Descrizione 1
Daniela Romano
L'indicatore rappresenta la serie storica delle emissioni nazionali di metalli pesanti dal 1990 al 2022, per settore di provenienza. Dal 1990 si rileva una riduzione delle emissioni per tutti i metalli. In particolare, le emissioni di cadmio, mercurio e piombo sono in linea con gli obiettivi fissati a livello internazionale dal Protocollo di Aarhus, essendosi ridotte rispetto ai valori del 1990 rispettivamente del -63%, -64% e -95%.
Le emissioni di metalli pesanti derivano in gran parte dalla combustione, sia industriale sia non industriale, dai processi produttivi e dal settore energetico. I metalli pesanti hanno una notevole rilevanza sanitaria in quanto persistono nell'ambiente dando luogo a fenomeni di bioaccumulo e sono, inoltre, riconosciuti come importanti agenti cancerogeni, tra questi il cadmio (Cd) ricade nella classe 1 (cancerogeni certi) dell'International Agency for Research on Cancer.
La stima delle emissioni nazionali dei metalli pesanti totali e disaggregate per settore di attività produttiva permette di valutare l'andamento emissivo nel periodo in esame e confrontarlo con l'obiettivo previsto dal Protocollo di Aarhus.
Il Protocollo di Aarhus sui metalli pesanti (1998), nell'ambito della Convenzione di Ginevra sull'inquinamento atmosferico transfrontaliero a lunga distanza (1979), indica come obiettivo di riduzione per il cadmio (Cd), il mercurio (Hg) e il piombo (Pb) il valore delle emissioni del 1990 (o in alternativa ogni altro anno fra il 1985 e il 1995).
Descrizione 2
ISPRA, 2024. Italian Emission Inventory 1990-2022. Informative Inventory Report 2024
Qualificazione dati
Utilizzati i dati ISPRA dell’Inventario nazionale delle emissioni in atmosfera (http://emissioni.sina.isprambiente.it/inventario-nazionale/).
Nazionale
1990-2022
Qualificazione indicatore
Stima realizzata ai fini della redazione dell'inventario nazionale delle emissioni in atmosfera. Per gli inquinanti atmosferici la metodologia utilizzata è quella indicata dall'Agenzia Europea dell'Ambiente (EMEP/EEA Guidebook - 2019). Per la descrizione della metodologia di stima si fa riferimento all'Informative Inventory Report – IIR (https://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/rapporti; https://www.ceip.at/status-of-reporting-and-review-results/2024-submission)
Le emissioni di cadmio, mercurio e piombo sono in linea con gli obiettivi fissati a livello internazionale, essendosi ridotte nel 2022 rispetto al 1990, rispettivamente, del 63%, 64% e 95%. Obiettivi già raggiunti nel 1993 per il cadmio e nel 1991 per il mercurio e il piombo (Tabella 1, Figura 1).
Decrescono le emissioni di tutti e tre i metalli pesanti (Tabella 1 e Figura 1) delineando dunque un trend positivo dal punto di vista ambientale.
Dati
Tabella 1: Emissioni nazionali di metalli pesanti per settore
ISPRA
A: Combustione energia e industria di trasformazione; B: Combustione non industriale; C: Combustione industriale; D: Processi produttivi; E: Estrazione e Distribuzione di combustibili fossili/geotermia; F: Uso di solventi; G: Trasporti stradali; H: Altre sorgenti mobili; I: Trattamento smaltimento rifiuti; L: Agricoltura.
I valori di emissione sono stati aggiornati coerentemente con l'aggiornamento annuale dell'inventario nazionale delle emissioni.
Il cadmio presenta una diminuzione lungo l'intero periodo 1990-2022 (-63%) dovuta soprattutto alla riduzione delle emissioni della combustione industriale (-79%), che nel 2022 costituiscono il29% del totale (Tabella 1, Figura 1). La riduzione complessiva delle emissioni di mercurio (-64%) proviene principalmente dalla combustione industriale (-70%) e dai processi produttivi (-49%) (Tabella 1, Figura 1). L'abbattimento dei livelli emissivi di piombo è stato notevole (-95%), soprattutto grazie all'impiego di benzine verdi; va notato, infatti, che il settore del trasporto stradale, che ha contribuito tra il 1990 e il 1999, in media per più dell'83% al totale delle emissioni di piombo, nel periodo 2002-2022 vede il suo peso decrescere a un valore medio pari a circa il 17%. Le emissioni di piombo legate alla combustione industriale, pur essendo diminuite dal 1990 del 70%, hanno, nel 2022, un peso sulle emissioni totali pari al 38% (Tabella 1, Figura 1).