Descrizione 1
Stefania Ercole
La Rete Natura 2000 è costituita in Italia da 2.646 siti, per una superficie totale, al netto delle sovrapposizioni, di 5.845.078 ettari a terra pari al 19,4% del territorio nazionale e una superficie a mare di 2.301.047 ettari pari al 6,4% delle acque (dati aggiornati al dicembre 2023). Sono state designate complessivamente 643 ZPS e 2.364 SIC-ZSC (di cui 361 sono SIC-ZSC coincidenti con ZPS). Nel dicembre 2022 i siti erano 2.639 con un aumento di 7 unità nell’ultimo anno e un incremento di superficie di 163 ettari a terra e 229.358 ettari a mare. Le percentuali di copertura della Rete Natura 2000 sono eterogenee nelle regioni e province autonome, oscillando dal 12% al 36% a terra e da valori inferiori all’1% al 30% a mare. La copertura della Rete a livello nazionale è importante anche in relazione ai target della Strategia europea per la Biodiversità al 2030 (SEB2030) che chiede di ampliare nell'UE le zone protette arrivando almeno al 30% della superficie terrestre e al 30% delle aree marine. Al target SEB2030 contribuiscono tutte le aree sottoposte a forme di tutela quali siti N2000, Parchi Nazionali, Regionali e altre aree protette. In ambito regionale l’Abruzzo o la Valle d’Aosta raggiungono il target SEB2030 con i siti N2000 che coprono rispettivamente il 36% e il 30% del loro territorio, mentre si avvicinano al target la provincia autonoma di Trento (28%), il Molise (27%), la Campania (27%) e la Liguria (26%). Le percentuali di tutela dei siti N2000 a mare sono più basse, solo la Puglia (30%) e la Toscana (27%) hanno livelli di protezione prossimi al target.
Indicatore di risposta che presenta l’estensione e la copertura percentuale della Rete Natura 2000 in ambito nazionale e regionale. Viene mostrato numero e superficie dei siti della Rete sia in ambito terrestre sia marino. Sono compresi i dati relativi alle Zone di Protezione Speciale (ZPS) istituite ai sensi della Direttiva Uccelli e ai Siti d'Importanza Comunitaria poi Zone Speciali di Conservazione (SIC-ZSC) istituite ai sensi della Direttiva Habitat. L’indicatore mostra i progressi nella implementazione e definizione della Rete dal 2003 ad oggi e l’avanzamento del processo di trasformazione dei SIC in ZSC.
Valutare a livello nazionale e regionale la consistenza e l'estensione delle ZPS e dei SIC-ZSC e la percentuale di superficie a terra e a mare coperta dalla Rete Natura 2000 nel suo complesso.
La Rete Natura 2000 è una rete ecologica per la conservazione della biodiversità, diffusa su tutto il territorio dell'Unione Europea, costituita da: Zone di Protezione Speciale (ZPS) istituite dagli Stati membri ai sensi della Direttiva Uccelli 79/409/CEE (successivamente abrogata e sostituita integralmente da 2009/147/CE che ne mantiene gli obiettivi fondamentali), recepita in Italia con Legge n. 157 dell'11 febbraio 1992 e Siti di Interesse Comunitario (SIC), identificati ai sensi della Direttiva Habitat 92/43/CEE (recepita in Italia con DPR 357/97 modificato e integrato dal DPR 120/2003) per garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna selvatiche minacciati o rari a livello comunitario; i SIC vengono successivamente designati quali Zone Speciali di Conservazione (ZSC), come previsto dall’articolo 4 della Direttiva. La Direttiva Uccelli è finalizzata alla protezione e gestione di tutte le specie di uccelli viventi naturalmente allo stato selvatico nel territorio europeo e ne disciplina lo sfruttamento. La Direttiva Habitat è finalizzata "salvaguardare la biodiversità mediante la conservazione degli habitat naturali, nonché della flora e della fauna selvatiche nel territorio europeo degli Stati membri al quale si applica il trattato" (art 2); per il raggiungimento di questo obiettivo stabilisce misure volte ad assicurare il mantenimento o il ripristino in uno stato di conservazione soddisfacente degli habitat e delle specie di interesse Comunitario elencati nei suoi allegati. La Direttiva Habitat stabilisce norme per la gestione dei siti e la Valutazione d'Incidenza (art. 6), il finanziamento (art. 8), il monitoraggio e l'elaborazione di rapporti nazionali sull'attuazione delle disposizioni della Direttiva (articoli 11 e 17) e il rilascio di eventuali deroghe (art. 16).
L'obiettivo generale fissato dalla normativa di riferimento è, quindi, il mantenimento dello stato di conservazione favorevole delle aree comprese nella Rete Natura 2000, che rappresentano ambienti di grande importanza per habitat e specie animali e vegetali e per la conservazione della biodiversità. La designazione delle ZSC, prevista dall’articolo 4 della Direttiva Habitat e dell’art. 3 comma 2 del D.P.R. 357/97 e s.m.i, è un passaggio fondamentale per la piena attuazione della Rete Natura 2000 perché garantisce l’entrata a pieno regime di misure di conservazione sito specifiche e offre una maggiore sicurezza per la gestione della rete.
La copertura della Rete Natura 2000 a livello nazionale è importante anche in relazione ai target della Strategia europea per la Biodiversità al 2030, che chiede l'ampliamento nell'UE delle zone protette e in particolare che venga protetto “almeno il 30% della superficie terrestre e il 30% del mare, vale a dire almeno il 4% in più della terra e il 19% in più del mare rispetto a oggi”. La strategia chiede inoltre che “almeno un terzo delle zone protette dovrebbe esserlo rigorosamente, vale a dire il 10% della superficie terrestre dell'UE e il 10% dei suoi mari”.
Descrizione 2
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L’indicatore non analizza il livello di attuazione degli strumenti di gestione all’interno dei siti della Rete Natura 2000 (piani di gestione, misure di conservazione, ecc.) e quindi l’efficacia delle azioni di conservazione.
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Qualificazione dati
https://www.minambiente.it/pagina/sic-zsc-e-zps-italia
Nazionale
Regionale 20/20
2003 – 2023
Qualificazione indicatore
Per ciascuna regione o provincia autonoma viene riportato: numero e superficie delle ZPS, dei SIC-ZSC e dei siti di tipo C (SIC-ZSC coincidenti con ZPS), della Rete Natura 2000 nel suo complesso (superficie netta escluse le sovrapposizioni) e le percentuali a terra e a mare complessive dalla Rete per ciascuna regione e per l’intero territorio nazionale. Viene riportato anche l’andamento dal 2003 ad oggi della definizione della Rete (superfici e numero di siti) e l’avanzamento del processo di trasformazione dei SIC in ZSC.
Ad oggi la superficie tutelata dalla Rete N2000 in Italia supera gli 5.800.000 ettari a terra e i 2.300.000 ettari a mare e lo stato può essere considerato buono in considerazione della vasta estensione della Rete e dell’avanzato grado di trasformazione dei siti SIC in ZSC (Figura 4) e di definizione dei suoi strumenti di gestione. L’ampliamento delle aree tutelate all’interno della Rete N2000 contribuisce al raggiungimento del target del 30% posto dalla SEB2030.
Il trend è positivo in quanto il processo di espansione della Rete Natura 2000 è avanzato dal 2003 ad oggi con l’aumento della superficie protetta e la designazione di nuovi siti ZPS (Figura 2) e SIC-ZSC (Figura 3). Sono stati designati complessivamente 2.646 tra ZPS e SIC-ZSC (Tabella 1), con un aumento di 7 unità nell’ultimo anno (dic. 2022-dic. 2023) e un incremento di 163 ettari a terra e di 229.358 ettari a mare. A fine 2023 la superficie terrestre complessiva inclusa nella Rete è di 5.845.078 ettari e la superficie a mare è arrivata a 2.301.047 ettari (Tabella 1), essendosi quasi quadruplicata dal 2017 ad oggi.
Dati
Tabella 1: Siti della Rete Natura 2000 per ogni Regione/Provincia Autonoma: numero totale, estensione totale in ettari e percentuale a terra e a mare, al netto delle eventuali sovrapposizioni fra i SIC-ZSC e le ZPS (agg. dicembre 2023)
MASE (https://www.mase.gov.it/pagina/sic-zsc-e-zps-italia)
simbolo " /" per le regioni e PA che non hanno territorio a mare
Nel 2023 alla lista delle Regioni e PA è stata aggiunta la categoria "Oltre le acque territoriali" per i relativi siti. La superficie del sito IT1201000 (Parco Nazionale del Gran Paradiso), ricadente in parte in Valle d'Aosta e in parte in Piemonte, è stata attribuita a ciascuna regione per la parte effettivamente ricadente nel proprio territorio. La superficie del sito IT7110128 (Parco Nazionale Gran Sasso-Monti della Laga) ricadente in Abruzzo, Lazio e Marche, è stata attribuita a ciascuna regione per la parte effettivamente ricadente nel proprio territorio.La superficie del sito IT7120132 (Parco Nazionale d'Abruzzo) ricadente in Abruzzo, Lazio e Molise, è stata attribuita a ciascuna regione per la parte effettivamente ricadente nel proprio territorio. Poichè i siti IT3230085, IT3230006 e IT3230089 cadono in parte in Veneto ed in parte in Friuli-Venezia Giulia, il calcolo delle superfici è stato effettuato attribuendo a ciascuna regione la parte di sito effettivamente ricadente nel proprio territorio. Numero ed estensione dei siti sono stati calcolati escludendo le sovrapposizioni fra i SIC-ZSC e le ZPS.
Tabella 2: Numero e estensione totale a terra e a mare in ettari e in percentuale rispetto al territorio complessivo regionale, rispettivamente delle ZPS, dei SIC-ZSC e dei siti di tipo C (SIC-ZSC coincidenti con ZPS) nelle regioni e province autonome (agg. dicembre 2023)
MASE (https://www.mase.gov.it/pagina/sic-zsc-e-zps-italia)
MASE (https://www.mase.gov.it/pagina/sic-zsc-e-zps-italia)
Nel 2023 alla lista delle Regioni e PA è stata aggiunta la categoria "Oltre le acque territoriali" per i relativi siti. La superficie del sito IT1201000 (Parco Nazionale del Gran Paradiso), ricadente in parte in Valle d'Aosta e in parte in Piemonte, è stata attribuita a ciascuna regione per la parte effettivamente ricadente nel proprio territorio. La superficie del sito IT7110128 (Parco Nazionale Gran Sasso-Monti della Laga) ricadente in Abruzzo, Lazio e Marche, è stata attribuita a ciascuna regione per la parte effettivamente ricadente nel proprio territorio. La superficie del sito IT7120132 (Parco Nazionale d'Abruzzo) ricadente in Abruzzo, Lazio e Molise, è stata attribuita a ciascuna regione per la parte effettivamente ricadente nel proprio territorio. Poiché i siti IT3230085, IT3230006 e IT3230089 cadono in parte in Veneto ed in parte in Friuli-Venezia Giulia, il calcolo delle superfici è stato effettuato attribuendo a ciascuna regione la parte di sito effettivamente ricadente nel proprio territorio.
Figura 1: Estensione percentuale a terra e a mare della Rete Natura 2000 per l'Italia e per ciascuna regione/provincia autonoma (agg. dicembre 2023)
Elaborazione ISPRA su dati MASE (https://www.mase.gov.it/pagina/sic-zsc-e-zps-italia)
Percentuali calcolate rispetto ai territori e alle acque regionali, al netto delle sovrapposizioni fra SIC-ZSC e ZPS. Nel grafico non sono rappresentati i 2 siti (17.004 ha pari al 0,08%) situati "oltre le acque territoriali". La superficie del sito IT1201000 (Parco Nazionale del Gran Paradiso), ricadente in parte in Valle d'Aosta e in parte in Piemonte, è stata attribuita a ciascuna Regione per la parte effettivamente ricadente nel proprio territorio. La superficie del sito IT7110128 (Parco Nazionale Gran Sasso-Monti della Laga) ricadente in Abruzzo, Lazio e Marche, è stata attribuita a ciascuna Regione per la parte effettivamente ricadente nel proprio territorio.La superficie del sito IT7120132 (Parco Nazionale d'Abruzzo) ricadente in Abruzzo, Lazio e Molise, è stata attribuita a ciascuna Regione per la parte effettivamente ricadente nel proprio territorio. Poichè i siti IT3230085, IT3230006 e IT3230089 cadono in parte in Veneto ed in parte in Friuli, il calcolo delle superfici è stato effettuato attribuendo a ciascuna Regione la parte di sito effettivamente ricadente nel proprio territorio. Numero ed estensione dei siti sono stati calcolati escludendo le sovrapposizioni fra i SIC-ZSC e le ZPS.
Figura 2: Numero e superficie totale annua (a terra e a mare) delle Zone di Protezione Speciale (ZPS) in Italia (agg. dicembre 2023)
Elaborazione ISPRA su dati MASE (https://www.mase.gov.it/pagina/sic-zsc-e-zps-italia)
Sono compresi nel computo anche i siti di tipo C (ZPS coincidenti con SIC-ZSC); non sono disponibili i dati del 2015 e del 2019
Figura 3: Numero e superficie totale annua (a terra e a mare) dei SIC-ZSC in Italia (agg. dicembre 2023)
Elaborazione ISPRA su dati MASE (https://www.mase.gov.it/pagina/sic-zsc-e-zps-italia)
Dal 2013 viene indicato il numero complessivo di SIC e ZSC. Sono compresi nel computo anche i siti di tipo C (SIC-ZSC coincidenti con ZPS). Non sono disponibili i dati del 2015 e del 2019
La Rete Natura 2000 in Italia è costituita da 2.646 siti (Tabella 1) distribuiti in tutte le regioni e province autonome italiane. Sono state designate 282 ZPS (Zone di Protezione Speciale), 2003 SIC-ZSC (Siti di Importanza Comunitaria poi Zone Speciali di Conservazione) e 361 siti tipo C, ovvero SIC-ZSC coincidenti con ZPS (Tabella 2), per un totale nazionale di 643 ZPS e 2.364 SIC-ZSC distribuiti a terra e a mare.
Nel 2023 sono stati istituiti nuovi siti, con un incremento di superficie protetta prevalentemente in ambiente marino (+ 229.358 ettari a mare rispetto al 2022), in linea con il trend che dal 2017-2018 ad oggi ha visto l’ampliamento della rete soprattutto in ambito marino. Nei dati del dicembre 2023 il MASE ha introdotto la categoria “Oltre le acque territoriali” per indicare i siti marini esterni alle acque territoriali (sono ad oggi 2 SIC-ZSC e interessano 17.004 ettari, pari allo 0,08%) ed è stata ricalcolata la percentuale di occupazione della Rete in ambito marino (Tabelle 1 e 2).
La Rete ha una superficie totale al netto delle sovrapposizioni di 5.845.078 ettari a terra, pari al 19,
4% del territorio nazionale e una superficie a mare di 2.301.047 ettari pari al 6,4% delle acque. Tali percentuali di protezione sono rilevanti anche in relazione ai target della Strategia europea per la Biodiversità al 2030, che chiede che nell'UE venga protetto dagli Stati Membri almeno il 30% della superficie terrestre e il 30% dei mari. Si tenga presente che al target contribuiscono anche le aree sottoposte ad altre forme di tutela (Parchi Nazionali, Regionali e altre aree protette) e che i siti N2000 sono talvolta inclusi, o parzialmente sovrapposti, ad esse.Le percentuali di copertura della Rete nelle diverse regioni e province autonome italiane sono eterogenee: oscillano dal 12% (Emilia-Romagna) al 36% (Abruzzo) per le superfici a terra e da valori inferiori all’1% (Marche) al 30% (Puglia) per le superfici a mare (Figura 1, Tabella 1). Analizzando le percentuali a livello regionale si rileva che l’Abruzzo e la Valle d’Aosta raggiungono già il target della SEB2030 con i loro siti che coprono il 36% e 30% del territorio, mentre si avvicinano al target la Provincia Autonoma di Trento (28%), il Molise (27%), la Campania (27%) e la Liguria (26%). Per le aree a mare le percentuali sono in generale più basse, ad eccezione della Puglia, i cui siti marini tutelano il 30% dei mari raggiungendo il target, e della Toscana (27%) che si avvicina al target. Si ricorda altresì che la superficie regionale tutelata comprende oltre alla Rete Natura 2000 anche il sistema delle aree protette. Le regioni che dal 2022 al 2023 hanno registrato un incremento del numero di siti e della superficie tutelata sono Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Puglia e Basilicata. Si aggiungono inoltre i due siti posti al di fuori dalle acque territoriali.