Descrizione 1
Stefania Ercole
I valori di defogliazione indicano il livello di resilienza o di suscettività delle specie all’impatto causato da deposizioni atmosferiche e inquinanti gassosi. I dati rilevati negli ultimi 26 anni (1997-2022) mostrano un andamento altalenante, con anni di attenuazione e anni di crescita del fenomeno della defogliazione, e sembrano dimostrare che le latifoglie abbiano una maggiore sensibilità all'impatto delle deposizioni atmosferiche e degli inquinanti gassosi. Il 2021 e 2022 hanno fatto registrare valori molto alti di defogliazione sia nelle aghifoglie sia nelle latifoglie, superiori al 40%, mai raggiunti prima.
Indicatore di impatto espresso attraverso i valori medi annui di defogliazione della chioma di specie forestali (aghifoglie e latifoglie), rilevati dal 1997 al 2022 all'interno di una rete di aree permanenti individuate nell’ambito del Programma Nazionale Integrato CON.ECO.FOR. (CONtrolli ECOsistemi FORestali), avviato nel 1995 dal Corpo Forestale dello Stato e ora svolto dal Comando Carabinieri per la Tutela della Biodiversità e dei Parchi. I monitoraggi vengono realizzati all’interno di aree permanenti (254 aree di Livello I + 31 aree di Livello II) distribuite su tutto il territorio nazionale e rappresentative delle principali comunità forestali italiane.
Fornire informazioni sulle condizioni delle chiome delle principali specie forestali di latifoglie e aghifoglie presenti in Italia, al fine di evidenziarne il livello di resilienza o di suscettività rispetto all'impatto causato dalle deposizioni atmosferiche e dagli inquinanti gassosi.
L'indicatore risponde a quanto richiesto dagli accordi internazionali sottoscritti dall'Italia nell'ambito dell’ICP Forests (International Cooperative Programme on Assessment and Monitoring of Air Pollution Effects on Forests operating under the UNECE Convention on Long-range Transboundary Air Pollution (CLRTAP) e del MCPFE (Ministerial Conference on the Protection of Forests in Europe).
Il Programma CON.ECO.FOR. conduce attività di monitoraggio delle foreste sulla base della Convenzione Internazionale UN/ECE sull’Inquinamento Atmosferico Transfrontaliero a Lungo Raggio e in attuazione del Regolamento comunitario sul monitoraggio delle foreste e delle interazioni ambientali.
Descrizione 2
Ministero politiche agricole e forestali, 1999. Programma CONECOFOR. Primo rapporto 1999.
ANPA, 2000. Indicatori di Gestione Forestale Sostenibile. Serie Stato dell’Ambiente 11/2000.
UNECE, BFH, 2005. The Condition of Forests in Europe, 2005 Executive Report.
https://www.carabinieri.it/arma/oggi/organizzazione/organizzazione-per-la-tutela-forestale-ambientale-e-agroalimentare/progetti-life
I valori di defogliazione possono risentire di eventi specifici non direttamente correlati all'impatto degli inquinanti atmosferici e, quindi, possono non essere sufficienti, da soli, a delineare un quadro preciso del fenomeno.
Non previste.
Qualificazione dati
Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri, SM - Ufficio Progetti,Convenzioni, Educazione Ambientale, Programma CON.ECO.FOR.(CONtrolli ECOsistemi FORestali).
Nazionale
1997-2022
Qualificazione indicatore
L'indicatore riporta la distribuzione percentuale degli alberi campionati nelle aree permanenti del Programma CON.ECO.FOR. (distinti anche per aghifoglie e latifoglie). I monitoraggi vengono realizzati all’interno di 2 reti di aree di saggio: una rete di 254 aree dette di Livello I e una rete di 31 aree di monitoraggio intensivo, dette di Livello II; le aree sono distribuite su tutto il territorio nazionale e sono rappresentative delle principali comunità forestali italiane.
La defogliazione viene valutata visivamente da personale adeguatamente preparato e assistito da appositi manuali di riferimento ed espressa in 5 classi, così definite: 0 = 0-10%, nessun danno; 1 = >10-25%, danni lievi; 2 = >25-60%, danni moderati; 3 = >60-<100%, danni gravi; 4 = 100%, alberi morti.
L'analisi temporale del fenomeno è realizzata sulla base degli andamenti della percentuale di alberi con defogliazione maggiore del 25%.
Lo stato può essere definito scarso in considerazione dell’aumento significativo della defogliazione nell’ultimo biennio sia nelle latifoglie, sia nelle aghifoglie, con valori superiori al 40%, mai raggiunti prima (Figura 1, Tabella 1). Nel 2021 e 2022 la percentuale di alberi con grado di defogliazione >25%, che corrisponde al valore soglia del danno, è tale da destare qualche preoccupazione.
Definire un trend del fenomeno non è semplice sia per il carattere altalenante dell’andamento nei diversi anni, sia perché aghifoglie e latifoglie mostrano, in alcuni periodi, andamenti diversi.
Nel periodo di osservazione i valori totali si attestano in media intorno al 30-35%, con oscillazioni in alcuni periodi, come nel biennio 2017-2018 in cui il fenomeno è peggiorato (con valori totali superiori al 38%), per poi migliorare nel 2019-2020 (valori di 25-36%), e peggiorare nuovamente nel 2021 e nel 2022, che hanno fatto registrare valori molto alti, mai raggiunti prima, superiori al 40% (Figura 1, Tabella 1). Bisognerà attendere i prossimi anni per capire se tale valore indichi un trend di peggioramento, o se sia stato un dato episodico (anche per questo motivo si preferisce non valutare il trend).
Dati
Tabella 1: Distribuzione percentuale degli alberi campionati per classe di defogliazione e per categoria di specie
Corpo Forestale dello Stato sino al 2016, ora Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri, SM - Ufficio Progetti,Convenzioni, Educazione Ambientale, Programma CON.ECO.FOR.(CONtrolli ECOsistemi FORestali)
Classi di defogliazione: Classe 0: 0-10%, nessun danno; Classe 1: >10-25%, danni lievi; Classe 2: >25-60%, danni moderati; Classe 3 : >60-<100%, danni gravi: Classe 4: 100%, alberi morti
* I valori del totale tra parentesi rappresentano le ripartizioni percentuali sul totale del campione
Figura 1: Andamento annuale della distribuzione percentuale degli alberi campionati per i quali è stato rilevato grado di defogliazione > 25% (classi 2-4)
Corpo Forestale dello Stato sino al 2016, ora Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri, SM - Ufficio Progetti,Convenzioni, Educazione Ambientale, Programma
I dati rilevati nell’ambito del Programma CON.ECO.FOR. nel corso degli ultimi 26 anni (1997-2022) in aree permanenti di monitoraggio distribuite nelle foreste italiane, hanno un andamento altalenante e sembrano dimostrare che le latifoglie hanno una maggiore sensibilità all'impatto delle deposizioni atmosferiche e degli inquinanti gassosi (Figura 1, Tabella 1). La verifica di tale ipotesi dovrebbe altresì considerare anche i molteplici fattori di stress che possono influenzare le condizioni vegetative delle specie (andamento climatico, attacchi parassitari, incendi, ecc.).