Descrizione 1
Anna Cacciuni, Caterina D'Anna
L'indicatore permette di misurare la capacità di minimizzare l'impatto ambientale dell'opera oggetto del provvedimento di VIA, imponendo condizioni ambientali vincolanti e obbligatorie alla realizzazione e all'esercizio dell'opera stessa. L'indicatore evidenzia l'andamento negli anni del numero complessivo e del numero medio, per provvedimento, di condizioni ambientali contenute nei provvedimenti di VIA. Al fine di determinare l’indicatore sono state analizzate tutte le condizioni ambientali, impartite dal MASE, dal MIC, dalle Regioni e dagli Enti locali presenti nei provvedimenti di VIA, individuando quelle la cui verifica di ottemperanza fa capo al Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA). Nel periodo giugno 1989 – 2022 si rileva una media di 31 condizioni ambientali per provvedimento, con un minimo di 6 nel 1989 e un massimo di 72 nel 2006. Il maggior numero di condizioni ambientali, attribuite dal MASE, per gli “Impianti industriali ed energetici” è relativo al fattore ambientale “Atmosfera: Aria e Clima” (1.290) a seguire la componente “Geologia e acque” (712) e “Suolo (uso del suolo e patrimonio agroalimentare)” (565). Per “Strade e ferrovie”, le componenti che evidenziano il maggior numero di condizioni ambientali sono “Geologia e acque” (431) e “Agenti fisici” (387). Per “Elettrodotti, gasdotti, oleodotti”, la componente con il maggior numero di condizioni ambientali è la “Biodiversità” (471), mentre per “Porti, aeroporti, interporti e piani regolatori portuali” la componente con il maggior numero di condizioni ambientali è “Geologia e acque” (331).
L’indicatore rappresenta il numero e le categorie di condizioni ambientali contenute nei provvedimenti di VIA. Esso evidenzia l’andamento negli anni del numero complessivo di condizioni ambientali e del numero medio di condizioni ambientali per provvedimento. Per la costruzione dell’indicatore sono state analizzate e conteggiate tutte le condizioni ambientali presenti nei provvedimenti di VIA, impartite dal MASE, dal MIC, dalle Regioni ed Enti locali. Inoltre, sono state individuate le condizioni ambientali in cui è coinvolto il SNPA a partire dal 1995 (anno di istituzione dell’ANPA e delle ARPA/APPA – Legge 01/1994). Le condizioni ambientali di competenza MASE sono ripartite secondo le componenti/fattori ambientali per le diverse tipologie di opere.
Misurare la capacità di minimizzare l'impatto ambientale dell'opera oggetto del provvedimento, imponendo condizioni vincolanti e obbligatorie alla realizzazione e all'esercizio dell'opera stessa.
D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.
D.Lgs. n. 104 del 2017
DL 34/2020 convertito con Legge 77/2020
DL 76/2020 convertito con Legge 120/2020
DL 77/2021 Decreto Semplificazioni convertito in Legge n. 29 luglio 2021, n. 108
DL 92/2021 Misure urgenti per il rafforzamento del Ministero della transizione ecologica e in materia di sport.
Descrizione 2
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Verifica di ottemperanza delle condizioni ambientali impartite attraverso i provvedimenti VIA.
Qualificazione dati
A partire dai provvedimenti di VIA, reperibili dal sito del MASE (https://va.mite.gov.it/it-IT), sono state analizzate e conteggiate le condizioni ambientali.
Nazionale
Giugno 1989 - 2022
Qualificazione indicatore
Sono stati esaminati i provvedimenti di VIA e analizzate e conteggiate tutte le condizioni ambientali in essi contenute emanate dal MASE, dal MIC, dalle regioni ed enti locali. Sono state individuate tutte le condizioni ambientali in cui è coinvolto il SNPA e quelle di competenza del MASE. Per quest’ultime l’analisi è stata effettuata anche in relazione alle diverse tipologie d’opere: "Impianti industriali ed energetici" (Impianti chimici integrati, Centrali termoelettriche, Centrali idroelettriche, Impianti nucleari, Parchi eolici in mare, Raffinerie e gassificazione, Rifiuti), "Strade e ferrovie", "Elettrodotti, gasdotti, oleodotti", "Porti, Aeroporti, Interporti e Piani regolatori portuali" e "Altro" (Prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi in mare, Dighe e invasi/sistemazioni idrauliche, stoccaggio prodotti chimici, cave, acciaierie, terminali marittimi, stoccaggi di gas e CO2 in serbatoi naturali e alcuni progetti particolari), e alle componenti/fattori ambientali ("Atmosfera: Aria e Clima”, “Geologia e acque”, “Suolo, uso del suolo e patrimonio agroalimentare”, “Biodiversità”, “Sistema paesaggistico: Paesaggio, Patrimonio culturale e Beni materiali”, “Popolazione e salute umana”, “Agenti fisici”: Rumore, Vibrazioni, Campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, Radiazioni ottiche, Radiazioni ionizzanti).
Nel 2021 si osserva una media di 15 condizioni ambientali per provvedimento, mentre nel 2022 una media di 13 condizioni ambientali per provvedimento. Relativamente all'ultimo biennio considerato, nel 2022 si registra un aumento del numero di provvedimenti emanati e una diminuzione del numero medio di condizioni ambientali per provvedimento, in linea con l’andamento degli anni precedenti (Tabella 1 e Figura 1).
Nel periodo giugno 1989- 2022 sono stati emanati 1.014 provvedimenti VIA, con 31.918 condizioni ambientali, con una media di 31 condizioni per provvedimento. Il numero medio di condizioni ambientali poste è aumentato da 6 del 1989 a 72 del 2006, per decrescere fino a 15 del 2021 (13 nel 2022) (Tabella 1). L’applicazione della procedura di VIA in Italia riflette quanto è avvenuto in Europa: il sistema normativo si è rafforzato nel tempo e completato, recependo le Direttive europee; è aumentata la partecipazione del pubblico, la trasparenza amministrativa ed è migliorata la qualità degli studi di impatto dei progetti sottoposti a VIA. Per questi motivi, ad oggi, è possibile riconoscere un trend positivo in quanto si osserva negli ultimi anni una diminuzione del numero medio di condizioni ambientali a indice di una maggiore attenzione alla redazione degli studi di impatto ambientale da parte dei Proponenti delle opere.
Dati
Tabella 1: Numero di provvedimenti di VIA positivi, numero di condizioni ambientali, numero medio di condizioni ambientali per provvedimento
Fonte: Elaborazione ISPRA su dati MASE
Tabella 2: Numero di condizioni ambientali e relativa percentuale la cui verifica di ottemperanza è posta in capo al Sistema agenziale (ISPRA-ARPA/APPA)
Fonte: Elaborazione ISPRA su dati MASE
Tabella 3: Numero di condizioni ambientali, impartite dal MITE*, contenute nei provvedimenti VIA per componente/fattore ambientale riferite al periodo 1989-giugno 2020
Elaborazione ISPRA su dati MASE
Dalla Figura 1 si può notare una similitudine tra gli andamenti del numero dei provvedimenti VIA e del numero delle condizioni ambientali. Dalla Tabella 1 e dalla Figura 1 nel 2021 si osserva una media di 15 condizioni ambientali per provvedimento, mentre nel 2022 una media di 13 condizioni ambientali per provvedimento. Tra il 2021 e il 2022 si è registrato altresì un aumento del numero di provvedimenti emanati e una diminuzione del numero medio di condizioni ambientali per provvedimento. Dalla Tabella 2 e dalla Figura 2 emerge che le condizioni ambientali in cui è coinvolto nella verifica di ottemperanza il SNPA (periodo 1995 - 2022) sono 6.461, pari al 21% del totale. Si può notare come la percentuale delle condizioni ambientali in cui è coinvolto il SNPA sia crescente nei primi anni, pressoché costante dal 2003 al 2009 e in notevole aumento dal 2010 al 2015, a testimonianza del consolidamento del ruolo svolto dal SNPA nelle azioni di verifica e controllo ambientale, per poi decrescere negli ultimi anni. Nel 2021 sono stati emanati 62 provvedimenti di VIA positivi per un totale di 949 condizioni ambientali; di queste 230 (24%) sono state attribuite al SNPA. Nel 2022 sono stati emanati 108 provvedimenti di VIA positivi per un totale di 1.385 condizioni ambientali, di queste 517 (37%) sono state attribuite al SNPA. Nella Tabella 3, che riporta il numero di condizioni ambientali impartite dal MASE, le tipologie d’opere sono state accorpate in 5 categorie denominate “Impianti industriali ed energetici” (che comprende: Impianti chimici integrati, Centrali termoelettriche, Centrali idroelettriche, Impianti nucleari, Parchi eolici, Raffinerie e gassificazione, Rifiuti), “Strade e ferrovie”, “Elettrodotti, gasdotti, oleodotti”, “Porti, aeroporti, interporti e piani regolatori portuali” e la categoria “Altro” (che comprende: Prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi, Dighe e invasi/ sistemazioni idrauliche, Stoccaggio prodotti chimici, Cave, Acciaierie, Terminali marittimi, Stoccaggi di gas e CO2 in serbatoi naturali, Impianti geotermici sperimentali e alcuni progetti particolari). Inoltre, si è provveduto a classificare le condizioni ambientali per componente/fattore ambientale: “Atmosfera: Aria e Clima”, “Geologia e acque”, “Suolo, uso del suolo e patrimonio agroalimentare”, “Biodiversità”, “Sistema paesaggistico: Paesaggio, Patrimonio culturale e Beni materiali”, “Popolazione e salute umana”, “Agenti fisici”: Rumore, Vibrazioni, Campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, Radiazioni ottiche, Radiazioni ionizzanti “Altri aspetti” (aspetti progettuali e/o ambientali non attribuibili alle singole componenti ambientali) e “Aspetti progettuali”. Come si evince dalla Tabella 3 e dalla Figura 3, il maggior numero di condizioni ambientali per gli “Impianti industriali ed energetici” è relativo al fattore ambientale “Atmosfera: Aria e Clima” (1.290) a seguire la componente “Geologia e acque” (712) e “Suolo (uso del suolo e patrimonio agroalimentare)” (565). Per “Strade e ferrovie”, le componenti che evidenziano il maggior numero di condizioni ambientali sono “Geologia e acque” (431) e “Agenti fisici” (387). Per “Elettrodotti, gasdotti, oleodotti”, la componente con il maggior numero di condizioni ambientali è la “Biodiversità” (471), mentre per “Porti, aeroporti, interporti e piani regolatori portuali” la componente con il maggior numero di condizioni ambientali è “Geologia e acque” (331). Ciò evidenzia, quindi, una correlazione diretta tra le categorie di opera e la componente ambientale sulla quale l’opera ha maggiore impatto.