Descrizione 1
Susanna D’Antoni, Silvia Properzi
Al fine di valutare quanto le aree protette siano state designate secondo criteri scientifici ovvero includendo aree ecologicamente rappresentative (Margules & Pressey, 2000; Maxwell et al., 2020), è stata calcolata la sovrapposizione delle superfici terrestri sottoposte a tutela nel nostro Paese, ovvero le aree protette incluse nel CDDA (Common Database on Designated Areas dell’Europa che include l’EUAP e le aree protette istituite a livello nazionale dal 2010) e nella Rete Natura2000, con le Key Biodiversity Areas (KBA, IUCN, 2016). Queste ultime individuano zone importanti per la tutela della biodiversità e, nel documento di indirizzo della Commissione europea per il raggiungimento del target del 30% (Criteria and guidance for protected areas designations, Bruxelles 28/1/2022), sono indicate fra quelle da considerare per l’individuazione delle aree da sottoporre a tutela. L’indicatore corrisponde a quello utilizzato a livello internazionale per la valutazione del raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) al 2030 (SO4-3.T1: National estimates of the average proportion of Terrestrial KBAs covered by protected areas in %).
Dai risultati emerge che la copertura nazionale di superficie protetta terrestre, al netto delle sovrapposizioni tra aree protette del CDDA e i siti Natura2000, risulta sovrapposta per il 75,20% con la superficie delle KBA individuate a livello nazionale, indicando quindi, in linea generale, una discreta inclusione delle aree importanti per la biodiversità.
La SEB 2030 prevede che per il raggiungimento dell’obiettivo del 30% del territorio nazionale tutelato, le aree protette vengano adeguatamente designate in base a criteri scientifici, oltre che gestite con appropriate misure di conservazione. Per il raggiungimento di tali obiettivi la SEB 2030 indica che dovranno essere individuate le aree più rappresentative della biodiversità, fra cui le KBA (Key Biodiversity Areas) indicate dall’IUCN (2016) quali hotspot di biodiversità (Maxwell et al., 2020).
L’indicatore analizza la superficie italiana attualmente tutelata a terra in relazione alla sua sovrapposizione con le Key Biodiversity Areas (KBA- aree importanti per la biodiversità, IUCN, 2016) che vengono proposte dal documento guida della Commissione Europea (“Criteria and guidance for protected areas designations”,Brussels, 28.1.2022 SWD (2022) 23 final) fra le aree da includere nel territorio protetto per il raggiungimento dell’obiettivo della SEB 2030 del 30% delle superfici terrestri tutelate, in quanto sono aree rappresentative per la biodiversità.
Vengono considerate le superfici delle aree tutelate terrestri, così come definite nell’indicatore “SUPERFICIE NAZIONALE PROTETTA TERRESTRE E MARINA” (2022), che calcola la copertura nazionale di superficie protetta, al netto delle sovrapposizioni tra le aree protette nazionali (CDDA - Common Database on Designated Areas) e i Siti Natura2000, con cadenza quinquennale (2011,2016, 2021), e la loro sovrapposizione con le KBA. L’indicatore corrisponde a quello utilizzato a livello internazionale per la valutazione del raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) al 2030 (SO4-3.T1: National estimates of the average proportion of Terrestrial KBAs covered by protected areas in %).
Quantificare la percentuale di superficie terrestre tutelata sovrapposta alle KBA, valutarne la variazione temporale, al fine di evidenziare quanto le aree naturali protette (CDDA e siti Natura 2000) includano aree importanti per la biodiversità, come richiesto dalla SEB 2030.
Direttiva 79/409/CEE “Uccelli”, successivamente abrogata e sostituita integralmente da 2009/147/CE che ne mantiene gli obiettivi fondamentali, recepita in Italia con Legge n. 157 dell'11/02/1992.
Direttiva 92/43/CEE “Habitat”, recepita in Italia con DPR 357/97 modificato e integrato dal DPR 120/2003.
Legge Quadro sulle Aree Protette n. 394/1991 e s.m.i.
Elenco Ufficiale Aree Protette (EUAP, VI agg. DM 27.04.2010 GU n. 125 del 31.05.2010).
D.M. 02/12/2010 (Istituzione della Riserva Naturale Statale denominata “Tresero-Dosso del Vallon”).
D.P.R. 28/07/2016 (Istituzione del Parco Nazionale “Isola di Pantelleria” e dell’Ente Parco nazionale “Isola di Pantelleria”).
Strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030 COM(2020) 380 final Bruxelles, 20.5.2020. Obiettivi: protezione di almeno il 30% di territorio nazionale e il 30% dei mari, di cui almeno un terzo rigorosamente protetto. Designazione delle aree da sottoporre a tutela in base a criteri scientifici e gestione con appropriate misure di conservazione.
Strategia Nazionale Biodiversità 2030 (DM 03.08.2023 n.252). Recepimento Obiettivi SEB2030.
Descrizione 2
Agnesi S., Annunziatellis A., Chaniotis P., Mo G., Korpinen S., Snoj L., Tunesi L., Reker J., 2020. Spatial Analysis of Marine Protected Area Networks in Europe’s Seas III. ETC/ICM Technical Report 3/2020. https://www.eionet.europa.eu/etcs/etc-icm/products/etc-icm-report-3-2020-spatial-analysis-of-marine-protected-area-networks-in-europe2019s-seas-iii
Agnesi S., Mo G., Annunziatellis A., Chaniotis P., Korpinen S., Snoj L., Globevnik L., Tunesi L., Reker J., 2017. Spatial Analysis of Marine Protected Area Networks in Europe’s Seas II, Vol. A, 2017, ed. Künitzer A., ETC/ICM Technical Report 4/2017, Magdeburg: European Topic Centre on inland, coastal and marine waters, 41 pp. https://www.eionet.europa.eu/etcs/etc-icm/products/etc-icm-reports/spatial-analysis-of-marine-protected-area-networks-in-europe2019s-seas-ii-volume-a-2017
BirdLife International (2022). World Database of Key Biodiversity Areas. Developed by the KBA Partnership: BirdLife International, International Union for the Conservation of Nature, Amphibian Survival Alliance, Conservation International, Critical Ecosystem Partnership Fund, Global Environment Facility, Global Wildlife Conservation, NatureServe, Rainforest Trust, Royal Society for the Protection of Birds, Wildlife Conservation Society and World Wildlife Fund. Available at www.keybiodiversityareas.org. [date of download 15/12/2022]
CE, 2020. Strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030. Riportare la natura nella nostra vita. Bruxelles, 20.5.2020, COM(2020) 380 final. https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:52020DC0380&from=EN
D’Antoni S., 2022. Aree protette, un pilastro della conservazione. ECOSCIENZA Numero 2 Anno 2022.
D’Antoni S., Bagnaia R., Augello R., Ceralli D., 2023. Criteri per l’individuazione di aree da sottoporre a tutela per il raggiungimento degli obiettivi della Strategia Europea per la Biodiversità al 2030. Reticula n. 32 https://www.researchgate.net/publication/372435384
EEA, 2015. Spatial analysis of Marine Protected Area Networks in Europe´s seas. EEA Technical report, 17/2015. http://www.eea.europa.eu/publications/spatial-analysis-of-marine-protected
IUCN (2016) A Global Standard for the Identification of Key Biodiversity Areas, Version 1.0. IUCN, Gland, Switzerland.
IUCN-WCPA Task Force on OECMs, 2019. Recognising and reporting other effective area-based conservation measures. Gland, Switzerland: IUCN. ISBN: 978-2-8317-2025-8 (PDF). DOI: https://doi.org/10.2305/IUCN.CH.2019.PATRS.3.en
KBA Standards and Appeals Committee of IUCN SSC/WCPA (2022). Guidelines for using A Global Standard for the Identification of Key Biodiversity Areas. Version 1.2. Gland, Switzerland: IUCN.
KBA Secretariat (2022) Key Biodiversity Areas Proposal Process: Guidance on Proposing, Reviewing, Nominating and Confirming sites. Version 1.1. Cambridge, UK.
MiTE, 2022. Strategia Nazionale per la Biodiversità al 2030. Testo consolidato. Ministero della Transizione Ecologica (MiTE), Direzione Generale Patrimonio Naturalistico e Mare, Divisione III - Strategie della Biodiversità, 25 luglio 2022. https://www.mite.gov.it/sites/default/files/archivio/allegati/biodiversita/nuova_SNB_2030.pdf
Margules C.R. & Pressey R.L., 2000 – Systematic conservation planning. Nature, Vol. 45 p.243-252
Maxwell S.L., Cazalis V., Dudley N., Hoffmann M., Rodrigues A.S.L., Stolton S, Visconti P., Woodley S., Kingston N., Lewis E., Maron M., Strassburg B.B.N., Wenger A., Jonas H.D., Venter O. & Watson J.E.M. 2020. Area-based conservation in the twenty-first Century. Nature, Vol 586 - 8 October 2020 ppag. 217-227 https://doi.org/10.1038/s41586-020-2773-z
L’elaborazione dei dati avviene a partire dal CDDA (aggiornamento marzo 2022) e dalla banca dati Natura 2000 (aggiornamento dicembre 2022) fornite dall’Italia alla Commissione europea (2023). Il CDDA, rispetto al VIEUAP (Elenco Ufficiale Aree Protette, 2010) è stato aggiornato con le aree protette istituite dal 2010 ad oggi solo a livello nazionale (Parco Nazionale Isola di Pantelleria, Riserva Naturale Statale Tresero-Dosso del Vallon, Area Marina Protetta Capo Testa-Punta Falcone, Area Marina Protetta Capo Milazzo), in quanto per le aree protette regionali,, si deve attendere l’approvazione del nuovo EUAP.
Per la definizione dei trend di variazione della superficie protetta il calcolo delle superfici è stato effettuato a intervalli di 5 anni, selezionando le aree protette designate in ciascun intervallo temporale in base all’anno dell’atto di designazione. Tuttavia, in questa procedura non sono percepibili eventuali atti successivi relativi a modifiche del perimetro. Pertanto, qualora un sito abbia subito un ampliamento o una riduzione della superficie negli anni, questa variazione non viene rilevata. Gli stessi intervalli temporali sono stati utilizzati per raggruppare le KBA in modo da poter confrontare gli stessi periodi.
Aggiornamento dell’EUAP. Verifica degli aggiornamenti delle KBA. Inserimento dei dati delle OECM (Other effective area-based conservation measures) qualora venissero identificate dalle regioni/province autonome e dal MASE. Analisi delle superfici protette a scala di regione/provincia autonoma.
Qualificazione dati
Italy KBA www.keybiodiversityareas.org.
https://indicatoriambientali.isprambiente.it/
Elenco Ufficiale Aree Protette (EUAP, 2010) pubblicato in Gazzetta Ufficiale
Common Database on Designated Areas (CDDA) pubblicato sul sito dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (https://www.eea.europa.eu/data-and-maps/data/nationally-designated-areas-national-cdda-17)
Banca Dati Natura2000 pubblicata sul sito del MASE (https://www.mase.gov.it/pagina/rete-natura-2000)
Nazionale
2007-2021
Qualificazione indicatore
Gli strati cartografici utilizzati per il calcolo dell’indicatore provengono da BirdLife International che fornisce gli Shapefile delle KBA individuate e da quelli utilizzati per l’indicatore ISPRA “SUPERFICIE NAZIONALE PROTETTA TERRESTRE E MARINA”.
Le aree oggetto di analisi presentano tre casistiche: siti solo terrestri, siti solo marini e siti con superficie in parte a terra e in parte a mare. Una prima suddivisione è stata fatta su base tabellare, utilizzando l’indicazione di sito terrestre o marino; successivamente nei casi di sito terrestre e marino la suddivisione delle relative superfici è stata eseguita tagliando gli strati cartografici sulla linea di costa elaborata da ISPRA (SINA). Una volta ottenuta la suddivisione terra/mare è stata eseguita l’analisi delle superfici solo per la parte terrestre.
Le KBA terrestri sono state raggruppate sulla base della colonna “addedData” (ossia la data di inserimento nel World Database of Key Biodiversity Areas) in 3 gruppi in modo tale che coincidessero con quelli utilizzati per l’indicatore “SUPERFICIE NAZIONALE PROTETTA TERRESTRE E MARINA” (2022), ovvero selezionando le KBA individuate fino al 2011, 2016 e 2021.
Per ogni quinquennio, è stata calcolata la superficie delle KBA terrestri che ricadono nel territorio nazionale protetto (CDDA + Siti Natura 2000).
Le percentuali ottenute sono relative al rapporto tra la superficie delle KBA sovrapposta al territorio nazionale protetto (CDDA + Siti Natura 2000) (KBA-prot) rispetto alla superficie totale delle KBA (KBAtot), moltiplicata per 100, ovvero: KBAprot/KBAtot x 100
Il Sistema di riferimento utilizzato per calcolo delle superfici è il Sistema europeo di riferimento terrestre 1989 (ETRS_1989_LAEA).
Dall’analisi dell’ultimo quinquennio emerge che la copertura nazionale di superficie protetta terrestre, al netto delle sovrapposizioni tra aree protette CDDA e siti Natura2000 con la superficie delle KBA individuate a livello nazionale ad oggi è pari al 75,2%, indicando quindi, in linea generale, una discreta inclusione delle aree importanti per la biodiversità.
Il trend mostra un lievissimo incremento nella sovrapposizione delle superfici protette con quelle delle KBA, che passa dal 75,04 % nel quinquennio 2007-2011 al 75,20% del 2017-2021.
Dati
Tabella 1: Superfici in ettari delle KBA e delle aree protette terrestri (CDDA e Siti Natura 2000 al netto di sovrapposizioni) e loro sovrapposizione espressa in %
Elaborazione ISPRA su dati ISPRA -MASE per Dati Aree protette CDDA e Siti Natura 2000; BirdLife International per KBA
Figura 1: Superfici in ettari delle KBA e delle aree protette terrestri (CDDA e Siti Natura 2000 al netto di sovrapposizioni) e loro sovrapposizione espressa in %
Elaborazioni degli autori, ISPRA - MASE per Dati Aree protette CDDA e Siti Natura 2000; BirdLife International per KBA
Dalle elaborazioni effettuate emerge che ad oggi la percentuale di sovrapposizione nei tre quinquenni considerati è variata di poco più dello 0,16% e si attesta mediamente sul 75%. La superficie delle KBA e del territorio protetto (CDDA +Siti Natura 2000) è aumentata dal 2011 al 2021 così come la loro percentuale di sovrapposizione, che è passata dal 75,04 nel 2011, al 75,19 nel 2016, al 75,20% nel 2021 (Tabella 1, Figura1).
L’individuazione delle KBA a livello nazionale è stata effettuata soprattutto considerando le aree importanti per gli uccelli. Tuttavia in un caso di studio effettuato da D’Antoni et al. 2023 sulle regioni Puglia e Basilicata è stata constatata l’efficacia dell’uso delle KBA per l’individuazione delle aree importanti per la biodiversità, in quando queste sono in buona parte sovrapposte alle aree di valore ecologico mediamente alto indicato nelle carte del Sistema di Carta della Natura. Pertanto la distribuzione delle KBA, insieme alle Cartografie di Carta della Natura, possono fornire una rapida indicazione delle “lacune” di tutela per le successive designazioni di nuove aree protette o Siti Natura 2000 e/o del loro ampliamento, al fine del raggiungimento degli obiettivi della SEB e della SNB al 2030 per le aree protette, ovvero di sottoporre a tutela il 30% del territorio nazionale includendo aree rappresentative per la biodiversità.