EMISSIONI DI METALLI PESANTI (CD, HG, PB): TREND E DISAGGREGAZIONE SETTORIALE

    Descrizione 1
    Data aggiornamento scheda
    Autori

    Daniela Romano

    Abstract
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    Abstract

    L'indicatore rappresenta la serie storica delle emissioni nazionali di metalli pesanti dal 1990 al 2022, per settore di provenienza. Dal 1990 si rileva una riduzione delle emissioni per tutti i metalli. In particolare, le emissioni di cadmio, mercurio e piombo sono in linea con gli obiettivi fissati a livello internazionale dal Protocollo di Aarhus, essendosi ridotte rispetto ai valori del 1990 rispettivamente del -63%, -64% e -95%.

    Descrizione

    Le emissioni di metalli pesanti derivano in gran parte dalla combustione, sia industriale sia non industriale, dai processi produttivi e dal settore energetico. I metalli pesanti hanno una notevole rilevanza sanitaria in quanto persistono nell'ambiente dando luogo a fenomeni di bioaccumulo e sono, inoltre, riconosciuti come importanti agenti cancerogeni, tra questi il cadmio (Cd) ricade nella classe 1 (cancerogeni certi) dell'International Agency for Research on Cancer.

    Scopo

    La stima delle emissioni nazionali dei metalli pesanti totali e disaggregate per settore di attività produttiva permette di valutare l'andamento emissivo nel periodo in esame e confrontarlo con l'obiettivo previsto dal Protocollo di Aarhus.

    Rilevanza
    È di portata nazionale oppure applicabile a temi ambientali a livello regionale ma di significato nazionale
    È in grado di descrivere il trend senza necessariamente fornire una valutazione dello stesso
    È semplice, facile da interpretare
    È sensibile ai cambiamenti che avvengono nell’ambiente e/o delle attività antropiche
    Fornisce un quadro rappresentativo delle condizioni ambientali, delle pressioni sull’ambiente o delle risposte della società, anche in relazione agli obiettivi di specifiche normative
    Fornisce una base per confronti a livello internazionale
    Ha una soglia o un valore di riferimento con il quale poterlo confrontare
    Misurabilità
    Adeguatamente documentati e di fonte nota
    Aggiornati a intervalli regolari e con procedure affidabili
    Facilmente disponibili o resi disponibili a fronte di un ragionevole rapporto costi/benefici
    Un’ “adeguata” copertura spaziale
    Un’ “idonea” copertura temporale
    Solidità
    È basato su standard nazionali/internazionali e sul consenso nazionale/internazionale circa la sua validità
    È ben fondato in termini tecnici e scientifici
    Presenta attendibilità e affidabilità dei metodi di misura e raccolta dati
    Comparabilità nel tempo
    Comparabilità nello spazio
    Principali riferimenti normativi e obiettivi

    Il Protocollo di Aarhus sui metalli pesanti (1998), nell'ambito della Convenzione di Ginevra sull'inquinamento atmosferico transfrontaliero a lunga distanza (1979), indica come obiettivo di riduzione per il cadmio (Cd), il mercurio (Hg) e il piombo (Pb) il valore delle emissioni del 1990 (o in alternativa ogni altro anno fra il 1985 e il 1995).

    DPSIR
    Pressione
    Tipologia indicatore
    Performance (tipo B)
    Riferimenti bibliografici

    ISPRA, 2024. Italian Emission Inventory 1990-2022. Informative Inventory Report 2024 

    Frequenza di rilevazione dei dati
    Annuale
    Fonte dei dati
    ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale)
    Accessibilità dei dati di base

    Utilizzati i dati ISPRA dell’Inventario nazionale delle emissioni in atmosfera (http://emissioni.sina.isprambiente.it/inventario-nazionale/).

    Copertura spaziale

    Nazionale

    Copertura temporale

    1990-2022

    Descrizione della metodologia di elaborazione

    Stima realizzata ai fini della redazione dell'inventario nazionale delle emissioni in atmosfera. Per gli inquinanti atmosferici la metodologia utilizzata è quella indicata dall'Agenzia Europea dell'Ambiente (EMEP/EEA Guidebook - 2019). Per la descrizione della metodologia di stima si fa riferimento all'Informative Inventory Report – IIR (https://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/rapporti; https://www.ceip.at/status-of-reporting-and-review-results/2024-submission)

    Periodicità di aggiornamento
    Annuale
    Qualità dell'informazione

    I dati di emissione riportati costituiscono la fonte ufficiale di riferimento per la verifica degli impegni assunti a livello internazionale, in ragione del ruolo di ISPRA come responsabile della realizzazione annuale dell'inventario nazionale delle emissioni in atmosfera. Per garantire consistenza e compatibilità dell'inventario, l'aggiornamento annuale delle emissioni comporta la revisione dell'intera serie storica sulla base della maggiore informazione e dei più recenti sviluppi metodologici. Le stime delle emissioni di metalli pesanti sono calcolate in conformità alle caratteristiche di trasparenza, accuratezza, consistenza, comparabilità e completezza richieste dalla metodologia di riferimento.

    Stato
    Buono
    Trend
    Positivo
    Valutazione/descrizione dello stato

    Le emissioni di cadmio, mercurio e piombo sono in linea con gli obiettivi fissati a livello internazionale, essendosi ridotte nel 2022 rispetto al 1990, rispettivamente, del 63%, 64% e 95%. Obiettivi già raggiunti nel 1993 per il cadmio e nel 1991 per il mercurio e il piombo (Tabella 1, Figura 1).

    Valutazione/descrizione del trend

    Decrescono le emissioni di tutti e tre i metalli pesanti (Tabella 1 e Figura 1) delineando dunque un trend positivo dal punto di vista ambientale.

    Commenti

    Il cadmio presenta una diminuzione lungo l'intero periodo 1990-2022 (-63%) dovuta soprattutto alla riduzione delle emissioni della combustione industriale (-79%), che nel 2022 costituiscono il29% del totale (Tabella 1, Figura 1). La riduzione complessiva delle emissioni di mercurio (-64%) proviene principalmente dalla combustione industriale (-70%) e dai processi produttivi (-49%) (Tabella 1, Figura 1). L'abbattimento dei livelli emissivi di piombo è stato notevole (-95%), soprattutto grazie all'impiego di benzine verdi; va notato, infatti, che il settore del trasporto stradale, che ha contribuito tra il 1990 e il 1999, in media per più dell'83% al totale delle emissioni di piombo, nel periodo 2002-2022 vede il suo peso decrescere a un valore medio pari a circa il 17%. Le emissioni di piombo legate alla combustione industriale, pur essendo diminuite dal 1990 del 70%, hanno, nel 2022, un peso sulle emissioni totali pari al 38% (Tabella 1, Figura 1).

    Allegati
    Titolo

    Tabella 1: Emissioni nazionali di metalli pesanti per settore

    Fonte

    ISPRA

    Legenda

    A: Combustione energia e industria di trasformazione; B: Combustione non industriale; C: Combustione industriale; D: Processi produttivi; E: Estrazione e Distribuzione di combustibili fossili/geotermia;  F: Uso di solventi; G: Trasporti stradali; H: Altre sorgenti mobili; I: Trattamento smaltimento rifiuti; L: Agricoltura.

    Note

    I valori di emissione sono stati aggiornati coerentemente con l'aggiornamento annuale dell'inventario nazionale delle emissioni.  

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    Titolo

    Figura 1: Trend delle emissioni nazionali dei metalli pesanti indicizzato al 1990

    Fonte

    ISPRA

    Note

    I valori di emissione sono stati aggiornati coerentemente con l'aggiornamento annuale dell'inventario nazionale delle emissioni.