SPESE PER LA PROTEZIONE DELL'AMBIENTE

    Descrizione 1
    Data aggiornamento scheda
    Autori

    Renato Marra Campanale

    Abstract
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    Abstract

    Nel 2021, il livello della spesa dell'economia italiana per la protezione dell'ambiente si attesta a 46,6 miliardi di euro, pari al 2,6% del Prodotto interno lordo. Tale rapporto è il più alto registrato dal 2016, anche se sostanzialmente stabile nel periodo 2016-2021. Le spese per la protezione dell'ambiente riguardano principalmente le finalità di gestione dei rifiuti e di gestione delle acque reflue. Le altre finalità di protezione dell'ambiente comprendono, in ordine di importanza, la protezione e il risanamento del suolo, delle acque del sottosuolo e delle acque di superficie; la protezione della biodiversità e del paesaggio; la protezione dalle radiazioni, ricerca e sviluppo, altre attività; la protezione dell'aria e del clima; l'abbattimento del rumore e delle vibrazioni (esclusa la protezione degli ambienti di lavoro).

    Descrizione

    L’indicatore quantifica, per un’economia nel suo complesso e/o per i diversi operatori che vi appartengono, la quantità di risorse nazionali (al netto, cioè dei finanziamenti ricevuti dal resto del mondo) che viene spesa per la protezione dell’ambiente da parte di operatori residenti, indipendentemente dalla provenienza delle risorse stesse; ciascun operatore residente può spendere attingendo alle proprie risorse e/o a risorse ricevute da altri operatori residenti (risorse, ad esempio attraverso trasferimenti). La spesa nazionale per la protezione dell’ambiente è determinata al lordo degli ammortamenti. La spesa nazionale per la protezione dell'ambiente è l'indicatore principale derivato dal conto delle spese per la protezione dell'ambiente. Essa è definita come somma di: consumi finali di servizi di protezione dell'ambiente delle unità residenti; consumi intermedi di servizi di protezione dell'ambiente delle unità residenti con esclusione dei produttori specializzati; investimenti fissi lordi e acquisizioni meno cessioni di attività non finanziarie non prodotte per la realizzazione delle attività di protezione dell'ambiente; trasferimenti per la protezione dell'ambiente che non sono la contropartita dei precedenti aggregati, meno i finanziamenti da parte del resto del mondo.

    Scopo

    Identificare e misurare le risposte dell'economia ai problemi ambientali attraverso l'offerta e la domanda di servizi di protezione ambientale. Gli indicatori del conto delle spese per la protezione dell'ambiente, delle ecoindustrie e del gettito delle imposte ambientali rendono esplicite le transazioni economiche di rilevanza ambientale che il corpo centrale dei conti nazionali non evidenzia.

    Rilevanza
    È di portata nazionale oppure applicabile a temi ambientali a livello regionale ma di significato nazionale
    È in grado di descrivere il trend senza necessariamente fornire una valutazione dello stesso
    È sensibile ai cambiamenti che avvengono nell’ambiente e/o delle attività antropiche
    Fornisce un quadro rappresentativo delle condizioni ambientali, delle pressioni sull’ambiente o delle risposte della società, anche in relazione agli obiettivi di specifiche normative
    Fornisce una base per confronti a livello internazionale
    Misurabilità
    Adeguatamente documentati e di fonte nota
    Aggiornati a intervalli regolari e con procedure affidabili
    Facilmente disponibili o resi disponibili a fronte di un ragionevole rapporto costi/benefici
    Un’ “adeguata” copertura spaziale
    Un’ “idonea” copertura temporale
    Solidità
    È basato su standard nazionali/internazionali e sul consenso nazionale/internazionale circa la sua validità
    È ben fondato in termini tecnici e scientifici
    Presenta attendibilità e affidabilità dei metodi di misura e raccolta dati
    Comparabilità nel tempo
    Comparabilità nello spazio
    Principali riferimenti normativi e obiettivi

    Regolamento Delegato della Commissione (UE) n. 125/2022, che ha modificato il precedente Reg. UE 691/2011 sui conti economici e ambientali.

    DPSIR
    Risposta
    Tipologia indicatore
    Benessere (tipo E)
    Riferimenti bibliografici

    Environmental protection expenditure accounts Handbook — 2017 edition. Eurostat, Luxembourg (https://ec.europa.eu/eurostat/web/products-manuals-and-guidelines/-/KS-GQ-17-004) - System of Environmental-Economic Accounting 2012 - Central Framework. United Nations, New York, 2014 (https://seea.un.org/content/seea-central-framework)

    Frequenza di rilevazione dei dati
    Annuale
    Fonte dei dati
    ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica)
    Accessibilità dei dati di base

    Istat database - http://dati.istat.it/# --> Conti nazionali --> Conti ambientali --> Spese per la protezione dell'ambiente

    Copertura spaziale

    Nazionale

    Copertura temporale

    2016-2021

    Descrizione della metodologia di elaborazione

    La metodologia di elaborazione dell’indicatore è consultabile nel documento Environmental protection expenditure accounts Handbook — 2017 edition. Eurostat, Luxembourg (https://ec.europa.eu/eurostat/web/products-manuals-and-guidelines/-/KS-GQ-17-004) Il conto delle spese per la protezione dell'ambiente presenta, in coerenza con la contabilità economica nazionale, dati sulle risorse economiche destinate alla protezione dell'ambiente dalle unità residenti. Si considerano le seguenti variabili: - produzione di servizi per la protezione dell'ambiente (distinta tra produzione market, produzione non market e produzione di attività ausiliarie); - consumo intermedio di servizi per la protezione dell’ambiente; - consumo intermedio di servizi per la protezione dell’ambiente ai fini della produzione di servizi per la protezione dell’ambiente; - importazioni ed esportazioni di servizi per la protezione dell'ambiente; - imposta sul valore aggiunto (IVA) e le altre imposte al netto dei sussidi ai prodotti che gravano sui servizi per la protezione dell'ambiente; - formazione lorda di capitale fisso e le acquisizioni meno le cessioni di attività non finanziarie non prodotte per la produzione di servizi di protezione dell'ambiente; - consumi finali di servizi per la protezione dell'ambiente; - trasferimenti destinati alla protezione dell'ambiente (ricevuti/pagati); disaggregate per tipologia di produttori/consumatori di servizi per la protezione dell'ambiente: - amministrazioni pubbliche (comprese le istituzioni senza fini di lucro al servizio delle famiglie) e le imprese in quanto settori istituzionali che producono servizi di protezione dell'ambiente; - famiglie, amministrazioni pubbliche e imprese in quanto consumatori di servizi di protezione dell'ambiente; - resto del mondo in quanto beneficiario o fonte di trasferimenti per la protezione dell'ambiente; e per classi, o raggruppamenti di classi, della classificazione delle attività per la protezione dell'ambiente (CEPA). La classificazione CEPA comprende: 1) protezione dell'aria e del clima; 2) gestione delle acque reflue; 3) gestione dei rifiuti; 4) protezione del suolo e delle acque del sottosuolo; 5) abbattimento del rumore e delle vibrazioni; 6) protezione della biodiversità e del paesaggio; 7) protezione dalle radiazioni; 8) ricerca e sviluppo per la protezione dell'ambiente; 9) altre attività di protezione dell'ambiente.

    Periodicità di aggiornamento
    Annuale
    Qualità dell'informazione

    L’indicatore è conforme alle caratteristiche di trasparenza, accuratezza, consistenza, e completezza in quanto calcolato secondo la metodologia di riferimento.

    Stato
    Medio
    Trend
    Stabile
    Valutazione/descrizione dello stato

    Nel 2021, il livello della spesa dell'economia italiana per la protezione dell'ambiente si attesta a 46,6 miliardi di euro, pari al 2,6% del Prodotto interno lordo (Tabella 1), sostanzialmente in linea con la media europea (2,2%).

    Valutazione/descrizione del trend

    Nel periodo 2016-2021, la spesa dell'economia italiana per la protezione dell'ambiente cresce in rapporto al PIL di solo 0,3 punti percentuali, delineando dunque nel complesso un trend pressoché stabile nel periodo considerato (Tabella 1).

    Commenti

    Nel 2021, le spese per la protezione dell'ambiente riguardano principalmente e le finalità di gestione dei rifiuti e di gestione delle acque reflue, che rappresentano rispettivamente il 51% e il 22% della spesa totale per la protezione dell’ambiente (Figura 1 e Tabella 1). Le altre finalità di protezione dell'ambiente comprendono, in ordine di importanza, la protezione e il risanamento del suolo, delle acque del sottosuolo e delle acque di superficie; la protezione della biodiversità e del paesaggio; la protezione dalle radiazioni, ricerca e sviluppo, altre attività; la protezione dell'aria e del clima; l'abbattimento del rumore e delle vibrazioni, esclusa la protezione degli ambienti di lavoro (Tabella 1 e Figura 1).
    Le 'Società' sostengono oltre la metà (52%) delle spese totali nel 2021, mentre le 'Amministrazioni pubbliche e le Istituzioni sociali private senza scopo di lucro al servizio delle famiglie' e le 'Famiglie' coprono rispettivamente il 27% e il 21%. Queste quote restano piuttosto stabili dal 2016 al 2021 (Tabella 1).

    Allegati
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    Titolo

    Figura 1: Ripartizione della spesa nazionale per la protezione dell'ambiente per settore di attività (CEPA)

    Fonte

    Istat

    Titolo

    Tabella 1: Spesa nazionale per la protezione dell'ambiente per settore istituzionale e per CEPA, e rapporto rispetto al PIL

    Fonte

    Istat