CO2 NELLA PROSPETTIVA DELLA PRODUZIONE E DEL CONSUMO

Data aggiornamento scheda:

Nel 2021, in Italia i consumi e gli investimenti hanno causato 439,5 Mt di CO2 (carbon footprint), pari a circa l’1,2% delle emissioni di CO2 globali e in crescita del 15% rispetto all'anno precedente. Di queste, circa 52 Mt provengono (grazie alle importazioni) dall’UE (Italia esclusa) e 126 Mt dal resto del mondo. Le attività delle famiglie, principalmente derivanti dalle attività di trasporto e riscaldamento, e la cui origine delle emissioni è solo italiana, pesano per circa un quarto della carbon footprint. La categoria della domanda finale a cui va imputata la quota maggiore di carbon footprint è la spesa per i consumi finali (28%). Circa il 12% della carbon footprint italiana ha origine dall’UE (Italia esclusa), il 7% dalla Cina, il 4% dalla Russia; il 17% ha origine dai restanti paesi del mondo.

FLUSSI DI MATERIA E PRODUTTIVITÀ DELLE RISORSE

Data aggiornamento scheda:

Il Consumo materiale interno misura il consumo apparente di risorse materiali di un'economia. Si tratta dell’indicatore principale derivato dai conti dei flussi di materia, utilizzato per misurare la Produttività delle risorse di un paese nell'ambito delle politiche sull’uso delle risorse naturali. Nel 2023 il Consumo materiale interno italiano ammonta a 498,4 milioni di tonnellate (-2,7% rispetto all’anno precedente) e la Produttività delle risorse si attesta a 3,59 euro/kg (+3,7% rispetto all’anno precedente).

IMPOSTE AMBIENTALI

Data aggiornamento scheda:

Le informazioni statistiche relative alle imposte ambientali possono essere articolate secondo la categoria di imposta, le unità che le corrispondono, la classe di attività ambientale e la destinazione del gettito. In Italia, le imposte ambientali ammontano nel 2022 a 41,5 miliardi di euro (-24,4% rispetto all'anno precedente). Nel 2022, il gettito delle imposte ambientali corrisponde a circa il 5% del gettito totale delle imposte e contributi sociali e a circa il 2% del Prodotto interno lordo.

SETTORE ECONOMIA CIRCOLARE: OCCUPAZIONE, VALORE AGGIUNTO, INVESTIMENTI

Data aggiornamento scheda:

In Italia, dal 2005 al 2021 il valore aggiunto del settore dell'economia circolare cresce di un punto percentuale (+1,1) rispetto al Prodotto interno lordo. La crescita degli investimenti (+0,40 punti percentuali rispetto al Prodotto interno lordo) e dell'occupazione (+0,2 punti percentuali rispetto all'occupazione totale italiana) risulta debole nel periodo considerato.

SPESE PER LA PROTEZIONE DELL'AMBIENTE

Data aggiornamento scheda:

Nel 2021, il livello della spesa dell'economia italiana per la protezione dell'ambiente si attesta a 46,6 miliardi di euro, pari al 2,6% del Prodotto interno lordo. Tale rapporto è il più alto registrato dal 2016, anche se sostanzialmente stabile nel periodo 2016-2021. Le spese per la protezione dell'ambiente riguardano principalmente le finalità di gestione dei rifiuti e di gestione delle acque reflue. Le altre finalità di protezione dell'ambiente comprendono, in ordine di importanza, la protezione e il risanamento del suolo, delle acque del sottosuolo e delle acque di superficie; la protezione della biodiversità e del paesaggio; la protezione dalle radiazioni, ricerca e sviluppo, altre attività; la protezione dell'aria e del clima; l'abbattimento del rumore e delle vibrazioni (esclusa la protezione degli ambienti di lavoro).

ECOINDUSTRIE

Data aggiornamento scheda:

Gli indicatori derivati dal conto dei beni e servizi ambientali forniscono informazioni su occupazione, valore aggiunto, produzione ed esportazioni delle ecoindustrie, cioè sui produttori di beni e servizi per la protezione dell'ambiente (attività di prevenzione, riduzione ed eliminazione dell’inquinamento e di ogni altra forma di degrado ambientale) e per la gestione delle risorse naturali (conservazione, mantenimento e tutela delle risorse naturali da fenomeni di esaurimento). L'occupazione del settore delle ecoindustrie si riduce del 7,8% dal 2018 al 2020. Nel 2020, le ecoindustrie hanno generato 40,8 miliardi di euro di valore aggiunto, 104,3 miliardi di euro di produzione e 5,2 miliardi di euro di beni e servizi esportati. Il valore aggiunto dei prodotti ambientali costituisce stabilmente fra il 2018 e il 2020 circa il 2,% del Prodotto interno lordo .

FLUSSI DI ENERGIA E DOMESTIC ENERGY FOOTPRINT

Data aggiornamento scheda:

Un sistema economico funziona anche grazie agli impieghi energetici.
Il consumo totale di energia delle unità residenti indica la quantità di energia utilizzata dalle attività economiche e dalle famiglie per le attività di produzione e di consumo, distinguendone gli usi energetici da quelli non energetici.
Il consumo totale di energia in Italia nel 2021 è pari a 7,05 exajoule, con una riduzione rispetto al 2008 del 17,1%. Il consumo totale è finalizzato per la quasi totalità agli usi energetici. Sempre nel 2021, oltre due terzi degli usi energetici totali sono imputabili alle attività produttive. Fra queste, le prime sei per usi energetici (poco più della metà degli usi totali) contribuiscono a poco meno del 7% del Prodotto interno lordo italiano . Il 31% degli usi energetici totali è dovuta ai consumi delle famiglie (principalmente riscaldamento/raffrescamento e trasporto).
ISPRA stima inoltre la footprint energetica interna, che permette di analizzare gli usi energetici dal lato della domanda finale interna e di evidenziarne l'ammontare diretto e indiretto incorporato nei beni e nei servizi offerti sul mercato interno dalle filiere produttive italiane.

MATERIAL FOOTPRINT

Data aggiornamento scheda:

L'indicatore quantifica l'estrazione di risorse naturali - biomasse, minerali metalliferi, minerali non metalliferi e combustibili fossili - a livello globale, dovuta ai consumi finali e agli investimenti delle famiglie, delle imprese e della pubblica amministrazione in Italia. Nel 2020 il material footprint italiana è pari a 10,6 tonnellate pro capite.

SUSSIDI AMBIENTALMENTE FAVOREVOLI E SUSSIDI AMBIENTALMENTE DANNOSI

Data aggiornamento scheda:

Nel 2021 la quinta edizione del Catalogo dei sussidi ambientali individua un totale di 168 misure, da cui scaturiscono 22,4 miliardi di euro (Mld €) di sussidi ambientalmente dannosi e 18,6 Mld € di sussidi ambientalmente favorevoli (rispettivamente +16,3% e -1,7% rispetto all’anno precedente). Sussidi per un importo pari a 11,5 Mld € sono di incerta attribuzione (-15,8% rispetto al 2020). Fra i sussidi ambientalmente dannosi, quelli alle fonti fossili sono pari a 14,5 Mld € nel 2021 (Figura 1 e Tabella 1).

TASSO DI USO CIRCOLARE DEI MATERIALI

Data aggiornamento scheda:

Il tasso di uso circolare dei materiali misura la quota di risorse materiali riutilizzate da un'economia. Nel periodo 2004-2022 il tasso di uso circolare dei materiali italiano passa dal 5,8% al 18,7%.