ACQUE DI TRANSIZIONE - ELEMENTO DI QUALITA' BIOLOGICA MACROINVERTEBRATI BENTONICI M-AMBI-TW
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L’indice di classificazione ecologica dell'Elemento di Qualità Biologica macroinvertebrati per le lagune costiere, M-AMBI (Multivariate-Azti Marine Biotic Index), è basato sull’analisi della struttura della comunità macrozoobentonica di fondo mobile e prende in considerazione la tolleranza/sensibilità delle specie, la diversità della comunità e la ricchezza specifica. L’indice M-AMBI risponde alle pressioni di origine antropica che interessano le aree di transizione e descrive lo stato di…

ACQUE DI TRANSIZIONE – ELEMENTO DI QUALITA’ BIOLOGICA MACROFITE MAQI-TW
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L’indice MaQI (Macrophyte Quality Index) (Sfriso et al., 2014) formalmente adottato dall’Italia per la classificazione dello stato ecologico degli ambienti di transizione nell’ambito della Direttiva 2000/60/CE, integra i due elementi di qualità biologica macroalghe e fanerogame acquatiche. Il MaQI risponde alle pressioni di origine antropica che interessano le aree di transizione e descrive lo stato di qualità ecologica in 5 classi: elevato, buono, sufficiente, scarso e cattivo. I programmi…

ACQUE MARINO COSTIERE - ELEMENTO DI QUALITÀ BIOLOGICA ANGIOSPERME POSIDONIA OCEANICA INDICE PREI
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Nella valutazione della qualità ecologica degli ambienti marino costieri nell’ambito della Direttiva europea 2000/60/CE (recepita con il D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.) si fa riferimento all'Elemento di Qualità Biologica (EQB) Angiosperme. Tale EQB in Italia, così come previsto dal DM Ambiente 260/2010, viene valutato mediante l’indice PREI (Posidonia Rapid Easy Index). In tale contesto, infatti, le praterie di Posidonia oceanica (L.) Delile assumono una notevole importanza nella valutazione della…

ACQUE MARINO COSTIERE - ELEMENTO DI QUALITA' BIOLOGICA CLOROFILLA A
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Il parametro “clorofilla” è l’unico indicatore diretto di biomassa fitoplanctonica a disposizione e ha assunto il ruolo di metrica per la classificazione dello stato ecologico secondo l’Elemento di Qualità Biologica - EQB Fitoplancton acque costiere (DM 260/2010). La clorofilla, infatti, risulta particolarmente sensibile alle variazioni dei livelli trofici determinati dagli apporti dei carichi di nutrienti (N e P), provenienti dai bacini afferenti alla fascia costiera. Nel 2020 lo stato…

ACQUE MARINO COSTIERE - ELEMENTO DI QUALITA' BIOLOGICA MACROALGHE CARLIT
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Nella valutazione della qualità ecologica degli ambienti marino costieri nell’ambito della Direttiva europea 2000/60/CE (recepita con il D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.) si fa riferimento all'Elemento di Qualità Biologica (EQB) Macroalghe. Tale EQB in Italia, così come previsto dal DM Ambiente 260/2010, viene valutato mediante l’indice CARLIT (Cartography of littoral and upper-sublittoral benthic communities o, in breve, CARtografia LITorale) che permette di contribuire alla classificazione dello…

ACQUE MARINO COSTIERE - ELEMENTO DI QUALITA' BIOLOGICA MACROINVERTEBRATI BENTONICI M-AMBI-CW
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L’Indice di classificazione ecologica dell'Elemento di Qualità Biologica macroinvertebrati bentonici M-AMBI (Multimetric-AZTI Marine Biotic Index), permette una valutazione sinecologica dell’ecosistema in esame. È basato sull'analisi della struttura della comunità a macroinvertebrati bentonici, considerando il valore ecologico delle specie di macrozoobenthos di fondi mobili. Le specie sono suddivise in cinque gruppi ecologici (opportuniste (I ordine), opportuniste (II ordine), tolleranti,…

ALTEZZA DELLA MAREA ASTRONOMICA LUNGO LE COSTE ITALIANE
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La marea è un fenomeno periodico di innalzamento e abbassamento della superficie del mare dovuto all’attrazione gravitazione esercitata dalla Luna, dal Sole e dagli altri corpi celesti sulle masse di acqua presenti sulla Terra e secondariamente dovuto anche alle perturbazioni meteorologiche. I dati della Rete Mareografica Nazionale (ISPRA) sono stati utilizzati per caratterizzare l’ampiezza della componente astronomica del segnale di marea lungo le coste Italiane. La marea astronomica come…

CLASSIFICAZIONE DELLE ACQUE DI BALNEAZIONE
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La qualità delle acque di balneazione è fondamentale per la salvaguardia della salute dei cittadini e riveste un ruolo importante anche dal punto di vista della protezione dell'ambiente naturale e per gli aspetti economici nel settore del turismo. Per tale motivo vengono effettuati specifici monitoraggi durante tutta la stagione balneare. Relativamente alla stagione balneare 2022 sono stati raccolti ed analizzati oltre 33.000 campioni di acqua marina e lacustre su un totale di oltre 5.000 km…

CLEAN COAST INDEX (CCI)
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Qualsiasi materiale solido, fabbricato o trasformato dall'uomo, abbandonato o perso in ambiente marino e costiero o che arrivi al mare in qualsiasi modo è definito un rifiuto marino. L’Italia, con il Decreto Legislativo n. 190/2010 di recepimento della Direttiva Quadro sulla Strategia per l'Ambiente Marino, effettua dal 2015 un intenso programma di monitoraggio dei rifiuti marini, inclusi quelli sulle spiagge. Due volte l’anno, in primavera e autunno, le Agenzie Regionali per la Protezione…

CONCENTRAZIONE OSTREOPSIS OVATA
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Ostreopsis cf. ovata è una microalga bentonica potenzialmente tossica, ad oggi presente nella maggior parte delle regioni costiere italiane con fioriture che possono dare luogo a fenomeni di intossicazione umana e a effetti tossici su organismi marini bentonici (stati di sofferenza o mortalità). La continua espansione lungo le coste italiane di Ostreopsis cf. ovata, delle sue fioriture e delle problematiche sanitarie, ambientali ed economiche ad essa associate, ha portato…

EUTROFIZZAZIONE
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L’eutrofizzazione è un processo causato dall’arricchimento in nutrienti, in particolare composti dell’azoto e/o del fosforo, che determina un incremento della produzione primaria e della biomassa algale con conseguente alterazione delle comunità bentoniche e, in generale, diminuzione della qualità delle acque. L’immissione nell’ambiente marino e costiero di azoto e fosforo può derivare da fonti puntuali (quali scarichi di trattamento delle acque reflue, di processi industriali e di impianti…

MAREGGIATE
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  • Indicatore di stato che individua e caratterizza gli eventi di mareggiata nei mari italiani. Nel 2022 il maggior numero di mareggiate, per quanto riguarda i punti monitorati dalla Rete Ondametrica Nazionale, è stato registrato nelle località di Alghero, Mazara del Vallo, Ponza, Crotone e Palermo.
MONITORAGGIO STRATEGIA MARINA - ALTERAZIONE DELLE CONDIZIONI IDROGRAFICHE
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Il monitoraggio previsto dalla Direttiva Quadro sulla Strategia Marina 2008/56/CE per il Descrittore 7 prende in considerazione le alterazioni permanenti delle condizioni idrografiche dovute alle infrastrutture costiere e marine soggette a VIA nazionale, realizzate o in corso di realizzazione o progettazione a partire dal 2012. L'indicatore di riferimento per il D7C1 è relativo all’estensione dei corpi idrici marino costieri di ciascuna Sottoregione marina, definiti ai sensi della Direttiva…

MONITORAGGIO STRATEGIA MARINA - CONCENTRAZIONE DI CONTAMINANTI
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I progressi verso il conseguimento del buono stato ambientale delle acque marine dipendono principalmente dalla graduale eliminazione dell’inquinamento, ovvero dalla capacità di garantire che la presenza dei contaminanti non generi impatti significativi e non causi rischi per l’ambiente marino. I Descrittore 8 e Descrittore 9 della Direttiva Quadro sulla Strategia Marina 2008/56/CE (MSFD) richiedono specificatamente la valutazione della presenza dei contaminanti chimici e dei loro effetti.…

MONITORAGGIO STRATEGIA MARINA - MICRORIFIUTI NELLO STRATO SUPERFICIALE DELLA COLONNA D'ACQUA
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L’Italia, in applicazione della Direttiva Quadro per la Strategia Marina, effettua dal 2015 un intenso programma di monitoraggio dei rifiuti marini, compresi i microrifiuti nello strato superficiale della colonna d’acqua. Tale monitoraggio è svolto dal Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente, di cui ISPRA fa parte, con il coordinamento del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE). Composizione, quantità e distribuzione dei microrifiuti sulla superficie della…

MONITORAGGIO STRATEGIA MARINA - PERDITA FISICA
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La perdita fisica definisce la superficie di fondo marino persa a causa delle modifiche permanenti del substrato e/o della morfologia del fondo marino indotte da attività e/o opere antropiche, quali ad esempio opere di difesa costiera, infrastrutture portuali, cavi e condotte ecc. Essa concorre a definire il livello di integrità del fondo marino, come definito ai sensi della Direttiva Quadro sulla Strategia per l’Ambiente Marino (2008/56/CE) e della Decisione (UE) 2017/848; la Direttiva si…

MONITORAGGIO STRATEGIA MARINA – RIFIUTI MARINI SPIAGGIATI
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La Strategia Marina (Direttiva 2008/56/CE) rappresenta un importante strumento di governance del sistema mare, promuovendo l’adozione di strategie mirate alla salvaguardia dell’ecosistema marino per il raggiungimento del Buono Stato Ambientale. Il Buono Stato Ambientale è valutato sulla base di 11 temi o descrittori qualitativi e fra questi il descrittore 10 prevede che le proprietà e le quantità di rifiuti marini non provochino danni all’ambiente costiero e marino. L’Italia realizza dal…

ONDOSITA
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Indicatore di stato dei mari italiani che rappresenta, in modalità qualitativa ordinale, il moto ondoso misurato in termini di altezza significativa d'onda. Nei mari italiani si registra una prevalenza di stato di mare mosso e calmo. Nel 2022, come negli anni precedenti, la frequenza di mare agitato più elevata si registra lungo le coste della Sardegna occidentale (Alghero) e della Sicilia occidentale (Mazara del Vallo).

STATO CHIMICO DELLE ACQUE DI TRANSIZIONE
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La normativa (D.Lgs. 152/2006) impone il raggiungimento del buono stato dei corpi idrici (chimico + ecologico) entro le date fissate dalla normativa vigente. L’analisi dello stato chimico mostra valori eterogenei tra i distretti, con il 100% dei corpi idrici in stato buono solo per l’Appennino Centrale e il 52% per la Sardegna. In tutti gli altri Distretti la percentuale di corpi idrici in stato buono non supera mai il 50% dei casi e va dal 3% delle Alpi Orientali al 40% dell’Appenino…

STATO CHIMICO DELLE ACQUE MARINO COSTIERE
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Le acque marino costiere sono “le acque superficiali situate all'interno rispetto a una retta immaginaria distante, in ogni suo punto, un miglio nautico sul lato esterno dal punto più vicino della linea di base che serve da riferimento per definire il limite delle acque territoriali e che si estendono eventualmente fino al limite esterno delle acque di transizione” (Comma 1 dell’articolo 74 del D.Lgs. 152/2006). La normativa (D.Lgs. 152/2006) impone il raggiungimento del “buono" stato dei…

STATO ECOLOGICO DELLE ACQUE DI TRANSIZIONE
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Le acque di transizione sono definite nel D.Lgs. 152/2006 come “corpi idrici superficiali in prossimità di una foce di un fiume, che sono parzialmente di natura salina a causa della loro vicinanza alle acque costiere, ma sostanzialmente influenzati dai flussi di acqua dolce”. Tale definizione ricomprende le lagune costiere e gli stagni costieri oggetto della classificazione ecologica. Gli ambienti di transizione italiani sono sottoposti a numerosi fattori di pressione che determinano spesso…

STATO ECOLOGICO DELLE ACQUE MARINO COSTIERE
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Le acque marino costiere sono “le acque superficiali situate all'interno rispetto a una retta immaginaria distante, in ogni suo punto, un miglio nautico sul lato esterno dal punto più vicino della linea di base che serve da riferimento per definire il limite delle acque territoriali e che si estendono eventualmente fino al limite esterno delle acque di transizione". La normativa (D.Lgs. 152/2006) impone il raggiungimento del “buono" stato dei corpi idrici (ecologico + chimico) entro le date…

TEMPERATURA ACQUE MARINE
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Indicatore di stato dei mari italiani, descrive la media della temperatura superficiale delle acque marine. Nel 2022 si denota una sostanziale stabilità generale, con un lieve aumento delle temperature medie più marcato nel Canale di Sicilia rispetto al periodo 2008-2021.

UPWELLING
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L'upwelling è un fenomeno fisico dovuto all'azione di vento e correnti che possono generare una corrente di risalita, orientata verso il largo e ortogonale alla costa.
Questo fenomeno ha un notevole impatto sulla fauna ittica locale e per questo di grande interesse. L'individuazione delle aree più favorevoli al generarsi di questo fenomeno è stata realizzata utilizzando i dati di velocità e direzione del vento forniti dalla Rete Mareografica Nazionale (RMN) gestita da ISPRA. Questi dati…