SUSSIDI AMBIENTALMENTE FAVOREVOLI E SUSSIDI AMBIENTALMENTE DANNOSI

    Descrizione 1
    Data aggiornamento scheda
    Autori

    Antonio Caputo

    Abstract
    Immagine
    Abstract

    Nel 2021 la quinta edizione del Catalogo dei sussidi ambientali individua un totale di 168 misure, da cui scaturiscono 22,4 miliardi di euro (Mld €) di sussidi ambientalmente dannosi e 18,6 Mld € di sussidi ambientalmente favorevoli (rispettivamente +16,3% e -1,7% rispetto all’anno precedente). Sussidi per un importo pari a 11,5 Mld € sono di incerta attribuzione (-15,8% rispetto al 2020). Fra i sussidi ambientalmente dannosi, quelli alle fonti fossili sono pari a 14,5 Mld € nel 2021 (Figura 1 e Tabella 1).

    Descrizione

    L'indicatore identifica i sussidi con effetti ambientalmente favorevoli, dannosi e incerti. I sussidi comprendono gli incentivi, le agevolazioni, i finanziamenti agevolati e le esenzioni da tributi direttamente finalizzati alla tutela dell'ambiente. I sussidi sono divisi in due principali categorie: sussidi diretti (trasferimento diretto di fondi, concessioni) e indiretti (spese fiscali, agevolazioni, esenzioni). Fanno parte dei sussidi indiretti anche i sussidi impliciti, ossia sussidi che possono emergere dalla tassazione ordinaria e favorire o incoraggiare comportamenti e scelte di consumo (e produzione) favorevoli o dannosi per l’ambiente. L’indicatore offre informazioni sugli incentivi, diretti e indiretti, rivolti alle risorse energetiche al fine di riformare il sistema fiscale per una decarbonizzazione dell’economia e la promozione di attività ambientalmente favorevoli.

    Scopo

    Riepilogare i sussidi con effetti ambientali favorevoli e dannosi per rendere disponibili ai policy makers le informazioni necessarie alla rimozione di quelli dannosi e l’adozione, rafforzamento ed efficientamento dei sussidi ambientalmente favorevoli.

    Rilevanza
    È di portata nazionale oppure applicabile a temi ambientali a livello regionale ma di significato nazionale
    È in grado di descrivere il trend senza necessariamente fornire una valutazione dello stesso
    È semplice, facile da interpretare
    Fornisce una base per confronti a livello internazionale
    Misurabilità
    Adeguatamente documentati e di fonte nota
    Aggiornati a intervalli regolari e con procedure affidabili
    Facilmente disponibili o resi disponibili a fronte di un ragionevole rapporto costi/benefici
    Un’ “adeguata” copertura spaziale
    Un’ “idonea” copertura temporale
    Solidità
    È basato su standard nazionali/internazionali e sul consenso nazionale/internazionale circa la sua validità
    È ben fondato in termini tecnici e scientifici
    Presenta attendibilità e affidabilità dei metodi di misura e raccolta dati
    Comparabilità nel tempo
    Comparabilità nello spazio
    Principali riferimenti normativi e obiettivi

    L’art. 68 della Legge n. 221 del 28 dicembre 2015 ha “istituito presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare il Catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi e dei sussidi ambientalmente favorevoli, gestito sulla base delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.” Lo stesso articolo chiede l’aggiornamento del Catalogo entro il 30 giugno di ogni anno. Gli obiettivi del catalogo sono essenzialmente: a) individuazione degli interventi per una riforma fiscale secondo il “principio chi inquina paga”, b) riduzione della tassazione sul lavoro e sulle imprese, con contestuale recupero di gettito fiscale mediante forme di fiscalità ambientale che colpiscano consumi e produzioni dannosi per l’ambiente e c) diminuzione delle spese fiscali in generale.

    DPSIR
    Risposta
    Tipologia indicatore
    Efficacia delle politiche (tipo D)
    Riferimenti bibliografici

    MASE, Catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi e dei sussidi ambientalmente favorevoli

    Frequenza di rilevazione dei dati
    Annuale
    Fonte dei dati
    MASE (Ministero dell'ambiente e della Sicurezza Energetica)
    Accessibilità dei dati di base

    MASE - Catalogo dei sussidi ambientalmente favorevoli e dei sussidi ambientalmente dannosi - https://www.mase.gov.it/pagina/catalogo-dei-sussidi-ambientalmente-dannosi-e-dei-sussidi-ambientalmente-favorevoli

    Copertura spaziale

    Nazionale

    Copertura temporale

    2016-2021

    Descrizione della metodologia di elaborazione

    La definizione di sussidio considerata nel Catalogo coincide con quella utilizzata da OCSE e include “tra gli altri, gli incentivi, le agevolazioni, i finanziamenti agevolati, le esenzioni da tributi direttamente finalizzati alla tutela dell’ambiente”. In tale definizione sono da includere sia le spese fiscali sia i sussidi diretti. In merito all’identificazione dei vari sussidi sono analizzate diverse metodologie (quickscan, checklist, ecc.), con lo scopo di mettere a disposizione dei policy makers le informazioni necessarie per una rimozione dei sussidi ambientalmente dannosi e l’adozione, rafforzamento ed efficientamento dei sussidi con effetti ambientali favorevoli, così come sono considerate diverse metodologie per la quantificazione dei sussidi (price gap, costo marginale sociale, costi esterni, ecc.).

    Periodicità di aggiornamento
    Annuale
    Qualità dell'informazione

    L’informazione è elaborata dal MASE ed è rilevante ai fini della decarbonizzazione dell’economia e conseguente riduzione delle emissioni di gas a effetto serra. L'indicatore descrive sinteticamente l'impegno economico del Paese per l'incentivazione delle fonti rinnovabili e la disincentivazione delle fonti fossili.

    Stato
    Scarso
    Trend
    Stabile
    Valutazione/descrizione dello stato

    Nel 2021 l’importo dei sussidi ambientalmente dannosi è di 22,4 miliardi di euro (Mld €) , quello dei sussidi ambientalmente favorevoli è di 18,6 Mld €. I sussidi di incerta attribuzione raggiungono l’importo di 11,5 Mld €. Data l’alta percentuale dei sussidi dannosi per l’ambiente (42,7%) lo stato può definirsi scarso.

    Valutazione/descrizione del trend

    Nel 2021 si rileva un incremento rispetto al 2016 di tutti i sussidi ambientali. Quelli  ambientalmente dannosi crescono del 10,1%, in misura inferiore rispetto ai sussidi ambientalmente favorevoli (+15,0%) e rispetto a quelli ambientalmente incerti (+35,7%), delineando un trend in lieve miglioramento. 

    Commenti

    Nel 2021 si registra un incremento rispetto all’anno precedente dei sussidi ambientalmente dannosi del 16,3% e un decremento dell’1,7% di quelli ambientalmente favorevoli (Figura 1 e Tabella 1).I sussidi ambientalmente incerti si riducono del 15,8%. I sussidi sono ripartiti nelle categorie ‘agricoltura e pesca’, ‘energia’, ‘trasporti’, ‘altri sussidi’ e ‘IVA agevolata’ in base alle classificazioni internazionali e all’importanza rivestita dai singoli settori nell’impatto ambientale esercitato. Nel 2021 le categorie ‘energia’ e ‘IVA agevolata’ assorbono quasi il 90% dei sussidi ambientalmente dannosi; le categorie ‘energia’ e ‘agricoltura e pesca’ costituiscono oltre i quattro quinti dei sussidi ambientalmente favorevoli; le categorie ‘IVA agevolata’ e ‘agricoltura e pesca’ coprono quasi il 90% dei sussidi di incerta attribuzione (Tabella 1). L’analisi per categoria mostra inoltre la crescita rispetto all’anno precedente dei sussidi ambientalmente dannosi in ‘altri sussidi’ (+30,8%), ‘energia’ (+19,0%) e ‘IVA agevolata’ (+13,2%), mentre sono stabili ‘agricoltura e pesca’ e ’trasporti’, IVA e ‘altri sussidi’.

    Allegati
    Titolo

    Tabella 1: Stima dei sussidi totali annui per settore e tipologia (milioni di euro)

    Fonte

    MITE

    Legenda

    SAD: Sussidio Ambientalmente Dannoso; SAF: Sussidio Ambientalmente Favorevole; d.q.: da quantificare

    Thumbnail
    Titolo

    Figura 1: Sussidi totali annui per tipologia di effetto ambientale

    Fonte

    Elaborazioni ISPRA su dati MiTE