalente.
Indicatore elaborato per un campione ridotto di ghiacciai alpini, rappresenta la somma algebrica tra la massa accumulata, derivante dalle precipitazioni nevose invernali e primaverili, e la massa di ghiaccio persa nel periodo di fusione (ablazione).
Verificare la presenza di un trend dei bilanci annuali e ipotizzare un'eventuale correlazione con la variazione delle condizioni climatiche nell’arco alpino, quale indicazione sia di un cambiamento climatico generale sia degli effetti del global change sugli ambienti naturali.
Nessun riferimento e obiettivi fissati dalla normativa
Descrizione 2
NIMBUS, Rivista Italiana di Meteorologia, Clima e Ghiacciai - Società Meteorologica Italiana Onlus (numeri vari).
EEA Report – N 1/2017. Climate change, impacts and vulnerability in Europe 2016 – An indicator-based report.
Østrem, G., & Brugman, M. (1966). Glacier mass balance measurements, Department of Mines and Technical Surveys, Glaciology Section.
Cogley, J. G. (2009). Geodetic and direct mass-balance measurements: comparison and joint analysis. Annals of Glaciology, 50(50), 96-100.
http://www.glaciologia.it/en/i-ghiacciai-italiani/le-campagne-glaciologiche/
Disponibilità del dato per un numero limitato di individui glaciali. In alcuni ghiacciai monitorati (vedi Sforzellina) il rilievo per la determinazione del bilancio di massa negli ultimi anni non è stato effettuato perchè la quasi totale copertura detritica rende il bilancio glaciologico del terreno complicato da realizzare e poco attendibile.
Si auspica l’ampliamento di tale numero di ghiacciai particolarmente significativi.
Qualificazione dati
Richiesta dei dati presso i referenti del monitoraggio dei vari ghiacciai. World Glacier Monitoring Service (WGMS) - consultazione del sito http://www.wgms.ch/
Nazionale
1967-2023
Qualificazione indicatore
Ai fini dell’elaborazione dell'indicatore sono stati considerati 7 corpi glaciali: nelle Alpi occidentali il ghiacciaio del Ciardoney; nelle Alpi centrali il Caresèr, con la più lunga serie storica, risalente al 1967, il Basòdino, lo Sforzellina e il Fontana Bianca; nelle Alpi orientali il Dosdè orientale e il Vedretta Pendente. Tali corpi glaciali sono stati selezionati in funzione della presenza significativa di dati storici pubblicati e di metodi di stima del bilancio di massa eseguiti da operatori qualificati. Data la loro differente ubicazione sull'arco alpino, i diversi ghiacciai possono essere considerati rappresentativi dei differenti settori climatici. Per la raccolta dei dati sono necessarie due campagne di misura. La stima dell’accumulo, effettuata alla fine della stagione invernale (maggio-giugno), ha lo scopo di quantificare la neve accumulata, tramite la misurazione dello spessore del manto nevoso e della sua densità. La seconda campagna, effettuata a fine estate (settembre), ha lo scopo di quantificare le perdite per fusione di neve e ghiaccio (ablazione). Sulla superficie del ghiacciaio sono inserite diverse paline ablatometriche la cui emersione varia in rapporto alla fusione o all'aumento dello spessore del ghiaccio rispetto all'anno precedente. Ogni palina è ritenuta rappresentativa di una data porzione di ghiacciaio. Nel corso dell'ultimo decennio si registra l'impiego di tecniche diverse per il computo della fusione glaciale, quali ad esempio, la fotogrammetria aerea, il lidar terrestre, le tecnologie GNSS, ecc. La differenza tra accumulo e fusione, alla quale viene sommato il quantitativo residuo di neve invernale alla fine della stagione di ablazione, determina il bilancio di massa netto del ghiacciaio.
Nel 2023, In ciascuno dei tre settori alpini (occidentale, centrale e orientale) i ghiacciai registrano un arretramento: i più piccoli, alle quote meno elevate, stanno perdendo il loro “status” di ghiacciaio, riducendosi ad accumuli di neve e ghiaccio o poco più. Dai dati disponibili per l’anno idrologico 2022-2023 relativi al bilancio di massa netto di alcuni ghiacciai, emerge un quadro negativo in quanto tutti i ghiacciai italiani analizzati presentano una perdita di massa (Figura 1).
Per i corpi glaciali italiani in esame si verifica una generale tendenza alla deglaciazione e alla fusione, in particolare dal 1995 al 2023 per i corpi glaciali considerati di cui è disponibile la serie storica, il bilancio cumulato mostra perdite significative che ammontano da un minimo di quasi 25 metri di acqua equivalente per il ghiacciaio del Basòdino a un massimo di oltre 50 metri per il ghiacciaio di Caresèr, per una perdita di massa media annua pari a oltre un metro di acqua equivalente (Figura 2).
Dati
Tabella 1: Bilancio di massa netto di alcuni ghiacciai italiani
Comitato Glaciologico Italiano, Comitato Glaciologico Trentino SAT, Meteotrentino, Dip. Ingegneria Civile e Ambientale Università di Trento, Museo delle Scienze di Trento, Dip.ti TeSAF e Geoscienze dell'Università di Padova (Caresèr); Società Meteorologica Italiana (Ciardoney); G. Kappenberger (Basòdino); Comitato Glaciologico Italiano (Sforzellina e Dosdè orientale), Ufficio idrografico della Provincia autonoma di Bolzano - Alto Adige (Fontana Bianca, Vedretta Pendente)
*Dal 2018, Il dato di massa, del Weißbrunnferner – Ghiacciaio di Fontana Bianca è stimato in base alle misure su solo 3 paline di monitoraggio (paline P9, P10 e P16), mentre nel 2022 erano solo 2
**Dal 2021/2022, non è stato effettuato il rilievo per la determinazione del bilancio di massa del ghiacciaio Sforzellina . La quasi totale copertura detritica rende il bilancio glaciologico di terreno complicato da realizzare e poco attendibile.
Figura 1: Bilancio di massa netto
*Dal 2018, Il dato di massa, del Weißbrunnferner – Ghiacciaio di Fontana Bianca è stimato in base alle misure su solo 3 paline di monitoraggio (paline P9, P10 e P16), mentre nel 2022 erano solo 2
**Dal 2021/2022, non è stato effettuato il rilievo per la determinazione del bilancio di massa del ghiacciaio Sforzellina . La quasi totale copertura detritica rende il bilancio glaciologico di terreno complicato da realizzare e poco attendibile.
Figura 2: Bilancio di massa cumulato
*Dal 2018, Il dato di massa, del Weißbrunnferner – Ghiacciaio di Fontana Bianca è stimato in base alle misure su solo 3 paline di monitoraggio (paline P9, P10 e P16), mentre nel 2022 erano solo 2
**Dal 2021/2022, non è stato effettuato il rilievo per la determinazione del bilancio di massa del ghiacciaio Sforzellina . La quasi totale copertura detritica rende il bilancio glaciologico di terreno complicato da realizzare e poco attendibile.
I dati di bilancio di massa costituiscono di fatto un'indicazione fondamentale per valutare lo "stato di salute" dei ghiacciai. Attualmente in Italia è monitorato un numero limitato di ghiacciai, spesso purtroppo con serie discontinue o di entità ridotta. Di conseguenza per l'elaborazione dell'indicatore sono stati considerati 7 corpi glaciali: nelle Alpi occidentali il ghiacciaio del Ciardoney; nelle Alpi centrali il Caresèr, con la più lunga serie storica, risalente al 1967, il Basòdino, lo Sforzellina e il Fontana Bianca; nelle Alpi orientali il Dosdè orientale e il Vedretta Pendente. I corpi glaciali scelti sono stati selezionati in funzione della presenza significativa di dati storici pubblicati e di sistemi di bilancio di massa attivati da operatori qualificati. Data la loro differente ubicazione sull'arco alpino, i diversi ghiacciai possono essere considerati rappresentativi dei differenti settori climatici. Dal punto di vista della correlazione con l'andamento climatico, sebbene l'informazione sul bilancio annuale possieda un valore intrinseco elevato, la risposta del ghiacciaio ai principali fattori climatici (temperatura e precipitazioni) risulta non sempre lineare, in quanto le caratteristiche del singolo bacino glaciale possono incidere sul bilancio annuale in modo diverso: ad esempio, se nel caso del Basòdino il fattore caratterizzante sembra essere la presenza notevole di accumuli nevosi tardo invernali, per il Ciardoney la correlazione tra clima e bilancio sembra essere regolata anche da fattori quali la permanenza estiva del manto nevoso, la tipologia della neve invernale e la variazione dell'entità della radiazione solare diretta a parità di temperatura dell'aria. Nel complesso si delinea un quadro molto articolato, dove lo scioglimento dei ghiacciai rappresenta la risultante del fattore termico a cui si combinano le variazioni della distribuzione delle precipitazioni nel corso dell'anno e le condizioni climatiche peculiari (Figura 1).