Descrizione 1
Giovanni Finocchiaro, Silvia Iaccarino
L’indicatore analizza le emissioni medie di CO2 per passeggero aereo, rivelandosi utile per valutare l’impatto del turismo sul cambiamento climatico. La metodologia si basa sulla divisione delle emissioni totali di CO2 degli aerei in partenza per il numero di passeggeri. Nel 2022, l’Italia ha registrato una significativa riduzione delle emissioni per passeggero, grazie alla costante rilevanza del turismo domestico e alla lenta ripresa dei viaggi a lungo raggio, posizionandosi in una fascia intermedia rispetto agli altri paesi europei per intensità di emissioni legate al turismo aereo.
L’indicatore fa parte del pilastro “verde” relativo agli impatti ambientali del Dashboard del turismo dell’Unione Europea. Esso misura le emissioni medie di CO2 per passeggero dei viaggi aerei, e la sua rilevanza per valutare l'impatto del turismo sul cambiamento climatico. Si calcola dividendo la quantità di CO2 emessa da tutti i voli passeggeri per il numero di passeggeri in un anno.
Le quantità di emissioni e il numero di passeggeri aerei sono associati all'aeroporto di partenza dei voli. L'indicatore tiene quindi conto, per ogni aeroporto, sia dei residenti in partenza per una destinazione turistica, sia dei turisti che ritornano a casa. Valori più bassi indicano emissioni inferiori per passeggero aereo. Valori nazionali più elevati sono solitamente associati ai voli a lungo raggio.
Contribuire a monitorare l’impatto del turismo sul cambiamento climatico.
L’indicatore non ha alcuna normativa di riferimento né relativi obiettivi.
Descrizione 2
Batista, Filipe; Ricardo Barranco (2022): UDP - Air travel emission intensity. European Commission, Joint Research Centre (JRC) [Dataset] PID: http://data.europa.eu/89h/a9878ba6-6826-47af-9ef4-6664587f1250
Air travel emission intensity - Green pillar - National | Indicator Map view (europa.eu)
Qualificazione dati
Nazionale
2019-2022
Qualificazione indicatore
L'indicatore si ottiene dividendo la quantità di emissioni di CO2 dell'aereo in partenza per i passeggeri in partenza in un anno. Sono escluse le emissioni di CO2 dei voli puramente cargo. L'indicatore tiene quindi conto, per ogni aeroporto, sia dei residenti in partenza per una destinazione turistica, sia dei turisti che ritornano a casa. Valori più bassi indicano emissioni inferiori per passeggero aereo. Valori nazionali più elevati sono solitamente associati ai voli a lungo raggio.
Così come per tutti i paesi europei, nel 2022, l’Italia ha visto ridurre sensibilmente rispetto al 2021 i valori delle emissioni di CO2 per passeggero aereo, frutto di un maggior turismo domestico e di una non totale ripresa dei viaggi a lungo raggio. Questa riduzione probabilmente momentanea non permette di assegnare una valutazione dello stato.
Considerando il periodo 2019-2022, caratterizzato dalla pandemia, il trend che ne deriva per l’Italia è in leggera flessione (-0,10%) in termini di emissioni per passeggero aereo, a indicare che nonostante l’Italia rimanga una delle principali mete turistiche europee, il turismo domestico è preponderante, questo spiega come la dipendenza da voli a lungo raggio non sia particolarmente consistente per il Bel Paese.
Dati
Tabella 1: Distribuzione delle intensità delle emissioni dei viaggi aerei dei Paesi europei
JRC, su dati Eurocontrol ed Eurostat
Dal confronto con gli altri paesi europei, emerge come nel 2022 l’Italia si trovi ben al di sotto dei valori di emissione per passeggero registrati per l’Unione Europea (EU 27) e molto più vicina a paesi come Austria, Portogallo e Svezia (Tabella 1 – Figura 1). In un’ipotetica suddivisione in cluster, l’Italia si colloca in un gruppo intermedio in termini di intensità di emissioni prodotte per viaggi aerei spesso attribuibili alle finalità turistiche.