Descrizione 1
Renato Marra Campanale
In Italia, dal 2005 al 2021 il valore aggiunto del settore dell'economia circolare cresce di un punto percentuale (+1,1) rispetto al Prodotto interno lordo. La crescita degli investimenti (+0,40 punti percentuali rispetto al Prodotto interno lordo) e dell'occupazione (+0,2 punti percentuali rispetto all'occupazione totale italiana) risulta debole nel periodo considerato.
L’indicatore comprende dati su occupazione, valore aggiunto e investimenti nel settore dell’economia circolare. La metodologia sviluppata da Eurostat per derivare tali informazioni statistiche sulle attività economiche che si occupano di economia circolare si basa su:
- un quadro concettuale che comprende la definizione dell’economia circolare e ii criteri per definire le attività economiche collegate. Quest’ultimo punto si avvale della classificazione “10R framework for circular economy (refuse; rethink; reduce; re-use; repair; refurbish; remanufacture; repurpose; recycle; recover)”.
- l’identificazione delle attività economiche rilevanti nell’ambito del sistema integrato delle classificazioni delle attività economiche, dei beni e servizi (NACE, CPA e PRODCOM) e la relativa procedura di stima delle variabili occupazione, valore aggiunto e investimenti.
Misurare il contributo delle attività economiche all’economia circolare, in termini occupazionali e monetari (valore aggiunto e investimenti).
Comunicazione COM(2020) 98 final dell'11 marzo 2020 “A new Circular Economy Action Plan - For a cleaner and more competitive Europe'”
Decreto ministeriale n. 259, del 24 giugno 2022, che approva la Strategia Nazionale per l’economia circolare, quale documento programmatico volto all’individuazione delle azioni, obiettivi e misure che si intendono perseguire nella definizione delle politiche istituzionali volte ad assicurare un’effettiva transizione verso un’economia di tipo circolare.
Descrizione 2
Eurostat metadata "Private investment, jobs and gross value added related to circular economy sectors": https://ec.europa.eu/eurostat/cache/metadata/en/cei_cie011_esmsip2.htm
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Qualificazione dati
Dataset Eurostat:
https://ec.europa.eu/eurostat/databrowser/view/cei_cie011/default/table?lang=en&category=cei.cei_cie
https://ec.europa.eu/eurostat/databrowser/view/cei_cie012/default/table?lang=en&category=cei.cei_cie
Nazionale
2005-2021
Qualificazione indicatore
L'indicatore è calcolato con un quadro metodologico secondo i seguenti tre passaggi.
1. Quadro concettuale. La delimitazione delle attività economiche legate all’economia circolare è stata determinata mediante una classificazione dell’economia circolare basata sulla finalità dell’attività (sector classification by purpose).
2. Le attività rilevanti per l’economia circolare sono state individuate e confrontate con il sistema integrato di classificazioni economiche (NACE, CPA, PRODCOM). Diverse metodologie di stima sono utilizzate per individuare la quota di “circolarità” in ciascuna attività economica.
3. Delineazione e compilazione dei dati.
Maggiori informazioni sono disponibili nella sezione “Annexes” dei metadata Eurostat: https://ec.europa.eu/eurostat/cache/metadata/en/cei_cie011_esmsip2.htm
Lo stato può definirsi medio in quanto nel 2021 tutte e tre le variabili oggetto di analisi relative ai dati italiani non si discostano dalla media europea, nello specifico: l’incidenza degli occupati nel settore dell’economia circolare in Italia è pari a 2,4% (2,1% in Europa); l’incidenza del valore aggiunto del settore Economia circolare sul PIL in Italia è 2,5% (2,1% in Europa); l’incidenza degli investimenti del settore dell’economia circolare sul PIL in Italia è 0,7% (0,8% in Europa) (Tabelle 1 e 2).
Dall’analisi del trend dal 2005 al 2021, l’andamento è pressoché stabile evidenziando una crescita un po' più sostenuta per l’incidenza del valore aggiunto del settore dell’economia circolare che aumenta di 1,1 punto percentuale (Tabella 1 e Figura 1).
Dati
Tabella 1: Occupazione, valore aggiunto e investimenti del settore dell'economia circolare in Italia
Eurostat
Tabella 2: Incidenza, in Europa, degli occupati, del valore aggiunto e degli investimenti del settore dell'economia circolare sul totale
Eurostat
L'innovazione e gli investimenti - in eco-design, materie prime secondarie, processi di riciclo dei materiali, simbiosi industriale - sono elementi chiave della transizione verso l'economia circolare.
L'economia circolare può contribuire in maniera significativa alla creazione di occupazione e crescita economica e, allo stesso tempo, ridurre le disuguaglianze e rafforzare la resilienza del sistema economico. Le attività economiche strettamente collegate all'economia circolare (riciclo, riparazione, riuso) sono particolarmente job-intensive. La crescita di queste attività indica se le politiche della circolarità sono in grado di mantenere i risultati attesi.
In Italia, dal 2005 al 2021 solo il valore aggiunto di queste attività cresce in misura superiore a un punto percentuale (+1,1) rispetto alla variabile di riferimento (Prodotto interno lordo per valore aggiunto e investimenti; occupazione totale per l'occupazione nel settore dell'economia circolare). La crescita degli investimenti (+0,40) e dell'occupazione (+0,2) risulta infatti debole nel periodo considerato (Tabella 1 e Figura 1).