Descrizione 1
Giovanni Finocchiaro, Daria Gorozhankina, Silvia Iaccarino, Francesca Palomba
I parchi italiani ospitano nei propri territori circa il 20,2% degli esercizi ricettivi totali e il 24,5% dei posti letto totali.
Si propone un’analisi dell’offerta ricettiva (numero di esercizi e numero di posti letto) e dei “flussi turistici” (arrivi e presenze) nei parchi nazionali e regionali, anche per evidenziare lo sforzo cui è sottoposto il territorio. La Carta Europea per il Turismo Sostenibile nelle Aree Protette (CETS) è stata ottenuta dall’80% dei parchi nazionali e da circa l'11,2% di quelli regionali.
L’indicatore esamina l’offerta ricettiva (numero di esercizi e numero di posti letto), i “flussi turistici” (presenze italiani e stranieri) e l’intensità turistica (rapporto presenze/abitante) nei comuni il cui territorio ricade, in parte o totalmente, nelle aree occupate dai parchi nazionali e regionali. I dati relativi ai comuni capoluoghi di provincia sono stati esclusi, poiché si considera che il turismo in queste città non sia riconducibile ai soli parchi. L’analisi è circoscritta ai parchi nazionali (25) e regionali (143), censiti su www.parks.it. Infine, si riporta anche il numero di parchi che ha ottenuto la Carta Europea per il Turismo Sostenibile nelle Aree Protette (CETS), strumento metodologico e certificazione, coordinata da EUROPARC Federation, che permette una migliore gestione delle aree protette per lo sviluppo del turismo sostenibile. L'elemento centrale della Carta è la collaborazione tra le parti interessate a elaborare una strategia comune e un piano d'azione per lo sviluppo turistico, sulla base di un'analisi approfondita della situazione locale. L'obiettivo è la tutela del patrimonio naturale e culturale e il continuo miglioramento della gestione del turismo nell'area protetta a favore dell'ambiente, della popolazione locale, delle imprese e dei visitatori. L'importanza crescente di uno sviluppo turistico sostenibile, come tema d'interesse internazionale, è stata sottolineata anche nelle "Linee guida per il Turismo Sostenibile Internazionale" della Convenzione sulla Diversità Biologica.
Fornire alcune delle principali informazioni sia lato offerta (capacità ricettiva) per valutare la dimensione del settore turistico di un luogo, sia lato domanda (flussi turistici) per offrire un’idea dello sforzo sopportato dal territorio e dalle sue strutture.
L’indicatore non ha alcuna normativa di riferimento né relativi obiettivi.
Descrizione 2
www.parks.it http://demo.istat.it/
Qualificazione dati
www.parks.it
Nazionale, Regionale
2017-2022
Qualificazione indicatore
Si tratta di numeri, percentuale sul totale, rapporti. Tuttavia, nel calcolo dei parchi regionali sono stati esclusi quelli che comprendono i capoluoghi di provincia, in quanto si presuppone che il turismo in queste città non sia riconducibile ai soli parchi. Quindi, i parchi regionali considerati sono 143 invece di 146 (www.parks.it).
Nel 2022, si rileva che i parchi italiani ospitano nei propri territori oltre 45.391 esercizi ricettivi totali e 1.274.918 posti letto totali (Tabella 1 e 2).
La Carta Europea per il Turismo Sostenibile nelle Aree Protette (CETS), certificazione che permette una migliore gestione delle aree protette per lo sviluppo del turismo sostenibile, è stata acquisita dall’80% dei parchi nazionali (20 su 25) e da circa l’11,2% di quelli regionali (Tabella 5).
Nel periodo 2017 - 2019 si registra una crescita, in termini di presenze sulla popolazione, della pressione turistica; questo andamento si interrompe durante il periodo pandemico, per tornare nel 2022 a valori prossimi a quelli del 2017 (Figura 2).
Tra il 2017 e il 2022 il numero medio comunale dei posti letto nel totale dei parchi regionali e nazionali presenta un andamento costantemente crescente (Figura 1).
Dati
Tabella 1: Capacità ricettiva nei parchi nazionali (2022)
Elaborazione ISPRA su dati ISTAT e www.parks.it
Tabella 2: Capacità ricettiva nei parchi regionali (2022)
Elaborazione ISPRA su dati ISTAT e www.parks.it
Per alcuni comuni il numero di arrivi e di presenze è stato stimato sulla base della distribuzione percentuale dei posti letto.
a Sul sito Parks.it il numero dei parchi regionali è 146. Ai fini dell'elaborazione sono stati esclusi, secondo la metodologia seguita, 3 parchi in quanto comprendono comuni capoluogo di provincia e cioè il “Parco Naturale Regionale Bosco e Paludi di Rauccio” che comprende solo il Comune Capoluogo di Lecce; - Il “Parco Naturale Regionale Bosco Incoronata” che comprende solo il Comune Capoluogo di Foggia; - il “Parco Regionale Salina di Punta Contessa” che comprende solo il Comune Capoluogo Brindisi.
Tabella 3: Intensità turistica nei parchi nazionali (2022)
Elaborazione ISPRA su dati ISTAT e www.parks.it
Per alcuni comuni il numero di arrivi e di presenze è stato stimato sulla base della distribuzione percentuale dei posti letto
Tabella 4: Intensità turistica nei parchi regionali (2022)
Elaborazione ISPRA su dati ISTAT e www.parks.it
a Sul sito Parks.it il numero dei parchi regionali sono 146. In questo caso sono 143 poiché 3 parchi regionali sono stati esclusi perché comprendenvano i Comuni Capoluogo di Provincia (esclusi dalla metodologia seguita): - Il “Parco Naturale Regionale Bosco e Paludi di Rauccio” comprende solo il Comune Capoluogo di Lecce; - Il “Parco Naturale Regionale Bosco Incoronata” comprende solo il Comune Capoluogo di Foggia; il “Parco Regionale Salina di Punta Contessa” comprende solo il Comune Capoluogo Brindisi.
Tabella 5: Parchi Italiani con certificazione CTES "Carta Europea per il Turismo Sostenibile nelle Aree Protette" (2022)
Elaborazione ISPRA su dati www.parks.it, www.federparchi.it
Attualmente in Italia esistono 25 parchi nazionali e 146 regionali, quest’ultimi distribuiti prevalentemente (oltre il 50%) in Lombardia (16,8% del totale), Piemonte (15,4%), Emilia-Romagna (9,8%) e Lazio (9,8%) (Tabella 2, Figura 3). La maggior parte delle strutture ricettive, situate nel territorio dei 143 parchi regionali, si trova più che altro nel Trentino-Alto Adige (17,7%), che detiene anche il maggior numero di posti letto totali (17,1%) nonché il valore più alto del rapporto presenze/abitanti, pari a 124,1, seguito da Emilia-Romagna (13,9%), Veneto (10,8%) e Puglia (10,7%) (Tabella 2, 4, Figura 4, 5).
Nei 143 parchi regionali, a livello di comune il cui territorio ricade parzialmente e/o totalmente in un parco regionale, il numero medio di strutture ricettive è 25,5, mentre quello dei posti letto è circa 663,4 (Tabella 2).
Tra i 25 parchi nazionali, invece, il numero maggiore di esercizi ricettivi complessivi si riscontra nel Parco dello Stelvio (15,2% del totale), nel Parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni (12,5%), nel Parco del Gargano (10,7%) e in quello dell’Arcipelago Toscano (8,1%) (Tabella 1). Il numero medio comunale di esercizi totali è pari a 20,8, in particolare da segnalare nel Parco delle Cinque Terre la densità più elevata, con 188 esercizi ricettivi per comune nel 2022. Ed è proprio quest’ultimo a registrare il valore più elevato del rapporto presenze/abitanti, pari a 119,7 (Tabella 3).
Relativamente ai posti letto, la media è circa 726,1 letti totali per comune il cui territorio ricade parzialmente e/o totalmente in un parco nazionale.
Sia in termini di percentuale sul totale di posti letto dei 25 Parchi, sia come numero medio comunale di posti letto totali, a possedere i valori più alti è il Parco del Gargano (Tabella 1).
Infine, comportamenti ecofriendly in materia turistica (Tabella 5) si osservano in ben 20 Parchi nazionali su 25 e in 16 di quelli regionali, che hanno acquisito la Carta Europea per il Turismo Sostenibile nelle Aree Protette (CETS).