ENTITÀ DEGLI INCENDI BOSCHIVI

    Descrizione 1
    Data aggiornamento scheda
    Autori

    Stefania Ercole

    Abstract
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    Abstract

    Il fenomeno degli incendi boschivi, analizzato sulla base dei dati raccolti dal 1970 al 2022 dal Corpo Forestale dello Stato, ora CUFA dell'Arma dei Carabinieri, presenta un andamento altalenante, con anni di picco (1993, 2007, 2017, 2021) che si alternano ad anni di attenuazione (2013, 2014, 2018). La presenza degli incendi all’interno delle Aree Protette è alta, con valori eccezionalmente elevati in alcune annate, come il 2021 o il 2022, in cui sono stati percorsi dal fuoco, rispettivamente 26.507 e 11.101 ettari. Molto alta l’incidenza degli incendi di origine volontaria, che rappresentano circa la metà degli eventi registrati, arrivando in alcuni anni a superare il 60% (2012, 2014, 2015, 2016, 2020). 

    Descrizione

    Indicatore di impatto che mostra l’andamento dal 1970, dei valori annui del numero di incendi e della superficie percorsa dal fuoco (boscata, non boscata, totale e media). Vengono mostrate anche la distribuzione percentuale degli incendi per tipo di causa (a partire dal 1998) e le superfici percorse dal fuoco nelle Aree Protette delle regioni a statuto ordinario (a partire dal 2003).

    Scopo

    Rappresentare il complesso fenomeno degli incendi boschivi evidenziandone l'entità dell'impatto, l'andamento nel tempo e le principali cause. Tale indicatore può costituire uno strumento da impiegare, unitamente ad altri, nella valutazione dell'efficacia delle scelte operate in materia di prevenzione e repressione del fenomeno degli incendi boschivi e nella valutazione degli impatti dei cambiamenti climatici.

    Rilevanza
    È di portata nazionale oppure applicabile a temi ambientali a livello regionale ma di significato nazionale
    È in grado di descrivere il trend senza necessariamente fornire una valutazione dello stesso
    È semplice, facile da interpretare
    È sensibile ai cambiamenti che avvengono nell’ambiente e/o delle attività antropiche
    Fornisce una base per confronti a livello internazionale
    Misurabilità
    Adeguatamente documentati e di fonte nota
    Aggiornati a intervalli regolari e con procedure affidabili
    Facilmente disponibili o resi disponibili a fronte di un ragionevole rapporto costi/benefici
    Un’ “adeguata” copertura spaziale
    Un’ “idonea” copertura temporale
    Solidità
    È basato su standard nazionali/internazionali e sul consenso nazionale/internazionale circa la sua validità
    È ben fondato in termini tecnici e scientifici
    Presenta attendibilità e affidabilità dei metodi di misura e raccolta dati
    Comparabilità nel tempo
    Comparabilità nello spazio
    Principali riferimenti normativi e obiettivi

    Legge 21 novembre 2000, n. 353 (Legge-quadro in materia di incendi boschivi). 

    DPSIR
    Impatto
    Tipologia indicatore
    Descrittivo (tipo A)
    Riferimenti bibliografici

    RaF Italia, 2017-2018. Rapporto sullo stato delle Foreste e del settore forestale in Italia. Prodotto dalla Rete Rurale Nazionale (RRN 2014-2020); Compagnia delle Foreste (AR). 

    SNPA, 2021. Rapporto sugli indicatori di impatto dei cambiamenti climatici – Edizione 2021. Report SNPA n. 21/2021. ISBN: 978-88-448-1058-0

    Limitazioni

    I dati relativi a superficie percorsa dal fuoco e numero di eventi non sono sufficienti, da soli, per le valutazioni relative all'entità dei danni a carico delle diverse formazioni boscate, caratterizzate da resistenza e resilienza estremamente variabili.

    Ulteriori azioni

    -

    Frequenza di rilevazione dei dati
    Annuale
    Fonte dei dati
    CFS (Corpo Forestale dello Stato)
    CUFA - Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari dell'Arma dei Carabinieri
    Accessibilità dei dati di base

    Dati accessibili su formale richiesta al CUFA dell'Arma dei Carabinieri - Comando Carabinieri Tutela Forestale, Nucleo Informativo Antincendio Boschivo

    Copertura spaziale

    Nazionale

    Copertura temporale

    1970-2022

    Descrizione della metodologia di elaborazione

    L’indicatore si basa sui dati degli incendi boschivi secondo la definizione dell’art. 2 della Legge n. 353/2000, rilevati dai Comandi Stazione del CUFA, attraverso la compilazione dei Fascicoli Eventi Incendi (FEI) e da successivi confronti con le amministrazioni deputate all’AIB (AntIncendi Boschivi) presenti nelle Regioni Amministrative, mentre per quanto attiene ai dati relativi alle regioni e province a statuto speciale, vengono estrapolati dalle statistiche trasmesse dai Corpi Forestali Regionali e Provinciali competenti.

    Periodicità di aggiornamento
    Annuale
    Qualità dell'informazione

    L'informazione utilizzata per il popolamento dell'indicatore costituisce un dato importante ai fini dell’analisi del fenomeno degli incendi boschivi a scala nazionale su tutto il territorio e nelle aree protette e presenta buona affidabilità e comparabilità nel tempo e nello spazio.

    Stato
    Medio
    Trend
    Non definibile
    Valutazione/descrizione dello stato

    Lo stato è medio in quanto i dati mostrano che gli incendi boschivi interessano superfici piuttosto rilevanti. Gli incendi di origine volontaria sono oltre la metà di quelli registrati (Figure 3a e 3b), arrivando spesso a superare il 60% (2012, 2014, 2015, 2016, 2020). Inoltre, l'incidenza degli incendi all’interno delle Aree Protette è significativa: considerando, ad esempio, i dati dell’ultimo biennio sono stati percorsi dal fuoco 26.507 ettari in aree protette nel 2021 e 11.101 ettari nel 2022 (Tabella 2).

    Valutazione/descrizione del trend

    Il trend non è definibile in quanto l'esame complessivo dei dati mostra un andamento altalenante del fenomeno degli incendi boschivi, con anni di picco e successive attenuazioni (Tabella 1, Figure 1 e 2). Si può osservare un periodo notevolmente critico a metà degli anni `80, cui sono seguiti anni in cui il livello del fenomeno si è mantenuto sempre complessivamente elevato, mentre a partire dal 2001 si è avuta nell’insieme una progressiva mitigazione con tre anni di maggior impatto, ovvero il 2007, il 2012 e il 2017. Successivamente il 2018 ha segnato un’attenuazione del fenomeno che ha ripreso a crescere a partire dal 2019 fino al 2021 (Figura 1), anno di picco in cui nel nostro Paese sono stati percorsi da incendio 151.964 ettari. Nell’ultimo anno si registra invece un calo con 71.694 ettari percorsi da incendio (Tabella 1).

    Commenti

    L’indicatore utilizza la serie storica 1970-2022 per rappresentare l’andamento del fenomeno degli incendi boschivi in relazione alla superficie percorsa dal fuoco, mostrando la quota di superficie boscata e non boscata (Tabella 1, Figura 1). Analizzando anche l’andamento del numero di incendi annui si notano forti le oscillazioni con picchi in alcune annualità (Figura 2). I miglioramenti osservati in alcune annualità potrebbero essere imputabili anche a una maggiore prevenzione e un miglior controllo del territorio, oltre che a una maggiore tempestività nelle operazioni di intervento in caso di emergenza. 

    Prendendo come riferimento il 2017, anno critico nell’ultimo decennio in termini di superficie percorsa da incendi e tra quelli con danni più gravi a partire dal 1980 (RaF - Rapporto sullo stato delle foreste Italia 2017-2018), nell’anno successivo il numero di incendi è diminuito considerevolmente, passando da 7.855 eventi del 2017 a 3.220 nel 2018; anche la superficie percorsa da incendio si è ridotta, passando da 161.987 (2017) a 19.481 (2018) (Tabella 1, Figure 1 e 2). Dal 2019 al 2021 si è verificato però un nuovo aumento per numero e superficie percorsa da incendio, arrivando a 5.989 eventi nel 2021, che hanno interessato una superficie di 151.964 ettari, di cui circa il 18% in Aree Protette (pari a 26.507 ettari -Tabella 2). Successivamente il 2022 ha segnato una diminuzione in numero e superficie percorsa da incendio (Figura 1). Gli incendi rimangono altresì per lo più di origine volontaria, con un 45% dei casi nel 2022 (Figura 3b). L'incidenza degli incendi nelle Aree Protette, disponibile limitatamente alle regioni a statuto ordinario, ha presentato valori eccezionalmente elevati nel 2007 (60.594 ha) e nel 2017 (31.899 ha), per poi decrescere nel 2018 (1.440 ha) e successivamente risalire fino al valore del 2021 pari a 26.507 ettari, mentre nel 2022 sono stati percorsi dal fuoco 11.101 ettari (Tabella 2).

    I dati relativi alle cause (disponibili dal 1998 e riferiti alle sole regioni a statuto ordinario) confermano l'origine volontaria della maggior parte degli incendi (Figure 3a e 3b). Gli eventi di origine volontaria sono oltre la metà di quelli totali registrati, arrivando spesso a superare il 60% (Figura 3b). Tali dati suggeriscono la necessità di una sempre più rigorosa applicazione degli strumenti repressivi affiancati a quelli preventivi. 

    Allegati
    Titolo

    Tabella 1: Superficie percorsa dal fuoco e numero di incendi boschivi

    Fonte

    CFS - Corpo Forestale dello Stato; CUFA - Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari dell'Arma dei Carabinieri

    Titolo

    Tabella 2: Superficie percorsa dal fuoco e numero di incendi boschivi nelle Aree Protette

    Fonte

    CFS - Corpo Forestale dello Stato; CUFA - Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari dell'Arma dei Carabinieri

    Legenda

    ND=dati non disponibili o non pervenuti

    Note

    Dati riferiti alle sole Regioni a statuto ordinario

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    Titolo

    Figura 1: Superficie boscata e non boscata percorsa dal fuoco

    Fonte

    CFS - Corpo Forestale dello Stato; CUFA - Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari dell'Arma dei Carabinieri

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    Titolo

    Figura 2: Superficie media e numero di incendi boschivi

    Fonte

    CFS - Corpo Forestale dello Stato; CUFA - Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari dell'Arma dei Carabinieri

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    Titolo

    Figura 3a: Distribuzione percentuale del numero d'incendi per causa

    Fonte

    CFS - Corpo Forestale dello Stato; CUFA - Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari dell'Arma dei Carabinieri

    Note

    Dati riferiti alle sole Regioni a statuto ordinario. A partire dal 2012 è stata adottata una nuova classificazione europea armonizzata per le cause e per questo sono presenti due figure (3a e 3b)

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    Titolo

    Figura 3b: Distribuzione percentuale del numero d'incendi per causa

    Fonte

    CFS - Corpo Forestale dello Stato; CUFA - Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari dell'Arma dei Carabinieri

    Note

    Dati riferiti alle sole Regioni a statuto ordinario. A partire dal 2012 è stata adottata una nuova classificazione europea armonizzata per le cause e per questo sono presenti due figure (3a e 3b)