Descrizione 1
Giovanni Finocchiaro, Daria Gorozhankina, Silvia Iaccarino
L’indicatore permette di quantificare la capacità ricettiva degli esercizi alberghieri, delle strutture complementari e dei Bed and Breakfast presenti sul territorio. Nonché stimare il grado di utilizzo delle strutture alberghiere. Nel 2022, l’indice di utilizzazione netta alberghiera torna a crescere avvicinandosi al valore raggiunto prima della pandemia del 2020.
L'indicatore riporta le principali informazioni concernenti l'offerta turistica, prendendo in esame la capacità degli esercizi ricettivi, in termini di numero di esercizi e di posti letto, nonché la densità per km2. Gli esercizi ricettivi sono suddivisi in - alberghieri: comprendono gli alberghi (indipendentemente dalla categoria) e le residenze turistico alberghiere; - complementari: comprendono campeggi e villaggi turistici, alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale (case e appartamenti per vacanze, esercizi di affittacamere, attività ricettive in esercizi di ristorazione, unità abitative ammobiliate per uso turistico, residence, locande), alloggi agrituristici (locali situati in fabbricati rurali nei quali viene dato alloggio a turisti da imprenditori agricoli singoli o associati), altri esercizi (ostelli per la gioventù, case per ferie, rifugi alpini, bivacchi fissi, rifugi escursionistici o rifugi albergo, rifugi sociali d'alta montagna, foresterie per turisti) e bed and breakfast (strutture ricettive che offrono un servizio di alloggio e prima colazione per un numero limitato di camere e/o posti letto. È stimato il grado di utilizzo di una struttura, in un determinato periodo, rispetto alla sua potenzialità massima, mediante l'indice di utilizzazione netta, definito come il rapporto tra le presenze (P) registrate negli esercizi e il numero di giornate letto di effettiva apertura (Ge) degli esercizio alberghieri (escluse le chiusure stagionali, per restauro o altre chiusure temporanee), dove Ge è dato dal prodotto del numero di giorni di apertura dell'esercizio (ge) per il numero di posti letto L [ I=P/(Ge)*100= P/( ge *L) *100].
Quantificare la capacità ricettiva degli esercizi alberghieri, delle strutture complementari e dei bed and breakfast presenti sul territorio e la loro distribuzione.
L'indicatore non ha riferimenti diretti con specifici elementi normativi.
Descrizione 2
ISTAT, vari anni, Statistiche del turismo
L'indicatore è sicuramente migliorabile, ma non si evidenziano limiti particolarmente rilevanti.
Censimento delle seconde case
Qualificazione dati
http://dati.istat.it/ (SERVIZI/TURISMO)
http://demo.istat.it/
Nazionale, Regionale
1990-2022
Qualificazione indicatore
Rapporto, percentuale e variazione. Indice di utilizzazione netta, è dato dal rapporto tra le presenze (P) registrate negli esercizi e il numero di giornate letto di effettiva apertura (Ge) degli esercizio alberghieri (escluse le chiusure stagionali, per restauro o altre chiusure temporanee), dove Ge è dato dal prodotto del numero di giorni di apertura dell'esercizio (ge) per il numero di posti letto I=P/Ge)*100= P/( ge *L) *100.
Nel 2022 le infrastrutture turistiche presentano una crescita in termini di numerosità degli esercizi ricettivi complessivi (1,9%), rilevabile soprattutto nelle: categorie “alloggi agro-turistici” (2,1%) e “alloggi in affitto” (3,4%). La categoria dei Bed and Breakfast è ancora in calo rispetto al 2021 (-2,8%). Torna ad aumentare, dopo anni di fermo, il numero degli alberghi (1%). Il numero dei posti letto segue la stessa dinamica. Si registra un lieve aumento per il numero di tutte le strutture ricettive (1,5%).
A distanza di due anni dal lockdown, l’indice dell’utilizzazione netta alberghiera presenta un valore prossimo a quello pre-pandemia (48,3%).
Dal 2002 al 2022, in Italia, si registra una crescita complessiva del numero dei posti letto per km2, raggiungendo 17,2 letti/km2. In termini di numero di esercizi, la densità resta immutata per gli alberghi (0,11 esercizi/km2) mentre per i complementari torna ai valori del 2020 (0,53 esercizi/km2.) (Tabella 3), Tuttavia considerando solo le infrastrutture turistiche che hanno un peso maggiore sul territorio, quali alberghi, campeggi e alloggi agrituristici, tra il 1996 e il 2022, si osserva un aumento sia del numero degli esercizi (40%) sia del numero dei posti letto (23,6%).
Dati
Tabella 1: Capacità degli esercizi alberghieri, degli esercizi complementari e dei Bed and Breakfast in Italia
Elaborazione ISPRA su dati ISTAT
a La voce "Alloggi in affitto iscritti al REC" dall'anno 2000 viene denominata "Alloggi in affitto" e include tutte le tipologie di alloggio in affitto gestite in forma imprenditoriale;b Gli alloggi agro-turistici negli anni 1990-1995 sono inclusi nella voce "Altri esercizi"; c Ostelli per la gioventù, case per ferie, rifugi alpini e simili. Dal 1990 al 1995 sono inclusi anche gli alloggi agro-turistici; d Dal 2002 la tipologia "Bed and Breakfast" non viene più inserita nella voce "Altri esercizi", ma è rilevata separatamente; e Le variazioni annue delle variabili relative alla capacità delle strutture ricettive possono incorporare l’effetto spurio di revisioni straordinarie degli archivi degli esercizi ricettivi utilizzati dagli enti periferici del turismo che forniscono i dati di base. Tali processi di revisione e aggiornamento riguardano prevalentemente gli “Alloggi in affitto”, gli “Alloggi agro-turistici” e le “Altre strutture ricettive”; f In Friuli-Venezia Giulia e in Campania si rileva una una discontinuità nei dati sugli esercizi extra-alberghieri, poiché sono state effettuate modifiche nei meccanismi di raccolta e di classificazione dei dati. Per la Calabria i dati sono al 2010, perché l'Ente Intermedio di rilevazione non ha trasmesso i dati per il 2011
Tabella 2: Capacità degli esercizi ricettivi, per tipologia di esercizio e per regione (2022)
Elaborazione ISPRA su dati ISTAT
a La voce "Alloggi in affitto iscritti al REC" dall'anno 2000 viene denominata "Alloggi in affitto" e include tutte le tipologie di alloggio in affitto gestite in forma imprenditoriale; b Dal 2002 la tipologia "Bed and Breakfast" non viene più inserita nella voce "Altri esercizi", ma è rilevata separatamente; - = il fenomeno non esiste oppure esiste e viene rilevato, ma i casi non si sono verificati
Tabella 3: Densità degli esercizi ricettivi
Elaborazione ISPRA su dati ISTAT
Tabella 4: Densità degli esercizi ricettivi per regione e provincia autonoma (2022)
Elaborazione ISPRA su dati ISTAT
Tabella 5: Indice di utilizzazione netta degli esercizi alberghieri per regione e provincia autonoma
Elaborazione ISPRA su dati ISTAT
a LAZIO: Replicati i dati per il comune di Roma con quelli dell'ultimo anno disponibile, mesi gennaio-dicembre. b LAZIO: Replicati i dati per la provincia di Roma con quelli dell'ultimo anno disponibile, mesi gennaio-dicembre. c LAZIO: Replicati i dati per la regione con quelli dell'ultimo anno disponibile, mesi gennaio-dicembre. d SICILIA:Replicati i dati per le province di Messina e Ragusa con quelli dell'ultimo anno disponibile, mesi gennaio-dicembre. e SICILIA:Replicati i dati per il comune di Palermo con quelli dell'ultimo anno disponibile, mesi gennaio-dicembre. f SARDEGNA:Replicati i dati per le province di Olbia-Tempio, Medio-Campidano, Ogliastra e Carbonia-Iglesias con quelli dell'ultimo anno disponibile, mesi gennaio-dicembre. g ITALIA:Il calcolo risente delle precedenti note a-b-c-d-e-f
Figura 2: Variazione del numero di posti letto negli esercizi alberghieri e complementari
Elaborazione ISPRA su dati ISTAT
La linea tratteggiata relativa agli esercizi complementari indica l'esclusione dei Bed and Breakfast, fino all'anno 2001 inclusi in tale tipologia di esercizio
I totali riportati nelle tabelle possono risentire di lievi differenze dovute all'arrotondamento. La capacità totale degli esercizi ricettivi a livello nazionale aumenta nel 2022, rispetto all’anno precedente, solo per i “Bed and Breakfast” si rileva un decremento, sia in termini di numero di esercizi (-2,8%) sia di posti letto (-5,8%) (Tabella 1).
Nel 2022, in Italia si rilevano 17,2 posti letto/km2, in crescita dal 2002. Per il totale degli esercizi ricettivi, la densità resta invariata; nel dettaglio, si registrano valori pari a 0,11 esercizi alberghieri/km2 e 7,42 posti letto/km2, mentre per gli esercizi complementari, 0,53 esercizi/km2 e 9,2 posti letto/km2 (Tabella 3).
A livello regionale permane una situazione simile all’anno precedente, sono sempre Veneto, Provincia autonoma di Bolzano e Liguria a detenere i valori più alti di densità, rispettivamente 40,3 posti letto/km2, 32,4 posti letto/km2 e 28,5 posti letto/km2. Si tenga presente, però, che la Liguria ha una superficie territoriale di circa 5.400 km2 mentre il Veneto si estende per circa 18.400 km2 (Tabella 4).
L'indice di utilizzazione netta, crollato nel 2020 a livello nazionale a 29,7 a causa della pandemia, continua a salire, raggiungendo i livelli pre-Covid19 (48,3 nel 2022). Nonostante il miglioramento della situazione al livello nazionale, rispetto al 2021, alcune regioni e province autonome mostrano un lieve calo (Molise, Marche, Bolzano), mentre Lazio, Friuli-Venezia Giulia e Campania registrano le crescite maggiori tra i 18 e i 35 punti percentuali in più (Tabella 5).