Descrizione 1
Gabriella Aragona, Lucia Muto
L'indicatore misura la quantità totale di rifiuti speciali avviati alle operazioni di recupero (R1-R12) di cui all'allegato C del D.Lgs. 152/2006. Nel 2021 i quantitativi di rifiuti speciali recuperati sono consistenti, pari al 73,1% del totale gestito (178 milioni di tonnellate) e il trend risulta in continua crescita (+12,9% nell'ultimo triennio). La quantità totale di rifiuti speciali recuperati ammonta a 130,2 milioni di tonnellate, di cui 4,6 milioni di tonnellate sono pericolosi. La regione con il maggior quantitativo di rifiuti speciali recuperato è la Lombardia (28,1% del totale recuperato), seguita dal Veneto (11,2%) e dall'Emilia-Romagna (8,8%).
L'indicatore misura la quantità totale di rifiuti speciali avviati alle operazioni di recupero (R1-R12) di cui all'allegato C del D.Lgs. 152/2006.
Verificare l'efficacia delle politiche di gestione dei rifiuti con particolare riferimento all'incentivazione del recupero e riutilizzo dei rifiuti, sia di materia sia di energia.
Il D.Lgs. 152/06, in linea con la Strategia europea in materia di gestione dei rifiuti, all’art. 181, comma 3, stabilisce l’adozione di misure volte a promuovere il recupero dei rifiuti conformemente ai criteri di priorità (art. 179), ovvero, nel rispetto della seguente gerarchia: • prevenzione, • preparazione per il riutilizzo, • riciclaggio, • recupero di altro tipo (es. recupero energetico), e smaltimento. Oltre a ciò, lo stesso comma 3, stabilisce che devono essere adottate misure tese a promuovere il riciclaggio di alta qualità. All’articolo 183, comma 1, lettera u), viene espressamente definito come riciclaggio: “qualsiasi operazione di recupero attraverso cui i rifiuti sono trattati per ottenere prodotti, materiali o sostanze da utilizzare per la loro funzione originaria o per altri fini”.
Descrizione 2
Rapporto rifiuti speciali - Edizione 2023
Qualificazione dati
Banca dati MUD, non accessibile al pubblico
Nazionale, regionale
1997-2021
Qualificazione indicatore
L’indicatore è costruito sommando le quantità dei rifiuti speciali recuperati secondo le seguenti operazioni di recupero: R1: Utilizzazione principale come combustibile o come altro mezzo per produrre energia; R2: Rigenerazione/recupero di solventi; R3: Riciclo/recupero delle sostanze organiche non utilizzate come solventi (comprese le operazioni di compostaggio e altre trasformazioni biologiche); R4: Riciclo/recupero dei metalli e dei composti metallici; R5: Riciclo/recupero di altre sostanze inorganiche; R6: Rigenerazione degli acidi o delle basi; R7: Recupero dei prodotti che servono a ridurre l'inquinamento; R8: Recupero dei prodotti provenienti dai catalizzatori; R9: Rigenerazione o altri reimpieghi degli oli; R10: trattamento in ambiente terrestre a beneficio dell'agricoltura o dell'ecologia; R11: Utilizzazione di rifiuti ottenuti da una delle operazioni indicate da R1 a R10; R12: Scambio di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate da R1 a R11. Il dato nazionale viene fornito disaggregato per regione.
I quantitativi di rifiuti speciali recuperati sono consistenti, 73,1% del totale gestito (178 milioni di tonnellate), pari a 130,2 milioni di tonnellate (Tabella 1).
Tra il 1997 e il 2021 il trend risulta in continua crescita, l'unica flessione importante (-2,6%), dovuta probabilmente alla crisi economica, si riscontra nel 2012 rispetto al 2011 (Tabella 1), coerentemente con la diminuzione dei quantitativi prodotti (-3%). In particolare, nell’ultimo decennio (2012-2021), si rileva una crescita del 50,4%.
Dati
Tabella 1: Trend della quantità di rifiuti speciali recuperatia in Italia
ISPRA
a Le operazioni considerate per il calcolo dei rifiuti speciali recuperati sono le seguenti:R1: Utilizzazione principale come combustibile o come altro mezzo per produrre energia, R2: Rigenerazione/recupero di solventi, R3: Riciclo/recupero delle sostanze organiche non utilizzate come solventi (comprese le operazioni di compostaggio e altre trasformazioni biologiche), R4: Riciclo/recupero dei metalli e dei composti metallici, R5: Riciclo/recupero di altre sostanze inorganiche, R6: Rigenerazione degli acidi o delle basi, R7: Recupero dei prodotti che servono a captare gli inquinanti, R8: Recupero dei prodotti provenienti dai catalizzatori, R9: Rigenerazione o altri reimpieghi degli oli, R10: Spandimento sul suolo a beneficio dell'agricoltura o dell'ecologia, R11: Utilizzazione di rifiuti ottenuti da una delle operazioni indicate da R1 a R10, R12: Scambio di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate da R1 a R11
La quantità totale di rifiuti speciali recuperati dal 2011 contiene anche l'operazione R12 che negli anni precedenti non era considerata.
Tabella 2: Quantità di rifiuti speciali totali e speciali pericolosi recuperati per regione
ISPRA
La quantità totale di rifiuti speciali recuperati (operazioni da R1 a R12) ammonta, nel 2021, a 130,2 milioni di tonnellate, di cui 4,6 milioni di tonnellate sono pericolosi. Rispetto al 2020 (114,6 milioni di tonnellate recuperate) si registra un aumento, pari al 13,6% (Tabella 1). Fra le regioni con il maggior quantitativo di rifiuti speciali recuperato spicca la Lombardia (28,1% del totale recuperato), seguono il Veneto (11,2%) e l’Emilia-Romagna (8,8%) (Tabella 2 e Figura 1).