Descrizione 1
Antonella Bernetti, Gianluca Iarocci
L'indicatore consente di monitorare per il periodo 2005-2022 la quota della flotta veicolare stradale conforme agli standard di emissione più recenti. Nel 2022 per le automobili è ancora presente una quota non trascurabile di veicoli a benzina di classe Euro 0 (13,7%), mentre per le auto diesel questa quota è molto inferiore e pari al 2,9% circa. Più preoccupante la situazione del parco commerciale, in gran parte con motorizzazioni diesel, dove l’11,2% dei veicoli leggeri (furgoni) e il 27,1% dei veicoli pesanti merci permangono in classe Euro 0.
L'indicatore misura quanta parte della flotta veicolare risulta conforme agli standard di emissione più recenti, e più stringenti, per i nuovi veicoli. Le emissioni di sostanze nocive in questo settore sono collegate in gran parte alle modalità di combustione delle fonti energetiche fossili; l'uso di tecnologie appropriate le riduce in misura notevole.
Monitorare la quota della flotta veicolare conforme agli standard di emissione più recenti per i nuovi veicoli.
Regolamento CE 715/2007
Regolamento CE 595/2009
Regolamento UE 459/2012
Regolamento UE 143/2013
Regolamento UE 136/2014
Regolamento UE 45/2015
Regolamento UE 1347/2017
Regolamento UE 858/2018
Regolamento UE 1832/2018
Descrizione 2
ACI, Studi e ricerche, anni vari, https://www.aci.it/laci/studi-e-ricerche.html
ISPRA, Inventario nazionale delle emissioni in atmosfera, anni vari, https://emissioni.sina.isprambiente.it/inventario-nazionale/
ISPRA, Italian Emission Inventory 1990 – 2022, Informative Inventory Report 2024, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Rapporti 400/2024, https://emissioni.sina.isprambiente.it/wp-content/uploads/2024/05/IIR2024-Rapporto-400-2024.pdf
ISPRA, Italian Greenhouse Gas Inventory 1990-2022, National Inventory Report 2024, Rapporti 398/2024, https://emissioni.sina.isprambiente.it/wp-content/uploads/2024/05/NIR2024-Rapporto-398-2024.pdf
MIT, Conto nazionale delle infrastrutture e dei trasporti, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, anni vari, https://www.mit.gov.it/
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Qualificazione dati
ACI (https://www.aci.it/laci/studi-e-ricerche/dati-e-statistiche/open-data.html)
MIT (https://www.mit.gov.it/)
Nazionale, Regionale
2005 - 2022 (e dati regionali per l'anno 2023)
Qualificazione indicatore
Le percentuali della flotta circolante rispondenti a determinati standard emissivi sono ricavate sulla base dei dati di fonte Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Tali dati, utilizzati ai fini della redazione dell’inventario nazionale delle emissioni in atmosfera, sono relativi alla numerosità del parco circolante nazionale nell’anno oggetto di studio, nel dettaglio della tipologia di veicolo, alimentazione, classe di cilindrata o peso e standard Euro.
In Italia l’adeguamento della flotta veicolare agli standard ambientali per i nuovi veicoli procede con un ritmo fisiologico di sostituzione del parco. Nel 2022, riguardo alle automobili, è ancora presente una quota non trascurabile di veicoli a benzina di classe Euro 0 (13,7%), mentre per le auto diesel questa quota è molto inferiore e pari al 2,9% circa. Riguardo ai ciclomotori e motocicli, circa il 44,0% è di classe Euro 0 e 1 (quest’ultima equivalente o peggiorativa rispetto agli Euro 0 per quanto riguarda gli ossidi di azoto). Più preoccupante la situazione del parco commerciale, in gran parte con motorizzazioni diesel, dove sono ancora di classe Euro I o inferiore il 30,8% dei veicoli “leggeri” (furgoni) a benzina ed il 16,7% a gasolio, ed il 32,0% dei veicoli “pesanti” merci (Tabella 1). Per i veicoli commerciali, solo con la classe Euro IV si registrano significative riduzioni delle emissioni di ossidi di azoto e particolato. Si segnala inoltre che, nel caso dei veicoli commerciali pesanti, le prove su strada dei veicoli Euro V non hanno mostrato le riduzioni attese delle emissioni di ossidi di azoto e di particolato; riduzioni più marcate sono invece riscontrate successivamente per gli Euro VI.
Nel periodo 2005-2022 si osserva un incremento della percentuale del parco circolante conforme agli standard Euro 4 o superiori. L’andamento, tuttavia, non va nella direzione auspicabile dal punto di vista ambientale, sia in termini di presenza di una quota ancora consistente di veicoli circolanti conformi ai vecchi standard Euro, che di preponderanza delle alimentazioni a carburanti fossili. Nel 2022 la quota del parco conforme agli standard Euro 4 o superiori delle automobili a benzina è il 60,9%, a gasolio il 79,9%, delle automobili a gpl l’83,0%, delle automobili a gas naturale l’87,9%, dei veicoli commerciali leggeri a benzina il 39,3% e a gasolio il 54,8%, dei veicoli commerciali pesanti il 40,7%, degli autobus a gasolio il 57,2%, degli autobus a gas naturale il 95,7%, dei ciclomotori e motocicli il 14,3%. Le categorie ibride, che rappresentano ancora una quota minoritaria nel parco circolante, sono conformi agli standard Euro più recenti (Tabella 1 e Figura 1).
Dati
Tabella 1: Ripartizione dei veicoli circolanti secondo la categoria e lo standard Euro (2022)
Elaborazione ISPRA su dati Motorizzazione Civile (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti)
La tabella riporta i valori percentuali con riferimento al parco circolante.
Figura 1: Percentuali del parco circolante conformi agli standard Euro 4 o superiori
Elaborazione ISPRA su dati Motorizzazione Civile (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti)
Le categorie ibride, sempre conformi agli standard Euro 4 o superiori, non vengono qui illustrate ai fini del confronto tra gli anni.
L’identificazione della classe “Euro” di appartenenza di un veicolo si riferisce a periodi di applicabilità molto diversi a seconda del tipo di veicolo. La tipologia di veicolo determina, inoltre, un’elevata variabilità sia delle emissioni per chilometro percorso, sia della percentuale di abbattimento delle emissioni regolamentate (monossido di carbonio, ossidi di azoto, composti organici volatili e particolato) che aumenta passando alle classi “Euro” più avanzate. Le emissioni delle diverse tipologie di veicoli non sono però direttamente confrontabili tra loro, in particolare si riscontrano mediamente emissioni per chilometro percorso dei veicoli pesanti superiori rispetto alle automobili/veicoli commerciali leggeri. Comunque, la distinzione per classe Euro fornisce un quadro d’insieme sintetico che consente di apprezzare la diffusione, nel parco circolante, dei veicoli meno inquinanti.
La Figura 1 mostra la quota parte dei veicoli circolanti a livello nazionale conformi a standard ambientali restrittivi. Il dato sul rinnovo e sull’adeguamento tecnologico del parco veicolare è correlato al reddito medio della popolazione. La diffusione dei veicoli più nuovi non è omogenea a livello nazionale.
Nel 2023 le autovetture delle regioni Puglia, Molise, Basilicata, Sicilia, Calabria, Campania sono ancora caratterizzate da una presenza di autoveicoli di tipo Euro 0 uguale o superiore al 10%. Inoltre, in Sicilia, Calabria, Campania i veicoli di “vecchia generazione” (fino allo standard Euro 2 incluso) sono ancora più del 25% del parco. Viceversa nelle regioni Toscana, Lombardia, Trentino Alto-Adige, Valle d’Aosta lo sviluppo della motorizzazione è caratterizzato da veicoli conformi agli standard emissivi più recenti (Euro 4 - 6) per oltre l’80% del parco (Figura 2).
Sempre nel 2023, l’analisi dei veicoli industriali, comprendenti i veicoli leggeri, pesanti e i trattori stradali, mostra un parco veicolare più moderno (Euro IV - VI) in Piemonte, Emilia-Romagna, Veneto, Toscana, Lombardia, Trentino-Alto Adige, e Valle d’Aosta (Figura 3).