CONSUMI ENERGETICI NEI TRASPORTI

    Descrizione 1
    Data aggiornamento scheda
    Autori

    Antonella Bernetti

    Abstract
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    Abstract

    L'indicatore quantifica il consumo di combustibili nel settore dei trasporti, al fine di contenerlo e/o diversificarlo. I consumi energetici nel settore del trasporto mostrano un andamento crescente dagli anni Novanta e decrescente dal 2007. Negli anni 2018 e 2019 si assiste a una ripresa dei consumi, nel 2020 la marcata riduzione è imputabile alla crisi pandemica, seguita nel 2021 da una ripresa e nel 2022 ad un ulteriore aumento. Al trasporto su strada e ai combustibili fossili spetta la quota  preponderante. Varie criticità caratterizzano il sistema dei trasporti nazionali, distante dagli ambiziosi obiettivi al 2030 e al 2050 sui consumi dei combustibili nel settore dei trasporti a livello europeo.

    Descrizione

    Il consumo di energia, e in particolare quello di combustibili fossili, è strettamente connesso alle emissioni di gas serra e alla sicurezza degli approvvigionamenti. L'indicatore considera i consumi energetici del settore dei trasporti a livello nazionale, anche rispetto al PIL; i dati di consumo sono caratterizzati secondo le differenti modalità di trasporto, il tipo di alimentazione, il tipo di traffico (passeggeri/merci).

    Scopo

    Quantificare il consumo di combustibili nel settore dei trasporti, al fine di contenerlo e/o diversificarlo.

    Rilevanza
    È di portata nazionale oppure applicabile a temi ambientali a livello regionale ma di significato nazionale
    È in grado di descrivere il trend senza necessariamente fornire una valutazione dello stesso
    È semplice, facile da interpretare
    È sensibile ai cambiamenti che avvengono nell’ambiente e/o delle attività antropiche
    Fornisce un quadro rappresentativo delle condizioni ambientali, delle pressioni sull’ambiente o delle risposte della società, anche in relazione agli obiettivi di specifiche normative
    Fornisce una base per confronti a livello internazionale
    Ha una soglia o un valore di riferimento con il quale poterlo confrontare
    Misurabilità
    Adeguatamente documentati e di fonte nota
    Aggiornati a intervalli regolari e con procedure affidabili
    Facilmente disponibili o resi disponibili a fronte di un ragionevole rapporto costi/benefici
    Un’ “adeguata” copertura spaziale
    Un’ “idonea” copertura temporale
    Solidità
    È basato su standard nazionali/internazionali e sul consenso nazionale/internazionale circa la sua validità
    È ben fondato in termini tecnici e scientifici
    Presenta attendibilità e affidabilità dei metodi di misura e raccolta dati
    Comparabilità nel tempo
    Comparabilità nello spazio
    Principali riferimenti normativi e obiettivi

    Gli obiettivi stabiliti a livello comunitario sono il raggiungimento di livelli sostenibili di uso dell’energia nei trasporti, la riduzione delle emissioni di gas serra dal settore e il disaccoppiamento della crescita economica dalla domanda di trasporto al fine di ridurre gli impatti ambientali (Consiglio UE, 2006). Considerando l’elevato costo dei combustibili e la necessità di ridurre la dipendenza strategica da queste materie prime, occorre ottimizzare il potenziale di ogni modalità di trasporto. I carburanti utilizzati per il trasporto stradale nell’UE devono soddisfare severi requisiti di qualità ai fini della protezione della salute umana e dell’ambiente e per garantire che i veicoli possano viaggiare in sicurezza da un Paese all’altro. Le regole comuni imposte sulla qualità dei carburanti sono utili sia per la riduzione delle emissioni di gas serra e di inquinanti atmosferici, sia per l’istituzione di un mercato unico dei carburanti che garantisca che i veicoli possano operare ovunque nell’UE sulla base di carburanti compatibili. La Direttiva 2009/30/CE sulla qualità dei carburanti richiede una riduzione di un minimo del 6% entro il 2020 del valore delle emissioni dei gas a effetto serra dei carburanti per il trasporto per unità di energia; insieme alla Direttiva 2009/28/CE sulle energie rinnovabili, regola anche la sostenibilità dei biocarburanti. La Direttiva 2009/28/CE stabilisce che ogni Stato membro assicuri che la propria quota di energia da fonti rinnovabili in tutte le forme di trasporto nel 2020, sia almeno pari al 10% del consumo finale di energia nel settore dei trasporti dello Stato membro. La Direttiva 2009/28/CE viene successivamente sostituita dalla Direttiva UE 2018/2001 (RED II) che stabilisce che ogni Stato membro fissi un obbligo per i fornitori di carburante di assicurare che entro il 2030 la quota di energia da fonti rinnovabili sia almeno il 14 % del consumo finale di energia nel settore dei trasporti stradali e ferroviari. Vanno considerati anche gli obiettivi sulle emissioni di CO2, principale gas serra, in quanto la CO2 dipende dal consumo. Il White Paper sul trasporto fissa l’obiettivo del dimezzamento nel 2030 e l’eliminazione nel 2050 dell’utilizzo di automobili alimentate a carburanti tradizionali nel trasporto urbano e del conseguimento nelle principali città di un sistema di logistica urbana a zero emissioni di CO2 entro il 2030; riguardo all’aviazione impone l’obiettivo al 2050 della quota del 40% di carburanti sostenibili a basso tenore di carbonio; sempre entro il 2050 fissa l’obiettivo di ridurre nell’Unione Europea del 40% (e se praticabile del 50%) le emissioni di CO2 provocate dagli oli combustibili utilizzati nel trasporto marittimo. Relativamente alla riduzione delle emissioni di CO2 dai veicoli, gli obiettivi al 2015 per le automobili (Regolamento CE 443/2009) e al 2017 per i furgoni (Regolamento UE 510/2011) sono stati raggiunti già nel 2013. Il 17 aprile 2019, il Parlamento europeo e il Consiglio hanno adottato il Regolamento UE 2019/631 che stabilisce nuovi standard di emissione di CO2 per auto e furgoni, che si applica dal 1° gennaio 2020. Il Regolamento UE 2019/1242 che stabilisce norme sulle emissioni di CO2 per i veicoli pesanti è entrato in vigore il 14 agosto 2019. Il Quadro 2030 per il clima e l’energia comprende obiettivi politici a livello dell’UE per il periodo dal 2021 al 2030. Gli obiettivi chiave al 2030 sono: una riduzione almeno del 40% rispetto ai livelli del 1990 delle emissioni di gas a effetto serra; una quota almeno del 32% di energia rinnovabile; un miglioramento almeno del 32,5% dell’efficienza energetica. Il quadro è stato adottato dal Consiglio europeo nell’ottobre 2014. Gli obiettivi in materia di energie rinnovabili e di efficienza energetica sono stati rivisti al rialzo dalla Direttiva UE 2018/2001 che stabilisce un quadro comune per la promozione dell’energia da fonti rinnovabili, fissando un obiettivo vincolante complessivo. Gli Stati membri devono provvedere collettivamente a far sì che la quota di energia da fonti rinnovabili rispetto al consumo finale lordo di energia dell’Unione nel 2030 sia almeno pari al 32%, fissando a tal fine contributi nazionali, come parte dei loro piani nazionali integrati per l’energia e il clima in conformità al Regolamento UE 2018/1999. Il Green Deal europeo prevede, tra gli altri obiettivi al 2050 per conseguire la neutralità climatica: una riduzione delle emissioni di gas serra dai trasporti del 90% rispetto al 1990, che venga aumentata la produzione e la diffusione di combustibili alternativi sostenibili per il settore dei trasporti, il potenziamento della multimodalità, in particolare che venga incrementato il trasporto delle merci via ferrovia e acqua. La “Normativa europea sul clima” (Regolamento UE 30 giugno 2021, n. 1119) trasforma l'impegno politico del Green Deal europeo per la neutralità climatica UE entro il 2050 in obbligo vincolante e fissa l'obiettivo di riduzione delle emissioni dell'UE per il 2030 al 55%. Il cosiddetto pacchetto ‘Fit for 55’ è l’insieme delle proposte legislative necessarie per ottenere l’obiettivo del -55% netto al 2030 volto a supportare il processo di transizione ecologica contemplato nel Green Deal e a definire la giusta traiettoria per il raggiungimento della neutralità climatica al 2050. Per il settore trasporti, il target per il 2030 assegnato all'Italia dal Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima del 2023, riguardo alla quota dei consumi energetici complessivi coperta dalle fonti di energia rinnovabile (FER), è pari al 30,7%.

    DPSIR
    Determinante
    Tipologia indicatore
    Descrittivo (tipo A)
    Efficienza (tipo C)
    Riferimenti bibliografici

    Commissione europea, Communication from the Commission to the European Parliament, the Council, the European Economic and Social Committee and the Committee of the Regions “ A Roadmap for moving to a competitive low carbon economy in 2050, COM(2011) 112, 8.3.2011 (a)
    Commissione europea, White Paper “Roadmap to a Single European Transport Area – Towards a competitive and resource efficient transport system”, COM(2011) 144, 28.3.2011 (b)
    Commissione europea, Energy Roadmap 2050 (COM(2011) 885/2) (c)
    Commissione europea, White Paper on the Future of Europe - Reflections and scenarios for the EU27 by 2025, COM(2017)2025 of 1 March 2017 (d)
    Commissione europea, Il Green Deal europeo, COM(2019) 640 final (e)
    EEA, European Environment Agency, Monitoring CO2 emissions from passenger cars, anni vari, https://www.eea.europa.eu/data-and-maps/data/co2-cars-emission-20
    EUROSTAT Database, Commissione Europea, anni vari, https://ec.europa.eu/eurostat/data/database
    GSE, Monitoraggio sulle fonti rinnovabili, 2023, https://www.gse.it/dati-e-scenari/monitoraggio-fer/monitoraggio-nazionale/settore-trasporti
    Innovhub, Report sulla caratterizzazione fisico – chimica dei combustibili fossili utilizzati in Italia, Stazione Sperimentale Combustibili, anni vari
    IPCC, 2006 IPCC Guidelines for National Greenhouse Gas Inventories, 2006
    ISPRA, Inventario nazionale delle emissioni in atmosfera, 2024, https://emissioni.sina.isprambiente.it/inventario-nazionale/
    ISPRA, Italian Greenhouse Gas Inventory 1990-2022, National Inventory Report 2024, Rapporti 398/2024, 
    ISPRA, Relazione annuale sulla qualità dei combustibili per autotrazione prodotti, importati e commercializzati, anni vari, https://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/documenti-tecnici/relazione-annuale-sulla-qualita-dei-combustibili-per-autotrazione-prodotti-importati-e-commercializzati-nell-anno-2022
    ISTAT, Prodotto Interno Lordo ai prezzi di mercato, http://dati.istat.it/, anni vari
    MASE, Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima, 2023, https://www.mase.gov.it/sites/default/files/PNIEC_2023.pdf
    MASE, MIMIT, Bilancio energetico nazionale, anni vari, https://dgsaie.mise.gov.it/ben.php
    MIMIT, Guida al risparmio di carburanti e alle emissioni di CO2, anni vari, https://www.mise.gov.it/index.php/it/mercato-e-consumatori/qualita-di-prodotti-e-servizi/auto-ed-emissioni-co2
    MIMIT, Piano di azione nazionale per le energie rinnovabili dell’Italia, 2010

    Limitazioni

    -

    Ulteriori azioni

    -

    Frequenza di rilevazione dei dati
    Annuale
    Fonte dei dati
    EUROSTAT (Ufficio Statistico delle Comunità Europee)
    GSE Spa (Gestore dei Servizi Energetici )
    ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale)
    ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica)
    MASE (Ministero dell'ambiente e della Sicurezza Energetica)
    MSE (Ministero dello sviluppo economico)
    Accessibilità dei dati di base

    I dati derivano da statistiche e archivi ufficiali (Eurostat, GSE, ISPRA, ISTAT), documentazione fiscale - Bilancio Energetico Nazionale (MASE, MIMIT).
    https://ec.europa.eu/eurostat/data/database
    https://www.gse.it/dati-e-scenari/monitoraggio-fer/monitoraggio-nazionale/settore-trasporti
    https://emissioni.sina.isprambiente.it/inventario-nazionale/
    http://dati.istat.it/
    https://sisen.mase.gov.it/dgsaie/

    Copertura spaziale

    Nazionale

    Copertura temporale

    1990 - 2022

    Descrizione della metodologia di elaborazione

    I dati sui consumi energetici nazionali presentati derivano fondamentalmente dal Bilancio Energetico Nazionale (MASE, MIMIT, anni vari). I dati sui consumi di elettricità sono stati aggiornati sulla base della serie storica Eurostat. I dati sui consumi sono stati elaborati e aggiornati coerentemente con la classificazione di riferimento della metodologia IPCC adottata ai fini della redazione dell'Inventario nazionale delle emissioni di gas a effetto serra comunicato in ambito UNFCCC (Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici). I consumi riportati si riferiscono al trasporto su strada, al trasporto aereo e navale, al trasporto ferroviario. Il consumo di altri combustibili liquidi si riferisce alla stima dell'olio lubrificante bruciato su strada nei motori a due tempi. Per il gas naturale viene fornito il dettaglio, oltre che del consumo su strada, anche del trasporto pipeline, stimato secondo la metodologia riportata nelle Linee Guida IPCC. Non vengono considerati i consumi di veicoli fuoristrada e altri macchinari utilizzati in ambito residenziale, agricolo, industriale e nella Pubblica Amministrazione. Per quanto riguarda i carburanti aerei e navali, si distingue tra gli usi nazionali e internazionali attraverso una metodologia che stima i consumi dei vettori nazionali aerei e navali. Il consumo internazionale è ricavato per differenza rispetto ai totali riportati nel Bilancio Energetico Nazionale.

    Periodicità di aggiornamento
    Annuale
    Qualità dell'informazione

    I dati derivano da documentazione di tipo fiscale e sono confrontabili sia nel tempo sia nello spazio. Sono disponibili, per tipo di carburante, i dati a livello nazionale, regionale e provinciale. L’indicatore è ben fondato in termini scientifici e tecnici, inoltre presenta affidabilità e attendibilità dei metodi di misura e di raccolta dei dati. È comparabile nel tempo e nello spazio.

    Stato
    Scarso
    Trend
    Negativo
    Valutazione/descrizione dello stato

    Allo stato attuale si attribuisce una valutazione scarsa, in quanto caratterizzato da varie criticità, quali la predominanza dell’uso dei carburanti fossili rispetto al totale consumato e la prevalenza della modalità stradale.
    La quota dei consumi complessivi di energia coperta da fonti rinnovabili nel settore dei trasporti nazionali, calcolata applicando la metodologia fissata dalla Direttiva (UE) 2018/2001 (RED II), nel 2021 è pari al 10,0%. Il dato 2020, non perfettamente confrontabile in quanto calcolato applicando la metodologia fissata dalla Direttiva 2009/28/CE (RED I), è pari al 10,7%. La proposta di Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima inviata alla Commissione Europea nel luglio 2023, assegna all’Italia il target per il 2030, in termini di quota dei consumi energetici complessivi coperta da FER, pari al 30,7%.
    Considerando i consumi energetici nazionali nel settore trasporti  (Tabella 1), nel 2022 la benzina rappresenta il 21,3% del totale, il gasolio il 58,7%, il GPL e il gas naturale su strada rispettivamente il 4,4% e l’1,4%, i biocarburanti il 4,2%, l’elettricità il 2,0%, mentre i carburanti utilizzati nell’aviazione e nella navigazione nazionali rappresentano rispettivamente il 2,2% e il 4,7% del totale. Il trasporto su strada rimane negli anni la modalità prevalente (Tabella 2), con uno share sul totale che si mantiene sempre al di sopra del 90%.

    Valutazione/descrizione del trend

    Dal 1990 al 2022 il trend dei consumi è spiegato da molteplici fattori, nel complesso si attribuisce una valutazione negativa, anche in considerazione degli ambiziosi obiettivi al 2030 e al 2050 sui consumi del settore dei trasporti a livello europeo. Si osserva una crescita fino al 2006 e una decrescita a partire dal 2007. Negli anni 2018 e 2019 si assiste a una ripresa dei consumi, nel 2020 la marcata riduzione è imputabile alla crisi pandemica, seguita nel 2021 da una ripresa e nel 2022 ad un ulteriore aumento. Negli anni si registra una flessione nel consumo della benzina. Il consumo di gasolio risulta crescente negli anni e rappresenta attualmente la quota maggiore sul totale. Il consumo di carburanti a minore impatto ambientale aumenta, tuttavia il peso sul totale consumato rimane ancora minoritario. I consumi di elettricità nel trasporto mostrano una sensibile crescita rispetto al 1990 ma il peso sul totale non è ancora rilevante (Tabella 1). Il trend dei consumi del trasporto è fortemente determinato dalla modalità stradale, che ne costituisce la quota preponderante. Nonostante la progressiva riduzione dei consumi unitari a parità di modello di veicolo, i consumi totali di energia del trasporto su strada aumentano dal 1990 al 2022. L’aumento dell’efficienza energetica dei veicoli (si veda anche indicatore Emissioni specifiche di anidride carbonica) negli anni non ha controbilanciato gli effetti della crescente domanda di trasporto, dello spostamento modale a favore del trasporto stradale e aereo e dell’aumento della potenza e della cilindrata media dei veicoli. Dal 2007 all’effetto delle innovazioni tecnologiche apportate ai veicoli si somma quello della riduzione degli spostamenti di passeggeri e merci, fondamentalmente dovuto alla crisi economica; il decremento è continuato nel 2009 e nel 2010, ed è stato piuttosto consistente tra il 2011 e il 2013, soprattutto per la notevole riduzione del traffico merci. Si riscontrano incrementi dei consumi nel 2014 per l’aumento degli spostamenti in particolare dei passeggeri, nel 2018 per l’aumento del traffico merci (si veda anche indicatoreTraffico merci e passeggeri), un lieve aumento nel 2019, successivamente una ripresa post pandemia nel 2021 e un ulteriore aumento nel 2022 che determinano una crescita dei consumi energetici complessivi nel settore dei trasporti nell’ultimo decennio (Figura 1). Nel 2020 rispetto al 2019 si registra una brusca contrazione (circa il -18%) come effetto delle misure di restrizione della mobilità legate alla crisi pandemica, nel 2021 la successiva ripresa dei consumi complessivi corrisponde ad un aumento circa della stessa entità. In particolare, si stima che i carburanti relativi all’aviazione nazionale subiscano la maggiore flessione tra 2019 e 2020, pari a circa -50%, ed il maggiore incremento dal 2020 al 2021, pari a circa +43%. Si stima un aumento dei consumi complessivi nel 2022 rispetto all'anno precedente del 6,2%, mentre nell’intero arco temporale considerato, dal 1990 al 2022, è pari a +11,6% (Tabella 1).

    Commenti

    Nel periodo 1990 - 2022 l’andamento dei consumi del settore dei trasporti riflette fondamentalmente l’andamento dei consumi registrato nel trasporto su strada, cui corrisponde la quota maggiore del consumo di energia rispetto alle altre modalità. I carburanti utilizzati sono prevalentemente di origine fossile. Il trasporto aereo è il settore che presenta le dinamiche più accentuate, sia relativamente alla crescita nel periodo 1990 – 2019, che alla contrazione dovuta alla pandemia, che infine alla successiva ripresa (Tabella 1). Riguardo ai carburanti fossili, nel 2007 il gasolio ha superato la benzina come carburante più utilizzato per le auto. Il gasolio è anche utilizzato in modo predominante dai veicoli commerciali. Con riferimento alla Figura 1, nel settore dei trasporti si osserva, dopo il periodo di crescita riscontrato dal 1990, una decrescita del consumo complessivo dal 2007, fondamentalmente imputabile alla crisi economica, oltre che ai miglioramenti tecnologici dei veicoli. Durante l’ultimo decennio, sono stati riscontrati leggeri aumenti nel 2014, nel 2018 e 2019; nel 2020 è evidente l’effetto della pandemia, nel 2021 la successiva ripresa e l’ulteriore aumento nel 2022. Dalla Tabella 2 si evidenzia una diminuzione, più marcata successivamente al 2005, dei consumi energetici nel trasporto per unità di PIL. In effetti, analizzando in dettaglio le due serie, si nota che l’andamento dei consumi energetici nei trasporti e del PIL può essere scomposto in più fasi. In particolare, si osservano dinamiche più marcate nei consumi energetici del trasporto che nel PIL, in particolare di crescita fino al 2007, di decrescita nei periodi 2007 - 2019 e 2019 – 2020, di successiva ripresa dal 2020 al 2021 e di ulteriore incremento fino al 2022.

    Allegati
    Titolo

    Tabella 1: Consumi energetici totali nel settore dei trasporti (usi finali)

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati  MASE, MIMIT, Eurostat.

    Note

    La serie storica dei dati di consumo nazionali è stata stimata ai fini della redazione dell'Inventario nazionale delle emissioni comunicato in ambito UNFCCC, sulla base dei dati riportati nel Bilancio Energetico Nazionale (MASE, MIMIT, anni vari). I dati sui consumi di elettricità sono stati aggiornati sulla base della serie storica Eurostat. I dati sui consumi, derivanti fondamentalmente dal Bilancio Energetico Nazionale, sono stati elaborati per coerenza rispetto alla classificazione di riferimento della metodologia IPCC adottata ai fini della stima delle emissioni di gas a effetto serra. La serie storica è stata ricalcolata coerentemente con l'aggiornamento dell'Inventario nazionale delle emissioni. Il consumo di altri combustibili liquidi si riferisce all'olio lubrificante bruciato su strada nei motori a due tempi. Per il gas naturale viene fornito il dettaglio, oltre che del consumo su strada, anche del trasporto pipeline, stimato secondo la metodologia riportata nelle Linee Guida IPCC. Non vengono considerati nella tabella i consumi di veicoli fuoristrada e altri macchinari in ambito residenziale, agricolo, industriale e nella pubblica amministrazione.

    Titolo

    Tabella 2: Indicatori sui consumi energetici nel trasporto rispetto al PIL e nel dettaglio delle differenti modalità

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati ISTAT, Eurostat

    Note

    In questa tabella gli indicatori sono elaborati ed aggiornati sulla base dei dati Eurostat sui consumi energetici e pertanto i dati sono diversi da quelli utilizzati per gli altri indicatori di questo capitolo. I dati ISTAT sul Prodotto Interno Lordo sono disponibili dal 1995, per gli anni precedenti, 1990-1994, la fonte è elaborazione ISPRA su dati ISTAT.

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    Titolo

    Figura1: Consumi energetici nel settore dei trasporti, usi finali (PJ)

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati MASE, MIMIT, Eurostat.

    Note

    La serie storica dei dati di consumo nazionali è stata stimata ai fini della redazione dell'Inventario nazionale delle emissioni comunicato in ambito UNFCCC, sulla base dei dati riportati nel Bilancio Energetico Nazionale (MASE, MIMIT, anni vari). I dati sui consumi di elettricità sono stati aggiornati sulla base della serie storica Eurostat. I dati sui consumi, derivanti fondamentalmente dal Bilancio Energetico Nazionale, sono stati elaborati per coerenza rispetto alla classificazione di riferimento della metodologia IPCC adottata ai fini della stima delle emissioni di gas a effetto serra. La serie storica è stata ricalcolata coerentemente con l'aggiornamento dell'Inventario nazionale delle emissioni. Il consumo di altri combustibili liquidi si riferisce all'olio lubrificante bruciato su strada nei motori a due tempi. Per il gas naturale viene fornito il dettaglio, oltre che del consumo su strada, anche del trasporto pipeline, stimato secondo la metodologia riportata nelle Linee Guida IPCC. Non vengono considerati i consumi di veicoli fuoristrada e altri macchinari in ambito residenziale, agricolo, industriale e nella pubblica amministrazione.