Descrizione 1
Renato Marra Campanale
L'indicatore quantifica l'estrazione di risorse naturali - biomasse, minerali metalliferi, minerali non metalliferi e combustibili fossili - a livello globale, dovuta ai consumi finali e agli investimenti delle famiglie, delle imprese e della pubblica amministrazione in Italia. Nel 2020 il material footprint italiana è pari a 10,6 tonnellate pro capite.
Ai fini di una valutazione più completa dei flussi di materia connessi al funzionamento di un'economia è opportuno tenere conto, oltre del consumo di materiale interno e della produttività delle risorse, anche di quei flussi necessari a produrre beni e servizi importati ed esportati. Si tratta dei flussi indiretti, cioè della parte del cosiddetto ecological rucksack che è trasformata in rifiuti o emissioni. Un quadro più esaustivo si può fornire esprimendo le importazioni e le esportazioni in “risorse (naturali) materiali (utilizzate) equivalenti”, note nella letteratura internazionale come “raw materials equivalents” (RME). Le RME, ad esempio, di una data quantità di cereali scambiati con l’estero consiste, oltre ai cereali stessi, anche in ciò che è stato necessario estrarre per produrre tutti i prodotti (beni e servizi) utilizzati come input (consumi intermedi) nell’attività di coltivazione, come il petrolio usato per produrre i combustibili utilizzati dalle macchine agricole e le materie prime dalle quali derivano i fertilizzanti sparsi sul suolo. É importante notare come la parte delle RME che non è fisicamente contenuta nei beni e servizi importati sia divenuta, all’estero, residuo restituito all’ambiente naturale o rifiuto accumulato in discarica. Questa parte costituisce il flusso indiretto delle importazioni. Quanto detto vale anche per le esportazioni. Se oltre ai flussi diretti con l’estero si considerano anche i flussi indiretti, cioè le risorse estratte e utilizzate per la produzione dei beni e servizi scambiati con l’estero, si ottengono le importazioni e le esportazioni in RME. L’indicatore misura la quantità totale di materie prime estratte per soddisfare la domanda interna del sistema economico, cioè quantifica l'estrazione di risorse naturali - biomasse, minerali metalliferi, minerali non metalliferi e combustibili fossili - a livello globale dovuta ai consumi finali e agli investimenti delle famiglie, delle imprese e della pubblica amministrazione in Italia.
Valutare la quantità di materie prime utilizzate per soddisfare la domanda interna, fornendo una rappresentazione dell’impatto dell’uso delle risorse, compresi i materiali estratti all'interno del paese e quelli utilizzati indirettamente all’estero al fine di produrre il bene importato.
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Descrizione 2
- Documentation of the EU RME model. Eurostat, Luxembourg, 2019 (https://ec.europa.eu/eurostat/documents/1798247/6874172/Documentation+of+the+EU+RME+model/); - Handbook for estimating raw material equivalents of imports and exports and RME-based indicators on the country level, based on Eurostat's EU RME model. Eurostat, Luxembourg, 2020 (https://ec.europa.eu/eurostat/documents/1798247/6874172/Handbook-country-RME-tool).
Le stime derivano dall'applicazione di un modello economico-ambientale messo a disposizione da Eurostat. Il modello è suscettibile di ulteriori sviluppi tenuto conto dei confronti metodologici in corso a livello internazionale per questo tipo di stime. Le stime derivate costituiscono delle statistiche sperimentali in quanto dotate di un alta incertezza statistica.
Qualificazione dati
Istat: https://www.istat.it/it/dati-analisi-e-prodotti/banche-dati Eurostat: https://ec.europa.eu/eurostat/web/main/data/database
Nazionale
2010-2020
Qualificazione indicatore
Il calcolo dei fabbisogni materiali 'a monte' può essere effettuato in vari modi, basandosi principalmente sugli inventari degli input della Life Cycle Analysis, oppure sul più completo, ma molto meno dettagliato, modello Input-Output utilizzato nell’analisi economica. Spesso i due metodi vengono 'ibridati', come nel caso del modello a struttura base di tipo Input-Output messo a disposizione da Eurostat per la stima dei flussi di materia diretti e indiretti legati al commercio estero. Approfondimenti in: - Documentation of the EU RME model. Eurostat, Luxembourg, Oct. 2022 (https://ec.europa.eu/eurostat/documents/1798247/6874172/Documentation+of+the+EU+RME+model/); - Handbook for estimating raw material equivalents of imports and exports and RME-based indicators on the country level, based on Eurostat's EU RME model. Eurostat, Luxembourg, Jan. 2023 (https://ec.europa.eu/eurostat/documents/1798247/6874172/Handbook-country-RME-tool)
Non è possibile fornire una valutazione dello stato
Il Material footprint pro capite, nel periodo 2010- 2020 è diminuito di quasi il 30%, passando da 15,0 tonnellate pro capite a 10,6 tonnellate pro capite delineando un trend positivo (Tabella 1).
Dati
Tabella 1: Material footprint
Eurostat
I dati presentati per questo indicatore sono basati sui flussi di materia (MFA) del commercio internazionale espressi in risorse di materiali equivalenti (RME). Stimare MFA in RME significa riportare tutti gli indicatori dei flussi di materia in termini di risorse naturali estratte. Considerato che l'estrazione interna già mostra le risorse estratte (si veda anche l'indicatore Flussi di materia e produttività delle risorse), il concetto si riferisce in particolare alle importazioni e alle esportazioni. Questo significa che se nel Consumo materiale interno (CMI, pari all'estrazione interna più le importazioni meno le esportazioni) si considerano solo i prodotti importati ed esportati (flussi diretti), nel Raw material consumption (RMC, costruito come il CMI) si considerano oltre ai flussi diretti del commercio estero, anche quelli che sono stati necessari per produrre i beni e i servizi importati ed esportati (flussi indiretti). I flussi indiretti non compaiono nel peso effettivo di un prodotto (ad esempio il peso di un'automobile), ma sono in esso incorporati (continuando con l'esempio precedente dell'automobile: il peso dei numerosi materiali utilizzati nella filiera di prodotto che inizia con l'estrazione di materiale, segue con la loro trasformazione in materie prime, segue ancora con ulteriori lavorazioni e assemblaggi, per culminare in un ultimo 'stage' produttivo; si tratta dunque di materiali non tutti necessariamente confluiti nel prodotto finale). Secondo le stime ISPRA (Tabella 1), nel 2020 le importazioni e le esportazioni sono, rispettivamente, 2,5 e 2,9 volte superiori se espresse in RME rispetto alle stime descritte dall'indicatore 'Flussi di materia e produttività delle risorse', cioè rispetto ai soli flussi diretti che riportano il peso effettivo dei prodotti del commercio estero (Figura 1). Nello stesso anno, il material footprint italiana è pari a 10,6 tonnellate pro capite, ed è superiore di un fattore 1,4 rispetto al Consumo materiale interno (Figura 2).