Descrizione 1
Emiliano Agrillo, Federico Filipponi, Roberto Inghilesi, Alessandro Mercatini, Alice Pezzarossa, Nazario Tartaglione
L’indicatore prende in esame la serie di dati relativi alla superficie forestale percorsa da grandi incendi su scala nazionale, regionale e nelle aree protette nel periodo tra il 2018 e il 2023. La distribuzione e l’estensione delle superfici forestali percorse da incendi mostra una rilevante variabilità annuale. Il 2023 è l’anno peggiore dopo il 2021, che pure è stato un anno eccezionale, in termini di superfici forestali colpite da incendi nella serie storica analizzata, e sempre durante il 2023 le regioni maggiormente colpite risultano la Sicilia (10.080 ha) e la Calabria (2.987 ha), che insieme rappresentano l’83% della superficie forestale a livello nazionale colpita da incendi.
Le classi forestali che risultano maggiormente colpite sono le latifoglie sempreverdi (es. leccete e macchia mediterranea), seguite in misura molto inferiore dalle latifoglie decidue (es. quercete e faggete) e dalle conifere (es. pinete, abetaie e lariceti).
Pur considerando la brevità della serie storica, l’analisi mediante regressione lineare della serie dei dati di copertura forestale nazionale percorsa da incendio mostra un trend in aumento.
È stato calcolato un trend in aumento statisticamente significativo anche per le regioni Sicilia, Calabria, Puglia e Valle d’Aosta nel periodo considerato. Il trend positivo è stato anche osservato per le Riserve Naturali Regionali, e quelle incluse nelle Zone a Protezione Speciale e Zone Speciali di Conservazione della Rete Natura 2000.
L’indicatore (relativo a stato e variazioni) mostra l’estensione delle superfici forestali colpite annualmente da incendi di grandi dimensioni a partire dal 1° gennaio 2018. I dati sono distinti per tipologia di ecosistema forestale e per livello di aggregazione: nazionale, regionale ed aree naturali protette.
L’indicatore è costruito sull’elaborazione dei dati forniti dall’European Forest Fire Information System (EFFIS) che dal 2018, grazie alla nuova generazione di sensori multispettrali MSI ospitati sul satellite Sentinel-2, è in grado di rilevare incendi con dimensioni minime di 1 ettaro, raggiungendo un’accuratezza nell’identificazione delle aree incendiate a livello europeo prossima al 95%. Per valutare l’impatto degli incendi sulle diverse tipologie di copertura forestale, alla perimetrazione delle aree bruciate fornita da EFFIS viene qui sovrapposta l’informazione sulle coperture forestali preesistenti calcolata da ISPRA sulla base di modelli di classificazione di tipo machine-learning ECM-F4. Le classi riferibili alle coperture forestali sono ascrivibili alla nomenclatura EUNIS (ultimo aggiornamento 2021) al II e III livello: T1-foreste di latifoglie decidue (es. querceti e faggete); T2-foreste di latifoglie sempreverdi (es. leccete e macchia mediterranea); T3-foreste di conifere (es. abetaie e pinete); T34-foreste temperate sub-alpine (es. lariceti). Sono considerate anche le foreste non classificate dal modello ECM-F4 con il codice TNC (classe relativa alle superfici forestali non classificate).
Fornire informazioni utili per valutare lo stato degli ecosistemi forestali a seguito dei principali eventi incendiari in termini di superfici forestali percorse da incendio.
Legge 21 novembre 2000, n. 353 (Legge quadro in materia di incendi boschivi)
Legge n.155 del 08.11.21, avente come primo articolo le ”Misure urgenti per il rafforzamento del coordinamento, l’aggiornamento tecnologico e l’accrescimento della capacità operativa nelle azioni di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi”.
Legge 28 giugno 2016, n. 132, Istituzione del Sistema Nazionale a rete per la Protezione dell'Ambiente e disciplina dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (vd. Art. 11).
Direttiva MASE (UDCM prot. n.67 22-02-2024) concernente lo svolgimento delle funzioni e dei compiti facenti capo all’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale per il triennio 2024-2026, art. 2 “linee prioritarie di azione” XI capoverso “Sistemi informativi geografici e cartografia per la tutela dell’ambiente”. https://www.isprambiente.gov.
Delibera del Consiglio SNPA. Seduta del 18.05.2021 (Doc. n. 108/21 - Operatività, ambiti di intervento e mappatura delle competenze specialistiche nella gestione delle emergenze ambientali del SNPA)
Delibera della Conferenza Stato-Regioni del 17 dicembre 2009, https://www.mite.gov.it/sites/default/files/archivio/normativa/dm_27_04_2010.pdf
Descrizione 2
Agrillo E, Filipponi F, Pezzarossa A, Casella L, Smiraglia D, Orasi A, Attorre F, Taramelli A. (2021). Earth Observation and Biodiversity Big Data for Forest Habitat Types Classification and Mapping. Remote Sensing. 2021; 13(7):123.
E. Agrillo, F. Filipponi, R. Inghilesi, A. Mercatini, and A. Pezzarossa. Monitoraggio dei cambiamenti degli ecosistemi forestali in Italia. Technical report, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, 2022.
Barbosa, P., Kucera, J., Strobl, P., Vogt, P., Camia, A., & San-Miguel-Ayanz, J. S. (2006). European Forest Fire Information System (EFFIS) Rapid damage assessment: Appraisal of burnt area maps in southern Europe using MODIS data (2003-2005). Forest Ecology and Management, 234(1), S218.
Barredo, J. I., Brailescu, C., Teller, A., Sabatini, F. M., Mauri, A., & Janouskova, K. (2021). Mapping and assessment of primary and old-growth forests in Europe. Publications Office of the European Union, Luxembourg.
Blasi, C., Burrascano, S., Maturani, A., & Sabatini, F. M. (2010). Foreste vetuste in Italia. Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare: Roma, Italy.
Blasi, C., Bovio, G., Corona, P. M., Marchetti, M., & Maturani, A. (2004). Incendi e complessità ecosistemica. Dalla pianificazione forestale al recupero ambientale. https://www.mite.gov.it/sites/default/files/archivio/allegati/aib/incendi_e_complessita_ecosistemica.pdf
Cervellini, M., Zannini, P., Di Musciano, M., Fattorini, S., Jiménez-Alfaro, B., Rocchini, D., ... & Chiarucci, A. (2020). A grid-based map for the Biogeographical Regions of Europe. Biodiversity Data Journal, 8.
Chytrý, M. & co-authors (2020). EUNIS Habitat Classification: Expert system, characteristic species combinations and distribution maps of European habitats. Applied Vegetation Science, volume 23, issue 4, pp 648-675
European Commission, Joint Research Centre, San-Miguel-Ayanz, J., Durrant, T., Boca, R. et al., Advance report on forest fires in Europe, Middle East and North Africa 2022, Publications Office of the European Union, 2023, https://data.europa.eu/doi/10.2760/091540
Schaminée, J.H.J., Chytrý, M., Hennekens, S.M., Janssen, J.A.M., Knollová, I., Marceno, C., Tichý, L. & data providers (2020). Support to EUNIS habitat classification revision IV. Report for the EEA - Framework Contract: EEA/NSS/17/002/Lot 1, specific contract No 3417/B2019/EEA6
Inventario Nazionale delle Foreste e dei serbatoi forestali di Carbonio, 2015
https://www.mase.gov.it/pagina/elenco-ufficiale-delle-aree-naturali-protette-0
https://www.mase.gov.it/pagina/rete-natura-2000
https://ec.europa.eu/environment/nature/natura2000/biogeog_regions/
I dati utilizzati dal seguente indicatore possono differire da quelli di altre banche dati nazionali quali quella del Comando Carabinieri Tutela Forestale - Nucleo Informativo Antincendio Boschivo, soprattutto per quanto concerne gli incendi di piccole dimensioni. Il sistema EFFIS (European Forest Fire Information System), utilizzato come fonte dei dati per le aree percorse da incendio, riesce a identificare mediamente il 95% delle aree complessivamente bruciate in Europa ogni anno (https://effis.jrc.ec.europa.eu/about-effis/technical-background/rapid-damage-assessment), anche grazie alla risoluzione ottenuta con l’integrazione dei dati Sentinel-2 MSI (impiegati dal 2018). Nei prodotti satellitari derivati da modelli possono esserci delle omissioni nel rilevare le aree percorse da incendio determinati, ad esempio, dall’eccessiva nuvolosità, dalle dimensioni e dalla durata dell’incendio, dalla tipologia di evento incendiario (es. incendio di chioma o sottobosco), dalla mancata coincidenza tra l’evento incendiario e il passaggio in orbita del satellite e dalla natura fisionomica dell’ecosistema coinvolto nell’evento. Malgrado i limiti esposti, il grande vantaggio del prodotto EFFIS è quello dell’immediatezza con cui gli incendi forestali di grandi dimensioni possono essere analizzati.
Per una completa valutazione dell’impatto degli incendi sullo stato di salute delle coperture arboreo-arbustive interessate, oltre alla stima della superficie percorsa da incendio, sarebbe utile ottenere dati relativi alla perdita della biomassa e alla severità degli incendi e gli effetti di ogni singolo evento sulle coperture interessate.
Per migliorare l'informazione relativa alle coperture forestali e boschive nazionali interessate, in futuro si applicherà una legenda EUNIS, a un maggiore dettaglio tematico, in tutte le categorie a oggi presenti nell'indicatore.
Per migliorare l’informazione relativa allo stato di salute delle foreste interessate da incendi, in futuro stante la disponibilità di nuovi prodotti forniti dal sistema europeo di monitoraggio della terra da satelliti (Copernicus LMS), sarà possibile definire la biomassa interessata per ogni singolo evento incendiario.
Qualificazione dati
I dati relativi alle aree percorse da incendio sono liberamente scaricabili al link: https://effis.jrc.ec.europa.eu/applications/data-and-services.
I dati relativi alla distribuzione nazionale delle aree bruciate relative alle principali categorie forestali sono disponibili presso il link: https://groupware.
I dati relativi alla distribuzione nazionale delle categorie forestali (Ecosystems Classification Model Forest4 ECM-F4) sono disponibili presso il link: https://groupware.
I dati relativi alla legenda EUNIS versione 2021 sono disponibili presso il link:
https://www.eea.europa.eu/data-and-maps/data/eunis-habitat-classification-1
I dati relativi alle unità amministrative territoriali sono accessibili dal portale Istat al link:
https://www.istat.it/it/archivio/222527
I dati relativi alle aree protette sono accessibili dal portale EEA ai link:
https://www.eea.europa.eu/data-and-maps/data/nationally-designated-areas-national-cdda-17
https://www.eea.europa.eu/data-and-maps/data/natura-13
I dati relativi alle aree Ramsar sono accessibili dal geoportale nazionale al link:
http://wms.pcn.minambiente.it/ogc?map=/ms_ogc/wfs/RAMSAR.map
I dati relativi alle regioni biogeografiche sono accessibili al link:
https://zenodo.org/record/3934970#.Y00m8y8QM6l
I dati relativi alle foreste vetuste sono accessibili al link: https://publications.
Nazionale, Regionale
2018-2023
Qualificazione indicatore
Le serie temporali di valori annuali di superfici forestali complessive percorse da grandi incendi a livello nazionale, regionale e nelle aree naturali protette sono state analizzate con metodi statistici standard (media e regressione lineare), per valutare sia l’esistenza di trend, sia la variabilità e le caratteristiche generali del fenomeno alle diverse scale spaziali.
Dall’analisi della serie temporale delle superfici totali percorse da incendio fornite dall’Istat a partire dal 2000, risulta che il 2007, il 2017 e il 2021 sono anni che corrispondono ad eventi eccezionali (outliers) per l’estensione complessiva delle superfici impattate. Per tale motivo, considerato che il rapporto tra superficie totale e superficie forestale bruciate si mantiene relativamente stabile, nell’indicatore qui presentato viene escluso il 2021 dalle analisi statistiche effettuate per l’analisi del trend.
Dall’esame della serie emerge la componente stocastica del fenomeno, che condiziona l’analisi. Si è dunque cercato di verificare in primo luogo la significatività dei risultati per quanto riguarda i trend. Nei casi in cui non è stata riscontrata la presenza di un trend significativo, la valutazione dello stato del sistema è stata discussa in termini di confronto del valore attuale dell’indicatore rispetto al valor medio nel periodo considerato.
La metodologia utilizzata per costruire l’indicatore a partire dal 2018 è basata sulla valutazione delle superfici percorse da incendio distinguendo le diverse classi di ecosistemi forestali presenti. Per ottenere una valutazione quantitativa delle coperture forestali bruciate, sono state considerati i poligoni corrispondenti alle aree bruciate individuate da EFFIS insieme alle distribuzioni delle categorie forestali ottenute dal sistema di classificazione degli ecosistemi forestali Ecosystems Classification Model - Forest4 (ECM-F4) realizzato da ISPRA. Queste classi forestali sono state definite seguendo la nomenclatura EUNIS (European Nature Information System – ultimo aggiornamento 2021) al II e III livello: T1-foreste di latifoglie decidue (es. querceti e faggete); T2-foreste di latifoglie sempreverdi (es. leccete e macchia mediterranea); T3-foreste di conifere (es. abetaie e pinete); T34-foreste temperate sub-alpine (es. lariceti). Sono considerate anche le foreste non classificate dal modello ECM-F4 con il codice TNC (classe relativa alle superfici forestali non classificate). I poligoni EFFIS, insieme agli altri dataset spazializzati impiegati, sono stati riproiettati in un unico sistema di coordinate metrico decimale, allo scopo di calcolare statistiche relative ai diversi tematismi. I valori annuali di superficie complessiva interessata da incendi nelle varie classi sono stati calcolati a scala nazionale e regionale, nelle aree naturali protette della rete EUAP (Elenco Ufficiale delle Aree Protette) istituite con delibera della Conferenza Stato-Regioni del 17 dicembre 2009 (Parchi Nazionali; Parchi Regionali; Riserve Statali; Riserve Regionali) e nei siti appartenenti alla rete Natura 2000: Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e Zone di Protezione Speciale (ZPS)). Inoltre, sono stati considerati gli effetti degli incendi boschivi anche nelle aree umide ai sensi della Convenzione di Ramsar, nelle foreste vetuste e nelle regioni biogeografiche (alpina, continentale e mediterranea). Con specifici strumenti di analisi spaziale su piattaforma QGIS è stato possibile calcolare la superficie di ciascuna classe forestale mappata dal prodotto ECM-F4 per le aree di intersezione individuate. Le elaborazioni di tipo geostatistico sono state realizzate con l’ausilio del software GRASS GIS, Bash, R e QGis. Per le aree naturali protette le stime delle superfici bruciate sono state effettuate separatamente all’interno delle singole tipologie. Infatti, come è noto, esistono sovrapposizioni dei confini istitutivi dovute a differenti atti amministrativi alla base della definizione della rete EUAP e della Rete Natura 2000, con conseguenti intersezioni planimetriche sia all’interno delle singole categorie delle reti sia tra i due sistemi. In questo caso i poligoni EFFIS delle aree percorse da incendio sono stati intersecati (overlay tematico) con i poligoni dei diversi tematismi considerati ed è poi stata valutata l’unione di tutte le aree appartenenti alla stessa tipologia onde evitare di contare due volte la stessa superficie.
A livello nazionale il valore medio della superficie percorsa annualmente da incendio risulta pari a 10.634 ha, tra il 2018 e il 2023.
Nel 2023 ci sono stati 15.698 ha di superficie forestale bruciata a livello nazionale, un valore largamente superiore alla media del periodo considerato. Pur avendo registrato nel 2023 un valore complessivo di superficie forestale interessata da grandi incendi decisamente inferiore rispetto al 2021, ma avendo un valore nazionale maggiore rispetto al 2022 (14.797 ha), l’andamento della superficie forestale colpita annualmente da incendi in Italia si può considerare negativa per il 2023.
A livello regionale, in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Liguria, Molise, Puglia, Sicilia e Valle d’Aosta lo stato è negativo in quanto il valore del 2023 supera il valore medio del periodo considerato. Per tutte le altre regioni, il valore di superficie forestale percorsa da incendio nel 2023 è inferiore rispetto al valor medio.
Nel complesso si è pertanto scelto di valutare l’indicatore di stato come scarso a livello nazionale.
L’analisi mediante regressione lineare della serie dei dati di copertura forestale nazionale percorsa da incendio, per gli anni 2018, 2019, 2020, 2022, 2023, mostra un trend in aumento corrispondente a 3.268 ha per anno.
L’aumento della superficie nazionale percorsa da incendio annualmente a partire dal 2018 è ben visibile in Figura 1, così come la rilevanza eccezionale del 2021. A livello regionale l’andamento presenta significative differenze nella valutazione del trend.
È stato calcolato un trend in aumento statisticamente significativo per le regioni Sicilia, Calabria, Puglia e Valle d’Aosta. Anche nelle analisi regionali il dato del 2021 è stato escluso dall’analisi di regressione in quanto considerato un evento eccezionale. Per quanto concerne le aree protette, il trend positivo è stato anche osservato per le Riserve Naturali Regionali (a conferma del dato del 2022), e quelle incluse nelle Zone a Protezione Speciale e Zone Speciali di Conservazione della Rete Natura 2000.
Di scarsa significatività statistica sono risultate invece le analisi dei trend osservati nelle restanti regioni italiane e nelle restanti categorie di aree protette: Parchi Nazionali, Riserve Naturali Statali, Parchi Naturali Regionali, Aree Ramsar, Altre Aree Naturali Protette.
Dati
Tabella 1: Superfici delle principali categorie forestali percorse da incendio a livello regionale
Elaborazione ISPRA su dati ISPRA e JRC
TNC: superficie bruciata di foreste non classificate; T1: superficie bruciata di foreste di latifoglie decidue; T2: superficie bruciata di foreste di latifoglie sempreverdi ; T3: superficie bruciata di foreste di conifere ; T34: superficie bruciata di foreste temperate sub-alpine; TOT: somma di TCN, T1, T2, T3 e T34.
Tabella 2: Superfici delle principali categorie forestali percorse da incendio nelle diverse categorie di aree protette e nei boschi vetusti (2018)
Elaborazione ISPRA su dati ISPRA e JRC
TNC: superficie bruciata di foreste non classificate; T1: superficie bruciata di foreste di latifoglie decidue; T2: superficie bruciata di foreste di latifoglie sempreverdi ; T3: superficie bruciata di foreste di conifere ; T34: superficie bruciata di foreste temperate sub-alpine; TOT: somma di TCN, T1, T2, T3 e T34.
I calcoli effettuati per le singole categorie di aree protette sono effettuati senza considerare le sovrapposizioni tra esse. Dunque è possibile effettuare somme all'interno delle diverse categorie ma non tra di loro, in alternativa si rischierebbe una sovrastima delle aree bruciate, in particolare tra le categorie EUAP e quelle della Rete Natura 2000.
Tabella 3: Superfici delle principali categorie forestali percorse da incendio nelle diverse categorie di aree protette e nei boschi vetusti (2019)
Elaborazione ISPRA su dati ISPRA e JRC
TNC: superficie bruciata di foreste non classificate; T1: superficie bruciata di foreste di latifoglie decidue; T2: superficie bruciata di foreste di latifoglie sempreverdi ; T3: superficie bruciata di foreste di conifere ; T34: superficie bruciata di foreste temperate sub-alpine; TOT: somma di TCN, T1, T2, T3 e T34.
I calcoli effettuati per le singole categorie di aree protette sono effettuati senza considerare le sovrapposizioni tra esse. Dunque è possibile effettuare somme all'interno delle diverse categorie ma non tra di loro, in alternativa si rischierebbe una sovrastima delle aree bruciate, in particolare tra le categorie EUAP e quelle della Rete Natura 2000.
Tabella 4: Superfici delle principali categorie forestali percorse da incendio nelle diverse categorie di aree protette e nelle foreste vetuste (2020)
Elaborazione ISPRA su dati ISPRA e JRC
TNC: superficie bruciata di foreste non classificate; T1: superficie bruciata di foreste di latifoglie decidue; T2: superficie bruciata di foreste di latifoglie sempreverdi ; T3: superficie bruciata di foreste di conifere ; T34: superficie bruciata di foreste temperate sub-alpine; TOT: somma di TCN, T1, T2, T3 e T34.
I calcoli effettuati per le singole categorie di aree protette sono effettuati senza considerare le sovrapposizioni tra esse. Dunque è possibile effettuare somme all'interno delle diverse categorie ma non tra di loro, in alternativa si rischierebbe una sovrastima delle aree bruciate, in particolare tra le categorie EUAP e quelle della Rete Natura 2000.
Tabella 5: Superfici delle principali categorie forestali percorse da incendio nelle diverse categorie di aree protette e nei boschi vetusti (2021)
Elaborazione ISPRA su dati ISPRA e JRC
TNC: superficie bruciata di foreste non classificate; T1: superficie bruciata di foreste di latifoglie decidue; T2: superficie bruciata di foreste di latifoglie sempreverdi ; T3: superficie bruciata di foreste di conifere ; T34: superficie bruciata di foreste temperate sub-alpine; TOT: somma di TCN, T1, T2, T3 e T34.
I calcoli effettuati per le singole categorie di aree protette sono effettuati senza considerare le sovrapposizioni tra esse. Dunque è possibile effettuare somme all'interno delle diverse categorie ma non tra di loro, in alternativa si rischierebbe una sovrastima delle aree bruciate, in particolare tra le categorie EUAP e quelle della Rete Natura 2000.
Tabella 6: Superfici delle principali categorie forestali percorse da incendio nelle diverse categorie di aree protette e nei boschi vetusti (2022)
Elaborazione ISPRA su dati ISPRA e JRC
TNC: superficie bruciata di foreste non classificate; T1: superficie bruciata di foreste di latifoglie decidue; T2: superficie bruciata di foreste di latifoglie sempreverdi ; T3 superficie bruciata di foreste di conifere ; T34 superficie bruciata di foreste temperate sub-alpine
I calcoli effettuati per le singole categorie di aree protette sono effettuati senza considerare le sovrapposizioni tra esse. Dunque è possibile effettuare somme all'interno delle diverse categorie ma non tra di loro, in alternativa si rischierebbe una sovrastima delle aree bruciate, in particolare tra le categorie EUAP e quelle della Rete Natura 2000.
Tabella 7: Superfici delle principali categorie forestali percorse da incendio nelle diverse categorie di aree protette e nei boschi vetusti (2023)
Elaborazione ISPRA su dati ISPRA e JRC
TNC: superficie bruciata di foreste non classificate; T1: superficie bruciata di foreste di latifoglie decidue; T2: superficie bruciata di foreste di latifoglie sempreverdi ; T3 superficie bruciata di foreste di conifere ; T34 superficie bruciata di foreste temperate sub-alpine
I calcoli effettuati per le singole categorie di aree protette sono effettuati senza considerare le sovrapposizioni tra esse. Dunque è possibile effettuare somme all'interno delle diverse categorie ma non tra di loro, in alternativa si rischierebbe una sovrastima delle aree bruciate, in particolare tra le categorie EUAP e quelle della Rete Natura 2000.
Figura 1: Superfici delle principali categorie forestali percorse da incendio a livello nazionale
Elaborazione ISPRA su dati ISPRA e JRC
TNC: foreste non classificate; T1: foreste di latifoglie decidue; T2: foreste di latifoglie sempreverdi; T3 foreste di conifere; T34 foreste temperate sub-alpine
Figura 3: Superficie forestale nazionale percorsa da incendi per regioni biogeografiche
Elaborazione ISPRA su dati ISPRA e JRC
Superficie forestale percorsa da incendio suddivisa per regioni biogeografiche in percentuale (colonne istogramma) e superficie forestale percorsa da incendio in Italia in ettari (linea nera)
Figura 4: Superficie nazionale delle principali categorie forestali percorsa da incendi nelle aree naturali protette (EUAP)
Elaborazione ISPRA su dati ISPRA e JRC
T: foreste non classificate; T1: foreste di latifoglie decidue; T2: foreste di latifoglie sempreverdi; T3 foreste di conifere; T34 foreste temperate sub-alpine
Le EUAP considerate si riferiscono all'elenco ufficiale delle aree protette, vedi Delibera della Conferenza Stato-Regioni del 17 dicembre 2009. Sono state considerate le sole EUAP terrestri
Nel periodo considerato, il 2021 è l’anno con la maggiore superficie forestale bruciata a livello nazionale (Figura 1), seguito dal 2023 in ordine di importanza.
Dal 2018 al 2023 la categoria forestale più impattata a livello nazionale è quella delle latifoglie sempreverdi (T2 – prevalentemente leccete e macchia mediterranea); seguono poi le latifoglie decidue (T1 – prevalentemente quercete) e le conifere (T3 – prevalentemente pinete) al secondo e terzo posto. Il risultato non corrisponde alle stime di abbondanza relativa delle coperture forestali sul territorio nazionale, che vedono le foreste di latifoglie decidue le più diffuse in Italia (fonte Inventario Nazionale delle Foreste e dei serbatoi forestali di Carbonio 2015).
La regione con il trend di crescita maggiore è la Sicilia con 2.044 ha per anno.
La Valle d’Aosta è la regione con il trend in crescita minore, con un valore pari a circa 10 ha per anno.
Come mostrato in Figura 2, le regioni con maggiore superficie forestale colpita da incendio nel 2023 sono la Sicilia (10.080 ha) e la Calabria (2.987 ha). Queste due regioni insieme, infatti, costituiscono l’83% del totale del capitale forestale nazionale che ha preso fuoco. In entrambe le regioni, ma in particolar modo in Sicilia, a prendere fuoco sono state soprattutto foreste di latifoglie sempreverdi (T2), costituite principalmente da leccete e macchia mediterranea. La sola regione Sicilia rappresenta il 64% dell’intera superficie forestale percorsa da incendio nel 2023.
Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Umbria e Marche non presentano superfici bruciate nel 2023 (Tabella 1).
Come si evince dalla Figura 3, nel periodo considerato la regione biogeografica con la maggior superficie forestale colpita da incendio risulta essere sempre quella mediterranea. L’anno in cui si osserva la maggiore superficie boschiva bruciata nella regione biogeografica alpina è il 2019, mentre per la regione biogeografica continentale l’anno con la massima superficie bruciata è il 2022. Nel 2023 il 96% delle superfici forestali colpite da incendio si trovano nella regione biogeografica mediterranea.
Per quanto riguarda il sistema nazionale delle aree protette, dall’analisi della serie storica la categoria delle Zone Speciali di Conservazione si caratterizza per il maggior trend in aumento, con un valore pari a 1.064 ha per anno (Tabelle dalla 2 alla 7).