Descrizione 1
Antonio Brunori (PEFC Italia), Ilaria Dalla Vecchia (FSC), Andres Ortolano Tabolacci (FSC), Valerio Silli, Giovanni Tribbiani (PEFC Italia)
La crescente pressione esercitata dall'uomo sugli ecosistemi forestali negli ultimi decenni, dovuta all’incremento nell’utilizzazione delle biomasse sia come bioenergia che come materiale tecnico e da costruzione, ha condotto, in molti casi, al degrado di tali sistemi naturali, specie nelle aree tropicali del pianeta. Tali fenomeni risultano spesso associati allo sfruttamento insostenibile e/o illegale delle risorse forestali. Il taglio, la trasformazione e il trasporto del legno e dei suoi derivati e generano rilevanti impatti negativi sia dal punto di vista ambientale, sia economico, sia sociale. Nell’ultimo ventennio l’attenzione da parte di decisori politici, aziende private, associazioni e privati cittadini, è stata rivolta all'uso sostenibile e legale delle biomasse forestali, stimolando azioni concrete e strumenti efficaci mirati a prevenire tali impatti e a mitigarne gli effetti. La certificazione forestale nasce proprio come uno strumento volto a prevenire gli impatti negativi e le minacce al patrimonio forestale nazionale e internazionale, attraverso l’adozione di pratiche improntate a un’attenta pianificazione e monitoraggio delle attività di gestione e utilizzazione delle biomasse legnose. In Italia, al 31 dicembre 2022, la superficie forestale certificata secondo lo schema del Programme for Endorsement of Forest Certification schemes (PEFC™) è pari a 925.610 ettari (con un incremento del 3,7% rispetto al 2020); mentre, la superficie certificata secondo lo schema del Forest Stewardship Council® (FSC®) ammonta a 81.590 ettari (8,5 % rispetto all’anno precedente).
L'interesse e l’adesione di molte aziende agli schemi di certificazione ha favorito il realizzarsi di forme di partenariato e di collaborazione pubblico-privata, mirate principalmente a favorire azioni di informazione/sensibilizzazione e di diffusione di strumenti di tipo volontario, con lo scopo di promuovere una gestione sostenibile delle foreste e l’adozione di pratiche di responsabilità sociale d'impresa e al contrasto dei processi di illegalità. Tra questi importanti strumenti figurano gli schemi di certificazione forestale, con riferimento sia alla gestione delle foreste su scala nazionale e internazionale, sia alla catena di custodia, ai quali, da alcuni anni, si è aggiunta la certificazione dei servizi ecosistemici. Ognuna di queste attestazioni mira a garantire il rispetto dei principi ambientali fondamentali, la massimizzazione dei benefici e servizi ecologici derivanti e la tracciabilità dei prodotti forestali; questo attraverso tutte le fasi della filiera, dall’approvvigionamento, alla lavorazione, al commercio e distribuzione del prodotto all’interno della filiera foresta-legno/carta. La certificazione è un processo volontario che porta al rilascio, da parte di un organismo terzo e indipendente (ente di certificazione accreditato a livello nazionale o internazionale), di un certificato di gestione forestale o di tracciabilità (catena di custodia). Nel caso della gestione forestale si attesta che le forme di gestione di un determinato bosco o di un determinato territorio rispondano a specifici requisiti di tutela ambientale, di equità sociale e di efficienza economica, definiti da uno standard nazionale di riferimento. Nel caso della catena di custodia si attesta che il percorso - intrapreso dai prodotti a partire dalla foresta - oppure, nel caso di materiali di riciclo, dal momento in cui il materiale viene recuperato, fino al punto in cui il prodotto viene venduto e/o viene finito ed etichettato - sia stato realizzato secondo standard internazionali che ne garantiscano la tracciabilità e rintracciabilità del legno.
Fornire un quadro di sintesi del livello di sostenibilità delle risorse forestali nazionali mediante l’aggiornamento e l’analisi dei dati riferiti alla superficie forestale certificate previste dai due schemi internazionali del Forest Stewardship Council® (FSC®) e del Programme for Endorsement of Forest Certification schemes™ (PEFC™).
Per l'ottenimento della certificazione è necessario il rispetto della vigente normativa internazionale, nazionale e regionale inerente al settore foreste. In particolare:
Regolamento UE n. 995/2010 e relativi atti attuativi;
A new EU Forest Strategy: for forests and the forest-based sector, CE–COM (2013) 659 final;
Decreto Legislativo 3 aprile 2018, n. 34 "Testo unico in materia di foreste e filiere forestali".
Per lo standard nazionale di gestione forestale FSC (Standard di Gestione Forestale FSC per l'Italia - FSC-STD-ITA-01-2017 V 1-0) si fa riferimento all’Allegato A che include un elenco di normative a livello nazionale, europeo e internazionale suddivise nelle seguenti categorie: Diritto legale al prelievo; Tasse e commissioni; Attività di taglio del legname; Diritti di soggetti terzi; Commercio e trasporto; Dovuta diligenza. (https://it.fsc.org/download-box.532.htm ).
Per lo standard PEFC, viene esplicitamente richiesta la conformità alla UN Declaration on Indigenous Peoples’ Rights, a tutte le ILO Convention fondamentali sul Forest Management e la ILO Convention 169 on Indigenous and Tribal Peoples.
Descrizione 2
Accredia, PEFC Gestione Forestale Sostenibile (GFS) Servizio Certificazioni di prodotti e servizi (https://www.accredia.it/servizio-accreditato/pefc-gestione-forestale-sostenibile-gfs-2/).
Arma dei Carabinieri “Foreste D’Italia Inventario Forestale Nazionale”, 2023.
ASI - Assurance Services International was officially established as the accreditation body for FSC in 2006 (https://www.asi-assurance.org/s/post/a1J1H000002JgxN/p0168).
CREA, Terzo inventario forestale nazionale (INFC2015) https://www.sian.it/inventarioforestale/index.do?idNews=10
Forest Stewardship Council® (FSC®), https://it.fsc.org/it-it
FSC Italia, Certificazione di Gestione Forestale (FM) https://it.fsc.org/it-it/certificazioni/certificazione-di-gestione-forestale
FSC Italia, Certificazioni FSC in Italia: il report 2022, https://it.fsc.org/it-it/newsfeed/certificazione-fsc-in-italia-il-report-2022
PEFC Italia, Standard di gestione forestale PEFC Italia https://www.pefc.it/per-le-aziende/documenti/standard-di-gestione-forestale-sostenibile-e-gestione-sostenibile-delle-piantagioni-arboree
PEFC, Report PEFC Italia, venti anni di attività 2001-2021 (https://cdn.pefc.org/pefc.it/media/2021-07/5aca8bc2-677c-46da-872e-0cc0513906c2/c65e5a61-9373-5d7b-95db-9ff2fae8ffc2.pdf)
PEFC, Report PEFC Italia attività 2022, https://cdn.pefc.org/pefc.it/media/2023-03/a8a221e9-085d-44cc-bc8c-09e150bc3197/89991e88-3808-5196-9dc0-af677345857c.pdf
PEFC, Statistiche PEFC in Italia, https://www.pefc.it/scopri-il-pefc/il-pefc-italia/statistiche-pefc-in-italia
Programme for Endorsement of Forest Certification schemesTM (PEFCTM), https://www.pefc.it/
SGS - Servizi di ispezione, verifica, analisi e certificazione. FSC™ forest management certification services are carried out by SGS (https://www.sgs.com/it-it/services/fsc-certificazione-di-gestione-delle-foreste).
WWF, 2015. Foreste che proteggono, Foreste da difendere, a cura di Isabella Pratesi. WWF Italia. Roma (https://wwfit.awsassets.panda.org/downloads/dossier_foreste.pdf)
I due sistemi di certificazione di gestione forestale, pur essendo simili nelle finalità di salvaguardia delle risorse forestali e nella prevenzione dell’illegalità, hanno propri e distinti criteri e standard per definire la Gestione Forestale Sostenibile (GFS). A causa di ciò, alcuni dati e parametri, come le catene di custodia, non risultano facilmente confrontabili.
Fornire indicazioni aggiuntive sulla ripartizione per forma di governo della superficie forestale certificata secondo i due principali schemi presenti in Italia.
Qualificazione dati
Le informazioni relative alle certificazioni sono acquisibili direttamente dagli enti certificatori, anche attraverso rapporti, pubblicazioni dedicate e bilanci sociali dei rispettivi organi: Forest Stewardship Council® (FSC®) e Programme for Endorsement of Forest Certification schemes™ (PEFC™).
Nazionale
1998-2022
Qualificazione indicatore
Aggiornamento e analisi delle serie storiche (1998-2022) dell’evoluzione della superficie forestale certificata e dati relativi alle catene di custodia e alla certificazione dei servizi ecosistemici, secondo i due schemi internazionali applicati al contesto italiano: Forest Stewardship Council® (FSC®) e Programme for Endorsement of Forest Certification schemes (PEFC™).
In Italia, al 31 dicembre 2022, le superfici delle foreste certificate PEFC e FSC sono pari rispettivamente a 925.610 ha e 81.590 ha. Nel 2022, la superficie certificata PEFC è aumentata rispetto all’anno precedente dello 3,7%, mentre quella relativa alla certificazione FSC mostra un incremento di circa il 8,5% (Figura 1). Ipotizzando che alcune aziende siano certificate con entrambi gli schemi e tenuto conto anche della proporzione fra le due componenti, la stima del totale della superficie forestale certificata puramente indicativa (ottenuta come valore centrale dell’intervallo fra un minimo e un massimo teorici) è pari a circa 967 mila ettari. Nel complesso, in base al valore stimato della superficie totale nazionale ricoperta da foreste (pari a 11.054.458 ettari) (Arma dei Carabinieri, 2023), la superficie forestale nazionale che ha ottenuto la certificazione è pari a circa il 9%.
Si rileva un trend in crescita della superficie forestale certificata, attestante una maggior sostenibilità dei processi produttivi delle aziende del settore, in particolare si osserva un incremento dal 2005 al 2022 di oltre il 50% (Figura 1). Nello specifico, si registra per PEFC un aumento pressoché costante della superficie forestale certificata fino al 2015 (unica eccezione è il 2007), seguito da una flessione nel corso del 2016-2017. Dal 2018 si osserva nuovamente un aumento che raggiunge nel 2022 un incremento di oltre il 20% rispetto al 2017. La superficie certificata FSC, nel complesso ha un andamento crescente, con un valore massimo di oltre 81,5 mila ettari, raggiunto nel 2022.
Dati
Figura 1: Superfici forestali certificate in Italia secondo gli schemi PEFC e FSC
Elaborazioni ISPRA su dati FSC (Forest Stewardship Council) Italia, PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes) Italia
*La stima del totale Italia, puramente indicativa, è ottenuta come valore centrale dell’intervallo fra un minimo e un massimo teorici (min = completa sovrapposizione, max = sovrapposizione nulla).
L'indicatore in oggetto fa parte del core set degli SDG's: il Target 15.2.1 relativo Area Forestale, caratterizzato dalla certificazione di gestione forestale verificata in modo indipendente (https://unstats.un.org/sdgs/indicators/database/). Alla base dei sistemi di certificazione internazionali vi è l’interesse e la promozione di iniziative da parte dei governi, organizzazioni non governative, opinione pubblica e aziende, volte a tutelare il patrimonio forestale e a utilizzare le biomasse legnose in modo sostenibile e legale. Il Forest Stewardship Council® è un’organizzazione non governativa fondata nel 1993 a seguito della Conferenza sull’ambiente e lo sviluppo delle Nazioni Unite tenutasi a Rio de Janeiro nel 1992 con l’obiettivo di promuovere la gestione responsabile del patrimonio forestale a livello mondiale. L’altro schema di certificazione, il Programme for Endorsement of Forest Certification schemes, PEFC™, si fonda sui Criteri e Indicatori definiti originariamente nelle Conferenze Ministeriali per la protezione delle foreste in Europa di Helsinki (1993) e Lisbona (1998) che hanno dato avvio al cosiddetto “Processo pan-europeo”, un’iniziativa governativa di alto profilo economico e ambientale, con l’obiettivo di sviluppare un processo dinamico finalizzato alla protezione e alla gestione sostenibile delle foreste in Europa. In Italia, la prima certificazione forestale alpina con il sistema FSC è stata ottenuta nel 1997 dalla Magnifica Comunità di Fiemme a Trento, mentre la prima certificazione PEFC è stata ottenuta nel 2004 dall’Associazione Regionale PEFC Friuli-Venezia Giulia (38 proprietari forestali per una superficie totale di 67.348 ha). Il 31 dicembre 2022 le aree certificate secondo lo schema FSC ammontava a 81.590 ettari, e un totale di 26 realtà certificate varie nella loro localizzazione e tipologia. A livello regionale la distribuzione delle superfici certificate si conferma prevalentemente al Nord (Trentino-Alto Adige, Lombardia, Veneto e Friuli-Venezia Giulia) e al Centro (Toscana), per un totale di circa 94 proprietari forestali coinvolti. Si conferma, infine, la crescita dell'interesse delle aziende a sostenere aree forestali certificate FSC, grazie agli investimenti sui Servizi Ecosistemici. Continua infatti il trend positivo della procedura di accreditamento sui Servizi Ecosistemici da parte delle realtà certificate e di altri attori esterni, interessati a investire in soluzioni nature-based, percepite sempre più come un valido strumento per rispondere in modo concreto alla crisi climatica e quella economica. Le 5 categorie di Servizi Ecosistemici identificati e quantificabili sono: servizi di sequestro e stoccaggio del carbonio, servizi di conservazione della biodiversità, servizi di regolazione idrica, servizi di conservazione del suolo e servizi turistico-ricreativi.
Prosegue il trend positivo sul fronte della verifica degli impatti della gestione sui servizi ecosistemici, con FSC che giunge a un totale di 13 realtà coinvolte. Oltre ad Agris Sardegna, che nella nuova certificazione include ora la verifica degli impatti su biodiversità e carbonio, altre tre realtà (Oasi Zegna, Comune di Torino e Ente Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano) hanno quantificato l’impatto positivo delle loro attività di gestione su tutti e 5 i servizi naturali (biodiversità, carbonio, acqua, suolo e servizi turistico-ricreativi).
L’Italia è uno dei Paesi con il maggior numero di certificazioni di Catena di Custodia FSC al mondo, prima in Europa e seconda solo alla Cina a livello mondiale: i certificati di filiera passano da 3.178 a 3298 (+3,7,5%), per un totale di oltre 4.200 siti produttivi coinvolti. I settori con incrementi più rilevanti si riconfermano quello del packaging (1.270 certificazioni, +5% sul dato 2021), quello dell’arredamento per interni ed esterni (637 certificazioni, +11,7%) e del tessile (143 certificazioni, +10%). FSC Italia è anche impegnata nella revisione e compilazione del nuovo standard di gestione forestale per l’Italia iniziato a Dicembre 2021 e che ha già visto due round di consultazioni aperte al pubblico, l’ultima chiusa a Gennaio 2023, e una sessione di test in foresta al fine di verificare l’applicabilità e l’utilità dei nuovi indicatori.
Anche per PEFC, si osserva un incremento della superficie forestale certificata (+3,7%) . Sono 12 le regioni che hanno almeno una foresta certificata, con il Trentino Alto Adige che conferma la più vasta superficie certificata, mentre la Toscana aggiunge due nuove certificazioni, l’Ente Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano e l’Unione dei Comuni Montani del Casentino, con rispettivamente 8.301,64 e 5.764,57 ettari. I settori che hanno registrato lo sviluppo maggiore sono quelli della prima parte della filiera, ovvero le aziende boschive e la produzione di legna da ardere e altri combustibili, e quello dell’edilizia. Nel 2022 si attestano dei buoni risultati anche per le Catene di Custodia, portando a 1.322 (+3,4% rispetto al 2021) le aziende certificate.
Anche le certificazioni dei servizi ecosistemici mostrano una crescita per PEFC, con la prima certificazione del benessere forestale nel Consorzio Forestale dell’Amiata, che è la prima realtà certificata PEFC in Italia, e la prima per il benessere forestale, e l’attività certificata per l’incremento dell’assorbimento della CO2, fatta dal Consorzio forestale dei Boschi Carnici prima e poi dalla Comunalia di Valdena Santa Maria.
Da ricordare che nel del 2020 sono entrati in vigore dei nuovi standard PEFC relativi alle Catene di Custodia, i quali rafforzano ulteriormente i criteri di sostenibilità, aiutando a salvaguardare le foreste a livello globale.