PRESSIONE AMBIENTALE DELLE PRINCIPALI INFRASTRUTTURE TURISTICHE: PORTI TURISTICI

    Descrizione 1
    Data aggiornamento scheda
    Autori

    Giovanni Finocchiaro, Daria Gorozhankina, Silvia Iaccarino

    Abstract
    Immagine
    Abstract

    Le infrastrutture turistiche, in particolare i porti turistici, hanno un forte impatto sull'ambiente marino e costiero, se non adeguatamente progettati, gestiti e monitorati. Pertanto, l’indicatore intende monitorare la potenziale pressione, rilevando sia il numero di posti barca, sia la loro distribuzione lungo la costa. In Italia, il numero di posti barca dal 2010 al 2021 è aumentato del 4,4%.

    Descrizione

    I porti sono importanti attrazioni turistiche della costa che forniscono valore aggiunto ai servizi offerti in un determinato luogo e tendono ad attrarre le persone con una specifica esigenza di turismo. La costruzione dei porti turistici può ledere gli ecosistemi costieri e avere un impatto sulla morfologia della costa. Tuttavia, la dimensione del porto in termini di numero dei posti barca è un rilevante indicatore dell'intensità di utilizzo. Più ormeggi/posti barca un porto marittimo dispone, maggiore è il potenziale sia dell’inquinamento dovuto ad attività di manutenzione delle barche, sia della pressione delle attività marittime ricreative. Studi hanno dimostrato che residui anti-incrostanti sono presenti in molti sedimenti portuali, arrecando una minaccia per l'ambiente marino locale in generale. L'indicatore mostra, per le regioni costiere, il numero di posti barca per km di costa.

    Scopo

    Monitorare la potenziale pressione generata dai porti turistici sull’ambiente marino locale.

    Rilevanza
    È di portata nazionale oppure applicabile a temi ambientali a livello regionale ma di significato nazionale
    È in grado di descrivere il trend senza necessariamente fornire una valutazione dello stesso
    È semplice, facile da interpretare
    Fornisce un quadro rappresentativo delle condizioni ambientali, delle pressioni sull’ambiente o delle risposte della società, anche in relazione agli obiettivi di specifiche normative
    Fornisce una base per confronti a livello internazionale
    Misurabilità
    Adeguatamente documentati e di fonte nota
    Aggiornati a intervalli regolari e con procedure affidabili
    Facilmente disponibili o resi disponibili a fronte di un ragionevole rapporto costi/benefici
    Un’ “adeguata” copertura spaziale
    Un’ “idonea” copertura temporale
    Solidità
    È basato su standard nazionali/internazionali e sul consenso nazionale/internazionale circa la sua validità
    È ben fondato in termini tecnici e scientifici
    Presenta attendibilità e affidabilità dei metodi di misura e raccolta dati
    Comparabilità nel tempo
    Comparabilità nello spazio
    Principali riferimenti normativi e obiettivi

    Non esistono obiettivi da ottemperare per l'indicatore, tuttavia si inserisce in quadro normativo che tiene conto delle politiche europee e nazionali in materia di turismo sostenibile, regolamenti europei relativi agli ecosistemi marino-costieri (ad esempio Direttiva Quadro Strategia Marina e/o Direttiva Habitat, regolamenti di pianificazione nazionale e/o locali).

    DPSIR
    Pressione
    Impatto
    Tipologia indicatore
    Descrittivo (tipo A)
    Riferimenti bibliografici

    Anthony, E.J. (1997): The status of beaches and shoreline development options on the French Riviera: a perspective and a prognosis. Journal of Coastal Conservation 3: 169-178. Cassi, R., Tolosa, I. & De Mora, S. (2008): A survey of antifoulants in sediments from Ports and Marinas along the French Mediterranean coast. Marine Pollution Bulletin 56 (11): 1943-1948. Konstantinou, I.K. & Albanis, T.A. (2004): Worldwide occurrence and effects of antifouling paint booster biocides in the aquatic environment: a review. Environment International 30: 235-248. Martínez, K., Ferrer, I., Hernando, M.D., Fernández-Alba, A.R., Marcé, R.M., Borrull, F. & Barceló. D. (2001): Occurrence of Antifouling Biocides in the Spanish Mediterranean Marine Environment. Environmental Technology 22 (5): 543-552.

    Frequenza di rilevazione dei dati
    Annuale
    Fonte dei dati
    ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale)
    MIT (Ministero delle Infrastruttura e dei Trasporti)
    Accessibilità dei dati di base

    https://www.mit.gov.it/node/18826

    Copertura spaziale

    Regioni costiere

    Copertura temporale

    2010-2021

    Descrizione della metodologia di elaborazione

    Numero di posti barca per regione, tipologia di struttura e classi di lunghezza e percentuale di distribuzione per km di costa.

    Periodicità di aggiornamento
    Annuale
    Qualità dell'informazione

    L’indicatore è in linea con l'analogo europeo individuato dalla rete Eionet coordinata dall'Agenzia Europea dell'Ambiente per un potenziale meccanismo di reporting su Turismo e Ambiente. La qualità dell'informazione è ottima grazie all’autorevolezza delle fonti dei dati che garantisce sia una buona misurabilità, sia la comparabilità temporale e spaziale.

    Stato
    Scarso
    Trend
    Negativo
    Valutazione/descrizione dello stato

    In Italia, nel 2021, il numero di posti barca per km di costa, è pari a 18,9, valore lievemente inferiore a quello del 2020 (19,2) (Tabella 1).

    Valutazione/descrizione del trend

    Persiste ancora un trend negativo in quanto, dal 2010 al 2021, il numero dei posti barca è aumentato del 4,4%, nonostante nel 2021 sia leggermente diminuito rispetto all’anno precedente (-1,3%) (Figura 1).La presenza di infrastrutture portuali comporta delle ripercussioni sull'ambiente marino e costiero, sia in termini di inquinamento delle acque e degli ecosistemi marini (impiego di materiale anti-incrostanti, pulizia di barche, scarichi di petrolio, ecc.) sia modificando le dinamiche costiere (erosione e deposizione di sedimenti). 

    Commenti

    Nel 2021, in Italia, si rilevano 156.465 posti barca, ripartiti tra porti turistici, approdi e punti di ormeggio. I posti barca per km di costa sono pari a 18,9, con un’elevata variabilità regionale: nel Friuli-Venezia Giulia si hanno ben 136,1 posti barca per km di costa, in Liguria (con il più alto numero di posti barca 24.859 ripartito su 378 km di costa) 65,8, mentre il minino si registra in Calabria (7,1). Sardegna e Sicilia, che costituiscono il 45% della lunghezza delle coste italiane, presentano rispettivamente 8,1 e 10,1 posti barca per km di costa (Tabella 1 - Figura 2). Rispetto al 2020, il numero di posti barca su km di costa nel 2021 è aumentato prevalentemente in Veneto (11,8%) ed è diminuito drasticamente in Friuli-Venezia Giulia (-16,4%). 

    Allegati
    Titolo

    Tabella 1: Numero di posti barca per regione, tipologia di struttura e classi di lunghezza e percentuale di distribuzione per km di costa (30/9/2021))

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati MIT e ISPRA

    Legenda

    Le strutture destinate alla nautica da diporto sono classificabili, in base all'art.2 del D.P.R. 2 Dicembre 1997 n.509, in tre tipologie: porto turistico, approdo turistico e punto di ormeggio

    Thumbnail
    Titolo

    Figura 1: Numero di posti barca in Italia

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati ISPRA e MIT

    Thumbnail
    Titolo

    Figura 2: Numero di posti barca per chilometro di costa regionale (2020-2021)

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati ISPRA e MIT