CONSUMI FINALI DI ENERGIA ELETTRICA PER SETTORE ECONOMICO

    Descrizione 1
    Data aggiornamento scheda
    Autori

    Antonio Caputo, Giulia Iorio

    Abstract
    Immagine
    Abstract

    I consumi finali di energia elettrica sono cresciuti costantemente dal 1990 al 2008 per poi flettere per effetto della crisi economica. Dal 2015 i consumi tornano a crescere fino a raggiungere un livello stabile dal 2017. In seguito agli effetti della pandemia di SARS-CoV-2 i consumi del 2020 si sono ridotti del 5,7% rispetto all’anno precedente con un rimbalzo del 6,2% nel 2021. La quota dei consumi nell'industria è scesa dal 51,7% nel 1990 al 43,7% nel 2021, mentre quella dei consumi del settore civile (terziario e residenziale) è aumentata da 43,2% a 50,3%, quella dell’agricoltura e pesca è rimasta quasi costante intorno al 2%, mentre quella dei trasporti mostra un lieve incremento, dal 3,1% del 1990 al 3,7%. La disaggregazione per settore economico e territoriale mette in evidenza situazioni molto differenziate da regione a regione, in relazione alle condizioni economiche, produttive e climatiche.

    Descrizione

    L'indicatore fornisce informazioni sui fabbisogni di energia elettrica dell'intera economia nazionale e dei diversi settori.

    Scopo

    Valutare l'andamento dei consumi di energia elettrica a livello nazionale e per settore, al fine di diminuire l'uso di energia.

    Rilevanza
    È di portata nazionale oppure applicabile a temi ambientali a livello regionale ma di significato nazionale
    È in grado di descrivere il trend senza necessariamente fornire una valutazione dello stesso
    È semplice, facile da interpretare
    Fornisce un quadro rappresentativo delle condizioni ambientali, delle pressioni sull’ambiente o delle risposte della società, anche in relazione agli obiettivi di specifiche normative
    Fornisce una base per confronti a livello internazionale
    Misurabilità
    Adeguatamente documentati e di fonte nota
    Aggiornati a intervalli regolari e con procedure affidabili
    Facilmente disponibili o resi disponibili a fronte di un ragionevole rapporto costi/benefici
    Un’ “adeguata” copertura spaziale
    Un’ “idonea” copertura temporale
    Solidità
    È basato su standard nazionali/internazionali e sul consenso nazionale/internazionale circa la sua validità
    È ben fondato in termini tecnici e scientifici
    Presenta attendibilità e affidabilità dei metodi di misura e raccolta dati
    Comparabilità nel tempo
    Comparabilità nello spazio
    Principali riferimenti normativi e obiettivi

    Con la Decisione n.1386/2013/UE, l'Unione Europea definisce il VII programma generale di azione in materia ambientale fino al 2020. Il 14 ottobre 2020 la Commissione europea ha presentato la proposta di decisione che istituisce l'VIII programma di azione per l'ambiente dal 2021 al 2030. Il 29 marzo 2022 il Consiglio dell’UE ha adottato l'VIII programma di azione per l'ambiente dal 2021 al 2030. Non sono applicabili obiettivi a questo indicatore.

    DPSIR
    Determinante
    Tipologia indicatore
    Descrittivo (tipo A)
    Riferimenti bibliografici

    MASE, Bilancio Energetico Nazionale (BEN), https://dgsaie.mise.gov.it/bilancio-energetico-nazionale

    TERNA S.p.A., Dati statistici sull’energia elettrica in Italia, anni vari

    EUROSTAT, http://ec.europa.eu/eurostat/data/database

    Limitazioni

    Il dato nazionale è stato aggiornato secondo la nuova classificazione Eurostat. Esistono, quindi, differenze tra i consumi finali di energia elettrica nazionale e la somma dei consumi regionali per gli anni 1990-1998 che dipendono da una diversa classificazione operata da ENEL: parte dei consumi che secondo la nuova classificazione sono assegnati al settore energia erano assegnati al settore industria. Di conseguenza i consumi finali regionale calcolati con la vecchia classificazione nel periodo 1990-1998 sono maggiori di quelli calcolati con la nuova. In tale periodo quindi i consumi finali regionali includono parte dei consumi del settore energia che non è stato possibile estrarre.

    Frequenza di rilevazione dei dati
    Annuale
    Fonte dei dati
    ENEA (Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente)
    Terna - Rete Elettrica Nazionale S.p.A.
    Accessibilità dei dati di base

    TERNA S.p.A., Dati statistici sull’energia elettrica in Italia 

    ENEA, Bilanci energetici regionali 

    EUROSTAT, http://ec.europa.eu/eurostat/data/database

    Copertura spaziale

    Nazionale Regionale

    Copertura temporale

    1990-2021

    Descrizione della metodologia di elaborazione

    I dati sono raccolti da Terna Rete Italia spa mediante rilevazione censuaria sugli operatori del settore elettrico, con acquisizione via web, delle principali variabili elettriche. Il dato nazionale è stato aggiornato secondo la nuova classificazione Eurostat. Accanto ai dati nazionali rilevati da Terna e comunicati al Ministero dello sviluppo economico, esistono dati regionali stimati dall’ENEA sulla base dei Bilanci Energetici Regionali.

    Periodicità di aggiornamento
    Annuale
    Qualità dell'informazione

    L'indicatore è rilevante in quanto fornisce informazioni fondamentali per valutare l’efficienza nell’uso delle risorse energetiche, nonché le variazioni strutturali del consumo di energia elettrica tra diversi settori. I dati, affidabili e accurati, sono raccolti da Terna Rete Italia spa mediante rilevazione censuaria sugli operatori del settore elettrico, con acquisizione via web, delle principali variabili elettriche. Il dato nazionale è stato aggiornato secondo la nuova classificazione Eurostat.

    Stato
    Non definibile
    Trend
    Non definibile
    Valutazione/descrizione dello stato

    Nel 2021 i consumi di energia elettrica sono stati 25,1 Mtep (+6,2% rispetto all’anno precedente). La quota dei consumi nell'industria è pari al 43,7%, mentre quella del settore civile (terziario e residenziale) è del 50,3%, quella dell’agricoltura e pesca è del 2,3%, mentre quella dei trasporti è il 3,7% (Tabella 1).

    Valutazione/descrizione del trend

    I consumi finali di energia elettrica sono cresciuti costantemente dal 1990 al 2008 (+44,1%) per poi flettere dall’anno successivo (-6,2% rispetto al 2008) per effetto della crisi economica. Nel 2010 e 2011 si osserva la ripresa dei consumi elettrici seguita da un nuovo calo fino al 2014. Dal 2015 i consumi tornano a crescere fino a raggiungere un livello stabile dal 2017. Nel 2020 si registra una repentina caduta dei consumi in seguito alle misure di lockdown adottate per contenere la diffusione della pandemia di SARS-CoV-2 (-5,7% rispetto al 2019) seguita da un rimbalzo del 6,2% nel 2021. La quota dei consumi nell'industria è scesa dal 51,7% nel 1990 al 43,7% nel 2021, quella del settore civile (terziario e residenziale) è aumentata dal 43,2% al 50,3%, quella dell’agricoltura e pesca è rimasta quasi costante intorno al 2%, mentre quella dei trasporti mostra un lieve incremento, dal 3,1% del 1990 al 3,7% del 2021 (Tabella 1). Nel periodo 1990-2021, le regioni del Nord-Est mostrano l’incremento dei consumi elettrici più accentuato, pari al 58,7%, seguite dalle regioni del Centro con il 30,3%, del Nord-Ovest (26,1%) e del Sud (15,3%) (Tabella 2).

    Commenti

    Nel 2021 i consumi finali nazionali di energia elettrica ammontano a 25.125 ktep (Tabella 1). Al netto della caduta dei consumi registrata nel 2020 e ad eccezione dell’industria, tutti i settori mostrano un andamento crescente dei consumi elettrici. Nel settore civile, la crescita dei consumi del 58,5% tra il 1990 e il 2021, è dovuta sia al maggior benessere delle famiglie, che favorisce la diffusione di beni durevoli all’interno delle abitazioni, sia del maggiore utilizzo di energia elettrica nel settore terziario. L’andamento di costante crescita dei consumi dell’intero settore civile ha mostrato solo una lieve flessione negli anni 2013 e 2014 dovuta alla crisi economica e una contrazione nel 2020 del settore dei servizi in seguito alla pandemia di SARS-CoV-2 seguito da una ripresa nel 2021 (+3,9 rispetto al 2020). Dal 1990 al 2021 il settore residenziale presenta un incremento dei consumi del 27,2%, mentre per i servizi è del 99,7%. Nel 1990, la quota relativa dei consumi elettrici nei settori residenziale e servizi era del 24,6% e del 18,6% rispettivamente. A partire dal 2003, la quota relativa dei consumi elettrici nei servizi supera quella nel residenziale e, nel 2021, raggiunge il 27,4% a fronte del 22,9% nel residenziale. Per quanto riguarda i consumi elettrici delle diverse regioni, nel 2021, la Lombardia consuma il 22,3% del totale nazionale, seguita dal Veneto con il 10,6% e Emilia-Romagna, con il 9,8%.Le regioni menzionate consumano complessivamente il 42,7% del totale nazionale. I dati delle regioni disaggregati per settore mettono in evidenza situazioni molto differenziate, in relazione alle dimensioni della regione, delle condizioni economiche, produttive e climatiche (Tabella 3).

    Allegati
    Titolo

    Tabella 1: Consumi finali di energia elettrica per settore*

    Fonte

    TERNA S.p.A.

    Legenda

    *Dal 2019 TERNA ha provveduto alla riclassificazione delle attività merceologiche introducendo la classificazione ATECO2007 con la conseguenza che potrebbero esserci dei disallineamenti tra 2019 e gli anni precedenti.

    Titolo

    Tabella 2: Consumi finali di energia elettrica per regione*

    Fonte

    TERNA S.p.A.

    Legenda

    *Sono esclusi gli acquedotti. Dai dati 2019 TERNA ha provveduto alla riclassificazione delle attività merceologiche introducendo la classificazione ATECO2007 con la conseguenza che potrebbero esserci dei disallineamenti tra 2019 e gli anni precedenti

    Titolo

    Tabella 3: Consumi finali di energia elettrica per settore e regione (2020)

    Fonte

    Elaborazione ENEA su dati TERNA S.p.A.

    Legenda

    1 Sono esclusi i consumi del settore “Energia” 2 Sono inclusi i consumi del settore “Trasporti”

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    Titolo

    Consumi finali regionali di energia elettrica per settore (2021) (Ktep)

    Fonte

     Elaborazione ISPRA su dati ENEA