Descrizione 1
Renato Marra Campanale
Le informazioni statistiche relative alle imposte ambientali possono essere articolate secondo la categoria di imposta, le unità che le corrispondono, la classe di attività ambientale e la destinazione del gettito. In Italia, le imposte ambientali ammontano nel 2022 a 41,5 miliardi di euro (-24,4% rispetto all'anno precedente). Nel 2022, il gettito delle imposte ambientali corrisponde a circa il 5% del gettito totale delle imposte e contributi sociali e a circa il 2% del Prodotto interno lordo.
L’indicatore fornisce informazioni sul gettito per categoria di imposta ambientale e sulle unità che corrispondono le imposte. Una tassa ambientale si caratterizza per avere la sua base impositiva in una grandezza fisica, o una sua proxy, che ha provate conseguenze negative sull'ambiente. Si possono individuare quattro aree in cui ricadono le tasse ambientali: energia, trasporti, inquinamento e risorse naturali. Per quanto riguarda l'energia, le imposte ricadono su prodotti energetici che vengono utilizzati sia per sorgenti inquinanti puntuali sia mobili (cioè, per finalità di trasporto); inoltre, le tasse sull'anidride carbonica rientrano in quest'area, essendo imposte su prodotti energetici. L'area dei trasporti, dunque, non comprende l'uso di combustibili per i trasporti; essa include principalmente le tasse sul possesso e sull'uso di veicoli e altri mezzi di trasporto. L'area dell'inquinamento comprende tasse sulle emissioni in atmosfera (ad esempio NOx e SOx), sulle emissioni nelle acque, sulla gestione dei rifiuti e sul rumore. L'ultima area, per la quale non sono previste misure impositive in Italia, prevede tasse sul prelievo di risorse naturali a eccezione dell’estrazione di petrolio e di gas. L’indicatore misura il gettito per categoria delle imposte ambientali e il gettito delle imposte ambientali per unità (residente o non residente) che corrisponde l’imposta. Di seguito il dettaglio delle categorie di imposte ambientali italiane: - energia: sovrimposta di confine sui gas incondensabili; sovrimposta di confine sugli oli minerali; imposta sugli oli minerali e derivati; imposta sui gas incondensabili; imposta addizionale sull'energia elettrica di comuni e province; imposta sull'energia elettrica e oneri di sistema fonti rinnovabili; imposta sul gas metano; imposta consumi di carbone; contributo sui ricavi degli operatori del settore energetico a favore dell'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico; entrate dell'Organismo Centrale di Stoccaggio Italiano; proventi da utilizzo dei permessi di emissione; - trasporto: pubblico registro automobilistico (PRA); imposta sulle assicurazioni Rc auto; tasse automobilistiche a carico delle imprese; tasse automobilistiche a carico delle famiglie; imposta sugli aerotaxi; imposta su imbarcazioni e aeromobili; - inquinamento: tributo speciale discarica; tassa sulle emissioni di anidride solforosa e di ossidi di azoto; tributo provinciale per la tutela ambientale; imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili.
Le politiche ambientali si possono avvalere, oltre agli strumenti di 'command and control', di strumenti più flessibili, quali quelli economici, basati su incentivi per raggiungere soluzioni ai problemi ambientali a un costo inferiore, per correggere le esternalità ambientali, per creare entrate fiscali da utilizzare per finalità specifiche. Strumenti economici come le tasse ambientali rientrano in quest'ambito teso a rafforzare il principio 'chi inquina paga' e per raggiungere specifici obiettivi. Le imposte ambientali possono essere utili per scoraggiare comportamenti dannosi per l'ambiente, fornendo incentivi per ridurre il peso sull'ambiente e preservarlo modificando i prezzi. Lo scopo di questo indicatore è soddisfare le esigenze conoscitive legate al ruolo crescente degli strumenti economici nell’ambito delle politiche ambientali. A tali esigenze l’indicatore può rispondere sia direttamente sia come possibile input per modelli finalizzati ad analisi economiche quali, ad esempio, il calcolo dell’impatto di uno strumento fiscale sui costi dei diversi settori economici, sull’inflazione, sulla competitività a livello internazionale di specifici settori.
Regolamento (UE) n. 691/2011 relativo ai conti economici ambientali europei
Descrizione 2
Environmental taxes – A statistical guide – 2024 edition (https://ec.europa.eu/eurostat/en/web/products-manuals-and-guidelines/w/ks-gq-23-016)
I dati sulle imposte ambientali riguardanti le aree inquinamento e risorse naturali sono presentati congiuntamente in quanto per alcuni paesi la distinzione fra i due tipi di imposta non è possibile.
Qualificazione dati
IstatData: https://esploradati.istat.it/databrowser/#/it/dw/categories/IT1,DATAWAREHOUSE,1.0/UP_ACC_AMBIEN
Nazionale
2008-2022
Qualificazione indicatore
La metodologia di elaborazione dell’indicatore è consultabile nel documento Environmental taxes – A statistical guide – 2024 edition (https://ec.europa.eu/eurostat/en/web/products-manuals-and-guidelines/w/ks-gq-23-016)
Il gettito delle imposte ambientali nel 2022 è pari a 41,5 miliardi di euro, corrispondente a circa il 5% del gettito totale delle imposte e contributi sociali e a circa il 2% del Prodotto interno lordo (Tabella 1).
In Italia, dopo un periodo di sostanziale stazionarietà dal 2014 al 2019, il gettito (a prezzi correnti) delle imposte ambientali è in diminuzione (circa -29% tra il 2019 e il 2022). Il minore gettito si riflette anche sul rapporto delle imposte ambientali rispetto al Prodotto interno lordo e al totale delle imposte, rispettivamente 5% (circa 1 punto percentuale in meno dal 2019 al 2022) e 2% (circa 3 punti percentuali in dal 2019 al 2022) (Tabella 1).
Dati
Figura 1: Gettito delle imposte ambientali per tipo di imposta. Italia
Elaborazione ISPRA su dati Istat
La categoria delle imposte ambientali sulle risorse naturali non è presente in Italia
Il 'totale delle imposte e dei contributi sociali' include i contributi sociali figurativi a carico dei datori di lavoro
Tabella 2: Gettito delle imposte ambientali per unità che corrisponde l'imposta e per imposta. Italia, 2008, 2015 e 2022
Istat
L'unità di misura è espressa a prezzi correnti
Tabella 3: Gettito delle imposte ambientali per Classe CEPA e destinazione del gettito. Italia
Istat
CEPA: Classification of Environmental Protection Activities and expenditures; l'unità di misura in milioni di euro è espressa a prezzi correnti
Tabella 1: Gettito delle imposte ambientali per categoria di imposta. Italia
Istat
Il 'totale delle imposte e dei contributi sociali' include i contributi sociali figurativi a carico dei datori di lavoro.
Il gettito delle imposte ambientali italiane nel 2022 è pari a 41,5 miliardi di euro; fra le categorie di imposte ambientali, le imposte sull'energia, nel periodo 2008-2022, costituiscono in media circa l'80% del totale, quelle sul trasporto, per la maggior parte sulla proprietà di veicoli, circa il 19% e quelle sull'inquinamento circa l'1%. In Italia non sono previste misure impositive per l'estrazione di risorse naturali (Tabella 1, Figura 1). Nel 2022 le attività economiche, le famiglie e le unità non residenti contribuiscono alle imposte ambientali rispettivamente per il 40%, 59% e 1% (Tabella 2). Nello stesso anno le imposte per l'energia vengono pagate per circa il 46% del totale dalle attività economiche e per circa il 52% dalle famiglie. Sempre nel 2022, i contributori principali al gettito delle imposte sul trasporto sono le famiglie (77% del gettito totale di questa categoria), seguite dalle attività economiche per la parte restante. Il gettito dell'imposta per l'inquinamento proviene per quasi il 60% del totale dalle famiglie e per il 40% dalle attività economiche. L’analisi del gettito delle imposte ambientali per settore ambientale CEPA (Classification of Environmental Protection Activities and expenditures) dal 2008 al 2022, evidenzia che la classe ‘Protezione dell'aria e del clima’ costituisce la quasi totalità del gettito delle imposte ambientali (98,6% nel 2022). Se si analizza la destinazione del gettito delle imposte ambientali in base alla tipologia di imposte specifiche (imposte di scopo) il cui gettito è destinato a finanziare spese per la protezione ambientale (pertanto la parte restante riguarda imposte ambientali il cui gettito non è utilizzato per finanziare le spese per la protezione ambientale) si denota che le imposte di scopo registrano nel 2022 il punto più basso nel periodo considerato, in quanto la loro quota sul totale si attesta a circa il 4% del gettito totale delle imposte ambientali contro quella del 19% avutasi nel 2021.